È purtroppo morto Piermario Morosini, il centrocampista bergamasco del Livorno, che si era improvvisamente accasciato sul terreno di gioco durante la partita di serie B che il team labronico stava disputando a Pescara sabato 14 aprile. Inutile il trasporto del 25enne in ospedale. In un Comunicato della FIGC tutti i campionati, serie A compresa, domani saranno sospesi sospesi, per il grave lutto.
Morosini, cresciuto nell’Atalanta (ma non aveva mai esordito in nerazzurro) e di proprietà dell’Udinese, al 31′ del primo tempo era caduto a terra al limite della sua area di rigore senza che nessuno lo contrastasse, aveva tentato un paio di volte di rialzarsi, ma era sempre ricaduto pesantemente sul manto erboso.
Erano subito scattati i soccorsi, lo staff medico aveva praticato un massaggio cardiaco al giocatore e dopo circa 5′ un’ambulanza (bloccata all’ingresso da un veicolo in sosta) era entrata sul terreno di gioco: era stato usato anche il defibrillatore. Dopo 15′ di attesa, il match (stava vincendo per 2-0 il Livorno) era stato ufficialmente rinviato a data da destinarsi.
Scene di disperazione tra i giocatori, ma al momento non si era saputo nulla di preciso sulle condizioni di Morosini. Secondo una prima diagnosi, il giocatore sarebbe stato colpito da una crisi cardiaca con successivo arresto cardiocircolatorio. Durante il trasporto in ambulanza il giocatore era in arresto cardiaco.
All’ospedale Santo Spirito di Pescara Morosini era stato messo in coma farmacologico in modo da applicare al centrocampista allenato da Armando Madonna uno stimolatore esterno. Lo si era appreso da fonti mediche dell’ospedale. Il calciatore del Livorno era arrivato al pronto soccorso in fibrillazione ventricolare, cioè in uno stato di anomalia degli impulsi elettrici cardiaci. Alle 17,02 la notizia battuta dall’Ansa della morte di Morosini, ma già da qualche minuto era filtrata la tragica notizia.
La notizia del decesso del 25enne centrocampista del Livorno è stata è stata confermata dal cardiologo dell’ospedale di Pescara, Edoardo De Blasio. Subito dopo scene di dolore straziante tra i giocatori del Livorno che hanno saputo in diretta la morte del loro compagno di squadra.
«Morosini non ha mai ripreso un battito». Sono le parole del primario di cardiologia del Santo Spirito di Pescara, Leonardo Paloscia, che ha raccontato gli ultimi momenti del giocatore del Livorno. «Da quando sono arrivato io, non ha mai dato un cenno di ripresa né di respiro, né di battito. Quando sono arrivato io era tutto fermo. La causa? Non si può dire, penso che tutto sarà rinviato all’esame autoptico. Ritardi? Se si intendono 30 secondi non è quello, il medico del Livorno ha effettuato subito il massaggio cardiaco».
Morosini, classe 1986, bergamasco di città, in prestito dall’Udinese al Livorno fino a giugno, aveva vinto uno scudetto allievi con le giovanili dell’Atalanta e aveva esordito in serie A nelle file dell’Udinese il 23 ottobre 2005 contro l’Inter. Aveva giocato anche in tutte le rappresentative nazionali fino all’Under 21.
(fonte: ecodibergamo.it)