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ATALANTA-JUVENTUS 0-1: la Juve campione d’Italia si impone al Comunale con una rete di Matri nel primo tempo. Partita poco emozionante, interrotta per una decina di minuti a causa di tafferugli tra le opposte tifoserie con annesso lancio di razzi durante le prime fasi della gara. Atalanta che ha comunque retto l’urto della capolista disputando una egregia partita, centrando un palo con Denis nel finale di primo tempo e reclamando per un fallo di mano di Marrone (piuttosto netto) che poteva essere calcio di rigore. La notizia della vittoria dell’Udinese a Palermo porta all’aritmetica salvezza dei nerazzurri con due giornate di anticipo.

Bergamo: serve la gara perfetta, poco altro da aggiungere; se l’Atalanta vorrà riuscire a portar a casa un risultato positivo dalla sfida di questa sera al Comunale contro la Juventus che dalla scorsa domenica si è riconfermata campione d’Italia. Una prestazione ben diversa dalle ultime sonnacchiose uscite di Denis e compagni, culminata con la sconfitta di Parma ove i nerazzurri sono durati poco meno di un tempo. Contro la padrona di questo campionato ormai agli sgoccioli, se Denis e compagni vorranno regalare a se stessi ed ai propri tifosi una notte da sogno, servirà la vera Atalanta, con un occhio anche alle notizie provenienti da Palermo. Se infatti i nerazzurri batteranno la squadra bianconera, non servirà attendere alcun risultato, in caso invece di pareggio o sconfitta, la salvezza matematica passa dal match del Barbera in caso di pareggio o sconfitta dei rosanero. Ma per non rinviare la gioia per l’ennesima salvezza conquistata serviranno pochi calcoli e tanta voglia di credere nell’impresa.

Gran pienone: per l’arrivo dei Campioni d’Italia, pubblico delle grandi occasioni al Comunale molto vicino al tutto esaurito. Venendo al match, senza Livaja (nuovamente fuori per motivi disciplinari) tocca ancora a Bonaventura far coppia con Denis nell’attacco di un’Atalanta che ritrova Del Grosso in difesa, e Carmona in mezzo al campo; Juve con diversi giocatori schierati che hanno giocato meno, con l’ex Padoin titolare e Peluso inizialmente in panchina, entrambi però applauditi dal pubblico atalantino.

Ritmo amichevole: e dopo il (fischiato) minuto di silenzio per ricordare la scomparsa di Giulio Andreotti, si comincia. Al secondo minuto si fa già vedere la Juve, pallone di Caceres per Giaccherini che controlla e conclude debolmente tra le braccia di Consigli. Solo sei minuti e Colantuono è già costretto al primo cambio, con Raimondi che accusa guai muscolari e deve lasciar il posto a Giorgi. L’Atalanta si fa vedere all’ottavo con una bella azione di Denis che prova il tacco per Bonaventura in area bianconera ma De Ceglie libera l’area.

Matri non scherza: la Juve sonnecchia, ma alla prima occasione è letale a far male ai nerazzurri e bucare la porta di Consigli al diciottesimo quando lo splendido lancio dalle retrovie di Pirlo per Matri, trova lo scatto dell’ex attaccante del Cagliari sul filo del fuorigioco beffando due difensori e mettendo dentro il gol dell’1-0 bianconero con un pallonetto.

Fumogeni indecenti: decisamente indegno dello spettacolo di una partita di serie A quel che succede quando tra il settore ospiti e quello dei tifosi atalantini inizia uno spiacevole lancio di razzi e fumogeni che porta il direttore di gara alla sospensione della partita poco prima della mezz’ora: una delegazione per squadra si reca sotto gli spicchi di curva occupati dai rispettivi tifosi (o presunti tali) per calmare gli animi. Dopo circa una decina di minuti di sospensione il match può ripartire: uno spettacolo certamente poco edificante…

Denis sul palo!: riprese le ostilità in campo, Carmona va alla conclusione e la sfera finisce fuori di un soffio al ventottesimo. Anche Del Grosso prova la conclusione dai limiti dell’area e anche in questo caso la sfera esce sul fondo di poco. Ma di ben altro tenore è l’occasione che capita al trentottesimo a Denis, che riceve palla e calcia in area da buona posizione andando a centrare in pieno il palo a Storari battuto con la sfera che è poi preda della difesa bianconera che sventa il pericolo. Al minuto quarantaquattro Bonaventura va a concludere ancora dalla distanza, trovando la deviazione di Biondini che si trova sulla traiettoria con la sfera che finisce sopra la traversa. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude con gli ospiti avanti di un gol e dopo una sospensione di circa dieci minuti per tafferugli tra le opposte tifoserie.

Dea sterile: si riparte senza cambi dopo l’intervallo e la Juve pare mantenere il controllo delle operazioni con l’Atalanta che prova a farsi vedere in ripartenza. Al quinto gli ospiti guadagnano punizione dal limite con Pirlo, che manda contro la barriera nerazzurra che libera l’area. Risposta nerazzurra con un bel cross di Cigarini due minuti più tardi che non trova di un nulla la testa di Denis. E mentre sugli spalti si rumoreggia positivamente alla notizia del gol dell’Udinese a Palermo, i nerazzurri vanno alla conclusione con Bonaventura chiamando Storari alla respinta coi pugni e, sul capovolgimento di fronte Matri grazia l’Atalanta mancando in contropiede una ghiotta occasione.

Ripresa spenta: pur con poche idee, i nerazzurri si riversano in avanti per cercare di dar fastidio alla difesa juventina che non ha particolari difficoltà contro gli avanti atalantini. Al ventitreesimo entra Maxi Moralez per Carmona, con Colantuono che prova a dar più pepe all’attacco nerazzurro.  L’Atalanta si affida per lo più a conclusioni dalla lunga distanza, come al ventottesimo con Cigarini, ma la palla finsce alta sopra la traversa. Al trentaquattresimo Colantuono inserisce anche Parra in attacco, al posto di Del Grosso in un match dal ritmo sempre più balneare.

Assalto e proteste: vivaci proteste in area juventina per un netto tocco di mano di Marrone che porta alle vibranti proteste nerazzurre e, sul capovolgimento di fronte, prodezza di Consigli su Vidal che sfiora il raddoppio per i bianconeri. Nerazzurri che prendono coraggio e si riversano in area juventina e provano a concludere anche con Parra ma la difesa bianconera è un autentico muro. Nel frattempo la notizia della vittoria dell’Udinese a Palermo mette la firma definitiva sulla matematica salvezza dei nerazzurri provocando il boato a festa del Comunale.

SIAMO SALVI!!!: certamente se la notizia arrivata dal Barbera manda in entusiasmo i tifosi, ciò rende sempre più soporifero un match già di suo con pochissimi sussulti. Giaccherini sfiora in contropiede il raddoppio al novantesimo, mentre sarà solo melina nei due minuti di recupero concessi dall’arbitro. Pare strano ma, con il triplice fischio dell’arbitro, nonostante la sconfitta, si può essere comunque felici per una salvezza che arriva con due turni di anticipo dopo una stagione davvero bizzarra con imprese contro grandi squadre e partite un po’ così, che hanno comunque permesso a Denis e compagni di raggiungere una strameritata salvezza ottenuta, ribadiamolo, con la partenza ad handicap con due punti di penalità. Tanto bizzarra da farci gioire e soffrire, quanto incredibile l’amore dei suoi tifosi per questi colori, per questo gruppo che ce l’ha fatta anche stavolta a centrare il traguardo.

GRAZIE RAGAZZI, GRAZIE DEA!

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