Crotone Atalanta, infortuni per Hateboer e Romero

Infortuni Hateboer e Romero in Crotone Atalanta

Brutte notizie in casa nerazzurra: nel secondo tempo di Crotone Atalanta, si sono registrati gli infortuni ad Hans Hateboer e Romero, usciti prematuramente dal campo.

L’olandese ha accusato un piccolo problema all’inguine, così come 5′ minuti dopo il centrale difensivo, infortunatosi nel tentativo di anticipare l’avversario crotonese.

Dea in emergenza

Nel post partita Gasperini ha dichiarato di aver visto uscire malconcio anche Rafael Toloi. Il brasiloiano, infatti, è uscito dal campo, con una contusione al ginocchio.

Una situazione difficile per la Dea, che a soli 3 giorni dalla sfida al Gewiss contro il Liverpool dovrà valutare di ora in ora le condizioni fisiche dei suoi giocatori.

Con Hateboer difficilmente recuperabile, Gasp spera di recuperare Gosens, out contro i calabresi per un problema al polpacci. Anch’esso da valutare attentamente.

Con Caldara e e De Roon out da settimane, e Sutalo non inserito nella lista Champions, ora Gasp ha davvero gli uomi contati in difesa, e spera che le prossime ore possano dargli buone notizie.




Sognatori coi piedi per terra

“Noi saremo tanto più forti quanto più resteremo l’Atalanta: più sali in alto, più devi guardare in basso.  Una delle tante massime che Antonio Percassi ci ha regalato in questi anni di presidenza,  ma dove la modestia forse c’entra poco.

La storia (soprattutto quella recente) è piena di esempi da evitare per una società umile e lavoratrice come quella nerazzurra: la Juventus con la sua eterna chimera Champions, l’Argentina di Messi e la maledetta Copa America, per non parlare delle milanesi, ancorate ad un passato che forse non tornerà più.

L’errore marchiano che si commette è quello di puntare un obiettivo importante sulla base del prestigio del club, e non sulla base della qualità e filosofia di gioco dell’attuale squadra.

Insomma, si pensa che l’obiettivo prefissato sia solo qualcosa di raggiungibile a priori, per storia e tradizione societaria, ma abbiamo imparato che la storia non va in campo. Si vola anche vicino al sole, ma il suo calore può far sciogliere le ali della nostra presunzione.

In questo marasma di società ambiziose e convinte di non inseguire un sogno, ma un fatto quasi ineluttabile, troviamo il patron Percassi, unico superstite della categoria dei sognatori prudenti, ambiziosi ma coi piedi ben ancorati a terra.

Sognare in grande, perché è gratis dopotutto, ma allo stesso tempo utilizzare il mantra della salvezza come motivo per spronare la Dea a superare limiti inimmaginabili. Solo con questa consapevolezza, tutto ciò che arriverà sarà tutto di guadagnato.

Come diceva Paulo Coelho, solo la paura di fallire rende impossibile un sogno, ma è sognando e lottando insieme che allora un obiettivo può diventare realtà.




Nazionali Nerazzurri, i match del weekend internazionale

C’è chi ha già dato sfoggio della propria forza in nazionale, e chi invece questo weekend dovrà sudare più del dovuto. Ecco i match in cui saranno impegnati i nostri nerazzurri nel weekend.

REMO VS LE FURIE ROSSE- Questa sera alle 20 45 Remo Freuler sfiderà la Spagna di Ansu Fati e Sergio Ramos nella 5° giornata del girone 4 del Gruppo A.

La capolista contro il fanalino di coda: nella precedente giornata, infatti, gli elvetici hanno perso contro l’Ucraina per 2-1, mentre le furie rosse hanno registrato un roboante 4-0 contro l’Ucraina. Serve davvero un’impresa agli ospiti per sperare ancora nella qualificazione al turno finale.

RUSLAN VS ROBIN- Sempre nel gruppo A girone 4 si sfideranno contemporaneamente Ucraina-Germania, e ancora una volta protagonisti potrebbero essere Malinoskyi e Robin Gosens. Gli ucraini dovranno riprendersi dal poker subito contro la Spagna, mentre i tedeschi dal pareggio con gli svizzeri. Entrambe bisognose di punti, si affideranno alla qualità offensiva di Ruslan e Robin, che avranno l’occasione di sfiorarsi in campo, e dare vita ad un match entusiasmante.

