L’Atalanta torna a splendere nella serata più difficile e manda il Milan a picco nel recupero

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-MILAN 3-2: MURIEL LA DECIDE CON UNA MAGIA

Bergamo: dalle difficoltà si esce, sempre, tutti insieme. E l’Atalanta ha deciso di farlo proprio in questo modo: con una partita di grandissimo spessore la Dea torna a splendere contro il Milan e vince (finalmente) il primo match contro una big in questa stagione in una partita che si è dimostrata una vera altalena di emozioni. Dopo che l’ex CDK si divora il vantaggio in avvio, la squadra del Gasp la sblocca con merito grazie a Lookman ma viene raggiunta a pochi secondi dall’intervallo dal gol di Giroud. Nella ripresa però è ancora la Dea a salir in cattedra, passando nuovamente con Lookman, sfiorando il tris con il nigeriano (super parata di Miagnan) e venendo però di nuovo raggiunti da Jovic a dieci dalla fine. Questa Atalanta però non si arrende, nel finale il Gasp azzecca i cambi e Muriel in pieno recupero con un super-gol di tacco manda a picco il Milan e regala alla Dea i tre punti che mancavano da un mese.

CDK DIVORA IL GOL DELL’EX: in uno Stadium con il pubblico delle grandi occasioni, il match non sembra decollare nelle sue fasi iniziali, anche se è impossibile non partire dalla sliding-door che Charles De Ketelaere decide chiudere al nono quando il belga, che poco prima aveva scaricato un sinistro debole tra le mani di Maignan, si trova a tu per tu con il portiere rossonero dopo una bella sponda di testa di Lookman, ha tutto il tempo per calciare a pochi metri dalla porta ma alza clamorosamente sopra la traversa.

LOOKMAN LA SBLOCCA, GIROUD PAREGGIA: il Milan non sembra avere il piglio dei giorni migliori, così la Dea prova ad approfittarne con i lanci per Lookman che sono una costante, gli inserimenti di Koopmeiners pure. E allora sembra quasi logico che a passare siano i ragazzi del Gasp: fa tutto Lookman, che si infila dalla sinistra in area rossonera, salta secco Theo Hernandez e tira con la deviazione di Tomori che è decisiva e scavalca Maignan: 1-0 e pubblico nerazzurro in fesa. Il Milan, che si era fatto sin li vivo al quarto con Giroud (scambio con Pulisic, sinistro del francese murato da Djimsiti) e a quattro dalla mezz’ora (tentativo di Tomori disinnescato da Ederson), trova però il pari all’ultima azione del primo tempo: su corner di Florenzi, Giroud sale in cielo sovrastando Koopmeiners e fa 1-1 tra le vivaci proteste nerazzurre per un contatto tra Musah e Lookman sull’azione che ha portato all’angolo del pari rossonero.

RIPRESA, LOOKMAN FA SUBITO BIS: la ripresa si apre con due squilli nerazzurri di Scalvini e Pasalic e con la solita corsa imprevedibile di Lookman, che al nono colpisce ancora: De Ketelaere si allarga e mette al centro un pallone teso che Lookman sbatte alle spalle di Maignan per il nuovo meritato vantaggio orobico che impatta sensibilmente sulla storia del match: anche perché CDK ora sembra un altro giocatore, mentre il Milan va in confusione. Il belga sfiora il gol con un mancino che taglia tutta l’area ma si spegne sul fondo.

MAIGNAN PARA TUTTO, JOVIC PAREGGIA: la banda Gasp è una tempesta che prova a travolgere gli uomini di Pioli che si salvano solo grazie a Maignan quando alla mezz’ora Scalvini si infila in area in ripartenza e calcia sul primo palo, il portiere rossonero para ma non trattiene, Lookman ribadisce a botta sicura ma Maignan ci arriva ancora, quasi da terra con una parata strepitosa. E quattro minuti dopo, come nelle migliori regole non scritte del calcio, ecco il colpo che gela lo stadio: Pulisic mette in mezzo, Jovic intercetta e piazza in rete il 2-2.

