Capolavoro-Atalanta: rimonta il Milan a San Siro e vola in semifinale di Coppa Italia!

COPPA ITALIA, QUARTI DI FINALE

MILAN-ATALANTA 1-2: DOPPIO KOOP MANDA IL DIAVOLO K.O.

Milano: due affondi per restare a guardia di una Dea ambiziosa e sognante. L’Atalanta passa 2-1 a San Siro contro il Milan e ringrazia Koopmeiners, che rifila due schiaffi a Maignan e manda i bergamaschi in semifinale di Coppa Italia. Gasperini, espulso per proteste nel primo tempo, sorride in tribuna a testa alta: il gol di Leao scalda sessantamila tifosi infreddoliti di San Siro a fine primo tempo, ma l’olandese fa calare di nuovo il gelo nel recupero della prima frazione e al decimo della ripresa: vola l’Atalanta che sfiderà la Fiorentina ad aprile.

GASP CON LO STESSO UNDICI DI ROMA: per la sfida che vale la semifinale di coppa Italia il Gasp sceglie lo stesso undici di Roma con Miranchuk e CDK davanti e Koop alle loro spalle mentre in difesa recupera Kolasinac e gioca dal primo minuto insieme a Djimsiti e Scalvini. Nel Milan invece Pioli punta su Leao e Jovic davanti con il baby Jimenez sulla fascia e in difesa c’è Gabbia al centro.

AVVIO LENTO: circa sessantamila persone a San Siro per questa sfida che vale la semifinale di Coppa, ci sono anche oltre duemila tifosi nerazzurri giunti a Milano a spingere la Dea a caccia dell’impresa in questo match che inizia con i rossoneri più propositivi che al sesto ci provano con un cross di Jimenez sul secondo palo per Musah, anticipato in calcio d’angolo. Lo stesso Musah chiama al diciannove Carnesecchi alla respinta di pugni che salva la Dea.

LA DEA RECLAMA, GASP ESPULSO: poi l’Atalanta si vede alla mezz’ora con una palla in mezzo su cui arriva Holm che scarica il destro a volo, ma la palla è alta sopra la traversa. Poi la Dea protesta al trentaseiesimo quando Miranchuk crossa sul secondo palo, colpo di testa di De Ketelaere e intervento di Reijnders su De Roon che si scontra con Gabbia e la palla sfila sul fondo: i due protagonisti restano a terra ma i replay lasciano più di qualche dubbio sul fallo del difensore rossonero sull’atalantino. Proteste vivaci anche del Gasp che viene prima ammonito e poi allontanato pochi istanti dopo. Lo stesso De Roon non ce la fa dopo l’episodio che lo ha visto protagonista e deve lasciar il campo a Pasalic.

LEAO LA SBLOCCA, KOOP RISPONDE SUBITO: l’episodio è il segnale che il match sta per esplodere e, nel finale, succede veramente di tutto: il Milan passa al quarantaquattro con una ripartenza velocissima di Leao che, dopo uno scambio con Hernandez, batte Carnesecchi e fa 1-0 per i rossoneri. Ma la Dea risponde da grande, nel giro di una manciata di secondi: passano due minuti e, nel primo dei cinque di recupero, Koopmeiners pareggia i conti finalizzando una azione avviata da De Ketelaere per Holm che crossa per l’olandese che mette in rete l’immediato 1-1. Poi nel restante recupero i nerazzurri sfiorano anche il bis con Pasalic ma la difesa rossonera si salva al termine di un incredibile primo tempo infuocato nel finale che si chiude con un gol per parte.

RIPRESA, KOOP DAL DISCHETTO FIRMA IL SORPASSO: si riparte senza ulteriori cambi durante l’intervallo e con Koop che cerca il bis al secondo minuto con una conclusione da fuori ma Maignan devia in corner. La squadra del Gasp continua a crederci e al decimo trova l’episodio giusto per il sorpasso: bella giocata di CDK per Miranchuk che in area viene steso in modo falloso e per l’arbitro stavolta è rigore. Dal dischetto riecco Koop che spiazza Maignan e porta l’Atalanta sul 2-1 a San Siro.

