SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA
ATALANTA-CESENA 3-2: DEFREL-SHOW, POI LA SUPER-RIMONTA DELLA DEA
Incredibile partita al Comunale con la squadra di Colantuono che dopo quaratadue minuti si ritrova sotto di due gol e ad un passo dal baratro grazie alle due prodezze di Defrel che avevano lanciato gli ospiti nelle uniche due azioni offensive della prima parte di gara. Poi, il gol di Benalouane a pochi secondi dalla fine del primo tempo ridà speranza ad un’Atalanta che nella ripresa ribalta il match in sei minuti grazie alle reti di Stendardo e quella di Maxi Moralez (dopo l’incredibile svarione di Capelli in collaborazione col portiere Leali) che fanno esplodere di gioia il Comunale. Atalanta che gioca decisamente meglio, centra anche l’incrocio dei pali con Del Grosso e il palo con Migliaccio a sigillo di una vittoria che riporta in un colpo solo gol, punti e ossigeno puro ad una classifica che si faceva sempre più preoccupante.
Bergamo: non tirano, non segnano, non vincono più. Atalanta e Cesena si ritrovano oggi di fronte dopo un avvio di stazione certamente non dei migliori: quartultima la prima, penultima la seconda; voglia di segnare davvero poca, gol presi piuttosto tanti. Un match che invita quasi più allo shopping pre-natalizio piuttosto che allo stadio e che invece è di vitale importanza per ambo le contendenti chiamate a dare una sterzata importante al futuro del loro campionato. Dopo la vittoria sull’Avellino in Coppa Italia e la conquista degli ottavi di finale, la squadra di Colantuono prova a dar continuità ed aumentare quell’autostima necessaria per dare continuità anche in campionato a quanto di buono visto in coppa. La squadra di Bisoli, il cui futuro potrebbe difendere dall’esito di questa partita, è invece uscita dalla Coppa ai supplementari con l’Udinese e si presenta al Comunale con un nutrito gruppo di ex atalantini con qualche sassolino nella scarca come Lucchini, Brienza e Capelli.
TIFOSI DENTRO E FUORI: senza Boakye squalificato, Colantuono torna all’antico in attacco inserendo Moralez e Denis con Gomez al centro con liberta d’inventiva e Benalouane che torna in difesa mentre tra gli ospiti, c’è proprio l’ex Brienza titolare con Lucchini e Capelli la dietro a completare la lista degli ex. Momento delicato anche per il tifo nerazzurro, con i non tesserati costretti a star fuori dopo l’ordinanza a seguito del match interno con la Roma ed il coinvolgimento di coloro che avevano acquistato il carnet per assistere alle gare interne dei ragazzi di Colantuono: una parte di loro è così costretta a restar fuori sostenuta anche da alcuni abbonati che hanno deciso restar fuori dallo stadio insieme a loro.
OCCASIONI SPRECATE: tema tattico chiaro del match con i nerazzurri a far la partita e gli ospiti a cercar la ripartenza; al decimo Gomez conclude alto da fuori poi, quattro minuti dopo mette in mezzo un bel pallone per Moralez che colpisce di testa sopra la traversa. Occasione per Denis al diciassettesimo ma il Tanque manca il controllo al momento decisivo e la difesa ospite rimedia con Volta. Ancora Atalanta pericolosa al ventitreesimo quando, sempre Gomez, riceve un ottimo cross in area ma sbaglia completamente a colpire di testa e il pallone finisce sul fondo sciupando una ghiotta occasione per sbloccare il match.
DEFREL ALL’IMPROVVISO: doccia fredda in agguato per i ragazzi di Colantuono che capitolano alla mezz’ora in concomitanza con la prima occasione in cui gli ospiti escono dalla propria metà campo e capitalizzano al meglio la ripartenza offrendo palla al veloce Defrel che, saltato Cherubin, mette dentro il pallone in diagonale che porta gli ospiti sull’1-0. Pochi secondi dopo Colantuono è anche costretto al primo cambio con Zappacosta che non ce la fa ed è costretto a lasciar il posto a D’Alessandro.
TRA INFERNO E SPERANZA: stordita dal gol incassato all’improvviso, l’Atalanta prova a reagire più con la forza della disperazione che con logica: e così Cigarini ci prova da fuori ma senza successo mentre gli ospiti ci riprovano e, come nella precedente occasione, fanno centro: ancora Defrel riceve palla all’interno dell’area, evita Stendardo e mette dentro il diagonale del 2-0 che spinge sempre più verso l’inferno la squadra di Colantuono a tre minuti dall’intervallo. Fortuna vuole che proprio l’autore dei due gol per gli ospiti sia fondamentale nel minuto di recupero concesso a tener in gioco in occasione di un corner Benalouane che è lesto a fermare la sfera e calciare alle spalle di Leali il gol che riaccende la speranza proprio pochi secondi prima che l’arbitro mandi tutti negli spogliatoi per l’intervallo tra i fischi del Comunale.
