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SERIE A, TRENTASEIESIMA GIORNATA

ATALANTA-VERONA H. 3-1: VITTORIA FONDAMENTALE PER LA DEA

Bergamo: la disperazione di Montipò per il grave errore commesso, mentre l’Atalanta festeggia il 2-1 di Pasalic è l’immagine di questa sfida in cui la Dea ribalta la squadra di Zaffaroni e centra il primo obiettivo stagionale: comunque vada a finire la squadra del Gasp enterà almeno nelle prime sette: e fino a lunedì sarà sesta in classifica aspettando la partita della Roma. La squadra di Gasperini, dopo due sconfitte, torna a sperare in posto in Europa League e mercoledì, se l’Inter vincerà la coppa Italia potrebbe esser già certo di andar almeno in Conference League.

GASP PUNTA SU MURIEL-HOJLUND: ci prova con due punte il Gasp per la delicata sfida con l’Hellas e si affida a Muriel e Hojlund per far male al gialloblu con Pasalic alle loro spalle; sulle fasce torna dalla squalifica Maehle mentre dietro recupera e gioca subito Djimsiti. Negli ospiti a caccia di punti salvezza e guidati dall’ex tecnico dell’AlbinoLeffe Zaffaroni, c’è Djuric come unica punta con gli ex De Paoli e Tameze a centrocampo.

LAZOVIC GELA LO STADIUM: colpo d’occhio vistoso della Curva Nord vuota all’ingresso delle squadre in campo a causa della squalifica subita dopo i recenti avvenimenti durante il match con la Juve. Dopo il minuto di silenzio in ricordo delle vittime dell’alluvione che in questi giorni ha colpito l’Emilia Romagna la partita prende il via e per l’Atalanta al decimo il match è già in salita quando Lazovic si inserisce perfettamente in area sul filo del fuorigioco e batte Sportiello con un diagonale imprendibile per il vantaggio ospite.

ZAPPACOSTA TROVA IL PARI DALLA DISTANZA: la Dea prova subito a reagire, al quarto d’ora protesta per un presunto tocco di gomito in area ospite ma il l’arbitro fa proseguire dopo check con la sala Var ma al ventidue arriva il pari della squadra del Gasp: bellissima azione sulla fascia destra, combinazione tra Muriel e Zappacosta che conclude con un diagonale imprendibile da Montipò e firma l’1-1.

HOJLUND SFIORA IL RADDOPPIO: cresce la Dea dopo il pari, il Verona arretra il baricentro e la squadra del Gasp prova a cercar la via del sorpasso: dopo la mezz’ora grande giocata di Hojlund che di tacco serve Maelhe che viene steso da dall’ex De Paoli mentre era lanciato a rete: giallo per lui. Un minuto dopo ancora il giovane biondo nerazzurro di testa insidia Montipò che salva un gol che pareva fatto. Nel minuto di recupero concesso prima dell’intervallo è ancora Hojlund in evidenza saltando un difensore e mettendo al centro per Muriel che è anticipato in corner all’ultimo secondo da un difensore del Verona; ultimo squillo di un primo tempo che termina con le due squadre ferme sull’1-1.

RIPRESA, PASTICCIA MONTIPO E SUPERMARIO FA 2-1: nessun cambio dopo il riposo con il match che ricomincia e con l’Atalanta che al decimo si ritrova in vantaggio complice un clamoroso errore del portiere Montipò che, in controllo della sfera, la perde su pressing di Pasalic che può così segnare il gol facile facile del sorpasso atalantino. Due minuti dopo il gol del 2-1 il Gasp inserisce Okoli e Lookman al posto di Zappacosta e Muriel.

HOJLUND-GOL, LA DEA VA SUL 3-1: il Verona adesso è costretto a rincorrere e a quel punto spinge: al tredicesimo De Paoli ci prova da fuori ma con scarsa precisione. Poi al diciottesimo Hojlund incornicia la sua partita perfetta andando a segnare un gran gol da fuori area di sinistro.

IL VERONA SBATTE SUL LEGNO: con due gol di vantaggio, la Dea può ora amministrar meglio una partita che si era messa davvero male; il Verona dal canto suo ci prova: prima con Verdi al tiro in semi sforbiciata che finisce alto. Poi gran tiro di Sulemana da fuori che finisce sulla traversa a Sportiello battuto poco dopo che il Gasp aveva inserito Ederson per Pasalic. Poi ci prova l’Atalanta stessa a regalare il gol agli ospiti con uno svarione di Scalvini che serve in area Gaich, sull’uscita decisiva di Sportiello che riesce a deviar la palla sul palo.

SIGILLO SUL SETTIMO POSTO, E ORA…: nel finale c’è spazio anche per Demiral che entra al posto di Hojlund; poi al novantesimo Ederson si libera di tre difensori in area ma trova Montipò, stavolta bravo a negargli il punto del poker. Restano a quel punto cinque minuti di recupero in cui il Verona alza definitivamente bandiera bianca e la Dea porta al traguardo una vittoria magari non bellissima ma fondamentale a blindare (almeno) il settimo posto e mettersi per ora al sesto in attesa della partita di lunedì sera della Roma contro la Salernitana.

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