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Grande primo tempo dei nerazzurri che sfiorano il gol a ripetizione e passano con Ruopolo ma vengono subito raggiunti da un bellissimo gol dell’attaccante reggino che pareggia dopo pochi minuti. La ripresa vede l’espulsione di Raimondi per doppia ammonizione e la partita perdere di intensità: solo nel finale Padoin da una parte e Sy dall’altra sfiorano la rete della ripresa. Atalanta ancora a rilento che scivola ancora in classifica.
Bergamo: sfatare un incantesimo chiamato Reggina per mantenere il passo di chi la davanti sta già andando di corsa. E’ questo l’obiettivo principale del cantiere-Atalanta con il capocantiere Stefano Colantuono chiamato a cancellare in fretta le critiche (a dir il vero sin troppe) piovute in settimana dopo la bruciante sconfitta di Siena dello scorso week-end. Le mura amiche dell’umidiccio Comunale dopo la pioggia autunnale caduta tra la notte di venerdì e la mattinata odierna chiamano alla riscossa i nerazzurri contro un avversario che per gli orobici è un vero e proprio incubo se si considera che i calabresi in serie A non hanno mai perso a Bergamo, (vincendo anche un drammatico spareggio per restare nella massima serie qualche annetto fa), e rinvigoriti dal rotondo successo sul Modena nell’ultimo turno di campionato. Occorre aprire il libro dei ricordi per trovare l’ultima vittoria atalantina, tra i cadetti, contro la Reggina: un 2-1 in rimonta nel 1998 firmato da Nicola Caccia.
Artiglieria pesante: Colantuono opta per un centrocampo a rombo, reinserendo Doni tra i titolari a sostegno delle due punte Ruopolo ed Ardegmani ancora alla ricerca del gol perduto ritrovando anche Bellini in difesa ma perdendo per infortunio Manfredini mentre sulla sponda opposta Atzori punta sulla forza del rinvigorito Bonazzoli (anche lui un incubo per i nerazzurri negli anni passati) per cercare di colpire con ripartenze veloci.
Botta e risposta: partenza lanciatissima dell’Atalanta che prova sin da subito a mostrare i muscoli alla Reggina: Ardemagni si libera dal limite ed offre un pallone che Ruopolo manda a sbattere addosso a Puggioni, ma l’ex bomber dell’AlbinoLeffe riuscirà a far di peggio quando due minuti più tardi Padoin opera un traversone che, deviato da un difensore, arriva proprio sui piedi di Ruopolo a due passi dalla porta, ma l’attaccante calcia incredibilmente addosso al portiere reggino che si salva di pugno. E’ questo il preludio al gol che la squadra di Colantuono trova al ventesimo minuto quando Barreto combina con Ruopolo che controlla bene il pallone e dal limite dell’area e trafigge Puggioni con un perfetto diagonale rasoterra destinato nell’angolino alla destra del portiere e si fa perdonare in parte le due ghiotte occasioni fallite in precendenza. L’Atalanta sembra non volersi fermare e la ricerca ad ogni costo del raddoppio porta a disattenzioni che talvolta possono costare molto caro: prendi un giocatore a caso, Bonazzoli proprio lui, e metti che la Reggina non aveva praticamente tirato in porta sino al minuto venti: splendido pallonetto dal limite sinistro dell’area e gol davvero bello che riporta incredibilmente in parità un match sin li a senso unico. L’Atalanta deve a questo punto riprendere a macinare gioco, come se nulla fosse successo e ripartendo nuovamente da capo in un match sin li dominato e nel finale di primo tempo le prospettive fanno ben sperare anche se, come già successo in avvio, la palla non vuole entrare: è il caso di Ardemagni che al trentottesimo conclude in area da buona posizione con Puggioni che respinge e l’accorrente Barreto centra il palo. Ad un passo dall’intervallo tocca a Bellini crossare per l’accorrente Ardemagni che, di testa, manda a lato. La sirena suona al minuto quarantasei e l’1-1 si porta via le due squadre al termine di un primo tempo avvincete ed anche sfortunato per i nerazzurri.
Follia-Raimondi: nessun cambio in vista quando prende il via la ripresa e l’Atalanta da l’idea di voler ricominciare ad alto ritmo ed al terzo minuto Puggioni è ancora protagonista di una tempestiva uscita quando Ruopolo stava per offrire un ottimo pallone a Doni. La Reggina dimostra si fa vedere due minuti più tardi con un colpo di testa di Missiroli parato da Consigli. Il ritmo infernale ipotizzato in avvio inizia a scemare velocemente e le cose si complicano ulteriormente quando al quarto d’ora Raimondi rimedia il secondo giallo di giornata e conseguente espulsione per un fallo di ostruzione su Rizzato che lascia di fatto l’Atalanta in dieci. L’uomo in meno fa aumentare la paura di perdere da ambo le parti e la spavalderia iniziale dell’Atalanta si trasforma in un timido accontentarsi da ambo le contendenti con il ritmo che cala sino almeno alla mezz’ora della ripresa.
Troest santo subito: con cuore e coraggio la squadra nerazzurra prova a gettarsi in avanti nel finale e un paio di buone occasioni arrivano quando prima Padoin impegna Puggioni alla deviazione in corner e poi tocca al neo entrato Troest colpire di testa e mandare la sfera alta. Proprio il danese sarà protagonista pochi minuti dopo di un autentico miracolo in area quando la Reggina sfiora, portandosi avanti per la seconda volta nella ripresa, il colpaccio: traversa di Missiroli e Sy non segna a un metro dalla porta, grazie soprattutto al salvataggio di Troest. E’ l’ultimo brivido di un match che si trascina sino ai cinque minuti supplementari di recupero e si chiude in parità.
Restano ancora molte perplessità su un’Atalanta che scivola ancora in classifica e raccoglie poco, rispetto anche a quanto seminato nel corso del match. Ci si inizia ad interrogare sul perchè di questa involuzione e fatica a carburare di un gruppo che appare davvero di qualità e creato per vincere. Ma non sempre si vince con i nomi ed il calcio lo insegna da molti anni, la speranza è di un pronto riscatto nell’immediato futuro. Forza ragazzi!
LA VIDEOSINTESI (fonte SERIEBWIN.TV):