MAGIA DI LUCHO, DELIRIO-DEA: dieci dalla fine il copione pare ormai scritto, ma il finale sarà invece da fuochi d’artificio a tinte nerazzurre: Gasp cambia inserendo Muriel e Miranchuk per CDK e Lookman tra i fischi di disappunto del pubblico di casa. Ma il mister avrà ragione anche stavolta: perchè prima il russo causa l’espulsione di Calabria, che lascia i suoi in dieci per doppio giallo all’inizio dei sei di recupero, poi, al novantacinque ecco il capolavoro di Muriel che stende il Diavolo con un bellissimo colpo di tacco in area a superare Maignan che stavolta nulla può al colpo di genio del colombiano. L’Atalanta fa festa, batte la prima big in questa stagione e si mette alle spalle il periodo difficile di tre sconfitte e un pari nelle ultime quattro con una vittoria pesantissima per la classifica ma, sopratutto, per il morale di queste ragazzi. Che sia un punto di ripartenza per ritrovare slancio in campionato.




Arriva il Milan, l’Atalanta tra problemi e infortuni cerca di uscire dal momento difficile

BERGAMO, ORE 18

Strada in salita: dopo la brutta sconfitta con il Toro di lunedì, l’Atalanta si prepara ad affrontare nell’anticipo delle 18 di sabato il Milan allo Stadium: partita molto delicata per i nerazzurri di Gasp, tra risultati che non arrivano (un punto nelle ultime quattro) e l’infermeria strapiena tra lungodegenti e nuovi ingressi che rendono ancor più difficile il compito al mister di schierare una formazione competitiva. Serve però cercare una svolta, con una prestazione di cuore e carattere per ritrovare quella fiducia in se stessi che nel posticipo di lunedì pare anch’essa un lontano ricordo.

STATISTICHE E CUSIOSITA’

Il Milan è rimasto imbattuto nelle ultime cinque gare di Serie A contro l’Atalanta (4V, 1N): i rossoneri non arrivano a sei partite di fila senza perdere con i bergamaschi dal periodo tra 2008 e 2012 (sei gare in quel caso).

L’Atalanta ha pareggiato 44 delle 124 partite di Serie A contro il Milan: contro nessuna avversaria ha impattato più volte nella competizione (44 anche contro la Juventus); nonostante questo, è arrivata solo una “X” negli ultimi sei confronti tra le due formazioni (1-1 il 21 agosto 2022), a fronte di quattro successi rossoneri e uno nerazzurro.

L’Atalanta ha vinto solo una delle sette partite casalinghe contro il Milan in Serie A con Gian Piero Gasperini in panchina (3N, 3P): 5-0 il 22 dicembre 2019; più in generale, quello è l’unico degli ultimi 15 confronti casalinghi contro i rossoneri in campionato in cui i bergamaschi hanno tenuto la porta inviolata.

Il Milan ha vinto almeno nove delle prime 14 gare di Serie A per quattro stagioni di fila solo per la seconda volta nella sua storia, dopo esserci riuscito anche tra il 2002/03 e il 2005/06, quando alla guida dei rossoneri c’era Carlo Ancelotti.

L’Atalanta ha perso 14 gare di Serie A nel 2023 (17V, 6N) e non fa peggio in un singolo anno solare dal 2015 (15); inoltre, dopo i ko contro Napoli e Torino, i bergamaschi potrebbero registrare tre sconfitte consecutive in campionato per la prima volta da novembre 2022.

Il Milan è imbattuto da sette gare di Serie A giocate fuori da San Siro (5V, 2N); tuttavia, dopo i 2-2 contro Napoli e Lecce, i rossoneri potrebbero pareggiare tre trasferte di fila in campionato per la prima volta da dicembre 2018, con Gennaro Gattuso in panchina.

L’Atalanta è, insieme al Genoa, una delle due squadre che non hanno ancora trovato il gol su rigore o su calcio di punizione (diretto o indiretto) in questa Serie A.