MARTEN E HANS VEDONO GLI AZZURRI- In attesa di vederli all’opera a Bergamo contro l’Italia, Marten De Roon e Hans Hateboer saranno di scena domenica 11 ottobre alle 18 contro la Bosnia. Nel primo gruppo del Girone A, i conti sembrano ormai fatti: Italia al comando, ma gli oranges possono davvero insidiare il primato agli azzurri. Decisiva potrebbe rivelarsi la partita di Bergamo, dove per i due nerazzurri sarà come giocare in casa.

MARIO PENSACI TU- Nel gruppo 3 del Girone A Mario Pasalic dovrà tirare fuori tutta la usa verve offensiva per tirare fuori da guai la sua Croazia. Ospite la Svezia del’ex Kulusevski, i croati cercano i 3 punti della speranza, visto che ancora stanno a zero dopo 3 giornate. Il doppio poker subito contro Portogallo e Francia brucia ancora, ma contro gli svedesi i croati possono davvero ottenere quei punti utili a rendere il girone meno scontato e noioso del previsto. I tifosi nerazzurri saranno con Mario e sperano che possa replicare a livello internazionale i colpi di classe esibiti in Champions contro Manchester City e PSG.BERAT PER IL VERTICE- Non sarà una sfida entusiasmante, ma ci si gioca il vertice del gruppo. Il nostro Berat Djimsiti domani alle 15 sfiderà il Kazakistan. Tutte e 4 a 3 punti, basta un niente per squilibrare le dinamiche del gruppo, le quali posizioni al momento sembrano imprevedibili. Se è vero che un campionato si vince con la miglior difesa, con Djimisti al comando della retroguardia albanese l’ex nerazzurro Edy Reja spera di dormire sonni tranquilli. Che vincano i nerazzurri.




Qualcosa di più di un vice Ilicic, ecco chi è Aleksey Miranchuk

L’Atalanta batte il suo primo colpo in questa anomala sessione estiva di calciomercato 2020. Approda a Zingonia dalla Lokomotiv Mosca, Aleksey Miranchuk, trequartista russo classe 1995.

Nato a Slavjansk-na-Kubani, cittadina russa che sorge sulle sponde del fiume Protoka il 17 ottobre 1995, Miranchuk assieme al gemello Anton approda a Mosca nel 2011, per iniziare la trafila delle giovanili con lo Spartak. Ma la loro esperienza con gli Spartachi dura poco, dato che a fine anno passano al Lokomotiv Mosca. E la squadra dei Ferrovieri diventa la loro seconda famiglia.

Dopo poche apparizioni con la seconda squadra, passa subito nella prima. Il suo esordio nel campionato russo è datato 20 aprile 2013, Kuban Krasnodar – Lokomotiv Mosca 0-0. La prima di 228 partite con la maglia dei ferrovieri di Mosca, così suddivise: 178 in campionato con 32 reti e 30 assist; 19 in Coppa di Russia con 5 reti e 5 assist; 5 in Supercoppa di Russia con 2 reti; 16 in Europa League con 2 reti e 8 assist; 10 in Champions League con 2 reti realizzate alla Juventus nella fase a gironi del torneo appena concluso. Contribuendo a vincere il campionato nel 2017/2018, due Coppe di Russia nel 2016/2017 e nel 2018/2019 e la Supercoppa di Russia nel 2019/2020. Miranchuk vanta 25 presenze e 5 reti con la Nazionale russa.

Dal punto di vista tattico, Miranchuk è un trequartista di piede naturale destro che, molto semplicemente, segna e fa segnare. Può però destreggiarsi tranquillamente sull’esterno di un tridente offensivo. Quindi, casomai Gasperini decidesse di optare per un 4-2-3-1 in corso (o magari anche inizialmente) d’opera, il russo può giocare sia sulla sinistra a piede invertito che sulla destra dei tre dietro Zapata.

