SERIE A, VENTISETTESIMA GIORNATA
ATALANTA-BOLOGNA 1-2: ILLUSORIO IL GOL DI LOOKMAN
Bergamo: l’illusione dura un tempo, poi l’amara realtà. Lo scontro diretto per la Champions va (con pieno merito) al Bologna: l’allievo Motta da un’altra lezione al maestro Gasp e i felsinei vanno a +5 sulla Dea, blindando il quarto posto. E dire che per i nerazzurri il match si era messo anche bene, con un ottimo avvio ed il vantaggio di Lookman a sigillo di un primo tempo ben condotto dall’Atalanta che, però, nel finale inizia a sentire troppo la pressione e perdere idee. Nella ripresa infatti il Bologna sfrutta al meglio le amnesie nerazzurre e prima trova il rigore con cui Zirkzee pareggia e poi il colpo da fuori di Ferguson che fa male alla Dea come all’andata. 2-1 per gli ospiti e per i nerazzurri è notte fonda.
GASP CON CDK-LOOKMAN: l’Atalanta è reduce da sette vittorie di fila in casa, il Bologna da sei risultati utili di fila di cui cinque vittorie consecutive: Gasperini gioca con De Ketelaere in mezzo al campo da interno destro e Pasalic falso centravanti mentre Thiago Motta conferma Fabbian, Orsolini, rimette al centro della difesa Calafiori e sceglie Ndoye al posto di Saelemaekers sulla corsia mancina.
DEA PADRONA DEL CAMPO: il primo acuto è della Dea: fuga a sinistra di Ruggeri, palla filtrante e inserimento di CDK che calcia altissimo. La reazione del Bologna arriva al decimo: zuccata alta di Fabbian su corner di Orsolini. L’Atalanta schiuma gioco e rabbia, il Bologna riesce solo ad agire di rimessa: la disposizione di Gasperini inizialmente mette in difficoltà i rossoblu.
LOOKMAN ILLUDE: lo sblocco arriva a due dalla mezz’ora con una azione cominciata da Lookman, palla a Zappacosta che da destra è libero di tirare, respinta corta in mezzo all’area piccola di Skorupski e Lookman è lì e l’1-0 della Dea arriva meritatamente. Il primo tempo si chiude con l’Atalanta che, anche per occasioni, ha fatto ben di più ma va considerata la non-uscita dalla partita del Bologna, ferito ma non abbattuto anche se incapace di cercare Carnesecchi con grande efficacia.
RIPRESA, IL BOLOGNA LA RIBALTA: inizia il secondo tempo e, dopo un avvio decisamente lento, arriva quel che non ti aspetti, con i rossoblù che in quattro minuti ribaltano la gara e la fanno loro: Saelemaekers si prende un rigore solare per colpo sulla caviglia in area di Koopmeniners che Zirkzee trasforma segnando il suo decimo gol stagionale per l’1-1 al minuto undici. Come un pugile intontito, l’Atalanta reste inerme fisicamente e mentalmente al gol del pareggio e poco dopo, un tiro di Ndoye ribattuto dalla difesa atalantina trova Ferguson che al volo piazza il diagonale per il sesto centro personale e l’1-2 bissando così la marcatura dell’andata.
GASP CERCA UNA SCOSSA CHE NON ARRIVA: poco alla volta il tecnico Gasperini ha cambiato il volto dell’attacco infilando Scamacca, Miranchuk e del centrocampo con Ederson e Holm ma la Dea non ritrova più la forza lucida del primo tempo e soprattutto c’è il Bologna, tosto che non concede praticamente più nulla ai nerazzurri, se non un tiro di Miranchuk deviato in angolo e qualche cross innocuo in mezzo all’area di rigore felsinea. Finisce 2-1, il Bologna si prende tre punti pesantissimi, l’Atalanta accusa invece l’ennesimo colpo in questo ciclo terribile che sta portando davvero poche soddisfazioni sin qui: un pari e due sconfitte e, alle porte, un’altra settimana mica da ridere tra Europa (mercoledì si gioca a Lisbona in casa dello Sporting) e campionato (domenica sera a Torino in casa della Juve).