Mario Pasalic è stato coinvolto in tre gol in quattro gare giocate al Gewiss Stadium in Serie A contro il Milan: per lui un passaggio vincente e due reti, la più recente il 3 ottobre 2021. In rossonero ha giocato 24 gare nella Serie A 2016/17, segnando cinque reti.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Scalvini, Djimsiti; Zappacosta, Pasalic, Ederson, Ruggeri; Lookman, Koopmeiners; De Ketelaere – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Kolasinac, El Bilal, Palomino, Scamacca, Toloi

MILAN (4-3-3): Maignan; Calabria, Tomori, Theo Hernandez, Florenzi; Loftus-Cheek, Reijnders, Musah; Chukwueze, Giroud, Pulisic. All. Pioli

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Caldara, Kalulu, Kjaer, Leao, Okafor, Pellegrino, Sportiello, Thiaw




Nella notte di Torino brilla solo l’ex Zapata. L’Atalanta va a picco contro i granata.

SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA

TORINO-ATALANTA 3-0: DUVAN E SANABRIA STENDONO LA DEA

Torino: brutta, e anche difficile da spiegare. L’Atalanta resta al buio e torna a casa con un 3-0 senza storia da Torino dove l’ex Duvan Zapata è il mattatore della serata con una doppietta. Nel mezzo una squadra che non entra mai in partita, ci prova quando è ormai tardi (nel finale e con due gol da recuperare) e senza nemmeno troppa convinzione. Così l’allievo Juric supera il maestro Gasp con un gol nel primo tempo firmato dall’ex colombiano della Dea, poi nella ripresa il raddoppio su rigore di Sanabria ed il sigillo finale, ancora di Zapata. L’Atalanta scivola ancora in classifica e si interroga su una situazione mai così difficile negli ultimi anni.

CDK E LOOKMAN DAVANTI: tra infortuni e giocatori non al top il Gasp si arrangia come può: davanti CDK e Lookman con Miranchuk alle loro spalle mentre in djfesa De Roon viene arretrato dato che Kolasinac non è al meglio. Sulle fasce spazio ad Hateboer e Ruggeri. Nel Toro occhi puntati su Duvan Zapata, alla sua prima da avversario contro la Dea con il colombiano che farà coppia in attacco con Sanabria mentre tra i pali Juric ripropone Milinkovic.

DJIMSITI VA SUBITO KO: il freddo e l’orario non certo dei più agevoli non richiama il pubblico delle grandi occasioni a Torino anche se spiccano i circa cinquecentocinquanta nerazzurri giunti in Piemonte a sostenere la Dea in questo match che comincia e dopo nemmeno venti minuti per la Dea iniziano i primi problemi quando Djimsiti accusa problemi ed è costretto ad uscire con Bakker che entra al suo posto e Gasp si ritrova in emergenza totale.

L’EX ZAPATA SBLOCCA IL MATCH: tempo tre minuti ed il Toro passa, naturalmente con il gol dell’ex Duvan Zapata, che mette in rete da due passi dopo una scivolata di Scalvini non riuscita: 1-0 per la squadra di Juric. L’Atalanta prova a reagire pochi minuti dopo ma il tiro di Ederson da fuori è facile preda di Milinkovic-Savic; il portiere granata poi è bravo invece quando CDK recupera un bel pallone e finisce però per mandar addosso all’estremo difensore del Toro la palla del possibile pareggio. Il match non è dei più emozionanti, infatti non c’è molto altro da segnalare da qui alla fine del primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero con gli uomini di Juric avanti di un gol.

RIPRESA, SABABRIA RADDOPPIA SU RIGORE: subito due cambi per il Gasp in avvio di ripresa: ecco Muriel e Holm al posto di Lookman e Hateboer in questo secondo tempo che inizia con subito un episodio negativo per i nerazzurri all’ottavo quando l’arbitro è richiamato al Var per un possibile penalty per il Torino per una trattenuta di Scalvini in area su Buongiorno. Trattenuta evidente che il direttore di gara punisce con il calcio di rigore che Sanabria non sbaglia dal dischetto e porta il Toro sul 2-0. Notte fonda per la Dea.

