EUROPA-LEAGUE, GRUPPO E: 1a giornata
ATALANTA-EVERTON 3-0: INGLESI A PICCO IN MENO DI UN TEMPO
Esordio da sogno per i ragazzi del Gasp, al ritorno in Europa dopo ventisei anni, che trolgono l’Everton di Rooney con tre gol nel primo tempo in un match letteralmente dominato da Gomez e compagni: avvio equilibrato, poi l’Atalanta si scatena poco prima della mezz’ora mancando prima il gol di un niente con Masiello che si riscatterà pochi minuti dopo segnando lo storico primo gol in Europa League e sbloccando il punteggio, pochi minuti e il Papu Gomez inventa un gol pazzesco che porta i nerazzurri al raddoppio e, a pochi istanti dall’intervallo, Cristante realizza il terzo gol che manda di fatto il match in ghiaccio con un tempo di anticipo. Ripresa con gli inglesi che ci provano subito con Rooney ma con un’Atalanta che sfiora più volte il quarto gol colpendo anche la traversa con Freuler. Partita perfetta dei ragazzi del Gasp che sono addirittura primi nel girone grazie al pari ottenuto nel finale dall’Apollon ai danni del Lione, nostro prossimo avversario a fine mese.
Reggio Emilia: da bambino me l’hanno raccontata, la moderna tecnologia di oggi ci permette attraverso social e affini di poter rivederne qualche video, frammento o ricordo… ma chissà quanti come me prima di questa sera, l’Atalanta in Europa non l’hanno mai vissuta sulla propria pelle: 26 lunghissimi anni sono passati dall’ultima partecipazione dei nerazzurri alle coppe europee e questo interminabile cronometro può finalmente azzerarsi questa sera quando il fischio d’inizio del direttore di gara sancirà la fine del digiuno per tutto il popolo atalantino che ha invaso Reggio Emilia e si appresta a trasformare il Mapei Stadium in una sorta di bolgia festante per abbracciare la truppa del Gasp in questo cammino nel girone E della Europa League dove i nostri proveranno a cercare il pass per avanzare al turno successivo in un gruppo composto da pezzi da novanta come il Lione (semifinalista della scorsa edizione), i tosti inglesi dell’Everton (avversario di questa sera) e gli insidiosi ciprioti dell’Apollon Limassol: sei partite da godersi da qui fino al sette dicembre e poi, vada come vada, ma per Gomez e compagni rimarrà indelebile il ricordo di questa splendida esperienza in campo internazionale che riporta fuori dai confini italiani il nome dell’Atalanta, della città di Bergamo e dei suoi splendidi tifosi.
PALOMINO E DE ROON DAL 1′: mister Gasperini riserva qualche sorpresa di formazione rinunciando a Kurtic per De Roon e proponendo un Cristante più avanzato a sostegno del tandem di attacco composto da Petagna e Gomez mentre in difesa Palomino è preferito ad un Caldara apparso non in grandissima condizione domenica contro il Sassuolo; l’Everton allenato da Koeman si affida tra i pali ad una vecchia conoscenza del calcio italiano Stekelenburg ed ha in Rooney la sua punta di diamante dopo un mercato estivo che ha portato gli inglesi a rinforzarsi ulteriormente per puntar molto in Premier League dove tuttavia l’avvio è stato un po’ a stento.
PUBBLICO FANTASTICO: match che prende il via in un clima di entusiasmo incredibile, lo stadio di Reggio Emilia è una autentica bolgia ed ogni pallone toccato dai nerazzurri accende i tifosi sugli spalti ed i ragazzi del Gasp che sono sin da subito aggressivi e lo testimoniano i primi corner guadagnati subito nei primi minuti; tuttavia l’Everton appena mette il muso fuori è subito insidioso proprio con l’uomo-simbolo Rooney che prova un pallonetto al decimo che esce di un nulla sopra la traversa della porta di Berisha.
MASIELLO LA SBLOCCA: il match resta equilibrato fino a pochi minuti dalla mezz’ora quando l’Atalanta prova a sterzare e va ad un passo dal gol con Masiello, che riceve da Petagna un bel pallone in area ma trova l’opposizione determinante di Stekelenburg che si rifugia in corner con un grande intervento; ne susseguirà poi un altro tiro dalla bandierina dove stavolta Masiello si ritrova il pallone nuovamente tra i piedi e non sbaglia da pochi passi il gol che sblocca la partita e fa esplodere lo stadio di Reggio Emilia; quello del difensore atalantino è anche il primo gol dell’Atalanta in Europa League a distanza di ventisei anni dall’ultima partecipazione.
