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SERIE A, QUARTA GIORNATA

PASSA LA FIORENTINA CON UN GOL PER TEMPO, NERAZZURRI VOLENTEROSI MA SPUNTATI

ATALANTA-FIORENTINA 0-2: prima sconfitta interna per l’Atalanta che cede alla Fiorentina, vincente al Comunale con le reti di Rodriguez e Rossi: la squadra di Colantuono tiene testa ai viola ma non appare pericolosa in attacco dove la squadra di Montella è sicuramente più insidiosa e trova la rete del vantaggio nel finale del primo tempo, contiene le sfuriate nerazzurre in avvio di ripresa e colpisce nuovamente con Rossi poco prima della mezz’ora. Denis fallisce una ghiotta occasione per riaprire la gara e, a quel punto, c’è poco altro per una gara che non porta buone notizie a mister Colantuono che deve ancora lavorare molto per trovare la giusta quadra di una Atalanta ancora in cerca di una identità.

Bergamo: dal terzo grado di Napoli all’osso duro-Fiorentina (e non è un eufemismo culinario); per l’Atalanta di Colantuono arriva l’ennesimo test mica da ridere contro i viola di Montella con tante assenze ma con forza e qualità in grado di catalogare i toscani tra le grandi di questo campionato. Non sarà facile, ma è fondamentale riprendere il filo del discorso dopo la battuta d’arresto a Napoli di sabato scorso, ripartendo proprio da quanto di buono fatto per un’ora abbondante al San Paolo.

Carte mischiate: si è detto delle assenze dei viola che vanno da Gomez e Pizzarro, mentre in casa nerazzurra manca lo squalificato Cigarini e non manca di sorprendere mister Colantuono nella formazione iniziale con gli ingressi di Brivio per Del Grosso in difesa, la conferma di Baselli in mezzo con il rientro di Migliaccio e l’attacco che è formato da Moralez e Denis per cercar di sorprendere la retroguardia viola con il tandem argentino in avanti.

Chance per Yepes e Wolski: match che inizia senza particolari sussulti fino all’ottavo quando Maxi Moralez ruba un bel pallone a Rodriguez ed arriva fino all’area di rigore viola ma sbagliando l’appoggio in fase di finalizzazione. Al decimo ancora il piccoletto argentino lavora un bel pallone in area per Yepes che conclude col piattone e la sfera sbatte sulla difesa viola che libera l’area. Gli ospiti si fanno vedere al quarto d’ora guadagnando una punizione da buona posizione che impatta sulla barriera e finisce in rimessa laterale sui cui sviluppi il giovane Wolski sfiora il gol con Migliaccio che libera la minaccia dopo la respinta di Consigli. A cinque minuti dalla mezz’ora arriva la risposta atalantina con una bella ripartenza di Carmona per Moralez che, entrato in area, offre palla a Migliaccio che colpisce in corsa ma Neto fa buona guardia e para.

Nerazzurri pimpanti: si arriva alla mezz’ora e non si fa attendere la risposta viola che guadagna punizione dai limiti dell’area atalantina con Rossi che tenta la realizzazione ma la difesa nerazzurra è ancora una volta brava a fare muro; al minuto trentadue Raimondi mette dentro una bella palla in mezzo all’area con Carmona che colpisce di testa e la sfera (deviata) che esce sul fondo. Ci prendono gusto i nerazzurri che, un minuto dopo, guadagnano punizione dal limite per un fallo di Aquilani su Yepes con il tentativo di Denis che sbatte sulla barriera.

Paticcio e castigo: mentre il primo tempo sembra destinato ad andare in archivio con le due squadre inchiodate sullo 0-0, una incertezza in mezzo al campo tra Denis e Carmona fa ripartire la squadra di Montella che arriva velocemente in area nerazzurra e fa partire un cross che trova la testa di Wolski che centra la traversa e trova pronto Rodriguez alla ribattuta che porta in vantaggio la Fiorentina ad una manciata di minuti dalla fine del primo tempo. Epilogo amaro per Denis e compagni di una prima frazione che va in archivio pochi giri d’orologio dopo e con i viola avanti di un gol nonostante una prima metà di gara giocata all’altezza dei toscani.

La traversa dice no: le squadre riemergono dagli spogliatoi dopo l’intervallo, si ricomincia con i medesimi ventidue che han chiuso il primo tempo. Prova subito a farsi vedere l’Atalanta con Yepes, che si fa metà campo di corsa, mette in mezzo per Raimondi che cerca Denis di testa, ma Neto anticipa l’argentino in uscita. Ancora Atalanta al nono, quando anche la sfortuna si mette di mezzo tra i nerazzurri ed il gol con Migliaccio che centra la traversa di testa sugli sviluppi di un corner e la sfera che tocca il montante ed esce sul fondo. Colantuono inserisce Bonaventura per Brivio al nono, in cerca di maggior peso offensivo.

Il signor Rossi dice gol: ospiti pericolosissimi con il neo entrato Joaquim al sedicesimo, con un diagonale potentissimo su cui è attenta la respinta di Consigli. Ancora i viola insidiosi al ventesimo con il tiro di Rossi che trova l’esterno della rete; tocca a Brienza al ventesimo prender il posto di Migliaccio per il secondo cambio utilizzato da Colantuono. Prova e riprova, la Fiorentina sfonda di nuovo al minuto venticinque sugli sviluppi di un calcio d’angolo, dalla mischia in area atalantina la palla finisce a Rossi che conclude a rete in modo vincente, con la sfera che finisce nell’angolino e gli ospiti che vanno sul 2-0.

Se le polveri fanno cilecca: inserisce anche Livaja mister Colantuono dopo il gol del raddoppio viola, gettando sul campo tutto il potenziale offensivo nerazzurro ma se si mancano occasioni come quella che capita a Denis alla mezz’ora (che calcia la sfera addosso a Neto a pochi passi dalla porta) è difficile davvero pretendere di rientrare in partita. Succede davvero poco o nulla da qui alla fine del match, i titoli di coda scorrono così inesorabili sulla prima sconfitta interna stagionale di un’Atalanta che, un po’ come a Napoli, è apparsa all’altezza di un avversario sulla carta superiore ma è stata carente al momento di andare a finalizzare le occasioni capitate, l’opposto della Fiorentina che ha capitalizzato al meglio le occasioni create ed ha mantenuto il pallino del gioco, lasciando solamente le briciole agli avversari in un match che premia i viola e lascia di nuovo a bocca asciutta Denis e compagni anche dal punto di vista realizzativo: dopo i tre gol segnati nelle prime due di campionato, le ultime due uscite non portano segnali incoraggianti da un attacco che appare in difficoltà, prova ne è anche il tentativo di Colantuono di inserir un po’ tutto il poteniziale offensivo con i risultati che tutti abbiamo visto. C’è da lavorare, c’è da crescere, ma anche da tornare a far punti quanto prima. Forza ragazzi!

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