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L'esultanza di Cristiano Doni dopo il gol dell'1-1 realizzato ad Ascoli

I nerazzurri escono con un punto dalla insidiosa trasferta di Ascoli dove i nerazzurri vanno addirittura sotto all’inizio della ripresa con la rete del portoghese Faisca che fa sognare i marchigiani ma i nerazzurri sono bravi a reagire ed il neo entrato Doni timbra al quarto d’ora il gol di testa che vale il definitivo 1-1: la capolista trova così un punto che le permette di mantenere invariate le distanze sulle dirette inseguitrici Siena e Novara che hanno anch’esse pareggiato.

Ascoli Piceno: dopo esser stata raggiunta nel finale dal Novara ed aver mancato di un soffio lo scatto che valeva la fuga solitaria, l’Atalanta ci riprova in quel di Ascoli dove ad attenderla c’è la squadra bianconera alle prese tra problemi societari ed una serie curiosa di due partite consecutive entrambre rinviate per maltempo che, di fatto, hanno portato al riposo forzato della squadra di Castori per due settimane consecutive e quel penultimo posto in classifica occupato dai marchigiani (con la zavorra della penalizzazione) che non rende credibile la classifica di un gruppo partito con ben altre ambizioni.

Torna Manfredini: la vera novità nella formazione nerazzurra è il rientro dopo l’infortunio che, di fatto, l’aveva tolto dai campi di gioco già da prima di Natale con Colantuono che in attacco punta nuovamente sulla coppia formata da Marilungo e Ruopolo; c’è invece l’ex AlbinoLeffe Cristiano da tener d’occhio nell’Ascoli con Feczesin e Lupoli la davanti.

Inno di Mameli: in occasione della prossima festa dei 150 anni dell’Unità d’Italia (il prossimo 17 marzo) prima dell’inizio della gara viene eseguito l’inno nazionale italiano.

Emozioni a rilento: andamento tutt’altro che entusiasmante in avvio di primo tempo con i padroni di casa che tentano un paio di scorribande innoque per Consigli ed i nerazzurri che provano ad imporre il gioco ma la difesa marchigiana non impiega molto a bloccare ai limiti dell’area le velleità offensive ospiti. Al minuto diciassette i padroni di casa vanno in gol con un colpo di testa di Cristiano al termine di un batti e ribatti ai limiti dell’area con il cross in area che vedeva però Lupoli in fuorigioco e l’arbitro che annulla la marcatura. Sul capovolgimento di fronte c’è l’ottima opportunità per Marilungo di mandare la palla in area, dopo esser scattato sul filo del fuorigioco, ma il pallone non è preda di nessuno degli attaccanti nerazzurri. Il match rimane sicuramente buono dal punto di vista tattico, meno da quello delle occasioni con le due squadre che, di fatto, si annullano a vicenda. Conclusione da fuori di Moretti al ventottesimo con il pallone che sorvola ampiamente la traversa. Si contano davvero col contagocce le emozioni di un primo tempo davvero avaro che non riesce a veder decollare un match che rimane bloccato sullo 0-0 in una prima frazione che si chiude senza nemmeno recupero e su un sostanziale equilibrio in campo rispecchiato anche nel risultato.

Faisca-choc: nessuna novità nelle due formazioni in avvio di ripresa con il match che riparte senza cambi da parte dei due tecnici. Conclusione da fuori a sorpresa di Lupoli al terzo minuto con la palla che finisce fuori con Consigli che controlla la sfera che finisce sul fondo. La risposta nerazzurra è affidata ad una conclusione di Bellini che finisce alta sopra la traversa della porta difesa da Guarna. All’ottavo però, i padroni di casa hanno capacità e bravura nell’accendere un match sin li davvero spento: punizione dalla trequarti sinistra di Pederzoli, la difesa respinge, ma in agguato c’è il portoghese Faisca che fulmina Consigli e porta l’Ascoli in vantaggio. Colantuono reagisce alla rete subita dai suoi inserendo subito Doni e Tiribocchi in luogo dei sin li opachi Marilungo e Bonaventura con un’Atalanta che deve iniziare a spingere se vuol rimettere in piedi un match che ha sin li preso una brutta piega. Buona chance per Tiribocchi con la difesa marchigiana che respinge in corner.

Capitano, mio capitano: dal seguente corner allo scoccare del quarto d’ora arriva il colpo di testa vincente per Cristiano Doni che, di testa, manda la palla a sbattere sul palo e poi carambolare in rete per il punto del pareggio atalantino che arriva otto minuti dopo la rete della squadra di casa. Incassato il punto dell’1-1 l’Ascoli non rinuncia a giocare e tentare mosse offensive e ne è dimostrazione il bel tiro di Fecnezin che trova la pronta respinta di Consigli e sul capovolgimento di fronte la manovra avvolgente nerazzurra porta alla conclusione di Padoin che però è respinta dalla difesa. Sicuramente maggiori le emozioni di una ripresa in cui le squadre si affrontano decisamente con grinta e voglia ben diversa del primo tempo anche se, dopo la fiammata con un gol per parte nel quarto d’ora iniziale, le occasioni stentano: ci prova Tiribocchi alla mezz’ora dall’interno dell’area con girata e conclusione che però è completamente sballata e si perde sul fondo. Contrasto in area nerazzurra al trentottesimo con uno scontro tra Fecnezin e Barreto ed i padroni di casa che chiedono il penalty che l’arbitro non concede indicando ad entrambi i giocatori di rialzarsi in fretta. Colpo di testa di Peluso al minuto quarantatre su corner e pallone che sorvola la traversa quando si giunge a ridosso del novantesimo.

Giochi pericolosi: rischia grosso Ferri su un pericoloso retropassaggio di Carmona proprio al novantesimo con l’arbitro che concede la punizione dal limite ai padroni di casa all’inizio dei tre minuti di recupero concessi dall’arbitro e Consigli che è bravissimo a respingere coi pugni la punizione calciata dai marchigiani. E’ questa l’ultima emozione di una partita che si chiude sul punteggio di 1-1 che, di fatto, rispecchia l’andamento di una gara che consente all’Atalanta di proseguire il proprio cammino in vetta alla classifica sfruttando anche al meglio i contemporanei pareggi delle inseguitrici che, di fatto, mantengono immutata la situazione in vetta alla classifica del torneo cadetto ed a Doni e compagni non può che andare bene così.

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