SI VOLA IN SEMIFINALE!: il vantaggio in rimonta galvanizza la Dea che gioca con serenità provando anche a cercare di allungare nel punteggio; alla mezz’ora scocca l’ora di Scamacca e Zappacosta al posto di CDK e Ruggeri per questo finale di partita in cui entrano anche Hien e Muriel per Scalvini e Koop a cinque dal novantesimo. Nel finale cresce la pressione del Milan che però resta sterile: solo un brivido separa la Dea da una meritatissima semifinale al quinto di recupero quando un check del Var per un presunto tocco di Holm di braccio viene giudicato involontario: fischio finale, la Dea esulta, sbanca la San Siro rossonera e vola in semifinale di coppa Italia contro la Fiorentina. Il cielo è nerazzurro sopra Milano!




L’Atalanta di coppa va col vento in poppa: tris al Sassuolo, la Dea vola ai quarti di finale!

COPPA ITALIA, OTTAVI DI FINALE

ATALANTA-SASSUOLO 3-1: CDK-SHOW LA DEA SFIDA IL MILAN

Bergamo: l’Atalanta travolge 3-1 il Sassuolo e stacca il pass per i quarti di finale di Coppa Italia dove se la vedrà con il Milan a San Siro. Con le magie del trio Pasalic (assist), Miranchuk (gol e assist), De Ketelaere (doppietta e assist) la Dea strappazza la squadra di Dionisi meritandosi con merito il passaggio del turno e la sfida ai rossoneri mercoledì prossimo a San Siro. Gli emiliani trovano in pieno recupero il gol della bandiera con Boloca.

GASP CON MIRA-CDK: per la gara di coppa Italia il tecnico Gasperini ruota qualche giocatore ma senza stravolgere troppo la squadra. Torna Musso tra i pali e sulle fasce ci sono Holm e Zappacosta mentre davanti spazio a Pasalic alle spalle di Miranchuk e CDK. Nel Sassuolo, mister Dionisi punta su Mulattieri in attacco con Volpato e Castillejo esterni mentre gioca Cragno.

PARTITA SUBITO VIVACE: la giornata semifestiva e i prezzi popolari riempiono lo Stadium che presenta un bel colpo d’occhio all’ingresso delle squadre in campo per questo match che vale i quarti tra una settimana a San Siro contro il Milan e che inizia con gli ospiti insidiosi al settimo con una conclusione di Volpato dal limite, ma Musso si allunga e a due mani devia in angolo. Poi la Dea risponde al dodicesimo da corner con un bel colpo di testa di Scalvini diretto sul palo lungo, ma Cragno ci arriva e devia in angolo con un bel riflesso.

CDK LA SBLOCCA CON UN BEL GOL: due minuti dopo CDK ci prova di testa ma con scarsa precisione. L’ex Milan avrà però modo di rifarsi ampiamente al ventitreesimo sbloccando il match quando Miranchuk serve al centro De Keteleare che stoppa la palla e mette il pallone alle spalle di Cragno con un bel tiro secco sul primo palo: 1-0 per la squadra del Gasp. L’Atalanta gestisce con ordine i restanti minuti del primo tempo con Scalvini che nell’unico minuto di recupero salva su un’accellerazione di Missori che poteva provocare guai seri dalle parti di Musso ed il primo tempo si chiude così con i nerazzurri avanti di un gol.

RIPRESA, CARLETTO CONCEDE IL BIS: si riparte senza cambi dopo l’intervallo ma con una Dea determinata sin da subito a non rischiare ulteriormente e mettere il risultato al sicuro: al quinto Miranchuk prova il tiro teso sul palo lungo, che va fuori di pochissimo. Poi Pasalic ci prova di testa poco dopo ma è il russo a incantare al decimo sfiorando il raddoppio con una magia di tacco verso la porta, Cragno èsuperato ma la traversa nega un grandissimo gol. Ma il raddoppio è nell’aria ed arriva al diciottesimo con una stupenda azione di Pasalic sulla fascia serve Mirancuk in area che di tacco serve De Keteleare che mette nuovamente alle spalle di Cragno per il gol della sicurezza.

