Dea apri gli occhi, è successo veramente: l’Atalanta umilia il Bayern e conquista l’Europa League!!

EUROPA LEAGUE, LA FINALE

ATALANTA-BAYER L. 3-0: L’URAGANO LOOKMAN AFFONDA I TEDESCHI

Dublino (Irlanda): doveva succedere, e quando capita l’Atalanta fa le cose in maniera impeccabile. La Dea domina a Dublino il Leverkusen e vince l’Europa League per la prima volta nella sua storia e porta il trofeo in Italia ad anni di distanza dall’ultima volta toccata al Parma (quando ancora si chiamava Coppa Uefa). La squadra di Gasperini compie l’impresa travolgendo il Bayer, che veniva da 51 partite consecutive senza sconfitta, grazie alla tripletta di Ademola Lookman. Finisce 3-0, nel delirio totale degli oltre ottomila nerazzurri giunti in Irlanda festanti in quella che, va detto, è stata una grande giornata di sport.

ASSALTO ALLA COPPA CON IL TRIDENTE: mister Gasperini non ha mai amato le mezze misure e si conferma anche nella sua prima finale europea da allenatore: Koopmeiners gioca in mezzo al campo al fianco di Ederson più Scamacca, De Ketelaere e Lookman davanti. Nemmeno il Bayer, i cui tifosi sono in numero maggiore rispetto ai nerazzurri pare temere la sfida a viso aperto e Xabi Alonso schiera come unica novità Hincapié come marcatore di sinistra e non Kossounou, per il resto Wirtz-Frimpong-Adli davanti con il talentino tedesco che parte a sinistra ma non offre riferimenti fissi.

LOOKMAN INIZIA LO SHOW: dopo la splendida cerimonia d’apertura e l’emozione a mille per l’ingresso delle squadre in campo, si comincia con subito un’uscita volante con i pugni di Musso per anticipare Wirtz, ma è dell’Atalanta il primo brivido vero quando un cross di Ruggeri da sinistra, trova Scamacca che va di testa e non riesce a colpire bene ostacolato da un avversario. Al dodicesimo però, la Dea inizia a porre le basi alla sua notte da sogno: Zappacosta disegna un corridoio che Koopmeiners illumina, l’esterno arriva sul fondo e crossa basso sul secondo palo dove Lookman anticipa nettamente Palacios e di piattone infila in rete! Estasi ed incredulità dei tifosi bergamaschi che esplodono e con essa tutta la panchina nerazzurra per il gol dell’1-0: per la prima volta in una finale giocata durante l’era Gasp la Dea è avanti.

MOLA FA IL BIS ALLA MEZZ’ORA: la rete non placa la voglia della squadra di Gasperini che anche nei minuti successivi va ad aggredire gli avversari, incredibilmente in tilt: la risposta tedesca arriva al diciannove ed è tutta in un destro di Stanisic sporcato da un difensore atalantino. Un minuto dopo e dal limite Scamacca calcia fuori servito da Lookman. Al ventiseiesimo la coppa inizia a sentir sempre più profumo di polenta: rinvio di Kovar per Adli che fa una sponda imprecisa e goffa al punto da servire Lookman che salta Xhaka con un doppio passo, si accentra e prima che Tapsoba chiuda riesce a disegnare un bellissimo fulmine nerazzurro sul secondo palo che vale il 2-0, in panchina si salta e si fa festa come sugli spalti, ma occorre calma perchè la partita è ancora lunga anche se sulla sponda tedesca l’aria è tesissima. I Tedeschi neo campiondi di Germania sono irriconoscibili per merito di un’Atalanta attenta, intensa e aggressiva.

TEDESCHI INOFFENSIVI: poco dopo il raddoppio ci prova ancora Scamacca dal limite, ma il tiro è debole e centrale. A dieci dalla fine sussulto tedesco con Grimaldo che si trova davanti a Musso per cercare un pallonetto tutto sommato comodo e invece la consegna tra le braccia del portiere atalantino. A due dal riposo Dea vicino al tris: De Ketelaere si accentra da destra e con il sinistro calcia sul primo palo dove trova pronto Kovar a bloccare a terra. Al primo minuto di recupero Xhaka sceglie la soluzione da lontano con il sinistro visto che i suoi non offrono grandi alternative ma la palla sfila fuori. Si chiude così un primo tempo da sogno per i bergamaschi, avanti 2-0.

