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Barreto festeggia il gol dell'1-0 con i compagni

Grande partita dell’Atalanta che travolte il Padova con quattro reti: gara mai in discussione che si apre con un bellissimo gol di Barreto su punzione, poi Doni fa 2-0 su rigore prima dell’intervallo; nella ripresa a segno ancora Doni, Succi su rigore per gli ospiti e Tiribocchi chiude la pratica. Palo di Basha nel finale e rosso per proteste a Vantaggiato

Bergamo: serve carattere, grinta ed anche orgoglio. Dopo due schiaffi tra campionato e coppa l’Atalanta deve rialzare la testa e dimostrare chi è oltre che quanto vale. Doni e compagni sono chiamati ad una prova di carattere contro un Padova tosto che, zitto zitto, si è affacciato sino alla zona playoffs e con la coppia Succi-Vantaggiato che fa davvero paura. Ma chi vuol vincere sa che non deve temere nulla e nessuno ed i nerazzurri devono dimostrarlo, costi quel che costi, alla faccia delle critiche, dell’emergenza in difesa e di un Colantuono che, nessuno lo ammette dalle parti di Zingonia, non è sicuramente saldissimo sulla sua panchina e che deve vincere per scacciare le nubi che si fanno sempre più minacciose all’orizzionte.

Squadra che perde non si cambia: nessuna variazione rispetto all’unidici della sciagurata trasferta di Piacenza per un Colantuono che si riaffida alla coppia Tiribocchi-Ruopolo con Doni rifinitore per combattere un Padova che non vuol certo fare la figura della comparsa; il team di mister Calori è tra le belle sorprese di questo avvio di campionato cadetto e conta di dare fastidio a molti nel corso della stagione togliendosi anche qualche soddisfazione.

Partita frizzante sin dalle prime battute, con le due squadre che dimostrano di non voler certamente accontentarsi, il

Il calcio di rigore di Doni finisce in rete: è il 2-0 per l'Atalanta

Padova quando passa la metà del campo da l’impressione di essere sempre un’insidia, ma Doni e compagni rispondono sempre presente alle azione di rimessa degli avversari e vanno vicini al gol al sesto con Doni che, ricevuto il pallone in area da Raimondi, batte a colpo sicuro ma è attenta la risposta di Agliardi (per lui, bresciano di nascita, quasi un derby) che sventa la minaccia con la difesa patavina che libera in affanno. Nuova occasione per i nerazzurri al minuto ventidue con la bella conclusione di Raimondi, appena dentro l’area di rigore, con la palla che sorvola la traversa. Due minuti più tardi un pasticcio in area di Troest  regala palla a Bovo che per poco non colpisce a rete grazie al salvataggio di Bellini e, poco più tardi è Raimondi ad immolarsi ed evitare che Succi combini guai peggiori. Passato il brivino l’Atalanta ricomincia a macinare gioco e, alla mezz’ora, trova l’acuto per aprire il match: fallo dal limite su Doni e punizione per i nerazzurri su cui il piedino fatato di Barreto pennella in porta la palla che batte Agliardi e porta i ragazzi di Colantuono sull’1-0. Il gol subito all’improvviso bloccata la sfrontatezza di un Padova che, a quel punto, fatica a reagire e l’Atalanta trova così il modo di rallentare il ritmo e provare a gestire le energie necessarie per evitare sconquassi simili a quelli di Piacenza con la consapevolezza che, quando accelera, la squadra di Colantuono può far male: e infatti, sul finale di primo tempo, ecco l’episodio che permette ai nerazzurri di raddoppiare. Doni viene spinto in area a ridosso della fine del primo tempo e l’arbitro opta per il calcio di rigore che lo stesso capitano nerazzurro realizza con freddezza spiazzando nuovamente Agliardi e portando sul 2-0 un’Atalanta che chiude con merito, e col doppio vantaggio, la prima frazione di gara sperando in una ripresa decisamente diversa a quella di una settimana fa…

Doni d’alta scuola: via alla ripresa e l’Atalanta si mette subito al sicuro da possibili paure dopo pochissimi minuti: fallo su Doni dal limite e lo stesso capitano manda nel sacco la bellissima punizione che vale il 3-0 orobico e la doppietta per il capitano nerazzurro. Qualche minuto dopo, su azione di rimessa, Tiribocchi ha anche il pallone del poker che solo la tempestiva uscita di Agliardi impedisce al bomber di mettere in rete. Servito il tris, il Padova si scuote e si avvicina al gol con Succi (gran parata di Consiglie) e poi si guadagna anche un calcio di rigore per fallo di mano in area di Peluso (ammonito nell’occasione) che Succi realizza dal dischetto portando il match sul 3-1 al sedicesimo.

Poker-Tir: le speranze di rimonta degli ospiti vanno a sbattere contro la forza di un’Atalanta che, nonostante il gol subito, riesce a non perdere le staffe come accaduto in precedenti occasioni e continua a giocare il suo match, forte delle due reti di vantaggio e va a centrare anche il quarto gol con un’azione da strappare applausi. Combinazione tra Barreto, Ruopolo e Tiribocchi, tre tocchi per ripartire da centrocampo e fiondarsi verso la porta di Agliardi con Ruopolo che apre per l’accorrente Tir che, a tu per tu con il portiere, manda nel sacco la rete del 4-1 a metà ripresa con tanti saluti alla voglia di rimonta ospite e dei tanti gufi che spesso indossano la casacca nerazzurra per il solo gusto di parlare quando le cose non vanno bene. C’è tempo anche per segnalare il palo colpito del subentrato Basha a cinque dalla fine che testimonia come la squadra abbia dato tutto sino alla fine mantenendo alta la concentrazione.

La morale: il fischio finale dell’arbitro riporta alla vittoria un’Atalanta che ritrova se stessa dopo una prestazione sicuramente convincente ove i nerazzurri hanno dimostrato che, tenendo alta la concentrazione per tutto il match, possono davvero dimostrarsi una formazione di altissimo vertice. Mister Colantuono salva così anche la sua panchina ed allontana le nubi minacciose che si stavano affacciando sul quartier generale atalantino almeno sino a venerdì quando nell’anticipo di Trieste, Doni e compagni saranno chiamati a dare conferma di quanto di buono visto oggi e riportare un cielo sempre più (nero)azzurro sul barometro atalantino dopo che, finalmente, anche la curva oggi ha ritrovato quello spirito di gioia con canti e cori che da tempo non si sentivano.

Applausi per tutti, bentornata Atalanta!

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