SERIE A, SESTA GIORNATA
ATALANTA-UDINESE 2-0: IL BIS DI DENIS PIEGA L’UDINESE, I NERAZZURRI RITROVANO LA VITTORIA
Con una prestazione convincente la squadra di Colantuono torna alla vittoria dopo tre sconfitte consecutive: un primo tempo all’attacco con la palla che sembra non voler entrare si sblocca all’ultimo secondo con una rete di testa di German Denis che manda i nerazzurri in vantaggio al riposo. In avvio di ripresa succede di tutto, l’arbitro assegna subito un rigore all’Udinese salvo poi ripensarci su indicazione del guardalinee, bravo a vedere la posizione di fuorigioco di Danilo in occasione del fallo di Stendardo. A quel punto l’Atalanta decide di chiudere il conto e, poco dopo il quarto d’ora, raddoppia ancora con Denis. Tre punti fondamentali che valgono morale e tranquillità al termine di una prova davvero convincente dei nerazzurri.
Bergamo: il morale non è dei migliori, ma nei momenti peggiori una vera squadra deve provare a scuotersi ed il compito di oggi per l’Atalanta è proprio questo, pur in un impegno certamente non facile contro l’Udinese che, dopo aver ritrovato la vittoria con il Genoa ora punta a riportarsi nelle zone alte della classifica mentre per Denis e compagni servono punti per mettersi alle spalle altre squadre ed allontanare le zone basse.
Altra gara, altro modulo: senza Yepes squalificato il tecnico Colantuono propone l’ennesimo cambio di modulo di questo avvio di stagione, tornato oggi al classico 4-4-2 con Bellini che rientra in difesa, Raimondi avanzato in mezzo al campo dove toccherà a Cigarini e Bonaventura inventare qualcosa per innescare Denis e Maxi Moralez la davanti. Tra gli ospiti, inutile dire che Di Natale è sicuramente tra i pericoli maggiori che la difesa nerazzurra dovrà contenere.
Inizio e proteste: avvio decisamente soft della partita, l’Atalanta mantiene il possesso della sfera e prova a sfondare ma, una volta ai limiti dell’area ospite la difesa riesce ad aver la meglio delle iniziative nerazzurre. Al decimo Bonaventura, dopo aver saltato un avversario viene spinto in area di rigore e protesta vivacemente: visto e rivisto l’episodio, la spinta pare esserci. Stesso episodio cinque minuti più tardi con Basta che spinge in area ancora Bonaventura, vane anche stavolta le proteste atalantine.
Assedio con qualche rischio: l’Atalanta con il cuore, ma l’Udinese per poco al ventesimo non trova la via del gol dopo che da un brutto fallo di Badu in area ospite su Lucchini l’azione prosegue ed il capovolgimento di fronte porta alla ripartenza friulana con Maicosuel che manda sul fondo una grossa opportunità e fa tirar ai tifosi nerazzurri un sospiro di sollievo. A pochi secondi dalla mezz’ora l’Atalanta costruisce una grossa opportunità per sbloccare la partita quando Moralez si libera di un paio di avversari e mette un pallone al bacio per la testata a colpo sicuro di Denis che trova la gran parata di Kelava che manda in corner.
Riscatto Tanque: non si può decisamente recriminare nulla per quanto fatto dai nerazzurri in un primo tempo dove la truppa di Colantuono spinge con insistenza ma diventa imprecisa al momento di andar a cercare la via del gol dalle parti di Kelava; l’Udinese si fa vedere al minuto trentotto quando Manuel Silva prova la conclusione da fuori ma trova la pronta parata di Consigli che si accartoccia e blocca la sfera. Un primo tempo che pare incanalato ad andare in archivio con il punteggio inchiodato allo 0-0 ma l’Atalanta riesce a trovare il guizzo vincente proprio ad un niente dall’intervallo: scocca proprio il minuto quarantacinque quando la squadra di Colantuono guadagna calcio d’angolo sui cui sviluppi la sfera spiove in area e trova la testa vincente di Denis che riscatta il precedente errore e porta avanti l’Atalanta che va all’intervallo sull’1-0.
Calcio di rigore, anzi no: il match riprende dopo l’intervallo senza alcun cambio nei due schieramenti; nemmeno un minuto ed il match si fa subito incandescente quando, sugli sviluppi di una punizione per l’Udinese, l’arbitro fischia un penalty per gli ospiti a seguito di una trattenuta di Stendardo su Danilo ma, nel momento in cui Di Natala si posiziona sul dischetto il guardalinee richiama il direttore di gara e ne nasce una discussione vivace di almeno un paio di minuti che ribalta la decisione e decreta il fuorigioco di Danilo al momento del fallo incriminato ed conseguente calcio di punizione per l’Atalanta.
Consigli attento: certamente il parapiglia in occasione del penalty concesso e poi “ritirato” non è piaciuto all’Udinese che inizia a spingere con maggior forza e, due minuti dopo, la conclusione di Maicosuel trova la pronta risposta di Consigli in corner. Gli ospiti provano a prendere in mano l’inerzia del match anche se la difesa atalantina pare controllare con agilità e, in occasione delle ripartenze, va a caccia del gol del raddoppio.
Denis ci prende gusto: come già accennato poche righe sopra, i ragazzi di Colantuono paiono esser maggiormente pericolosi in ripartenza quando l’Udinese perde il possesso della sfera e infatti, al diciottesimo arriva il punto che porta l’Atalanta sul 2-0 che prende forma dalla bella azione di contropiede e dal pallone al bacio che Denis riceve ai limiti dell’area con il Tanque nerazzurro che si defila e calcia nel sacco il punto del raddoppio atalantino.
Tra pericoli e attesa: il raddoppio dell’Atalanta pare spegnere le velleità dell’Udinese che non pare aver le forze per reagire con decisione alla doppietta del Tanque Denis; con i minuti che scorrono il primo cambio in casa nerazzurra arriva al minuto trentatre con l’ingresso di Canini per l’affaticato Lucchini e, pochi minuti più in la tocca a Livaja entrar in campo al posto di Denis, applauditissimo. L’Udinese si rifà viva con Allan al trentanovesimo andando a concludere da buona posizione, la palla scende ma finisce poco sopra la traversa. Ancora ospiti pericolosi nei minuti finali con un tentativo di Di Natale che viene deviato in corner da Del Grosso, poi una corta respinta di Consigli regala palla ad Heurtaux che sciupa in maniera piuttosto clamoroso il pallone che poteva dimezzare lo svantaggio.
Bentornata vittoria!: i sei minuti di recupero complessivi concessi dall’arbitro (almeno tre erano dovuti per la discussione in occasione del penalty concesso agli ospiti e poi ritirato) allungano l’attesa dei tifosi sugli spalti che, però, possono festeggiare di li a poco una vittoria più che meritata, che vale non solo tre punti pesantissimi per la classifica, ma una risposta ancor più di valore alle perplessità che la squadra aveva lasciato nelle ultime uscite. Due gol alla paura per scacciare le nubi dalle parti di Zingonia ed affrontare la prossima settimana in vista dell’importante scontro diretto con il Chievo di sabato prossimo in terra veneta con maggior serenità. La risposta è arrivata, ora avanti su questa strada. Grazie ragazzi!