Nazionali Atalanta, un tour de force assai complicato
Nella serata di mercoledì 18 novembre è terminata la seconda pausa delle nazionali, e anche in questo caso i rappresentanti dell’Atalanta hanno vissuto esperienze diverse nei rispettivi gironi. Vediamo insieme come sono andati.
CROLLO TOTALE- Un martedì nero per Mojica, Muriel, Zapata e Pasalic, tutti e 4 usciti sconfitti dai rispettivi impegni con Colombia e Croazia. Quasi impronosticabile il 6-1 tennistico inflitto dall’Ecuador ai cafeteros, e questa volta solo Mojica e Zapata sono partiti titolari, ma senza incidere. Inutile l’entrata in scena di Muriel al 43′ sul 4-1.
Di certo più combattuta la sfida tra Croazia e Portogallo, vinta dai lusitani. Mario Pasalic ancora una volta parte titolare sulla trequarti, ma appare spento e molto stanco, e per questo motivo esce al 64′. Nonostante la sconfitta, la formazione croata si salva grazie alla vittoria della Francia, che fa retrocedere la Svezia.
Infausta sorte tocca anche alla Russia di Miranchuk, che incassa una manita dalla Serbia. L’atalantino cambia nuovamente ruolo, giocando da esterno d’attacco sinistro nel 4-3-3, ma anche in questo caso la squadra lo aiuta poco. Sul risultato di 4-0 già nel primo tempo, l’allenatore decide di toglierlo anzitempo.
LEADER E CERTEZZE- Nettamente migliore il computo dei risultati di mercoledì 18 novembre per i nostri ragazzi. Djimsiti appare in grande forma, ancora una volta titolare inamovibile nella difesa a tre dell’Albania, che vince contro la Bielorussia, ottenendo la promozione nel gruppo B di Nations League.
Un ottimo secondo posto dietro all’Italia dei miracoli per l’Olanda di Hateboer, che vince 2-1 in Polonia. Ancora una volta il c.t De Boer schiera dall’inizio l’esterno nerazzurro, uscito al 57′ solo per stanchezza.
Nota assai positiva l’ennsima prestazione convincente di Ilicic, titolare inamovibile, nonché fulcro del gioco della sua Slovenia. Contro la Grecia purtroppo non riesce ad incidere, ma rimane in campo fino al 92′.
PAPU “INUTILE”- Niente da fare, Scaloni proprio non riesce a vedere le potenzialità del Papu. Indispensaile con la maglia nerazzurra, quasi superfluo in nazionale, dove l’Argentina si impone 2-0 sul Perù, e il capitano della Dea entra all’89’, giusto per far rifiatare Lautaro Martinez.