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CAMPIONATO PRIMAVERA, FINALE SCUDETTO

ATALANTA-INTER 1-0: COLLEY NEL FINALE, E’ SCUDETTO-DEA!

L’ultimo tassello di una stagione da incorniciare è al suo posto: a ventun anni di distanza dall’ultimo successo (1-0 sulla Roma con gol di Corrado Colombo), l’Atalanta è di nuovo campione d’Italia primavera. Pur priva di molti giocatori impegnati con le nazionali, la squadra di Brambilla dopo aver avuto la meglio sul Toro ai supplementari nella semifinale, piega l’Inter con un gol di Colley a sette dalla fine al termine di una gara tirata contro un avversario che ha dato più di un grattacapo alla Dea che ha saputo resistere e poi colpire al momento giusto. Grande la prova di Kulusevski, autore dell’assist che vale il gol-scudetto.

Parma: in un match tutto a tinte nerazzurre, Atalanta ed Inter si ritrovano di fronte per la finale del campionato primavera, che assegna lo scudetto al termine di una stagione in cui i bergamaschi hanno dominato la regoular-season per poi staccare il pass per la finalissima dopo il pirotecnico 4-3 ai supplementari con il Toro nella semifinale; seconda in classifica si è piazzata proprio l’Inter dell’ex atalantino Armando Madonna che arriva in finale per la terza volta consecutiva dopo aver piegato la Roma nella semifinale e va a caccia del terzo scudetto di fila.

BRAMBILLA PUNTA SU PICCOLI-KULU: con quasi trecento tifosi giunti da Bergamo in quel di Parma per sostenere i ragazzi di Brambilla, il tecnico atalantino punta forte in avanti sulle stelline Piccoli e Kulusevski che hanno già esordito con Gasperini in serie A mentre Madonna propone davanti Salcedo e Colidio affidandosi ad una difesa granitica guidata dal forte portiere Dekic.

PRIMO TEMPO, PORTIERI DECISIVI: partita molto equilibrata sin dalle prime battute, con la Dea che però al nono prova a farsi vedere con un bel pallone tagliato per Cambiaghi che è anticipato in corner di un niente al momento della conclusione; al quattordicesimo è però il portiere atalantino Ndiaye protagonista di un’ottima parata con l’Inter che attende l’avversario per poi cercare la ripartenza pericolosa. Al ventitre ci prova Zortea direttamente da punizione ma centrando in pieno la barriera, poi a dieci dalla fine Kulusevski conclude a giro ma la palla è facile preda di Dekic. Le vere occasioni arrivano però nel finale, una per parte: al trentottesimo Ndiaye è bravissimo a deviare la conclusione di Salcedo, poi il collega Dekic si supera ad un minuto dall’intervallo sulla conclusione a colpo quasi sicuro di Heidenreich su cui si chiude la prima frazione di gara con le due squadre ancora inchiodate sullo 0-0.

RIPRESA, INTER PIU’ INSIDIOSA: il maggior impatto sul match ad inizio ripresa pare averlo l’Atalanta che costringe l’Inter nella propria area di rigore sin dalle prime battute di gioco ma le occasioni importanti sono comunque per i nerazzurri di Milano: al sedicesimo Rizzo spunta sugli sviluppi di una punizione e manda fuori di un nulla colpendo l’esterno della rete, poi Brambilla inserisce Colley per Cambiaghi per provare a dar più quantità in mezzo ma è ancora l’Inter alla mezz’ora a spaventar i bergamaschi con il palo clamoroso colpito dal neo entrato Esposito (in fuorigioco) che mette i brividi ai trecento sostenitori della Dea giunti al Tardini.

COLLEY REGALA IL TRICOLORE ALLA DEA: l’Atalanta pare aver meno energie nella seconda parte della ripresa e, invece, pesca dal cilindro il jolly a sette dalla fine con una ripartenza micidiale dei ragazzi di Brambilla con Kulusevski che offre un assist al bacio proprio per il neo entrato Colley che supera Dekic e porta la Dea in vantaggio avvicinandola al titolo. L’Inter, ferita, accusa il colpo e non riesce più a reagire con i ragazzi di Brambilla che controllano il match senza correre ulteriori rischi e, anzi, sfiorando anche il bis in un paio di circostanze in zona-recupero: nei cinque di extra-time concessi dal direttore di gara dentro anche Traore e Gyabuaa al posto di Peli e Piccoli per un conto alla rovescia che, al triplice fischio finale, rompe un incantesimo che durava da 21 anni. L’Atalanta è campione d’Italia primavera per la terza volta nella sua storia, la ciliegina sulla torta finale di una stagione indimenticabile per i colori bergamaschi. Applausi per tutti: che la festa abbia inizio, Mino Favini da lassù sarà orgoglioso di voi. GRANDISSIMI!

L’undici titolare dell’Atalanta nella sfida con l’Inter
IL TABELLINO

ATALANTA-INTER 1-0 (primo tempo 0-0)

RETE: 38′ s.t. Colley (A)

ATALANTA: Ndiaye, Okoli Memeh, Peli (45’+1 Traore), Piccoli (45’+1 Gyabuaa), Kulusevski, Cambiaghi (20′ st Colley), Brogni, Heidenreich, Da Riva, Zortea, Ta Bi – A disposizione: Nozza Bielli, Bergonzi, Girgi, Guth, Louka, Ghislandi, Cortinovis, Kraja,  Pina Gomes – Allenatore: Massimo Brambilla.

INTER: Dekic; Zappa, Nolan (42′ st Merola), Rizzo; Persyn (14′ st Grassini), Gavioli, Pompetti, Schirò, Corrado; Salcedo (26′ st Esposito), Colidio – A disposizione: Pozzer, Stankovic, Van Den Eynden, Ntube, Attys, Mulattieri, Roric, Gianelli, Pirola – Allenatore: Armando Madonna

NOTE: circa 300 bergamaschi giunti a Parma – ammoniti: Piccoli, Colley (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 5′ s.t.

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