COPPA ITALIA, QUARTI DI FINALE
ATALANTA-JUVENTUS 3-0: CASTAGNE E ZAPATA-BIS, ORA LA VIOLA
Non succede, ma se succede… ed è accaduto! L’Atalanta batte, anzi strapazza la Juve degli invincibili e stacca il pass per la doppia semifinale di coppa Italia contro la Fiorentina: partita perfetta dei ragazzi del Gasp che rifilano un sonoro 3-0 ai campioni d’Italia e detentori del trofeo che abdicano così a Bergamo, travolti dall’onda nerazzurra che, dopo un avvio determinato ma con l’uscita di Ilicic per infortunio, si scatena a cavallo della fine del primo tempo: prima Castagne e poi Zapata firmano il bis nel giro di due minuti con cui si chiude la prima parte di gara. Nella ripresa la Juve si riversa in avanti ma tuttavia non punge come ci si attendeva: solo una parata di Berisha su Khedira e una occasione per Rugani; poi, nel finale, un retropassaggio suicida di De Sciglio accende nuovamente Zapata che si ritrova davanti al portiere bianconero e lo batte per la terza volta. E’ il delirio a Bergamo, l’Atalanta va e vola in semifinale dopo una grandissima impresa.
Bergamo: è un quarto di finale ma dall’atmosfera e la carica pare una finale quella tra Atalanta e Juventus: la corazzata invincibile di Allegri contro la voglia dei nerazzurri del Gasp di provare lo sgambetto alla squadra che è anche detentrice del trofeo e regalare ai tifosi orobici una serata di quelle da mettere in bacheca. Giusto un anno fa su questo campo si disputava la semifinale di andata, sempre coi bianconeri che poi prevalsero in ambo le sfide per 1-0.
PALOMINO E FREULER TITOLARI: mister Gasperini conferma buona parte della squadra che ha pareggiato con la Roma con l’eccezione di Palomino che in difesa sostituisce Mancini e Freuler che torna titolare dopo l’infortunio togliendo il posto a Pasalic; tutto confermato invece in avanti con Zapata supportato da Ilicic e Gomez. Nei bianconeri, Allegri non concede soste a Cristiano Ronaldo con Kedhira che torna in mezzo con chance anche per Bernardeschi davanti con Dybala.
ILICIC K.O.: splendida la coreografia della curva all’ingresso delle squadre in campo con l’ottima cornice di pubblico a spingere la Dea in un avvio di partita dove i ragazzi del Gasp provano a metter subito la Juve in difficoltà: all’ottavo Djimsiti colpisce di testa sugli sviluppi di un corner con pallone che finisce fuori. Poco dopo la metà del primo tempo il Papu prova a concludere dalla distanza e Szczesny si distende e manda in corner. A cinque dalla mezz’ora prima tegola per il Gasp con Ilicic che chiede il cambio ed è costretto a lasciar il posto a Pasalic.
CASTAGNE-ZAPATA, DEA DA URLO: la partita non sembra di quelle ad altissimo ritmo, Gasperini infatti rimprovera i suoi da bordocampo per l’eccessiva lentezza della manovra dei suoi a cui la Juve si adegua parendo pronta a colpire in qualsiasi momento. E invece sono i ragazzi nerazzurri a suonare la sveglia: al trentasettesimo Cancelo perde un brutto pallone, ne approfitta Castagne che si invola dentro l’area bianconera e conclude mettendo nel sacco il gol che porta avanti la Dea e fa esplodere il Comunale. Due minuti dopo e la squadra nerazzurra si concede il clamorosissimo bis, e la firma è quella di chi, se non lui: Duvan Zapata che si gira in un fazzoletto e fa partire un missile che si infila a pochi centimetri dal palo alla sinistra si Szczesny; delirio allo stadio, e il mister bianconero Allegri viene anche espulso per proteste.
LA JUVE CI PROVA CON RONALDO: uno-due micidiale dei ragazzi del Gasp con la Juve incredula che a quel punto deve provare a scuotersi e nel finale per due volte su punizione prova a metter i brividi a Berisha con Ronaldo e poi con Dybala ma senza successo; il primo tempo va così in archivio con i nerazzurri avanti per 2-0.
RIPRESA, DEA ATTENTA: il match riprende dopo il riposo e con i medesimi ventidue che hanno chiuso la prima parte del match e con la Juve che, come prevedibile, va alla ricerca del gol per riaprire la partita che Rugani al settimo sfiora di testa sugli sviluppi di un corner mandando la sfera fuori di pochissimo. I bianconeri aumentano la pressioni ma le occasioni tuttavia non sono evidentissime: al ventitreesimo in occasione di un corner per gli ospiti, la palla attraversa tutta l’area e finisce a Khedira che calcia di prima intenzione ma Berisha risponde con i pugni ed evita guai peggiori.
ANCORA ZAPATA, DEA NELLA STORIA: con il passare dei minuti ci si aspetta una spinta ancor più asfissiante dei bianconeri per provare a riaprire un match che invece sfugge definitivamente di mano alla detentrice del trofeo a tre dalla fine quando un errore imperdonabile di De Sciglio, spalanca una autostrada a Zapata, l’attaccante colombiano non si fa pregare due volte, scarta il portiere avversario e segna ancora una doppietta ai bianconeri come già accaduto a Santo Stefano: è il delirio a Bergamo, l’Atalanta travolge una Juventus che vinceva da quattro anni la coppa e che in Italia non era ancora stata battuta da nessuno nel corso di questa stagione e che non perdeva in trasferta da più di quattordici mesi. Tre minuti di recupero e poi può così cominciare la festa: per il secondo anno consecutivo l’Atalanta vola così in semifinale, stavolta non ci saranno però i bianconeri ad attenderli ma la Fiorentina, che oggi ha travolto con sette gol la malcapitata Roma. Ora però pensiamo al presente e godiamoci questa meravigliosa vittoria contro una delle squadre più forti d’Europa; cosa combinerà questa squadra in coppa ancora non si sa, quel che è certo è che questa serata è già finita negli annali della storia nerazzurra. Ancora una volta grazie a questi fantastici ragazzi!
IL TABELLINO:
ATALANTA-JUVENTUS 3-0 (primo tempo 2-0)
RETI: 37′ p.t. Castagne, 39′ p.t., 41′ s.t. Zapata
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Rafael Toloi, Djimsiti, Palomino (44′ st Masiello); Hateboer, de Roon (46′ st Gosens), Freuler, Castagne; Gomez; Ilicic (27′ pt Pasalic), Zapata – A disposizione: Ali Adnan, Barrow, Mancini, Kulusevski, Piccoli, Rossi, Reca, Pessina, Gollini – Allenatore: Gasperini
JUVENTUS (4-3-3): Szczesny; De Sciglio, Rugani, Chiellini (27′ pt Joao Cancelo), Alex Sandro; Khedira (26′ st Pjanic), Bentancur, Matuidi; Bernardeschi, Dybala (16′ st Douglas Costa), Cristiano Ronaldo – A disposizione: Pinsoglio, Perini, Caceres, Can, Spinazzola, Kean – Allenatore: Allegri
ARBITRO: Pasqua di Tivoli
NOTE: spettatori: 19mila circa – espulso Allegri al 40′ pt per proteste – ammoniti: Djimsiti, Freuler, Hateboer (A), Rugani, Matuidi (J) – calci d’angolo: 5-3 per la Juventus – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.