SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA
CREMONESE-ATALANTA 1-3: GASP CAMBIA E LA DEA METTE IL TURBO
Cremona: benedetto danesino! L’Atalanta non può prescindere da Hojlund, che dopo le scorribande in nazionale mette una firma decisiva anche sulla vittoria dell’Atalanta a Cremona, che vale, almeno per una notte, il quarto posto assieme al Milan, che gioca domani a Napoli. Un impatto decisivo sulla partita e l’azione irresistibile che ha portato al 2-1, togliendo la Dea da una situazione di impaccio che poteva farsi ancora più complicata con il passare dei minuti.
GASP PUNTA ANCORA SUI COLOMBIANI: mister Gasperini sceglie, chi si è allenato più a lungo a Zingonia durante la sosta per le nazionali. Dunque Ruggeri e non Maehle e Muriel e non Hojlund, nonostante i cinque gol segnati con la Danimarca: il tandem d’attacco è lo stesso della gara contro l’Empoli, conferma anche per Ederson al fianco di De Roon, visto il mancato recupero di Koopmeiners. Nei grigiorossi, Ballardini, che ha già dovuto rinunciare a Ferrari, Chiriches e Okereke, lascia in panchina anche Vasquez. Sernicola e Dessers, preferendo nella coppia offensiva Ciofani al fianco di Tsadjout.
DEA MOLLE E A RILENTO: la partita che ti aspetti dalla Cremonese: raccolta, compatta, concentrata nel chiudere gli spazi e, appena possibile, attaccare con molti uomini. Succede di più nei primi 10’, quando l’Atalanta è ancora come anestetizzata e gli unici tentativi verso la porta avversaria sono di Meité e Benassi. Ma anche quando prende, secondo logica, il governo del gioco, è l’Atalanta che non ti aspetti: quasi impeccabile dietro, ma senza soluzioni negli ultimi venti metri, spesso ingolfata per vie centrali, affidata all’estro spento di Pasalic e Muriel, che non trovano mai lo spunto giusto. L’unico tentativo concreto per impensierire Carnesecchi è di Toloi, al venticinque con una girata deviata in corner da Ciofani.
DE ROON ALL’IMPROVVISO LA SBLOCCA: ma proprio due minuti prima dell’intervallo la svolta nerazzurra: approfittando della prima occasione in cui la Cremonese si lascia sorprendere in campo aperto: Zapata va in fuga uno contro uno con Bianchetti, il suo tiro viene respinto da Aiwu in modo maldestro e De Roon, troppo libero al centro dell’area, può imbucare comodamente l’1-0.
RIPRESA, CIOFANI FA 1-1 DAL DISCHETTO: durante l’intervallo il Gasp cambia due terzi dell’attacco con Boga e Lookman per Pasalic e Muriel, con il nigeriano si vede cancellare il possibile 2-0 da Carnesecchi, ma la gara dell’Atalanta sembra tornare in salta al dodicesimo quando un tiro di Ciofani incontra il braccio largo di Toloi (ammonito, era diffidato, salterà il Bologna) e il rigore è indiscutibile così come l’esecuzione dell’ex Frosinone che vale l’1-1.
HOJLUND ILLUMINA, BOGA SEGNA IL 2-1: stavolta mister Gasperini non aspetta troppo per giocarsi la carta Hojlund e fa bene: perchè dopo nemmeno cinque minuti il danese dimostra subito di essere inarrestabile per tutti e in meno di un quarto d’ora riporta avanti la Dea al ventisette con scatto e uno contro uno irresistibile ai danni del malcapitato bianchetti, con radente sul quale Boga anticipa Aiwu e firma il sorpasso.
LOOKMAN FA TRIS DOPO QUALCHE RISCHIO: sembra finita, in realtà la Cremonese non molla neanche stavolta, sfiora il 2-2 con un tiro di Valeri al primo dei cinque di recupero, poi però si arrende dopo l’ennesimo erroraccio di Aiwu, che crolla sulla pressione di Boga e perde un pallone che transita da Ederson a Lookman, che può così tornare al gol dopo sette gare di digiuno. Fanno festa gli oltre duemila nerazzurri giunti a Cremona, l’Atalanta non incanta ma centra la seconda vittoria consecutiva e si prende, per una notte almeno, il quarto posto in classifica insieme al Milan. Avanti così, pur con qualche fatica di troppo, la rincorsa al sogno europeo nerazzurro che può continuare.