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ATALANTA-SIENA 2-1: sofferta vittoria dei ragazzi di Colantuono sul Siena dopo un match molto equilibrato ed avaro di emozioni. Dopo un primo tempo davvero brutto, nella ripresa appare la squadra di Colantuono a volerci provare di più ma è il Siena a passare per primo con Reginaldo al quarto d’ora ma due minuti dopo Cigarini riporta il match in parità con una splendida punizione e, nel finale, il neo entrato Bonaventura trova il jolly da fuori area che regala i tre punti ad un’Atalanta che risale in classifica nel giorno della festa per i suoi centocinque anni.

Bergamo: tre di fila possono bastare, l’Atalanta deve invertire la rotta ed attende il Siena tra le mura amiche in una gara molto delicata per l’ottava di serie A. Entrambe le squadre non se la passano certamente bene con la squadra di Colantuono che arriva da tre K.O. consecutivi nonostante il buon gioco emerso, ed anche gli ospiti arrivano da due sconfitte di fila che non rendono piacevole il momento anche per i toscani di Cosmi (oggi squalificato) alle prese anche con la penalizzazione di sei punti in classifica.

Festa di compleanno cercasi: dopo i centocinque anni festeggiati giovedì scorso, è festa grande sugli spalti per il compleanno di un’Atalanta che vuol spegnere le candeline sulla torta e regalare ai suoi una giornata davvero di festa con un Comunale gremito con 20mila tifosi accorsi sugli spalti vista anche la grande iniziativa della società con prezzi agevolati per gli abbonati.

Cambia la difesa: c’è Ciro Polito tra i pali della squadra di Colantuono (non recupera Consigli dall’influenza) ma non è l’unica novità di un’Atalanta che recupera Manfredini e Peluso in difesa ed inserisce Troisi in mezzo al campo al posto di Schelotto con De Luca e Denis in avanti; occhio tra gli ospiti a Calaiò, uno che il vizio del gol non lo perde facilmente.

Avvio lento: complice probabilmente una classifica che fa paura ad entrambe, l’avvio di gara invita decisamente alla produdenza le due contendenti: poche le emozioni, provano di più gli ospiti in avvio che guadagnano anche un corner che non sortisce effetti ed una punizione di Moralez per i nerazzurri che provoca solo un po’ di panico nell’area tocana. Mette in mezzo un bel pallone Moralez al ventesimo, il pallone arriva a Troisi che si gira e conclude ma la palla impatta su un difensore bianconero.

Tanta noia: bella l’azione di Denis al ventitreesimo, la conclusione in sforbiciata dell’argentino viene deviata in corner da Felipe; sugli sviluppi del tiro dalla bandierina nessun nerazzurro riesce a saltare in area sullo spiovente. Davvero una rarità le emozioni in questo primo tempo con le due squadre letteralmente bloccate ed il taccuino del cronista che fatica davvero a trovare spunti degni di nota. Al trentaseiesimo una punizione di Manfredini è deviata in corner dalla barriera, sull’angolo conseguente Cigarini tenta di sorprendere Pegolo direttamente dalla bandierina, ma il portiere è attento e blocca. Due minuti dopo un ancora punizione dalla trequarti destra di Manfredini smarca in area Troisi sulla destra, e l’australiano manda un traversone al centro, ma Angelo libera. Minuti che scorrono via e match che si conclude dopo tre minuti di recupero per un primo tempo decisamente noioso con le due squadre inchiodate sullo 0-0.

Regna la paura: il match riparte dopo l’intervallo senza cambi nei ventidue in campo. Al quinto minuto tocca a Schelotto entrare in campo al posto dell’enigmatico Troisi: mister Colantuono cerca la chiave per riuscire a cambiare l’andazzo di un match che pare incatenato a se stesso ed alle paure di entrambe le squadre di farsi male.

Botta & risposta: la partita si infiamma nel giro di due minuti, poco dopo il quarto d’ora, quando gli ospiti a gelare il pubblico del Comunale grazie alla rete che nasce da un assist da destra di Angelo per la girata del neo entrato Reginaldo dal cuore dell’area che non dà scampo a Polito. Fortunatamente, la reazione atalantina è immediata ed il pareggio matura nel giro di due minuti quando tocca a Cigarini pennellare nel sacco una splendida punizione che i suoi si erano guadagnati dal limite dell’area riportando la squadra di Colantuono sull’1-1 dopo centoventi secondi di autentica paura.

Voglia di rimontare: Colantuono propone il suo secondo cambio al venticinquesimo rilevando Maxi Moralez per Bonaventura per cercare la mossa vincente del match; pur senza molte idee, i ragazzi di Colantuono sembrano crederci di più nonostante le amnesie una volta ai limiti dell’area ospite abbiano nell’incomprensibile alle volte. Conclude da fuori al volo Bonaventura al trentunesimo, Pegolo si accartoccia e blocca. Non ce la fa Lucchini al trentatreesimo, entra così Matheu al suo posto nella difesa atalantina.

L’esultanza nerazzurra dopo la rete di Bonaventura

La candelina di Jack: i nerazzurri spingono ed al minuto trentasette trovano il jolly vincente che firma la rimonta ed il sorpasso degli uomini di Colantuono: sugli sviluppi di un corner, il pallone sfila fuori ai limidi dell’area di rigore e viene raccolta da Bonaventura, la cui conclusione velenosa è imprendibile per Pegolo ed il pallone si insacca per il 2-1 atalantino e la grande festa dei tifosi sugli spalti.

Pochi brividi, poi la festa: il Siena a questo punto rischia il tutto per tutto e l’Atalanta ha diverse occasioni per ripartire in contropiede: al quarantunesimo una punizione potente di Manfredini è parata a terra da Pegolo. Si arriva così al novantesimo e l’arbitro indica che il recupero sarà di quattro minuti in cui i nerazzurri sono bravi a non correre più pericoli. Vince l’Atalanta, rimontando e con tanta fatica, ma sono tre punti d’oro per una squadra che riprende coraggio e fiato dopo tre brutti scivoloni che avevano fatto suonare qualche campanello d’allarme. E ora che festa sia, buon compleanno Atalanta, questi tre punti sono un regalo importante per costruire l’obiettivo finale: una salvezza su cui c’è ancora molto da lavorare.

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