SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA
ATALANTA-INTER 1-2: ACCORCIA SCAMACCA, MA NON BASTA
Bergamo: non sempre chi esprime il miglior calcio ha la meglio. E la sfida tra Atalanta e Inter ne è la riprova: condizionata da episodi, la Dea incappa nella prima sconfitta interna stagionale pur tenendo testa all’Inter che si conferma capolista e probabilmente sempre più favorita numero uno per lo scudetto. Decidono il match le reti di Calhanoglu su rigore a fine primo tempo e quella di Lautaro in avvio di ripresa; illusorio invece il gol di Scamacca che accorcia le distanze ed il forcing finale nerazzurro anche con l’uomo in meno nel finale per la doppia ammonizione rimediata dal subentrato Toloi.
LA DEA PARTE BENE: l’approccio dell’Inter è timido, quello dell’Atalanta è più aggressivo, anche se l’avvio del match non produce occasioni da gol. L’Atalanta scherma bene Calhanoglu e l’Inter fatica a costruire, la squadra di Gasperini innesca spesso a destra l’asse Zappacosta-Koopmeiners. Per arrivare alla prima vera chance bisogna arrivare al ventunesimo quando Scamacca apre per Zappacosta, cross di quest’ultimo, il pallone arriva sul sinistro di Ruggeri che al volo manda fuori.
MUSSO BUCA, INTER AVANTI SU RIGORE: al ventisettesimo la squadra del Gasp insiste con Scalvini che si allunga troppo il pallone dopo un’invenzione di Koopmeiners. Ma al trentanovesimo all’improvviso il match cambia padrone quando Calhanoglu al primo vero pallone giocato inventa un corridoio per Darmian su cui Musso esce in maniera avventata travolgendo il difensore e causando il rigore nonostante le proteste da parte atalantina. Dal dischetto lo stesso turco va a segno e l’Inter si ritrova avanti al primo tiro nello specchio alla fine di un primo tempo quasi totalmente di marca orobica.
RIPRESA, LAUTARO FA 2-0: dopo l’intervallo si riparte senza cambi ma con la Dea decisamente diversa da quella vista nel primo tempo: così l’Inter prima sfiora il bis con Dimarco che al quinto con il sinistro, poi si vede anche annullare per fuorigioco il raddoppio di Lautaro. Gasp al decimo prova a metterci una pezza: dentro Hateboer e Pasalic per Zappacosta e Kolasinac. Ma l’effetto è quello opposto e neppure il tempo di sistemarsi che Lautaro tira fuori una magia: l’argentino controlla, si accentra e con il destro a girare trova l’angolo più lontano.
SCAMACCA ACCORCIA: stavolta però la reazione dell’Atalanta non tarda e dopo nemmeno quattro minuti dal raddoppio Lookman ruba il pallone a Dimarco e serve al centro Scamacca che fa l’1-2. Gasp comunque non cambia idea: dentro Toloi e fuori Scalvini. L’Atalanta prova ad alzare i ritmi e alla mezz’ora è Lookman con un destro dalla distanza a impegnare Sommer, bravo a deviare.
ASSALTO VANO, ROSSO A TOLOI: nel finale si gioca nuove forze fresche il mister: fuori Lookman e Koopmeiners per De Ketelaere e Muriel. Neppure un minuto dopo e Sommer è reattivo nel respingere un sinistro di Scamacca, che aveva tentato la girata proprio dopo una respinta del portiere svizzero. Dall’altra parte al trentotto Dumfries fallisce quasi all’altezza del dischetto il match point. Nel caldissimo finale, prima dei 6′ di recupero Sanchez sfiora il gol con un destro sul palo lontano appena entrato in area. Poi proprio il cileno, pochi istanti più tardi, fa espellere Toloi, costringendolo al secondo giallo. Le ultime chance sono dell’Atalanta che non molla nemmeno in inferiorità numerica, con Hateboer che sul secondo palo fallisce di testa su assistenza di Muriel e Scamacca che devia fuori di testa su angolo. La vince l’Inter alla fine, l’Atalanta esce tra gli applausi del pubblico che sono di incoraggiamento ma non portano punti in classifica in una gara in cui avrebbe sicuramente meritato di più. Testa ora all’Europa, giovedì con lo Sturm Graz l’occasione per rialzar subito la testa.