EUROPA LEAGUE: ANDATA QUARTI DI FINALE
LIPSIA-ATALANTA 1-1: MURIEL LANCIA LA DEA, RAGGIUNTA SU AUTORETE
Lipsia (Germania): tutto aperto, tutto da decidere fra una settimana a Bergamo; ma l’Atalanta esce bene dalla Red Bull Arena di Lipsia, dopo novanta minuti e molto belli, particolarmente intensi nel finale, quando la prudenza lascia posto al coraggio e i due assetti si sfilacciano un po’, lasciando spazi che le due squadre hanno la forza di aggredire fino alla fine. Due legni per parte, più dominio dell’Atalanta, che paga caro una delle pochissime distrazioni della sua serata quasi perfetta che porta all’1-1 del Lipsia, ma non accusa il colpo, torna ad assediare i tedeschi, ma alla fine rischia almeno due volte il gol della beffa. Giusto alla fine il pareggio per i ragazzi del Gasp che ritrovano anche Zapata, ma perdono Freuler nel finale per un risentimento muscolare.
GASP DIFENDE A QUATTRO: come già visto anche in quel di Atene, mister Gasperini sceglie la difesa a quattro con una sola punta di ruolo, Muriel, con a supporto Pessina e Pasalic: al fianco di Freuler c’è Koopmeiners che ha licenza di avanzare in aggressione su Kampl, mentre De Roon è deputato a fermare il temutissimo Olmo a tutto campo, con Demiral e Palomino che si dedicano alle due punte. Tedesco risolve i due dubbi della vigilia preferendo Klostermann a Simakan e confermando André Silva, che non lo aveva convinto nell’ultima partita e dunque era insidiato nei suoi pensieri dallo svedese Forsberg: al suo fianco Nkunku e alle loro spalle, da trequartista, proprio Dani Olmo, una vecchia conoscenza dell’Atalanta dai tempi del debutto in Champions League a Zagabria tre annetti fa.
MURIEL LA SBLOCCA CON UNA MAGIA: bella la cornice di pubblico alla RedBull Arena, quasi quarantamila spettatori di cui circa duemila tifosi nerazzurri in questo match che inizia con il Lipsia che attende l’Atalanta, sperando di trovare spazi per colpire in ripartenza. Dopo sette minuti i padroni di casa possono approfittare del primo errore in uscita dell’Atalanta per correre verso la porta: lo fa Nkunku ma il suo tiro è centrale e Musso non ha problemi. Anche Gasperini ha un piano: aggredire alto i tedeschi, cercare di non farli ragionare, trovare buchi nelle sue coperture. E dopo diciassette minuti ecco il capolavoro personale di Muriel a spezzare l’equilibrio: su pallone recapitato da Zappacosta, il colombiano vede un buco fra Klostermann e Heinrichs, punta Gulàcsi, evita il ritorno di Orbàn e inventa un tiro meraviglioso per l’1-0 nerazzurro.
PALI PER SILVA E PASALIC: il Lipsia incassa il colpo, deve cambiare per forza atteggiamento, ma lo fa con poca lucidità, senza trovare illuminazioni da Olmo, asfissiato da De Roon, e spesso ricorrendo a lanci lunghi che non trovano né Nkunku né André Silva: l’unica occasione, per il portoghese, nasce dopo un regalo di Pessina, ma il suo tiro finisce sul palo. Prima però, al ventunesimo, l’Atalanta era andata vicina al 2-0 ancora con un sinistro non lontano dal palo di Muriel dopo dribbling secco a rientrare. E un’altra occasione per il raddoppio arriva pochi secondi prima del riposo, con uno-due Pasalic-Freuler, concluso dal croato sul palo esterno.
RIPRESA, MUSSO-SUPER MA ZAPPACOSTA FA AUTOGOL: Nella ripresa, il portiere Gulàcsi è protagonista in avvio quando si allunga bene per deviare il possibile 2-0 di Muriel, poi ecco uno degli episodi chiave: Demiral che cade nella tentazione di un tocchetto su Nkunku, si fa beffare: è rigore, ma ci pensa Super-Musso a parare il tiro di André Silva e, ancora più miracoloso, il successivo tap in di Orbàn. Nulla può però fare il portierone argentino subito dopo al tredicesimo, con Zappacosta che per anticipare Orbàn mette alle spalle del proprio portiere.
REAZIONE-DEA, KOOP COLPISCE IL PALO: c’è il rischio di pagare psicologicamente il colpo, ma l’Atalanta, corretta da Gasperini con Scalvini, che va a centrocampo, Boga e Zapata riparte come se nulla fosse; proprio Scalvini ha la chance giusta ma mira alto un quasi rigore, Koopmeiners colpisce il palo subito dopo, poi un colpo di testa di Demiral, su cross di Koopmeiners, finisce fuori di poco.
PIU’ LIPSIA NEL FINAL, MA FINISCE 1-1: la sfuriata nerazzurra si esaurisce così, da lì in poi è più Lipsia, anche se Koopmeiners ha un’ultima chance. Ma prima, per due volte, i tedeschi vanno vicinissimi al sorpasso: prima con un tuffo di testa di Szoboszlai respinto dalla traversa, ancora con una ripartenza dell’ungherese murata da Musso e infine con un tiro a colpo sicuro di Mukiele in mischia e da distanza ravvicinatissima, respinto sulla linea da Demiral. Finisce, come è giusto che sia, in parità una bellissima partita: tutto rinviato a tra una settimana a Bergamo per decidere chi staccherà il pass per la semifinale di Europa League. L’Atalanta di questa sera ha tutte le carte per farcela, a patto di ridurre al minimo le solite, incredibili distrazioni fatali.
IL TABELLINO:
LIPSIA-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-1)
RETI: 17′ pt Muriel (A), 13′ st aut. Zappacosta (L)
LIPSIA (3-4-1-2): Gulacsi; Gvardiol (28′ st Halstenberg), Orban, Klostermann; Angelino, Kampl, Laimer, Henrichs (42′ st Mukiele); Olmo (28′ st Szoboszlai); Nkunku (42′ st Novoa), André Silva (17′ st Forsberg) – A disposizione: Tschauner, Martinez, Simakan, Raebiger – Allenatore: Tedesco
ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Demiral, Palomino; Hateboer, Koopmeiners, Freuler (22′ st Miranchuk), Zappacosta (44′ st Pezzella); Pessina (16′ st Scalvini), Pasalic (16′ st Boga); Muriel (16′ st Zapata) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Malinovskyi, Mihaila, Cittadini – Allenatore: Gasperini
ARBITRO: Oliver (Inghilterra)
NOTE: spettatori: 39mila circa – al 13′ st Andre Silva (L) ha sbagliato un calcio di rigore (parato) – ammoniti: Gvardiol e Halstenberg (L), Palomino (A) – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.