DUVAN FA BIS, SPROFONDO-DEA: sotto di due, il Gasp si gioca subito una nuova carta con l’ingresso di Pasalic al posto di CDK per provare a cambiar ulteriormente qualcosa la davanti dove stasera nessuno pare avere il piglio giusto. E proprio il croato a dieci dalla fine da buona posizione scappa sul filo del fuorigioco ma Milinkovi-Savic mette in angolo la sua conclusione che poteva in qualche modo riaprire la partita. L’Atalanta di questa sera però pare non averne davvero; ad un minuto dal novantesimo ancora il portiere del Toro nega il gol della bandiera, stavolta a Miranchuk che poco dopo lascia il posto ad Adopo per i quattro di recupero rimasti dove sarà addirittura il Toro a segnare ancora, con Zapata che a pochi secondi dalla fine trova anche la doppietta personale.

SEMPRE PIU’ GIU’: terza sconfitta nelle ultime quattro per un’Atalanta che scivola ancora in classifica ma, cosa ben più preoccupante, pare essersi smarrita sotto il profilo del gioco. Ok i tanti infortuni ma quanto visto ultimamente non è certo la squadra che eravamo abituati ad ammirare nelle ultime stagioni.




Parola d’ordine: reagire. C’è la corrida con il Toro per l’Atalanta che vuol rialzarsi in campionato.

TORINO, ORE 20.45

Archiviato con soddisfazione il passaggio agli ottavi di Europa League con un turno di anticipo, per l’Atalanta è tempo di campionato dove i nerazzurri del Gasp sono attesi dall’insidiosa trasferta a Torino contro il Toro di Juric e del grande ex Duvan Zapata. Gara delicata per la Dea che vuol rialzarsi in campionato dopo un solo punto nelle ultime tre che hanno fatto perdere qualche posizione in classifica ai nerazzurri. Si aggiunge anche l’emergenza come nemica dei ragazzi del Gasp con l’infortunio a Scamacca che lo terrà lontano dai campi di gioco per alcune settimana.

STATISTICHE E CURIOSITA’

Il Torino ha perso cinque delle ultime sette gare contro l’Atalanta in Serie A, subendo una media di 3.6 gol a incontro (2N); nelle precedenti 12 sfide contro i nerazzurri, i granata avevano perso solo due volte (6V, 4N).

L’Atalanta ha vinto tutte le ultime quattro trasferte di Serie A contro il Torino: non è riuscita a ottenere più successi esterni consecutivi contro una singola avversaria nella sua storia nella competizione.

Tra le 11 formazioni che il Torino ha affrontato almeno 100 volte in Serie A, l’Atalanta è quella contro cui ha perso meno gare nella competizione (26 sconfitte in 108 precedenti).

L’Atalanta non ha trovato il successo in nessuna delle ultime tre gare di campionato (1N, 2P), dopo aver vinto quattro delle sei precedenti (1N, 1P); l’ultima volta che la squadra bergamasca ha giocato più partite di fila in Serie A senza vincere è stata tra febbraio e marzo 2023, con Udinese e Napoli all’interno della serie.

Il Torino ha ottenuto solo otto punti nelle ultime otto giornate di Serie A, più solo di Salernitana (cinque), Lecce (quattro) e Verona (due) nello stesso periodo; in questo parziale di otto gare i granata non hanno trovato la rete in cinque occasioni, tante volte quante nelle precedenti 25 partite di campionato.

Tra le squadre che hanno perso almeno otto trasferte nel 2023 nei cinque grandi campionati europei, nessuna ha segnato più reti fuori casa rispetto all’Atalanta (29, come il Sassuolo) – sette vittorie, quattro pareggi e otto sconfitte in questo anno solare per i bergamaschi.

Le partite del Torino hanno visto appena tre gol segnati nella prima mezzora di gioco in questa Serie A (due reti realizzate, una subita), almeno la metà delle gare di qualsiasi altra squadra.