Insomma, considerato che attualmente (spiace dirlo, ma è la verità) Ilicic è inaffidabile, Miranchuk rappresenta molto di più di un semplice vice dello sloveno. Per tecnica, senso della posizione e del gol, duttilità tattica ed esperienza internazionale, il russo potrebbe essere un vero e proprio intoccabile dell’undici di Gasperini.

Articolo a cura di Giuseppe Pucciarelli




Juventus-Atalanta 2-2, la rabbia e l’orgoglio

Uscire dall’Allianz Stadium di Torino con un pareggio ed essere fortemente arrabbiati. Basta questo per dare un’ulteriore prova di come l’Atalanta sia cresciuta in questi anni. E ieri, ovvio, il primo sentimento a fine partita non può non essere la rabbia.

La rabbia per aver giocato sicuramente meglio della Juventus ed essere andati a un tanto così da ottenere quello che sarebbe stato il decimo successo consecutivo in campionato. Solo due rigori (che purtroppo c’erano, a causa di una regola assurda) realizzati da Cristiano Ronaldo hanno impedito alla squadra di Gasperini di portare a casa tre punti che sarebbero stati meritatissimi.

L’Atalanta di scena ieri sera ha giocato sulla falsa riga delle ultime sfide, ossia coniugando tre parole: intensità, intelligenza, qualità. Intensità perché quando Papu Gomez e compagni hanno premuto il pedale dell’acceleratore, la Juventus ha sofferto salvandosi solo per una solidità difensiva che è la migliore in Italia, con i bianconeri che si sono chiusi a riccio evitando di concedere spazi.

Intelligenza perché quando, nei primi 10 minuti del secondo tempo, la Juventus si è ricordata di essere la capolista del campionato, l’Atalanta ha dimostrato di reggere l’urto non scomponendosi né andando in difficoltà. E questo è un ennesimo segnale di crescita.

Infine, ultimo ma non ultimo, qualità. Perché se non hai elementi dal tasso tecnico elevato come Papu Gomez e Zapata nel primo gol e Muriel e Malinovskyi nel secondo, reti del genere te le puoi solo sognare. E l’Atalanta non può non essere arrivata dove è arrivata senza la qualità.

Tre parole alle quali bisogna aggiungerne altre due. Umiltà perché manca poco all’obiettivo della qualificazione in Champions League, ma bisogna ancora lavorare per rendere tale obiettivo reale. E orgoglio. Sì, di quest’Atalanta dobbiamo esserne tutti orgogliosi.

Articolo a cura di Giuseppe Pucciarelli




Buona Pasqua, in questo momento difficile

Cari amici,

il silenzio assordante di queste settimane delle nostre città fa da eco ad una situazione che nessuno di noi avrebbe mai potuto e voluto immaginare.

Sarà una Pasqua diversa, non solo per la situazione di emergenza sanitaria che il mondo intero sta attraversando e che ha costretto a misure di prevenzione mai adottate prima. Purtroppo a causa di questo maledetto virus invisibile se ne sono andate tante, troppe persone care: tante vittime innocenti che il Covid-19 si è portato via con se. E il vedere ogni giorno la pagina del nostro diario ferma all’ultima notte da sogno dei nostri nerazzurri in Champions League è invece il promemoria più vivo che quella serata è stata in realtà il prologo all’incubo che molti bergamaschi hanno vissuto sulla pelle dei loro cari nel corso di queste settimane tremende per tutti quanti noi.

Ma ci rialzeremo, ne usciremo e ripartiremo più forti di prima, specialmente se continueremo a seguire le indicazioni che ci vengono fornite da ormai diverso tempo: restiamo a casa, usciamo solo se necessario. Anche oggi e domani, in questi giorni che di solito significano feste e divertimento in famiglia, siamo chiamati a questo sacrificio di rinunciarvi per poter poi poter festeggiare più in la quella che è la vera vittoria da conquistare: la sconfitta del virus.

Restiamo pertanto distanti oggi, per poterci riabbracciare domani, più forte che mani!

Auguri a tutti.




BUON ANNO da Mondoatalanta.it

MONDOATALANTA.IT AUGURA

A TUTTI I LETTORI

UN

FELICE 2020!!!