RIPRESA, KOLASINAC SUBITO K.O.: ad un nulla da fischio di avvio della ripresa Scalvini deve entrar all’improvviso in campo per Kolasinac che pochi istanti prima del fischio d’inizio segnala un problema muscolare: per il muro bosniaco della Dea l’abbraccio con Gasperini al momento del cambio riassume lo stato d’animo del difensore. Nel piattume generale di inizio ripresa, al dodicesimo esce anche De Ketelaere ed entra Pasalic: il croato si sistema da attaccante destro. Al quarto d’ora Frimpong getta una buona occasione sul cross da sinistra di Adli.

BUM-BUM-BUM ADEMOLA: il Bayer è davvero poca cosa contro questa Atalanta che non concede margini per creare occasioni ai tedeschi e riesce così a contenere senza particolari affanni ed al trentesimo chiudere definitivamente i conti: Pasalic recupera palla sulla trequarti, serve Scamacca che fa salire la squadra e avanza palla al piede con la difesa del Bayer che lascia fare, il centravanti scarica a sinistra su Lookman che punta ancora Tapsoba, altro doppio passo e gol fenomenale sul secondo palo. Corrono tutti in campo ad abbracciare Ademola che nemmeno forse si rende conto di cosa abbia combinato in questa serata storica. Lo capisce però il pubblico bergamasco che continua a cantare ed incitare i suoi con il traguardo li, davvero a pochissimi passi.

BERGAMO SUL TETTO D’EUROPA!: dieci dalla fine si vede Wirtz con un destro che Musso controlla agevolmente. Nel finale esce anche Scamacca per Touré, ma il Bayer non ha mai iniziato questa finale, annichilito fin dal principio dall’Atalanta di Gasperini che piange di gioia al triplice fischio finale dopo quattro minuti di recupero. Bergamo è nella storia, porta a casa la sua prima coppa Europea con un percorso da grandissima squadra lasciando scalpi prestigiosi nel cammino iniziato a settembre con i Polacchi del Rakow e finito in una ventosa notte di Dublino con l’apoteosi del Gasperinismo che arriva sul tetto d’Europa con la Dea e tutta la sua gente a far festa. Grazie ragazzi per questo meraviglioso e tanto atteso lieto fine.




L’EuroAtalanta scrive la storia: Marsiglia travolto, la Dea vola in finale di Europa League!

EUROPA LEAGUE, RITORNO SEMIFINALE

ATALANTA-MARSIGLIA 3-0: APRE LOOKMAN, CHIUDE EL BILAL

Bergamo: in pochi avrebbero potuto crederci all’inizio dei questa Europa League. L’Atalanta fa la storia e si qualifica per la finale di Dublino del prossimo 22 maggio, prima storica europea per il club. A Bergamo la Dea abbatte il Marsiglia 3-0 grazie ai gol di Lookman, Ruggeri e Touré e manda in estasi totale una intera città: mercoledì prossimo la sfida alla Juve per la Coppa Italia, quello successivo a Dublino contro il Leverkusen per l’Europa League mentre i fuochi d’artificio illuminano Bergamo.

DEA CON IL TRIDENTE: Gasperini mette De Roon in difesa e non Scalvini, di conseguenza da centrocampo in su diventa una squadra molto offensiva con Koopmeiners in mezzo al fianco di Ederson e Lookman nel tridente con De Ketelaere e Scamacca. Nei francesi, Gasset recupera Gigot al centro della difesa dopo la squalifica e punta tutto sul bomber Aubameyang.

LO STADIUM TRASCINA: splendida la coreografia all’ingresso delle squadre in campo: “Il ricordo di Malines rievocato a ogni bambino, vincere oggi per raccontare Dublino”, recita lo striscione della curva atalantina che con la coreografia ripropone il logo dell’Atalanta. Il Gewiss è una bolgia, tutto esaurito. Si comincia e al sesto la prima emozione: discesa di Koopmeiners, quando l’olandese scivola si infila De Ketelaere che supera Pau Lopez in uscita e da posizione decentrata colpisce il palo esterno. Al quarto d’ora la prima risposta francese con un sinistro a giro di Ndiaye che finisce alto.

NERAZZURRI PIU’ INSIDIOSI: ma è la Dea a crederci di più: al quarto d’ora il diagonale di Scamacca su invito di De Ketelaere finisce largo ma pizzica le sicurezze marsigliesi. L’Atalanta ci prova anche dal limite con un destro di Zappacosta centrale al termine di un’azione rapida. Un’altra occasione al ventiquattro con Koopmeiners: sinistro deviato da un difensore e palla sul fondo. Dal corner seguente la doppia, clamorosa occasione bergamasca: azione confusa, sbuca una palla che Scamacca stampa sulla traversa da due metri e quando il pallone scende ci arriva prima De Ketelaere che obbliga Pau Lopez a una parata tutta riflessi.

