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Ripercorriamo, con un breve racconto, la stagione in corso con i principali momenti chiave del campionato dell’Atalanta: dalle situazioni difficili ai punti di svolta decisivi verso un immediato ritorno in serie A.

Non inganni questa promozione ottenuta con largo anticipo: per i nerazzurri non è stata certo una passeggiata quella del campionato cadetto 2010/2011 dove non è stato sicuramente facile mantenere i panni della grande favorita al ritorno nella massima serie.

Partenza lanciata: e dire che la stagione inizia sotto i migliori auspici, la prima di campionato termina con un agile 2-0 sul Vicenza e la prima rete stagionale dei nerazzurri realizzata da Pettinari a cui fanno seguito però i due pareggi consecutivi con Varese (fuori casa) e Frosinone (al Comunale). A Pescara la squadra trova la quadra giusta per piazzare nel secondo tempo due zampate vincenti per vincere all’Adriatico e fare il vocione grosso in vista della sfida del sabato successivo a Siena.

Alti e bassi: proprio in terra toscana, contro l’ex Conte, la squadra nerazzurra conosce il sapore della sconfitta: una rete di Mastronunzio in avvio condanna un’Atalanta troppo rinunciataria. Il pareggio interno la gara successiva con la Reggina aumenta i primi malumori stagionali di uno stadio che, spesso, non risparmia fischi ai propri beniamini che trovano però riscatto nella sfida in casa del Sassuolo dove trova la rete anche Matteo Ardemagni con il match che si chiuderà sul 2-0 per i nerazzurri. La vittoria nella sfida successiva con il Torino in pieno recupero (gol di Tiribocchi) fa tornare nuovamente ottimismo in casa nerazzurra, effetto che svanirà puntualmente nel turno infrasettimanale di Novara dove i nerazzurri vengono liquidati dai padroni di casa con un secco 2-0. La sofferta vittoria sull’Ascoli nel turno seguente non placa i nuovi mal di pancia dei tifosi che, giustamente, non vedono rendere la propria squadra come vorrebbero.

Caporetto piacentina: davvero dell’incredibile ha, invece, quel che succede a Piacenza il sabato successivo quando, dopo un gran primo tempo dominato e chiuso sul 2-0, i nerazzurri compiono un vero e proprio suicidio nella ripresa subento la rimonta della squadra di Armando Madonna che ribalta il risultato e trova nel finale la rete del 3-2 e non regala una settimana assolutamente piacevole a Doni e compagni oltre che allo stesso mister Colantuono, la cui posizione non appare sicuramente delle più invidiabili sulla panchina atalantina.

Filotto e tonfo: il campanello d’allarme suonato riesce a scuotere l’Atalanta che, da li alle successive tre partite, riuscirà ad infilare un importante filotto di vittorie contro Padova, Triestina e Modena che riportano in alto le quotazioni dei nerazzurri che però, al momento decisivo, perdono nuovamente il passo ad Empoli dove la squadra gioca forse la peggiore partita di tutta la stagione venendo annichilita con un sonoro 3-0 dalla squadra toscana.

Maledizione toscana: il ritorno al Comunale contro il Crotone ridona nuovamente ossigeno ai nerazzurri che riescono a superare per 2-0 i calabresi ma scivolano nuovamente, e stavolta tra le mura amiche, contro il Livorno nell’anticipo del venerdì successivo: i toscani vincono 2-0 al Comunale e porta i nerazzurri ad un nuovo punto interrogativo sulla discontinuità che questa squadra continua ad avere.

Poker magico: decisi a dimostrare il loro vero valore, i nerazzurri trovano la giusta reazione in concomitanza con la fine di novembre ed il periodo natalizio che porterà alla sosta di fine anno la squadra di Colantuono al secondo posto in classifica grazie alla vittorie infilate a Portogruaro, nel derby con l’AlbinoLeffe, a Cittadella e con il Grosseto nella prima gara del 2011 in cui i nerazzurri conquistano addirittura la vetta della classifica, cosa che non avveniva dalle prime giornate del campionato.

Ritorno in scioltezza: conquistare la vetta proprio al giro di boa è sicuramente una chiave importante in vista di un girone di ritorno in cui i nerazzurri inizieranno con due pareggi a Vicenza ed in casa con il Varese, per poi infilare due vittorie consecutive superando Frosinone e Pescara ed inanellando nuovamente due pari (a reti bianche stavolta) contro Siena e Reggina con lo stesso trend che si ripeterà anche nelle quattro gare successive ove i nerazzurri coglieranno vittorie contro Sassuolo e lo splendido exploit di Torino in pieno recupero da sommare nuovamente a due segni X con Novara ed Ascoli che tengono saldamente i nerazzurri in vetta alla classifica.

Modena decisiva: il roboante 3-0 sul Piacenza tiene saldi al comando Doni e compagni che superano anche la trasferta di Padova pareggiando 1-1 per poi travolgere la Triestina al Comunale con un poker di reti. La trasferta di Modena sarà poi la chiave decisiva per lanciare i nerazzurri verso la promozione: il successo per 2-1 firmato da Bjelanovic nel finale proietterà di fatto la squadra di Colantuono già in serie A con molte giornate di anticipo ed un vantaggio di oltre dieci punti sulla terza in classifica. Lo scivolone interno con l’Empoli, il pareggio prepasquale a Crotone ed il brutto k.o. con il Livorno non permettono ai nerazzurri di perdere molto del notevole vantaggio acquisito sulle inseguitrici. Presentandosi con dieci punti di vantaggio su Novara e Varese (terze in classifica) grazie al successo nel match contro il Portogruaro l’Atalanta conquista così la matematica promozione con ben tre giornate di anticipo al termine di una splendida cavalcata che riporta Bergamo ed i suoi tifosi nel paradiso del calcio.

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