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EUROPA LEAGUE, QUINTA GIORNATA

ATALANTA-SPORTING L. 1-1: SCAMACCA CROCE E DELIZIA

Bergamo: missione compiuta, ma quanta sofferenza! L’Atalanta pareggia 1-1 con lo Sporting e si garantisce con un turno di anticipo il primo posto del girone di Europa League che vale l’accesso diretto agli ottavi ma dopo aver chiuso in vantaggio il primo tempo grazie a Scamacca si perde nella ripresa e rischia tantissimo perché, dopo il pareggio Edwards, il doppio palo interno di Gonçalves poteva cambiare la notte del Gewiss e il destino di una Dea andata in confusione per una buona mezz’ora. Anche stasera una certa fragilità psicologica poteva giocar un brutto scherzo ai ragazzi del Gasp che, per fortuna, portano a casa un risultato comunque che merita applausi.

GASP CON LOOKMAN-SCAMACCA: il tecnico Gasperini punta davanti su Lookman e Scamacca con Koop alle loro spalle mentre torna dall’inizio Ruggeri sulla fascia insieme ad Hateboer. Dietro recupera Kolasinac. Nei portoghesi, mister Amorin punta davanti sul tridente composto da Pedro Gonçalves, Gyökeres e Trincão con in mezzo l’ex leccese Hjulmand.

PARTITA SUBITO VIVACE: tutto esaurito o quasi allo Stadium all’ingresso delle squadre in campo per questo match importantissimo per la classifica del girone europeo che comincia su ritmi subito alti, con lo Sporting che parte con più decisione rispetto ai nerazzurri che, tuttavia, il gol lo trovano al settimo alla prima occasione con Scamacca che scatta però sul filo del fuorigioco: rete annullata dal vivo, confermata anche dal Var. Gli ospiti si vedono al ventesimo quando Gyokeres entra in area e rientra sul destro, il suo tiro a giro sfiora il palo mettendo i brividi ai tigosi nerazzurri.

SCAMACCA LA SBLOCCA: tre minuti dopo aver rischiato di andar sotto la Dea passa, sempre con Scamacca che, al terzo tentativo, porta in vantaggio i nerazzurri: riceve palla da Koopmeiners e dalla distanza scarica il destro che finisce in rete sotto l’incrocio; rete dell’1-0 confermata anche dopo il check al Var.

GYOKERES SI DIVORA IL PARI: lo Sporting prova a reagire al gol subito ed alla mezz’ora si rende due volte pericoloso: prima sugli sviluppi di un corner ma con Musso attento, poi con Gyokeres che si ritrova di fatto a tu per tu con il portiere nerazzurro ma calciando il pallone del possibile pareggio tra le braccia del portiere atalantino. Poi succede davvero poco fino alla fine del primo tempo che va in archivio dopo due di recupero con i ragazzi del Gasp avanti per 1-0.

RIPRESA, SCAMACCA SCIUPA, EDWARDS PAREGGIA: nessun cambio da parte del Gasp durante l’intervallo e il match riparte con due grandissime occasioni, una per parte: prima Musso dopo tre minuti è decisivo con una gran parata di piede a negar il pari ai portoghesi poi tocca a Scamacca divorarsi l’incredibile chance del raddoppio al terzo calciando fuori un rigore in movimento a tu per tu con il portiere. Lo Sporting però il pari alla fine lo trova al nono con Edwards che, su assist di Gyokeres, calcia di sinistro in aera e batte Musso che stavolta non può proprio farci nulla.

PALO, CONTRO-PALO E CAMBIO DELLA DISCORDIA: dopo il pari la Dea accusa il colpo dal punto di vista mentale, il Gasp prova a correre ai ripari inserendo Pasalic e Muriel al posto di Lookman e Scamacca ma è lo Sporting ad essere padrone del campo ed al ventidue Gonçalves sfiora il vantaggio con una conclusione che manda la sfera a colpire entrambi i pali prima di uscire. Poi un vero e proprio mistero al momento di una nuova sostituzione in casa nerazzurra: entra Miranchuk ed esce Koopmeiners che, a quanto pare, non era il destinato ad uscire ma l’arbitro mostra a Gasperini ed il suo staff che il numero indicato in distinta destinato ad uscire era proprio il numero sette atalantino.

AGLI OTTAVI CON MERITO!: al ventitre lo Sporting grazia ancora i nostri con Gonçalves, che riceve da Morita e si trova davanti a Musso ma manda incredibilmente la palla fuori. Passata la sfuriata, l’Atalanta prova a riorganizzarsi per cercare di portar a casa il pareggio che varrebbe la qualificazione contenendo le velleità dei portoghesi. Nel finale c’è spazio anche per Holm e Bakker per Kolasinac (che esce zoppicando) e di Scalvini. Nel finale, per fortuna, il ritmo cala vistosamente e le due squadre non sembrano averne più. Così, dopo quattro di recupero il triplice fischio dell’arbitro manda la Dea dritta agli ottavi di Europa League con merito, in un girone non facile assolutamente e, stasera, con un pizzico di fortuna che non guasta mai. Un grande risultato da parte del Gasp e dei suoi ragazzi.

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