LA DEA DILAGA, MIRANCHUK FIRMA IL 3-0: partita in discesa per la Dea che ora può anche provare a divertirsi specialmente con un Miranchuk così ispirato: al ventiquattresimo il russo va ancora al tiro, ma il suo diagonale è respinto da un ottimo Cragno, che salva nuovamente la squadra di Dionisi. Al ventisettesimo però la gioia per Miranchuk è più che meritata quando riesce a trovare la via del gol dopo tante occasioni con De Keteleare che gli restituisce il favore dell’assist sul gol precedente e lo Zar che timbra il punto del 3-0.

SETTIMANA PROSSIMA IL MILAN: nel finale arrivano i cambi in casa nerazzurra con Gasp che inserisce subito dopo il terzo gol Scamacca, Muriel e Koopmeiners per Pasalic, De Keteleare e Scalvini ed infine anche Palomino e Zortea per Kolasinac e Miranchuk applauditissimo dal pubblico. Muriel ha tempo di divorarsi il poker a tu per tu con Cragno e Boloca di trovare nel primo dei cinque di recupero il gol della bandiera per il Sassuolo. Finisce 3-1 per la Dea che si guadagna il prestigioso quarto di finale a San Siro contro il Milan tra una settimana. Difficile si, non impossibile!




Un’Atalanta opaca saluta la Coppa Italia: l’Inter va in semifinale col minimo sforzo

COPPA ITALIA, QUARTI DI FINALE:

INTER-ATALANTA 1-0: LA DECIDE DARMIAN NELLA RIPRESA

Milano: l’Inter passa in semifinale di Coppa Italia dove sfiderà la vincente di Juventus-Lazio. A decidere è una rete di Matteo Darmian nella ripresa contro un’Atalanta più appannata del solito che gioca una gara prudente e accorta nel primo tempo, sfiorando il gol anche in un paio di occasioni, quella più clamorosa con Zapata; poi gli ingressi di Lookman e Hojulund nel secondo tempo sono seguiti dal gol interista che spariglia i piani al Gasp ed i suoi che non riescono più a raddrizzare il match. L’avventura di Coppa Italia della Dea finisce qui.

ZAPATA TORNA TITOLARE: pochi cambi, ma decisamente importanti da parte del Gasp per questo quarto di coppa con il tecnico atalantino che conferma difesa e centrocampo visto sabato con la Samp mentre davanti tocca a Zapata e Pasalic insieme a Boga con Hojlund e Lookman inizialmente in panchina. Nell’Inter gioca l’ex Gosens sulla fascia al posto di Di Marco mentre davanti a fianco dell’inamovibile Lautaro c’è Lukaku in una sorta di sfida tra bomber delusi con Zapata.

ANDAMENTO LENTO: quasi cinquantamila a San Siro per questa sfida dei quarti di Coppa Italia con circa millesettecento tifosi atalantini giunti da Bergamo a sostenere la Dea in questo match che inizia su ritmi piuttosto bassi e con le due squadre che sembrano studiarsi e non voler affondare. La gara fatica a decollare e le due squadre da una parte si temono, dall’altra non riescono però a superarsi.

PALO-INTER, POI CHANCE PER DUVAN: alla mezz’ora si vede qualcosa, con l’Inter che manovra da Lukaku per Lautaro che conclude: tiro deviato da Toloi in area, prima con il piede e poi con la mano: proteste interiste ma per Chiffi non è rigore, decisivi l’involontarietà e il tocco con il piede prima del rimbalzo sulla mano. Sempre l’Inter nel finale di primo recupera un pallone con Calhanoglu che poi fa tutto da solo, calcia dai venti metri e colpisce il palo. La Dea risponde allo spavento due minuti dopo con Maehle che pennella un cross perfetto in area per Zapata che colpisce di testa in tuffo da ottima posizione e manda clamorosamente la palla sopra la traversa. Ultimo sussulto di un primo tempo decisamente avaro di emozioni e con le due squadre ancora inchiodate sullo 0-0.

