Domenghini matador: 3-0 al Torino
2 giugno 1963: è questa la data storica per il calcio ed i tifosi atalantini: l’Atalanta tocca il suo apice con la conquista
della Coppa Italia il. I nerazzurri, che hanno appena concluso brillantemente il campionato 1961/62 piazzandosi al sesto posto, possono contare su una squadra molto competitiva.
In successione vengono sconfitte Catania, Padova e Bari e si spalancano così le porte della finale con il blasonato Torino. La partita si gioca sul campo neutro di Milano.
I pronostici della stampa nazionale sono tutti per la squadra granata, ma i tifosi neroazzurri sentono che questa è la grande occasione, è la partita della vita. Ora o mai più. A S.Siro (campo neutro) ci sono oltre 30mila spettatori, moltissimi di fede neroazzurra, che con cori e bandiere incitano i loro beniamini. In uno scontro epico i neroazzurri trafiggono il “toro” per ben tre volte e il “matador” della giornata è un bergamasco uscito dalle giovanili dell’Atalanta, un certo Angelo Domenghini.
Le tre reti neroazzurre sono opera sua e a fine partita viene portato in trionfo dai compagni al centro dell’arena di S.Siro, esattamente come vuole la tradizione spagnola per i grandi “matador”. Domenghini più tardi passerà all’Inter di Helenio Herrera, dove conoscerà i fasti del calcio ai massimi livelli sia nazionali che internazionali.
Questa la formazione della vittoriosa finale di S.Siro: Pizzaballa, Pesenti, Nodari, Veneri, Gardoni, Colombo, Domenghini, Nilsen, Calvanese, Mereghetti, Magistrelli.
Nei precedenti incontri di coppa l’allenatore Tabanelli ha utilizzato anche Cometti, Rota, Roncoli, Cristensen, Nova, Olivieri e Gentile. Il Presidente della Società è il senatore Daniele Turani, che si avvale della collaborazione di un altro personaggio importante nella storia dell’Atalanta: l’ingegner Tentorio, dirigente di grande capacità e competenza. Il campionato viene concluso con un ottavo posto ed è grande la soddisfazione che si respira nell’ambiente atalantino.
La conquista della Coppa Italia, inoltre, offre l’opportunità alla squadra di partecipare a tornei internazionali ed ecco quindi l’Atalanta impegnata nella Coppa delle Alpi, dove si qualifica per la finale (sconfitta dalla Juventus) e nella Coppa delle Coppe, dove viene eliminata dallo Sporting di Lisbona dopo tre partite più i tempi supplementari.