LOOKMAN LA SBLOCCA ALLA MEZZ’ORA: è l’Atalanta che schiaccia il Marsiglia e con merito passa alla mezzora: transizione veloce di De Ketelaere che fa scorrere subito a sinistra la palla per Lookman che punta Kondogbia, lo disorienta, si accentra, finta e calcia di destro il pallone dell’1-0. Al trentasei Scamacca veste i panni dell’assistman per CDK che arriva fin davanti a Pau Lopez e cerca il gol in mezzo alle gambe, ma l’ex Roma è bravo a respingere il tiro. Sempre Scamacca torna a essere il terminale al quarantesimo quando riceve palla al limite, si gira e calcia senza pensarci: palla violenta, a lato di non molto. Appena prima del riposo Ederson illumina un corridoio che Zappacosta percorre a tutta velocità, entra in area e invece che crossare per Scamacca tenta un difficilissimo colpo sul primo palo che trova solo l’esterno della rete. Finisce così 1-0 un primo tempo in cui la Dea avrebbe meritato anche di più di un solo gol.

RIPRESA, SUPER-GOL DI RUGGERI: si riparte senza cambi, con un Marsiglia più convinto e meno attendista che al quinto rischia di far male quando Djimsiti si fa sorprendere da un passaggio per Ndiaye che avrebbe la palla del pareggio ma a il suo pallonetto finisce fuori. L’Atalanta non si fa attendere e al settimo raddoppia: Ruggeri scambia con Lookman, riceve palla all’interno dell’area tagliando verso l’interno e scarica un destro violento sotto la traversa che fa esplodere lo stadio e tutta la città.

GASP CAMBIA, OM SULLA TRAVERSA: mister Gasperini a questo punto mette mano alla panchina: dentro Scalvini e Miranchuk per Ederson (ammonito in precedenza) e Scamacca (non giocherà la finale di Coppa Italia, ma domenica sera ci sarà la Roma), poco dopo dentro anche Pasalic per De Ketelaere ricomponendo con il croato un binomio di veri mediani con De Roon e avanzando Koopmeiners. Al diciottesimo OM pericoloso con la traversa improvvisa di Veretout con cross che pare sbagliato e che invece casca proprio lì con Musso un po’ sorpreso.

EL BILAL, IL SIGILLO PER DUBLINO: nell’ultimo quarto d’ora spazio anche ad Hateboer per Zappacosta e Touré per Lookman. A dieci dalla fine Koopmeiners sceglie la soluzione di potenza per sorprendere Pau Lopez che respinge il tiro. In pieno recupero il sigillo sul trionfo della Dea: fuga di Touré sulla sinistra, rientra sul destro e scarica un preciso destro sul secondo palo che vale il 3-0 finale e la gioia di tutto lo stadio. In finale ci va l’Atalanta per la prima volta nella storia e Bergamo si prepara a quindici giorni di autentica follia sportiva con due finali in due mercoledì: la Juve in Coppa Italia a Roma il 15 e il Leverkusen a Dublino il 22. Reggetevi forte.




Le pagelle di Atalanta-Marsiglia

ALL.: GASPERINI 10: l’uomo dei sogni sforna l’ennesima impresa. Prima finale europea della storia per l’Atalanta: lui avrà l’onore di guidarla nella notte di Dublino per andare a caccia di una impresa straordinaria. L’ennesima di questi ormai otto anni di meraviglie.

MUSSO 6: fa venire un mezzo infarto quella sua uscita un po’ così nel secondo tempo, poi complessivamente appare tranquillo e sicuro. Questa finale è anche merito suo.

DE ROON 7: anche oggi deve ripiegare in un ruolo non propriamente suo ma per l’ennesima volta ne esce alla grandissima.

HIEN 8: mette il silenziatore agli spauracchi offensivi francesi. Non si passa dalle sue parti.

ZAPPACOSTA 7: sfiora anche il gol, ma per il resto una partita più che positiva per lui (HATEBOER 6.5: entra e da il suo contributo nell’ultimo quarto d’ora di gara).

EDERSON 8: sontuoso. La in mezzo dirige le operazioni con grande qualità e personalità (SCALVINI 6.5: buon impatto sul match, attento e ordinato).