RIPRESA, LA SBLOCCA DARMIAN: si ricomincia senza cambi dopo il riposo con la partita che non pare cambiare copione, e allora prova mischiar le carte dalla panchina il Gasp che getta due big nella mischia: dentro Hojulund e Lookman al posto di Zapata e Pasalic. A trovare il gol però è l’Inter, un paio di minuti dopo con Darmian, abile a ricevere il pallone appena dentro l’area e concludere con un diagonale imprendibile per Musso che vale l’1-0 per la squadra di Inzaghi.

BOGA SFIORA IL PARI: l’Atalanta prova a scuotersi subito e sfiora il pareggio al minuto diciannove con una bella conclusione di Boga che manda la sfera fuori di pochissimo. Poi altri cambi per il Gasp con Hateboer e Boga che lasciano il posto a ad Ederson e Muriel; qualche minuto dopo spazio anche a Soppy per dar fiato a Scalvini.

DEA AL CAPOLINEA DI COPPA: nel finale ci son davvero poche cose da raccontare se non una bella iniziativa di Lookman che calcia da posizione centrale senza sorprendere però il portiere dell’Inter. Poco dopo Højlund mette a segno un doppio dribbling ma non trova spazio per il tiro e viene murato dalla difesa di casa. Poco altro da dire anche nei cinque di recupero concessi dal direttore di gara; l’Inter accede alla semifinale di Coppa Italia, l’Atalanta purtroppo termina il suo cammino. Niente coppa in bacheca nemmeno quest’anno per i nerazzurri che ora dovranno puntare tutto sul campionato per cercare un piazzamento in Europa.




Dentro o fuori: l’Atalanta cerca il colpaccio a San Siro per volare in semifinale!

MILANO, ORE 21

CACCIA ALL’IMPRESA CON SUPER-LOOKMAN

Una serata per sognare: l’Atalanta si gioca l’accesso alla semifinale di Coppa Italia questa sera nella tana dell’Inter a San Siro in una partita che si annuncia ricca di gol ed emozioni. La squadra del Gasp arriva da un importante serie di partite utili tra campionato e coppa oltre a non aver mai perso in questo 2023; dall’altra parte la squadra di Simone Inzaghi ha vinto meno di una settimana fa la supercoppa Italiana ai danni del Milan e in campionato ha superato i rossoneri al secondo posto in classifica proprio lo scorso weekend. E’ anche la sfida molto interessante tra i due bomber del momento: Lookman sulla sponda atalantina e Lautaro su quella interista.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

INTER (3-5-2): Onana; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Dumfries, Barella, Calhanoglu, Mkhitaryan, Gosens; Lukaku, Dzeko. All. – Inzaghi

ATALANTA (3-4-3): Musso; Toloi, Djimsiti, Scalvini; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Maehle; Lookman, Hojlund, Boga – All. Gasperini




Atalanta, un’altra goleada per volare ai quarti: cinque gol allo Spezia, ora c’è l’Inter

COPPA ITALIA, OTTAVI DI FINALE

ATALANTA-SPEZIA 5-2: LA DEA STACCA IL PASS PER SAN SIRO

Bergamo: dopo l’8-2 in campionato con la Salernitana, l’Atalanta si prende i quarti di Coppa Italia, dove affronterà l’Inter, con un’altra goleada. Cinque reti a un volenteroso Spezia che tiene vivo il match fino al capolavoro di Hojlund nella ripresa che chiude la gara. Il primo tempo però è mozzafiato: doppietta di Lookman nei primi dodici minuti, poi Ekdal accorcia; Hateboer allunga con un bel sinistro ma Verde rimette i liguri nel match a ridosso dell’intervallo prima della quale Zapata centra anche una traversa (dopo essersi visto annullar un gol). Nella ripresa lo Spezia ci prova anche se il ritmo cala vistosamente, ma il sinistro di Hojlund è un missile che abbatte traversa e Zovko e vale il poker. Poi l’autogol di Ampadu nel recupero chiude il match.

TURNOVER, MA NON TROPPO: qualche cambio rispetto alla squadra che ha travolto la Salernitana per il Gasp che punta su Zapata davanti con Lookman e Boga a supporto del colombiano mentre dietro c’è Djimsiti per Toloi mentre in mezzo Koopmeiners gioca con Ederson e, sulle fasce, Hateboer e Maehle. Nello Spezia, mister Gotti si affida a Nzola con Verde davanti mentre cambia in mezzo dove c’è l’ex Kovalenko con il giovane Moutinho; tra i pali il giovane Zovko.