CI PENSA L’AVVOCATO: subito dentro Bianchi per Gomez nello scacchiere di Colantuono con la ripresa che comincia con i nerazzurri subito vicinissimi al pareggio con Denis che offre la palla a Bianchi che colpisce di testa la sfera che esce di un nulla sul fondo. Prove generali del pareggio che arriva al quinto minuto quando D’Alessandro guadagna punizione dalla trequarti offensiva con la sfera che vien messa nel mezzo, Bianchi spizza e Stendardo trova la deviazione vincente per il gol del 2-2 che riporta in parità l’Atalanta.
CAPELLI REGALA, MAXI RINGRAZIA: nemmeno il tempo di metabolizzare il pareggio e per la squadra nerazzurra arriva il momento del sorpasso anche grazie ad una incredibile incomprensione tra il portiere Leali in uscita e l’ex Capelli che si fa anticipare da Maxi Moralez che si ritrova così tutto solo e con la porta praticamente sguarnita per poter mettere dentro il facile gol che completa la rimonta facendo esplodere di gioia il Comunale.
GARA COMBATTUTA: l’avvio scioccante della ripresa scuote gli ospiti che provano a questo punto a rimettere in piedi la partita riversandosi nella metà campo atalantina ma lasciando ampi spazi alle ripartenze dei nerazzurri che si rendono ancora pericolosi al decimo con Cherubin che manca l’attimo decisivo per concludere dopo aver ricevuto un bel pallone nell’area ospite. Al ventisettesimo tocca a Migliaccio entrar a rafforzare il centrocampo nerazzurro con Denis che gli lascia il posto.
LEGNO E ANCORA LEGNO: un paio di minuti di incredibile follia tra il trentaduesimo ed il trentaquattresimo della ripresa quando Del Grosso centra in pieno l’incrocio dei pali con una sassata incredibile e la sfera che rimbalza in campo e, due minuti dopo, sugli sviluppi di un corner è Migliaccio a centrar in pieno il palo di testa con Stendardo che manda a lato l’incredibile pallone che chiedeva solo di esser spinto in rete. Occasioni colossali fallite dall’undici di Colantuono.
BENTORNATA VITTORIA!: ancora emozioni con l’avvicinarsi del novantesimo, prima Defrel semina il panico in area nerazzurra ma Sportiello blocca senza problemi, poi Maxi Moralez sul ribaltamento di fronte prova il pallonetto con la palla che finisce alta e poi ancora Tabanelli, stavolta per gli ospiti, ci prova da fuori senza successo. Tre minuti di recupero concessi dall’arbitro che diventano un conto alla rovescia infinito fino al triplice fischio dell’arbitro che è una vera e propria liberazione per un’Atalanta che ritrova gol (tre tutti in una partita, mai successo fino ad oggi) e soprattutto la vittoria che mancava da oltre due mesi. Una sana boccata di ossigeno per giocatori, tifosi e, soprattutto, per la classifica.
ATALANTA-CESENA 3-2 (primo tempo 1-2)
RETI: 31′ e 43′ Defrel, 46′ Benalouane, 5′ s.t. Stendardo, 7′ Maxi Moralez.
ATALANTA (4-4-1-1): Sportiello; Benalouane, Stendardo, Cherubin, Del Grosso; Zappacosta (32′ D’Alessandro), Cigarini, Carmona, Gomez; Moralez; Denis (28′ s.t. Migliaccio) – A disposizione: Avramov, Frezzolini, Biava, Bellini, Scaloni, Baselli, Grassi, Molina, Spinazzola, Bianchi – All.: Colantuono
CESENA (4-3-1-2): Leali; Capelli, Volta, Lucchini, Renzetti; De Feudis, Cascione (39′ s.t. Tabanelli), Giorgi (24′ s.t. Rodriguez); Brienza (36′ s.t. Hugo Almeida); Defrel, Djuric – A disposizione: Agliardi, Bressan, Magnusson, Mazzotta, Garritano, Cazzola, Coppola, Carbonero, Succi – All.: Bisoli
ARBITRO: Di Bello
NOTE: spettatori: 12mila circa – ammoniti: Carmona e Benalouane (A), Defrel, Giorgi, De Feudis e Renzetti (C) per g.s.. – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.