KOOPMEINERS 8: oggi centrocampista tuttofare, più arretrato del solito ma come sempre determinante.

RUGGERI 9: il gol-capolavoro che mette la partita in discesa per i suoi è il giusto premio per la grandissima stagione disputata sin qui partendo dalle retrovie fino a diventarne protagonista.

DE KETELEARE 7: parte forte e sfiora subito il gol, poi rallenta un pochino ma la sua prova è di grande valore. Suo l’assist al primo gol di Lookman (PASALIC 6.5: dentro nel finale a dare una mano ai compagni e poi godersi la grande festa).

SCAMACCA 7: primo tempo da guerriero su ogni pallone, centra una traversa clamorosa e sfiora il gol anche con un diagonale potente che finisce fuori di pochissimo; nella ripresa il Gasp gli concede riposo dopo dieci minuti (MIRANCHUK 6.5: buon impatto sul match, pur senza strafare).

LOOKMAN 8: suo il gol che stappa la partita e spiana la strada alla Dea verso Dublino. Offre a Ruggeri il pallone che vale il 2-0 (EL BILAL 7: prima sfiora il gol tentando la rovesciata, poi trova il gol che fa esplodere la festa allo Stadium in concomitanza con il fischio finale. Bravo!).




Le pagelle di O. Marsiglia-Atalanta

ALL.: GASPERINI 6.5: parte bene la sua squadra poi costretta a rintanarsi nella ripresa anche per via della pressione avversaria che la costringe a rintanarsi dietro. Porta a casa un pari preziosissimo per giocarsi tutto fra una settimana.

MUSSO 6.5: a parte quella uscita spericolata nella ripresa dove ha rischiato grosso (e sugli spalti si è rischiato l’infarto) compie un paio di buoni interventi.

KOLASINAC 6.5: si infortuna dopo aver letteralmente salvato un gol. Peccato. (PASALIC 6: obbligato in una posizione non a lui usuale disputa una gara sufficiente)

DJIMSITI 6.5: almeno un paio di interventi decisivi. Bene. 

SCALVINI 6: fa un po’ più fatica degli altri anche per via della condizione non ottimale dopo il rientro dall’infortunio. 

ZAPPACOSTA 6: la sua spinta si spegne quasi subito ed è costretto a contenere più che offendere (HATEBOER sv: dentro nel finale)

DE ROON 6.5: prima in mezzo poi sacrificato dietro. La solita enorme partita.

EDERSON 6.5: come sopra anche se nella ripresa soffre un pochino e spreca qualche pallone che poteva esser gestito meglio. 

RUGGERI 6.5: pimpante nel primo tempo, più guardingo nel secondo. 

KOOPMEINERS 6.5: apre la strada al gol di Scamacca con un assist telecomandato.

DE KETELEARE 6: qualche numero dei suoi ma anche più ombre che luci a volte (MIRANCHUK 6.5: nel finale sfiora il clamoroso gol che sarebbe valso il col laccio)

SCAMACCA 7: grazie a lui ci giochiamo tra una settimana le chance di una finale storica a Dublino. Fondamentale (LOOKMAN 6.5: parte bene e sfiora anche il gol con una gran girata)




EuroScamacca trascina l’Atalanta indenne dall’inferno del Velodrome: 1-1 a Marsiglia.

EUROPA LEAGUE, ANDATA SEMIFINALE

O. MARSIGLIA-ATALANTA 1-1: SI DECIDE TUTTO NEL RITORNO

Marsiglia (Francia): l’andata della semifinale di Europa League finisce in parità: alla rete in avvio di Scamacca i padroni di casa rispondono con Mbemba, tutto nel primo tempo. Gasp resiste nella ripresa e sfiora la vittoria nel finale con Miranchuk a due minuti dal novantesimo. Per decidere ci andrà alla finale di Dublino occorre attendere il match di ritorno giovedì prossimo a Bergamo.

GASP CON SCAMACCA-CKD: nell’undici iniziale, Gasp opta per Djimsiti al centro della difesa al posto dello squalificato Hien mentre davanti il trio Scamacca-De Ketelaere-Koopmeiners. Nei padroni di casa, Gasset sceglie Aubameyang, bomber di questa Europa League, supportato da Sarr; il capitano Kondogbia davanti alla difesa, Veretout mezzala sinistra e Pau Lopez in porta.