LOOKMAN LA SBLOCCA SUBITO: la neve caduta su Bergamo nella mattinata non ha messo a rischio il match che, in un orario piuttosto inusuale, non ha ovviamente riempito lo Stadium nonostante sugli spalti vi siano diversi tifosi atalantini e almeno una cinquantina di tifosi ospiti in questo ottavo di Coppa Italia che inizia e, dopo un iniziale avvio di marca ospite, l’Atalanta passa subito al decimo sugli sviluppi di un calcio d’angolo, con Scalvini che stacca di testa e Lookman di coscia ribadisce in rete a distanza ravvicinata l’1-0.

LOOKMAN BIS, POI EKDAL ACCORCIA: nemmeno due minuti dal vantaggio e ancora l’inglese concede il bis: bel triangolo in area tra Zapata e ancora Lookman che insacca alle spalle di Zovko per la seconda volta. Sembra tutto facile per la Dea, ma lo Spezia non ci sta e al quarto d’ora accorcia subito con Ekdal che con una percussione centrale lo svedese resiste a Ederson e batte di destro Musso: 2-1 al quarto d’ora.

HATEBOER FA TRIS, MA VERDE FA 3-2: gli ospiti tornano così in partita e il match prosegue su ritmi gradevoli: al ventitre l’ex Kovalenko dialoga in area con Holm che conclude e Musso che blocca. Poi la Dea scappa ancora sul +2 con Hateboer che segna il 3-1 dopo una ripartenza Maehle-Zapata, inserimento dell’olandese che di sinistro batte Zovko da pochi passi. A dieci dalla fine Zapata trova il quarto gol ma il colombiano, servito da Boga, con un tocco morbido aveva battuto Zovko in leggero fuorigioco che non è sfuggito al Var. Quattro minuti dopo però lo Spezia accorcia di nuovo con Verde che segna dopo un cross basso di Moutinho, sponda di Kovalenko per lo stesso Verde che batte Musso. 3-2 e partita tutt’altro che chiusa a ridosso dell’intervallo dove nel primo dei due di recupero concessi Zapata colpisce anche la traversa prima che il direttore di gara mandi tutti a bersi qualcosa.

RIPRESA, L’ORA DEI CAMBI: si riparte subito con un cambio dopo l’intervallo, è De Roon a entrare in campo al posto dell’ammonito Ederson per una ripresa che inizia però con subito un’altra sostituzione in casa nerazzurra con Scalvini che esce per qualche problemino e Toloi che entra al suo posto per il Gasp che poi, al quarto d’ora, ne fa altri tre inserendo Muriel, Zortea e Hojulnd per Zapata, Hateboer e Boga. Come era facile attendersi, il ritmo nel secondo tempo è ben diverso da quello del primo dove le due squadre erano andate a mille all’ora: al venticinquesimo Maehle ci prova dal limite dell’area con una conclusione a giro fuori di poco.

HOJULUND + AUTOGOL, CINQUINA E QUARTI: per evitarsi un finale con il patema, la Dea si affida per l’ennesima volta al suo astro nascente in avanti, quel Rasmus Højlund che, servito da Muriel, scarica un gran sinistro che colpisce prima la traversa e poi il palo finendo alle spalle di Zovko per il gol del 4-2. Lo Spezia a quel punto da sempre più segni resa e l’Atalanta prima sfiora da calcio d’angolo con Muriel (gran parata di Zovko) e poi trova anche il quinto gol, sull’ennesima gran giocata del danese nerazzurro, palla sul palo e Ampadu che, nel tentativo di rinviare la manda nella propria porta nel primo dei quattro di recupero. Finisce 5-2 per un’Atalanta che mette la definitiva ipoteca sulla qualificazione ai quarti contro l’Inter a San Siro: tredici gol in due partite per la squadra del Gasp che arriva con la carica giusta alla grande sfida di domenica sera in casa della Juventus. E se, dopo l’attacco, si sistema anche la difesa…




La mazzata perfetta: sconfitta, in dieci, all’ultimo secondo. L’Atalanta saluta la coppa Italia.

