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COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI ANDATA

FIORENTINA-ATALANTA 1-0: LA DECIDE MADRAGORA DA FUORI

Firenze: la Fiorentina che ti aspetti, l’Atalanta che invece sorprende in negativo. Finisce 1-0 per la Viola la semifinale di andata di Coppa Italia decisa da una prodezza di Madragora dalla distanza nel primo tempo. Dea troppo rinunciataria e a tratti irriconoscibile nella prima frazione, meglio nella ripresa dove sfiora il pari con Hien e Bakker ma deve anche ringraziare Carnesecchi, autore di almeno tre parate che tengono a galla la squadra del Gasp che dovrà cercare la rimonta nella gara di ritorno per volare in finale.

GASP CON MIRANCHUK-LOOKMAN: per il primo round della semifinale di coppa Italia il Gasp (oggi squalificato, in panchina Gritti) schiera davanti Lookman e Miranchuk con Koop alle loro spalle mentre dietro c’è Djimsiti per l’infortunato Scalvini. Sulle fasce Holm e Ruggeri. Nella Viola, mister Italiano punta davanti su Belotti ma con alle sue spalle ad agire Nico Gonzalez, Beltran e Kouame. Immancabile in mezzo la presenza dell’ex Bonaventura.

PIU’ VIOLA CHE DEA: non c’è il pienone al Franchi ma la cornice di pubblico si aggira intorno alle ventimila persone con circa settecento giunti da Bergamo a sostegno della Dea in questa semifinale di andata che prende il via e dopo i primi momenti di studio la squadra di casa prende l’iniziativa: ci prova Mandragora su punizione ma Carnesecchi respinge coi pugni. Poi a metà primo tempo Beltran ci prova dalla distanza e ancora una volta Carnesecchi è attento.

MANDRAGORA LA SBLOCCA DA FUORI: l’Atalanta si vede timidamente poco prima della mezz’ora con Pasalic che apre per Koopmeiners, la conclusione dell’olandese dal limite viene respinta da Mandragora con il corpo. L’unico sussulto nerazzurro non ha l’effetto di suonare la sveglia in casa atalantina e la Viola passa subito dopo la mezz’ora con Mandragora che trova il sinistro giusto dai venticinque metri che si infila all’incrocio dei pali e vale l’1-0 per la Fiorentina.

PRIMO TEMPO SPENTO DEI NOSTRI: più che trovare la reazione giusta, la Dea rischia ancora a tre dall’intervallo quando Gonzales, servito da Kouame, tenta una serpentina in area e conclude, palla fuori sulla sinistra. Ultimo sossulto (fortuna nostra) di un primo tempo che si chiuderà dopo un minuto di recupero con la Fiorentina avanti 1-0 ed un’Atalanta che ha bisogno di ben altro nella ripresa.

RIPRESA, DENTRO SCAMACCA E EDERSON: si riparte dopo l’intervallo con Scamacca ed Ederson subito in campo al posto di Miranchuk e Pasalic con il Gasp che dalla tribuna vuol provare a cambiar volto al match della sua squadra: al terzo Terraciano trova il gran riflesso e devia in corner la conclusione a botta quasi sicura di Hien.

MURO-CARNESECCHI: poi tocca invece alla Viola sfiorare il raddoppio con una gran conclusione a giro di Nico Gonzalez ma vola Carnesecchi e con una grandissima parata salva i nerazzurri. Al quarto d’ora entra Bakker in casa nerazzurra al posto di un sin li spento Ruggeri. Al diciassettesimo si ripete la sfida tra Gonzalez e Carnesecchi, con il primo che ci prova con una conclusione in diagonale in area che il portiere nerazzurro prende anche stavolta, salvando ancora una volta la Dea.

BAKKER DIVORA IL PARI: a metà ripresa clamorosa chance per il pari sciupata da Bakker che, ben servito in area, angola troppo il diagonale e manda sul fondo a tu per tu con Terraciano. Sul ribaltamento di fronte è Ranieri a divorarsi il raddoppio mandando fuori da due passi in area atalantina. Alla mezz’ora entra anche El Bilal in attacco al posto di Lookman con il Gasp che mischia ancora le carte per carcare il pari nel finale di gara.

RITORNO DA RIMONTA: a dieci dalla fine Scamacca ci prova da fuori e impegna Terraciano nella deviazione in corner per evitare problemi ai suoi. A tre dal novantesimo dentro anche Hateboer al posto di Holm per gli ultimi minuti del match dove di fatto non succederà più nulla: la Viola custodisce il prezioso 1-0 senza rischiar praticamente nulla mentre l’Atalanta non ha quell’ultimo guizzo per cercare di riprenderla. La strada per la finale di Roma si fa in salita, ma nulla è perduto. Peccato per un primo tempo decisamente giocato al di sotto delle aspettative.

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