MAMMA CHE PAPU, 2-0!: gli inglesi paiono storditi dall’incredibile voglia di questa Atalanta che, telecomandata dal Gasp in panchina, prosegue senza sosta il suo assedio alla porta dell’Everton con Gomez alla mezz’ora che parte largo a sinistra e mette un bel cross rasoterra, ma Petagna e Cristante non ci arrivano di un soffio; poi ancora il Papu al minuto trentasei ci prova dalla distanza ma il portiere dell’Everton ancora una volta sventa la minaccia. Ma l’ex portiere della Roma non può nulla quando, al quarantesimo, il Papu riceve palla da Petagna e fa partire un missile imprendibile che si infila sotto l’incrocio: tutto vero, l’Atalanta è sul 2-0.
DEA INSAZIABILE, CRISTANTE FA TRIS!: ma l’Atalanta è un fiume in piena, l’Everton ci capisce sempre meno e così Cristante a due dall’intervallo combina bene in azione di rimessa e si presenta a tu per tu con il portiere e segna il gol del 3-0 per una Dea straordinaria che va così al riposo pochi istanti dopo (nessun recupero concesso dal direttore di gara) nel delirio più totale del Mapei Stadium e avanti di tre gol sull’Everton di Koeman.
RIPRESA, DEA ANCORA SUPER: il match riprende dopo l’intervallo senza nessun cambio e con Berisha che compie la sua prima parata del match subito al primo minuto su Rooney che prova la conclusione in area trovando la bella respinta del portiere albanese; ma l’Atalanta risponde subito al quarto con Petagna, che riceve palla da fuori e calcia trovando l’opposizione a terra di Stekelemburg e, due minuti dopo con un tentativo a giro del Papu dall’interno dell’area che finisce sul fondo. E’ sempre la squadra del Gasp a dettare tempi ed occasioni, con Freuler che al dodicesimo fa tremare la traversa della porta dell’Everton con una bellissima conclusione dalla lunetta dell’area di rigore dopo esser stato servito alla grandissima da un Hateboer scatenatissimo.
UN EURORITORNO SPAZIALE: i minuti iniziano a passare velocemente e l’Atalanta cala i giri del proprio motore con un Everton che inizia a perdere le residue speranze di rimonta con i ragazzi del Gasp che non concedono nulla ai propri avversari: spazio dunque alla girandola dei cambi con lo scorrere dei minuti, prima con Caldara che rileva Masiello, e poi con gli innesti nel finale di Cornelius e Kurtic in ruolo degli applauditissimi Petagna e Cristante. Nerazzurri che si fanno vedere nel finale proprio con Cornelius, che riceve un bel pallone in area e conclude però debolmente tra le braccia del portiere. Ultimi minuti di gara che diventano così un autentico spettacolo sugli spalti, col pubblico che inizia a festeggiare il ritorno al successo in Europa di un’Atalanta che lo fa nella maniera più inaspettata ed incredibile travolgendo il quotato Everton e, complice il pareggio in extremis dell’Apollon contro il Lione, si gode anche il primo posto del girone; tre minuti di recupero e, il triplice fischio finale del direttore di gara consegna ai tifosi nerazzurri la splendida realtà: tutto vero, l’inizio di questo sogno a lungo inseguito e raggiunto non poteva essere più dolce. Vada come vada, questa serata sarà un altro pezzo di storia che la banda del Gasp ci ha saputo regalare. Godiamocela fino in fondo… GRAZIE RAGAZZI!!!!
IL TABELLINO
ATALANTA-EVERTON 3-0 (primo tempo 3-0)
RETI: 27′ p.t. Masiello, 41′ p.t. Gomez, 44′ p.t. Cristante
ATALANTA (3-4-1-2): Berisha; Toloi, Palomino, Masiello (32’st Caldara); Hateboer, De Roon, Freuler, Castagne; Cristante (37’st Kurtic); Petagna (35’st Cornelius), Gomez. (Gollini, Orsolini, Haas, Bastoni). All. Gasperini
EVERTON (4-2-3-1): Stekelenburg; Holgate, Keane, Jagielka, Baines; Schneiderlin (21’st Sandro Ramirez), Besic; Sigurdsson, Vlasic, Rooney (21’st Klaassen); Calvert-Lewin (31’st Mirallas). (Pickford, Williams, Martina, Gueye). All. Koeman
ARBITRO: Bezborodov (Russia).
NOTE: pomeriggio sereno, terreno in buone condizioni – ammoniti: Masiello, Sigurdsson – angoli: 6-2 per l’Atalanta – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.