COPPA ITALIA, QUARTI DI FINALE

ATALANTA-FIORENTINA 2-3: LA DECIDE MILENKOVIC NEL RECUPERO

Bergamo: lo Stadium di Bergamo è terra di conquista viola. Con o senza Vlahovic. Mesi fa la Fiorentina aveva espugnato il campo dell’Atalanta in campionato grazie a una doppietta del serbo su rigore, stavolta la vittoria proietta i toscani in semifinale di Coppa Italia, dove potrebbero trovare proprio la Juventus del loro ex attaccante. Finisce 3-2 per gli ospiti il quarto di finale più combattuto, emozionante ed equilibrato visto sinora con la Dea che capitola a fil di fischio finale che avrebbe portato tutti ai supplementari grazie al gol di Milenkovic ed al brivido finale per un check al Var per un presunto fallo ad inizio azione che invece non c’è. Eppure la Dea era riuscita a rimontare dopo lo svantaggio iniziale di Piatek su rigore con un gran gol di Zappacosta e, nella ripresa la prima rete di Boga in nerazzurro. Invece un rigore ancora del polacco viola e il gol in pieno recupero mandano la Viola in semifinale e l’Atalanta mestamente a casa.

GASP LANCIA BOGA DAL 1′: con l’emergenza in attacco da gestire, il Gasp lascia inizialmente in panchina Muriel e propone Boga per la prima volta titolare dal suo arrivo in nerazzurro con Malinovkyi a fargli compagnia a supporto di un Pasalic in inedita versione da punta centrale mentre sulle fasce torna anche Hateboer; nella Viola, mister Italiano punta su Piatek e Saponara in avanti mentre in mezzo c’è Castrovilli e non l’ex Bonaventura che parte dalla panchina mentre tra i pali va Terraciano (Dragowski squalificato).

VAR E PIATEK, VIOLA AVANTI SU RIGORE: nonostante l’orario, i prezzi popolari favoriscono una buona cornice di pubblico allo Stadium con il match che inizia e al settimo si infiamma subito: l’arbitro interviene a interrompere il gioco, su segnalazione del Var, per un’azione che aveva lasciato proseguire al limite dell’area nerazzurra: un pestone di De Roon su Gonzalez pochi centimetri dentro l’area di rigore. Penalty per i viola che Piatek non fallisce e porta sull’1-0 gli ospiti.

ZAPPACOSTA, SUPERGOL PER L’1-1: subito sotto, la Dea cerca di uscire dal guscio ma è la Fiorentina a giocare meglio: all’undicesimo cross di Odriozola, tiro di Maleh che viene deviato in angolo da Hateboer. Al ventesimo si vedono i nerazzurri, con una bella cavalcata imprendibile di Boga, il cross al centro troppo profondo, è preda di Terraciano. A ridosso della mezz’ora Gonzalez dal limite ci prova con un tiro a giro pericoloso, ma Musso si distende con due mani all’incrocio e mette in angolo. Sull’azione successiva l’Atalanta pareggia: splendido tiro all’incrocio dei pali di Zappacosta da appena dentro il limite dell’area sinistro che vale l’1-1.

BOGA SI FERMA AL PALO: ritrovata la parità, ancora una volta gli infortuni si accaniscono sulla Dea con Palomino costretto ad uscire al trentaseiesimo per far posto a Koopmeiners. Nel primo dei tre minuti di recupero però la squadra del Gasp va a un passo dal sorpasso quando Zappacosta serve un pallone delizioso per Boga che spizzica sul palo e sulla respinta Pasalic non riesce a mettere in rete. Ultimo sussulto di un bel primo tempo che si chiude con le due squadre ferme sull’1-1.

JEREMIE LANCIA LA DEA SUL 2-1: la ripresa si apre con la Viola pericolosa sempre con Piatek di testa in avvio, poi la Dea piazza il break vincente per il sorpasso: invenzione di Boga, che scarta due difensori si incunea in area e batte Terraciano. Primo gol in nerazzurro per il giocatore arrivato con il mercato di gennaio in nerazzurro.