Ivan Juric ha collezionato 86 presenze in Serie A tra il 2007 e il 2010, tutte con il Genoa e tutte con Gian Piero Gasperini in panchina. Contro il suo ex allenatore ha però vinto solo una volta in nove confronti in panchina in Serie A tra Genoa, Verona e Torino (2N, 6P).

Si affrontano in questa gara i due migliori marcatori colombiani nella storia della Serie A: Duván Zapata (110 gol) e Luis Muriel (101); da una parte, l’attuale attaccante del Torino è andato a segno in quattro delle sue ultime cinque gare contro i bergamaschi nella competizione, dall’altra, l’attaccante dell’Atalanta è stato coinvolto in 11 reti nelle sue ultime sei presenze contro i granata (sette gol e quattro assist).

Luis Muriel ha segnato otto gol contro il Torino in Serie A, solo contro l’Udinese (12) ha fatto meglio nel torneo; solo Ciro Immobile (nove) ha all’attivo più reti contro i granata tra i giocatori attualmente nella competizione.

LE PROBABILI FORMAZIONI

TORINO (3-4-1-2): Milinkovic-Savic; Tameze, Buongiorno, Rodriguez; Bellanova, Linetty, Ilic, Lazaro; Vlasic; Zapata, Sanabria – All.: Juric

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Soppy, Schuurs

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; De Roon, Djimsiti, Scalvini; Hateboer, Ederson, Koopmeiners, Ruggeri; Pasalic; Lookman, Muriel. All. Gasperini

Squalificati: nessuno

Indisponibili: Palomino, Touré, Scamacca




Atalanta, che amarezza: un pasticcio di Carnesecchi regala la vittoria al Napoli

SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 1-2: DEA BEFFATA DA ELMAS NEL FINALE

Bergamo: così fa male. Specie dopo una partita in cui, forse, il pari stava persino stretto ai nostri in gran spolvero nel secondo tempo. Un primo tempo un po’ così, in cui la Dea chiude sotto per il gol nel finale di Kvaratskhelia per il Napoli ed una ripresa all’assalto, con il gol di Lookman a ristabilire subito l’equilibrio e una rete annullata a Pasalic per fuorigioco. Pare la Dea a poter prima o poi andar a segno e, invece, a dieci dalla fine, un pasticcio di Carnesecchi serve il gol-vittoria a Elmas che lascia la Dea inchiodata a quota venti in classifica con un punto nelle ultime tre di campionato.

GASP PUNTA SU CDK IN AVANTI: mister Gasperini recupera Koop in extremis e lo schiera subito in campo mentre dietro Scalvini gioca con Kolasinac e Djimsiti mentre davanti c’è Pasalic a ridosso di Lookman e CDK; per la prima sulla panchina del Napoli, mister Mazzarri propone davanti Kvara, Raspadori e Politano con l’ex Gollini preferito a Meret tra i pali.

AVVIO EQUILIBRATO: vento gelido ma pubblico caldissimo allo Stadium all’ingresso delle squadre in campo per questo match molto importante per ambo le contendenti che comincia con le due squadre che si studiano nelle fasi iniziali con poche emozioni per gli spettatori sugli spalti. Al quarto d’ora Carnesecchi esce bene ad anticipare un passaggio in profondità per Zielinski, poi sul fronte opposto una progressione di Koopmeiners pare interessante ma l’olandese è anticipato al limite dell’area.

IL VAR CI SALVA, POI KVARA SEGNA NEL FINALE: poco dopo la mezz’ora Zappacosta resta a terra dopo un contrasto con Anguissa ed è costretto poco dopo al cambio con Hateboer che entra al suo posto. Al trentaquattro il Napoli la sblocca quando Rrahmani mette in rete con un gran bel colpo di testa, ma l’arbitro annulla dopo la revisione del Var: il fuorigioco salva la Dea che però non fa tesoro di quanto accaduto e, a un minuto dal quarantacinquesimo, incassa lo svantaggio nella medesima modalità: colpo di testa, stavolta di Kvaratskhelia, che batte Carnesecchi e porta gli ospiti sull’1-0. Nel primo dei quattro di recupero Koop sfiora subito il pari ma trova l’opposizione di Gollini, poi però la Dea rischia persino di finir sotto di due con i salvataggi di Carnesecchi e di Scalvini su una prolungata azione ospite che salvano la porta atalantina prima del riposo.

