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SERIE A, SESTA GIORNATA

BOLOGNA-ATALANTA 1-1: L’EX UDINESE SALVA LA DEA

Bologna: il pepe nella coda. Con un bellissimo gol (il primo con la maglia della Dea) di Lazar Samardzic, l’Atalanta evita a fil di sirena la sconfitta a Bologna e fa un piccolo passo avanti dopo la partitaccia di lunedì con il Como. Partita molto bloccata al Dall’Ara, con i nerazzurri che giocano a tratti anche meglio e sfiorano il gol con Lookman nel primo tempo; poi il “solito” avvio di ripresa con la rete di Castro dopo nemmeno un minuto che cambia la gara. Il Bologna resta poco dopo in dieci per l’espulsione di Lucumi, Gasp butta dentro tutto il suo potenziale offensivo e pesca il jolly con l’ex Udinese a un minuto dal novantesimo e rischia poi anche di vincerla nel recupero. Risultato? Alla fine nessuno è contento davvero.

RETEGUI NO, BRESCIANINI SI: rispetto alla gara con il Como il Gasp cambia qualcosa: c’è Ruggeri in fascia e non Zappacosta mentre davanti CDK e Lookman con Brescianini alle loro spalle (al posto di Pasalic e Retegui). Nel Bologna, mister Italiano Orsolini, Castro e Ndoye mentre in mezzo c’è il grande ex Remo Freuler; panchina invece per un’altra nostra vecchia conoscenza, Hemil Holm.

L’EX FREULER SUBITO AMMONITO: sfida con vista Champions per entrambe le contendenti al Dall’Ara: se la Dea sarà ospite mercoledì alle 18.45 dello Shaktar, i rossoblu sono attesi ad Anfield dal Liverpool qualche ora dopo. Bella cornice di pubblico, ci sono circa un migliaio di atalantini giunti a Bologna a spingere l’Atalanta in questo match che inizia con l’ex Freuler ammonito dopo ventun secondi per un brutto intervento su Bellanova. La squadra del Gasp prova a mettere subito il match su ritmi alti con bei fraseggi e possesso palla.

LOOKMAN VICINO AL GOL: il primo squillo però è del Bologna che al settimo chiama alla bella parata di Carnesecchi su Ndoye, azione però già ferma per fuorigioco. Poi al diciottesimo la grande chance se la costruisce la Dea con un diagonale di Lookman, ben servito da De Ketelaere, in area ma Skorupski devia in angolo di piede. Ritmi non certo da Champions League stasera, ma la squadra di Gasp appare compatta e attenta cercando di far male quando ne ha l’occasione: come al trentottesimo quando Brescianini va a pochi passi dalla rete ma non riesce a coordinarsi per la girata a rete; oltre al danno, la beffa per lui che resta a terra, per un problemino muscolare, stringerà i denti ma dopo pochi minuti deve arrendersi con Samardzic pronto al suo posto. Tre minuti di recupero e il primo tempo va in archivio con lo 0-0 come risultato inevitabile.

RIPRESA, CASTRO LA SBLOCCA, LUCUMI-ROSSO: si riparte dopo il riposo e, come da tradizione, l’Atalanta ripete lo sciagurato avvio di secondo tempo visto con il Como, incassando gol dopo nemmeno un minuto con una bella conclusione da fuori di Castro che non lascia scampo a Carnesecchi e porta il Bologna avanti. Due minuti dopo succede di tutto: fallo di Lucumì su De Ketelaere lanciato a rete con l’arbitro che prima assegna il calcio di rigore all’Atalanta, ma dopo il controllo al Var lo revoca perchè il fallo sarebbe avvenuto fuori area ma epelle per fallo da ultimo uomo il felsineo Lucumì. Sugli sviluppi del calcio di punizione Bellanova colpisce la traversa e poi l’azione sfuma.

DEA IPEROFFENSIVA: doppio cambio per il Gasp al diciottesimo con Kossounou e Bellanova che escono per Retegui e Cuadrado con il mister che prova a mettere l’artiglieria pesante per riprendere al più presto il match. Le polveri restano però bagnate con poche occasioni e match che rimane molto bloccato: così la disperazione porta Gasp a inserire anche Zaniolo e Pasalic al trentaduesimo al posto di Kolasinc e Ruggeri per una Dea a quel punto iper-offensiva.

SAMARDZIC PRIMA PALO POI GRAN GOL: con gli ultimi cambi figli più della disperazione che della logica, l’Atalanta si getta alla conquista di quel gol che gli eviterebbe la seconda sconfitta consecutiva. Ma il match pare davvero stregato, specie quando Pasalic non trova il tocco vincente da due passi su un bel cross di Lookman e sopratutto quando a due dal novantesimo Samardzic centra in pieno il palo. Poi però proprio l’ex Udinese toglie l’Atalanta dai guai andando a trovare il pareggio con una gran botta dal limite che non da scampo a Skorupski con la Dea che trova così a fil di sirena l’1-1.

PARI E QUALCHE RIMPIANTO: a quel punto i nerazzurri vogliono provare anche a vincerla nei quattro di recupero concessi dal direttore di gara, prima con un bel tiro di Lookman fuori da poco e poi con Cuadrado che in sforbiciata sfiora il sorpasso. Finisce 1-1, un risultato che probabilmente sta più bene ai nerazzurri che al Bologna ma che alla fine non pare soddisfare nessuno. L’Atalanta muove la sua classifica e arriva almeno con un briciolo di positività in più alla trasferta di Champions contro lo Shaktar.

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