SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA
ATALANTA-JUVENTUS 1-0: LA BOMBA DELL’UCRAINO VALE IL TERZO POSTO ALLA DEA
Il vento dell’est spezza l’incantesimo a quattro minuti dalla fine: grazie ad un gol di Malinovskyi (con decisiva deviazione di un giocatore bianconero) l’Atalanta torna a battere la Juve in campionato dopo più di vent’anni, sorpassa proprio i bianconeri al terzo posto in classifica e fa un altro grande balzo verso la terza qualificazione consecutiva in Champions League al termine di una gara equilibratissima, con poche emozioni e decisa nel finale dall’ucraino da poco entrato in campo. Un successo cercato e voluto da una Dea che vince, pur senza incantare come suo solito e relega la Signora bianconera alla sconfitta.
Bergamo: l’Atalanta dopo 20 anni batte la Juve e la supera pure in classifica, prendendosi il terzo posto in classifica e piazzando un deciso scatto-Champions a sette giornate dalla fine con una partita da grande squadra, giocando magari meno bene del solito ma trovando il colpo da tre punti a quattro dalla fine con Malinovskyi, che il Gasp aveva tenuto inizialmente fuori per inserirlo nel corso della ripresa. Mossa rivelatasi vincente.
SI TORNA ALLA DIFESA A TRE: un po’ a sorpresa, il Gasp rispolvera la difesa a tre dopo alcune giornate dando spazio dietro a Djimsiti al posto dello squalificato Romero ma avanzando Gosens e reinserendo Maehle con il tedesco in fascia rinunciando a Malinovkyi davanti per il rientrante Pessina a supporto dei due colombiani di punta. Nella Juve manca invece Cristiano Ronaldo ma non mancano le alternative a Pirlo che inserisce Dybala al suo posto con Morata in attacco supportati da Chiesa dietro e Cuadrado schierato in difesa.
LA PRIMA CHANCE E’ DI PESSINA: cielo grigio e pioggia un po’ inattesa a Bergamo all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia subito su ritmi molto alti con le due squadre decise a darsi battaglia sin dalle prime battute di gioco ma con i portieri che restano comunque inoperosi anche se la prima, grande chance è per la Dea al ventitre con Pessina che conclude in area, palla deviata da un difensore e fuori di un soffio.
SI VEDE LA JUVE PRIMA DELL’INTERVALLO: una decina di minuti dopo e la chance è della Juve, con Chiesa che recupera palla sfruttando una indecisione di Maehle, palla a Morata che conclude ma Djimsiti è fondamentale a salvare sulla linea di porta e sventare la minaccia. Al trentottesimo Mckennie fa impazzire la difesa nerazzurra salva Gollini in scivolata; lo stesso portiere nerazzurro al minuto quarantadue rischia deviando di mano al limite dell’area una conclusione di Rabiot, poi tocca a Maehle riscattare l’errore precedente salvando sulla conclusione di Chiesa. Un minuto di recupero e si va al riposto con le due squadre ferme sullo 0-0 dopo un bel primo tempo.
RIPRESA, CHANCE PER MURIEL E DYBALA: ad inizio ripresa c’è subito spazio per Pasalic, in campo per Pessina che probabilmente non ha ancora il ritmo dei novanta minuti dopo lo stop per il Covid con la partita che riparte così sulla falsa riga di quanto visto nel primo tempo e con un sostanziale equilibrio a regnare in campo: al tredicesimo Muriel prova la fiammata con una bella conclusione a giro che si spegne sul fondo sorvolando di poco l’incrocio dei pali. Cinque minuti dopo e Dybala risponde per i bianconeri con una punizione che anch’essa esce di pochissimo.
ZAPATA A UN PASSO DAL GOL: al ventiduesimo tocca ad Ilicic, che entra in campo al posto di Muriel e subito è protagonista mettendo in area un cross al bacio per la testa di Zapata che però non riesce di testa a deviar in rete il pallone offerto dallo sloveno. E’ poi il turno anche di Malinovskyi che entra in campo al posto di Maehle negli ultimi venti minuti di match; alla mezz’ora è bravo Gollini quando l’ex Kulusevski offre palla a Morata che conclude ma il portiere nerazzurro manda in corner.
MALI-BOOOM PORTA AVANTI LA DEA: l’ucraino entra bene nel match e a quattro dalla fine prova la soluzione su calcio di punizione con Szczesny che si supera e manda in corner sui cui sviluppi però la Dea da scacco matto alla Signora: proprio Malinovskyi conclude da fuori, deviazione di un difensore che spiazza Szczesny e va in fondo al sacco. Esplode la panchina nerazzurra, l’Atalanta è avanti!
VITTORIA E SORPASSO, SIAMO TERZI!: rotto l’equilibrio nel momento in cui il pari pareva ormai scritto, la Juve prova un’ultima reazione andando alla ricerca disperata del pari ma la storia è ormai scritta e dopo tre di recupero arriva il triplice fischio del direttore di gara che spezza un incantesimo lungo vent’anni: l’Atalanta torna a vincere contro i bianconeri in campionato e lo fa in un match importantissimo che le consente di salire al terzo posto solitario e scavalcare proprio i bianconeri che la Dea ritroverà tra un mesetto circa a Reggio Emilia per giocarsi la coppa Italia e tentare un clamoroso bis che porterebbe a Bergamo un trofeo che questa squadra e la sua gente, per quanto sta facendo in questi ultimi anni, meriterebbe davvero.
IL TABELLINO
ATALANTA-JUVENTUS 1-0 (primo tempo 0-0)
RETI: 87′ Malinovskyi
ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maehle (72′ Malinovskyi), De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (46′ Pasalic); Muriel (68′ Ilicic), Zapata. A disp. Rossi, Sportiello, Sutalo, Caldara, Ruggeri, Kovalenko, Miranchuk, Lammers – All.: Gasperini
JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; McKennie (78′ Arthur), Rabiot, Bentancur, Chiesa (58′ Danilo); Dybala (68′ Kulusevski), Morata. A disp.Buffon, Pinsoglio, Bonucci, Demiral, Frabotta, Ramsey, Felix Correia – All.: Pirlo
ARBITRO: Orsato di Schio
NOTE: gara di andata: Juventus-Atalanta 1-1 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Gosens, Djimsiti (A), Cuadrado (J) – recuperi: 1′ p.t., 3 s.t.