RIPRESA, LOOKMAN FA SUBITO 1-1: ad inizio ripresa c’è subito Ruggeri in campo al posto di Bakker, con il Gasp che quindi cambia le proprie fasce tra infortuni e scelte tecniche per cercare di riprendere il Napoli: missione che riesce ai nerazzurri dopo soli sette minuti quando un perfetto cross di Hateboer dalla fascia destra trova Lookman che salta altissimo e mette alle spalle di Gollini con un perfetto colpo di testa il gol dell’1-1.

LA DEA SPINGE, PASALIC PERICOLOSO: il pari trovato subito da spinta alla Dea che ora prova a prendere l’iniziativa in mano, sfiorando anche il bis con Pasalic, il cui tiro al volo murato da un proprio compagno di squadra. Ancora il croato al diciottesimo ci prova, ma la difesa smorza il suo tiro che è facile preda di Gollini. Al ventidue Koopmeiners scambia con Pasalic che mette alle spalle di Gollini ma c’è il fuorigioco di partesa dell’olandese e gol annullato anche all’Atalanta dopo quello annullato al Napoli nel primo tempo.

FRITTATA-CARNESECCHI, ELMAS FA 2-1: alla mezz’ora Kolasinac non ce la fa e Gasp lancia così il baby Bonfanti in campo al suo posto. A dieci dalla fine ecco l’episodio che cambia nuovamente la gara: Carnesecchi rinvia malamente di piede sui piedi di Di Lorenzo che serve il neo entrato Osimhen che offre l’assist per Elmas che mette alle spalle dello stesso portiere nerazzurro. Beffa delle beffe per la Dea che sin li stava andando molto più vicina degli ospiti a trovar il punto del vantaggio.

RIPARTIRE SUBITO: cinque minuti di recupero in cui succede davvero poco e i nerazzurri non riescono poi ad avere la forza di cercar il nuovo pari, nemmeno dopo l’ingresso nel finale di Muriel e Scamacca per Lookman e CDK. La Dea si ferma nuovamente tra le mura amiche: un punto nelle ultime tre partite per i ragazzi del Gasp che, specie contro le big, continuano a fare parecchia fatica. Ora però bisogna cercar di voltar presto pagina, magari già da giovedì in Europa League dove l’Atalanta ha l’occasione contro lo Sporting per blindare il primo posto nel girone e poi tornare a tuffarsi così con maggior concentrazione sul campionato.




Arriva il Napoli, l’Atalanta va a caccia del primo colpaccio contro una big.

BERGAMO, ORE 18

Ricominciare, con un piglio diverso: l’Atalanta dopo essersi messa alle spalle l’ultima sosta per le nazionali del 2023, si tuffa in un lungo cammino che la porterà a scendere in campo tutte le settimane da qui alla fine dell’anno con, nel mezzo, ancora due impegni di Europa League. Il cammino della Dea in campionato riparte dalla sfida ai campioni d’Italia del Napoli che hanno cambiato guida tecnica proprio prima della sosta con mister Garcia che è stato sostituito da Walter Mazzarri, che ritorna sulla panchina partenopea a distanza di anni. Sarà proprio la squadra del Gasp a tenere a battesimo il nuovo corso del tecnico sulla panchina campana con Scamacca e compagni che proveranno in ogni modo a renderlo il meno felice possibile. La Dea va a caccia del primo successo contro una big in questa stagione ma anche di punti preziosi per la propria classifica contro un avversario decisamente tosto nonostante le difficoltà incontrate in questa prima parte di stagione.