ALTRO RIGORE, PIAKET FA BIS: l’Atalanta ora sembra avere l’inerzia della partita dalla sua, eppure ancora una volta è l’errore individuale a complicare i piani della squadra del Gasp: al venticinquesimo intervento scomposto di Koopmeiners in area su Maleh, l’arbitro Fabbri non ha dubbi, è ancora rigore. Dal dischetto ancora Piatek a segno dopo l’iniziale respinta di Musso, troppo corta però ed il polacco rimette in rete il 2-2. Altri cambi per il Gasp che inserisce Pasalic e Malinovskyi al loro posto Muriel e Pessina.

DEA ABBONATA AI LEGNI: nerazzurri poco fortunati poco dopo la mezz’ora con Zappacosta che centra la traversa sfiorando la doppietta. Poi la Viola resta in dieci quando Martinez Quarta ferma Muriel e finisce anzitempo sotto la doccia per doppia ammonizione.

MILENKOVIC FIRMA LA BEFFA, ADDIO COPPA: si arriva nel recupero con i tre minuti concessi dal direttore di gara in cui succede l’incredibile: prima Djimsiti sfiora di testa il gol che vale la semifinale, poi, all’ultimo respiro, la Viola con Milenkovic pesca il jolly da fuori area che vale la clamorosa qualificazione e una beffa pazzesca per i nerazzurri, condita anche da un lungo check al Var per un possibile fallo a inizio azione (o fuorigioco di Piatek) non ravvisato dal direttore di gara. Finisce così, con le facce incredule dei giocatori nerazzurri, i giocatori Viola che fanno festa e staccano il pass per la semifinale di Coppa. Il momento buio dell’Atalanta continua.

IL TABELLINO:



Serie A, i risultati dopo la 24a giornata

I RISULTATI:

Sabato 5 febbraio

Roma-Genoa 0-0
Inter-Milan 1-2
: 38′ Perisic, 75′, 78 Giroud
Fiorentina-Lazio 0-3:
 52′ Milinkovic-Savic, 70′ Immobile, 81′ aut. Biraghi

Domenica 6 febbraio

Atalanta-Cagliari 1-2: 50′, 68′ Pereiro, 64′ Palomino
Bologna-Empoli 0-0
Sampdoria-Sassuolo 4-0
: 6′ Caputo, 7′ Sensi, 63′ Conti, 91′ rig. Candreva
Venezia-Napoli 0-2:
61′ Osimhen, 100′ Petagna
Udinese-Torino 2-0:
93′ Molina, 96′ rig. Pussetto
Juventus-Verona 2-0:
13′ Vlahovic, 61′ Zakaria

Lunedì 7 febbraio

Salernitana-Spezia 2-2: 4′, 16′ Verdi, 12′ rig. Manaj, 30′ rig. Verde

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 23 16 5 2 54 19 +35 53
2 SSC Napoli 24 16 4 4 45 16 +29 52
3 AC Milan 24 16 4 4 49 26 +23 52
4 Juventus 24 13 6 5 36 21 +15 45
5 Atalanta 23 12 7 4 45 28 +17 43
6 Lazio 24 11 6 7 49 39 +10 39
7 Roma 24 12 3 9 40 30 +10 39
8 Fiorentina 23 11 3 9 41 33 +8 36
9 Verona 24 9 6 9 43 40 +3 33
10 Torino 23 9 5 9 30 23 +7 32
11 Empoli 24 8 6 10 37 47 -10 30
12 Sassuolo 24 7 8 9 39 42 -3 29
13 Bologna 23 8 4 11 29 37 -8 28
14 Udinese 23 6 9 8 33 36 -3 27
15 Spezia 24 7 5 12 26 44 -18 26
16 Sampdoria 24 6 5 13 33 41 -8 23
17 Cagliari 24 4 8 12 24 45 -21 20
18 Venezia 23 4 6 13 20 42 -22 18
19 Genoa 24 1 11 12 20 45 -25 14
20 Salernitana 23 3 3 17 16 55 -39 11