PRONTI, VIA… SCAMACCA!: passati presto i convenevoli iniziali nell’infuocato catino del Velodrome (settanatamila sugli spalti di cui circa tremila atalantini), l’Atalanta passa subito all’undicesimo: Ederson per Koppmeiners dalla sinistra verso il centro, Murillo sbaglia il movimento, sceglie di stringere invece che di allargare dove va Scamacca e l’attaccante controlla e di destro infila in diagonale Lopez. Il gol funziona da pulsante: il Velodrome, infernale, si spegne per una decina di secondi dove si sentono solo tifosi arrivati da Bergamo prima che la scatola marsigliese riprenda a sostenere i suoi.

KOLASINAC KO, MBEMBA PAREGGIA: al quarto d’ora il Marsiglia spaventa la Dea con un cross di Luis Henrique per Sarr, la traiettoria scavalca Musso ma c’è Kolasinac ad anticipare Sarr: lo stesso bosniaco è però costretto al cambio a causa del disperato intervento precedente ad evitare il gol e Gasperini è costretto a sostituirlo: al suo posto Pasalic con De Roon che va a fare il marcatore di sinistra. Al il Marsiglia trova l’1-1 sugli sviluppi di un angolo battuto rapidamente, quattro uomini liberi al limite, la Dea non è rapida ad accorciare così Mbemba ha il tempo di pensare e calciare il suo destro a giro prende palo interno e poi finisce dentro.

AUBAMEYANG GRAZIA LA DEA: dopo il pareggio succede pochino con le due squadre che finiscono per annullarsi vicendevolmente fino a tre dal riposo quando i francesi si divorano una grande chance in ripartenza due-contro uno dopo un errore in fase di impostazione dei nerazzurri, ma Aubameyang e stringe troppo il diagonale davanti a Musso e la palla esce sul fondo. Si va così al riposo sull’1-1.

RIPRESA, LOOKMAN ENTRA ED E’ SUBITO PERICOLOSO: si riparte con gli stessi uomini che avevano finito il primo tempo con il Gasp che intorno all’ora di gioco toglie Scamacca e inserisce Lookman così va CDK a fare di fatto la punta. Lo stesso Lookman entra bene e al diciotto dopo un’azione travolgente sulla sinistra si accentra e con il destro calcia fuori dall’interno dell’area. Il Velodrome esplode pochi secondi dopo quando Sarr, firma il 2-1 ma l’azione era iniziata con un fuorigioco di Luiz Henrique e i tifosi nerazzurri tirano un grosso sospiro di sollievo.

MIRANCHUK SFIORA IL COLPACCIO: pressione dell’OM alla mezz’ora con il neo entrato Ounahi che al ventottesimo prende l’incrocio con un destro dal limite. Nel quarto d’ora finale si trasforma nell’inferno vero, il Marsiglia a tre davanti per tenere ancor più sotto pressione il sistema difensivo bergamasco. Ma quando ha la palla l’Atalanta il Velodrome fischia, sente che il pericolo c’è ancora, ben presente: Gasperini toglie CDK e mette Miranchuk, fa rifiatare Zappacosta e inserisce Hateboer per affrontare il finale. E proprio il russo nel finale fa sfilare il sinistro poco distante dal palo dando l’illusione del gol. Il risultato non cambia più, finisce 1-1, per l’Atalanta la grande occasione di giocarsi in casa il pass per la storica finale di Dublino.




Atalanta, sei nella storia! Sconfitta indolore, la Dea elimina il Liverpool: è semifinale!

EUROPA LEAGUE, RITORNO QUARTI DI FINALE

ATALANTA-LIVERPOOL 0-1: DI SALAH IL GOL-PARTITA DEI REDS

Bergamo: l’impresa è compiuta, a 36 anni dalla prima volta, l’Atalanta torna in semifinale di una coppa europea. Lo 0-3 di Anfield è troppo anche per una squadra abituata alle rimonte come il Liverpool, che stavolta non riesce a ribaltare il punteggio contro la tenacia di una Dea operaia e che non smette mai di lottare: il rigore di Salah decreta lo 0-1 dopo soli minuti, ma i Reds non vanno oltre. E la festa è di una intera città che si prepara alla doppia sfida il Marsiglia, che ha superato ai rigori il Benfica, con in palio la finale di Dublino a metà maggio.

MIRANCHUK IN AVANTI CON SCAMACCA: il Gasp cambia poco rispetto alla gara di andata, sceglie Miranchuk e non CDK con Scamacca davanti mentre con Kolasinac recuperato, il bosniaco è titolare in difesa e De Roon avanza al centro dirattando Pasalic in panchina. Nei Reds, Klopp gioca con i titolarissimi per andar a caccia di una clamorosa rimonta: tra i pali torna Alisson mentre davanti giocano Salah, Gakpo e Diaz.

