Dalla “Giovane orobica” all’Atalanta…
Nell’ottobre del 1904 un imprenditore tessile svizzero, da anni trapiantato a Bergamo, fonda con alcuni amici il “Football
Club Bergamo”: è la prima Società di calcio della nostra provincia. I suoi colori sociali sono il bianco e l’azzurro a righe
verticali per la maglia, il nero per i calzoncini. Il FC Bergamo nel 1913 confluisce nella “Società Bergamasca di ginnastica e
scherma”, la più vecchia Società sportiva di Bergamo. In città, tuttavia, esiste un’altra antica associazione sportiva, la
“Giovane Orobica” con sede in Città Alta, dalla quale nel 1907 si staccano, con l’intento di creare una società calcistica,
cinque giovani soci: i fratelli Gino e Ferruccio Amati, Giovanni Robert, Alessandro Forlini ed Eugenio Urio, che nominano
Presidente il nobiluomo Vittorio Adelasio.
bellissima e velocissima ninfa, che soltanto l’inganno dei pomi d’oro d’Ippomene poté
sconfiggere. Siamo nell’ottobre del 1907. I colori sociali sono il bianco e il nero a righe verticali
per la maglia, il nero per i calzoncini.
Le due società cittadine, naturalmente, sono divise da una grande rivalità, ma il 20 febbraio
del 1920 decidono di fondersi e danno origine alla “Atalanta Bergamasca di Ginnastica e
Scherma”, alla quale viene aggiunto l’anno di fondazione, il 1907. Democraticamente si
fondono anche i colori; si conviene di scartare il bianco comune ad entrambe le squadre, e la
maglia diventa metà nera e metà azzurra in verticale. Presidente viene nominato Enrico
Luchsinger, uno del gruppo degli imprenditori svizzeri del Football Club Bergamo. Il primo
vero campo di gioco viene realizzato nel 1914 in via Maglio del Lotto, vicino alla ferrovia, ma
nel 1919 la Società si trasferisce sul nuovo campo della “Clementina”, denominato “Stadium
Atalanta”, dove rimane fino al primo novembre 1928; si gioca la prima partita ufficiale allo
stadio “Brumana” (Atalanta-Mestre 4-1), costruito in Viale Margherita (ora Viale Giulio
Cesare) tuttora sede, con la denominazione di “Atleti Azzurri d’Italia”, sede delle partite
neroazzurre. Naturalmente, nel corso degli anni, l’impianto ha subito diverse modifiche, ma
oggi tutti ne riconosciamo l’inadeguatezza e ci auguriamo che a breve si possa dare il via alla
costruzione di una nuova struttura.