L’Atalanta vola in campionato: con la manita rifilata al Cagliari, la Dea si ritrova al comando della Serie A a punteggio pieno. Ormai non ci si può più nascondere: questa squadra può davvero lottare fino alla fine per lo Scudetto, ma nel mentre sale l’attesa per l’esordio in Champions League.
Come ogni anno, quindi, è bene monitorare l’andazzo delle avversarie del nostro gruppo, e visto i clamorosi risultati di questa giornata di calcio internazionale, la consapevolezza di fare bene rimane molto alta.
LIVERPOOL A PICCO- Partiamo dai detentori della Champions del 2019. Anche i mostri sacri hanno punti deboli, come dimostra il clamoroso 7-2 infilitto dall’Aston Villa al Liverpool. I reds privati di Mané, Matip, e Allison tra i pali, si sono affidati alle giocate di Salah e Firmino, ma dietro Van Diks e Gomez hanno combinato più guai di Gianburrasca. Tanto possesso palla per i reds (70 a 30), ma il cinismo questa volta lo hanno portato i padroni di casa che hanno messo a segno 7 reti su 11 tiri nello specchio della porta, contro le due reti su 8 del Liverpool.
AJAX SENZA SMALTO- Anche il giovane Ajax nella scorsa giornata di Eredivisie si è inceppato. La squadra di Ten Haag non è riuscito a rimontare l’1-0 del Groningen, arrivato al 49′. Anche in questo caso però le statistiche ci mostrano una partita diversa dall’esito finale. I lanceri hanno stravinto il possesso palla (70 a 30), e attaccato con forza e vigore, ma nessuno dei 18 tiri totali si è concretizzato. Dall’altra parte ai padroni di casa è bastato insaccare uno solo dei 2 tiri nello specchio della porta per ottenere i 3 punti.
DANESI RIMONTATI- L’unica avversaria dei nerazzurri ad uscire contenta a metà è il Midtjylland. I danesi in trasferta a Horsens, sul lato del gioco non hanno nlla da recriminare. 26 tiri, di cui 9 in porta, e già al 32′ si trovavano avanti per 2 reti a zero. Inspiegabile rimane quindi la clamorosa remunatada incassata dal 35′ al 45′, quando i apdroni di casa hanno incominciato ad accelerare il passo, trovando dapprima il gol dell’1-2 e poi allo scadere del primo tempo il pareggio su rigore.
Tutte e tre le avversarie hanno di fatto dominato in lungo e largo le partite, ma sul piano del cinismo è venuta a mancare quella lucidità che invece la Dea continua a sfoggiare in campionato.