SALAH LA SBLOCCA SUBITO DAL DISCHETTO: stadio esaurito in ogni settore a Bergamo per questa storica partita che non inizia certamente sotto i migliori asupici per la Dea; pronti-via e il braccio di Ruggeri complica immediatamente i piani a Gasp e i suoi: Salah ci mette sette minuti a sbloccare dal dischetto caricando ulteriormente i Reds, vicini al raddoppio immediato cinque minuti dopo, stavolta sventato da una provvidenziale uscita bassa di Musso su Luis Diaz. Nel finale di primo tempo poi, proprio lo stesso Salah metterà insolitamente largo un pallonetto che poteva valere la personale doppietta.

KOOP SEGNA, MA è OFFSIDE: l’Atalanta dal canto suoi tiene botta e al quarantuno va anche a segno ma Koopmeiners si vede annullare un gol per fuorigioco (netto). Urlo che resta strozzato in gola allo Stadium, pervaso da un brivido quando sullo scoccare della fine del primo tempo Hien para un’imbucata rischiando il rosso e cavandosela col giallo, che costa comunque la squalifica in semifinale.

RIPRESA SUGLI SCUDI: nella ripresa, i Reds ci provano subito in avvio ma senza però fare male: Klopp dopo venti minuti di poco o nulla si gioca Nunez e Jota per complicare la vita al trio difensivo dell’Atalanta, che col passare dei minuti anziché piegarsi si carica. Il cambio di passo inglese non arriva e, come all’andata, Gasp temporeggia per cambiare le sue carte in tavola: la squadra è solida e non concede nemmeno una briciola.

TUTTO VERO, SEMIFINALE!: i cambi arrivano dopo la metà della ripresa: c’è spazio per CDK, Pasalic e infine Lookman per Scamacca, Ederson e Miranchuk. La gente di Bergamo inizia a crederci davvero perchè i Reds non fanno più così paura e la Dea è in assoluto controllo: tre minuti di extra time dopo il novantesimo e a fine partita l’esplosione di gioia per la conquista di una semifinale attesa e sognata dai tempi di Strömberg, che ora è realtà. Marsiglia, stiamo arrivando!




Le pagelle di Atalanta-Liverpool

ALL.: GASPERINI 7: nonostante le cose si mettano non al topo dopo soli quattro minuti la squadra non si arrende, lotta ed evita che il Liverpool diventi padrone del match. Nella ripresa i suoi crescono ulteriormente e sfiorano in varie occasioni il pari. Una sconfitta che ricorderà a lungo con grande piacere.

MUSSO 7: sicuro di se e molto attento in almeno un paio di occasioni. In questa semifinale c’è molto di suo. Non può nulla sul rigore di Salah. Applausi.

KOLASINAC 7: non concede praticamente nulla ai temibili avanti Reds.

HIEN 7: condizionato subito da una ammonizione piuttosto servera, riesce comunque a gestire al meglio la sua partita con una gara attenta e ordinata.

DJIMSITI 7: Salah è un osso duro, ogni tanto se lo perde di vista ma spesso lo ha reso inoffensivo.

ZAPPACOSTA 6.5: molto bene nella ripresa quando in diverse occasioni sguscia via agli avversari e far ripartire la Dea in velocità.

EDERSON 7.5: il migliore per distacco. Grande qualità e quantità la in mezzo (PASALIC 6: dentro nell’ultima parte di match, da una mano ai compagni).

DE ROON 7: ritrova il suo posto li in mezzo e torna sui suoi livelli abituali. Bene.

RUGGERI 6: quel fallo da rigore abbastanza ingenuo a inizio gara pesa parecchio sulla valutazione. Fortunatamente non è determinante ai fini del risultato in se.

KOOPMEINERS 6: va a segno (ma in fuorigioco), per il resto una partita abbastanza timida e non da lui.

MIRANCHUK 6: sbaglia qualche pallone di troppo, manca di un nulla l’aggancio in area su uno splendido pallone di Scamacca (DE KETELEARE 6: dentro anche lui nel finale, da una mano alla squadra).

SCAMACCA 6.5: oggi non trova il gol ma è molto d’aiuto ai compagni lottando su ogni pallone e cercando sempre la giocata importante. (LOOKMAN s.v.: ingiudicabile).