STATISTICHE E CURIOSITA’

Il Napoli ha vinto tutte le ultime tre partite di Serie A contro l’Atalanta e non ha mai ottenuto quattro successi di fila contro i bergamaschi nel massimo campionato; questa serie di vittorie dei partenopei è arrivata dopo che l’Atalanta aveva vinto quattro delle precedenti sei sfide (1N, 1P) nella competizione.

L’Atalanta ha raccolto soltanto un punto nelle ultime due partite (1N, 1P) di Serie A, contro Inter e Udinese, e non infila almeno tre gare senza successi nel massimo campionato da marzo 2023: quattro in quel caso, con le ultime due proprio contro Udinese e Napoli.

L’Atalanta ha tenuto la porta inviolata in quattro delle cinque partite casalinghe disputate in questo campionato; soltanto in tre occasioni i bergamaschi hanno collezionato cinque ‘clean sheet’ nelle prime sei gare interne di Serie A (1963/64, 1964/65 e 1989/90); nonostante le due reti subite nell’ultima sfida in casa contro l’Inter, quella della Dea resta la migliore difesa tra le mura amiche nel torneo in corso.

Era dal 1994/95, Milan campione in carica a -12 dalla Juventus (17 vs 29) in vetta dopo 12 giornate, che una squadra con lo Scudetto sul petto non aveva almeno 10 punti di distacco dal primo posto, dopo le prime 12 giornate del campionato successivo (Napoli 21, Inter 31 nel torneo in corso).

Nessuna squadra ha segnato più gol dell’Atalanta su sviluppo di corner (quattro) in questo campionato, mentre il Napoli è una delle quattro a non avere ancora trovato la rete da questa situazione di gioco.

Gianluca Scamacca, che ha fatto il suo esordio in Serie A contro il Napoli il 29 ottobre 2017 con la maglia del Sassuolo, ha segnato tre gol nelle ultime due partite da titolare nel massimo campionato; soltanto tra novembre e dicembre 2021 l’attaccante dell’Atalanta ha trovato la via della rete per tre gare di fila da titolare nella competizione: in quel caso la terza arrivò proprio contro il Napoli.

LEPROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Carnesecchi; Djimsiti Scalvini, Kolasinac; Zappacosta, Ederson, Koopmeiners, Ruggeri; Lookman, Pasalic; Scamacca – All.: Gasperini

Indisponibili: Tourè, Palomino, Toloi

Squalificati: De Roon

NAPOLI (4-3-3): Gollini; Di Lorenzo, Rrahmani, Natan, Olivera; Anguissa, Lobotka, Elmas; Politano, Raspadori, Kvaratskhelia – All.: Mazzarri

Indisponibili: Mario Rui, Meret, Lindstrom

Squalificati: nessuno




Atalanta, di buono c’è solo il pareggio: una brutta Dea si salva nel recupero ad Udine

SERIE A, DODICESIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 1-1: EDERSON SALVA LA DEA NEL FINALE

Udine: brutta, stanca, opaca e priva di idee. L’Atalanta ad Udine aveva tutte le carte in tavola per tornare a casa sconfitta: invece un lampo nel finale di Ederson la salva da un K.O. che probabilmente avrebbe anche meritato. La salva il brasiliano nel finale su assist del neo entrato Zappacosta che pareggia così il vantaggio friulano del primo tempo di Walace con la decisiva deviazione di Djimsiti; nel mentre un rigore calciato sul palo da Success, un legno colpito e due paratone di Carnesecchi contro una Dea che non è quasi mai riuscita a tirar in porta se non nel momento più importante. Un punto che fa salire l’Atalanta a venti punti in classifica e la porta all’ultima sosta con all’orizzonte la sfida con il Napoli alla ripresa.

GASP CON BAKKER E MIRA: diversi cambi da parte di mister Gasperini che, tra infortuni e lo squalificato Toloi, deve far di necessità-virtù arretrando De Roon dietro mentre conferma Bakker sulla fascia con Hateboer e davanti ci sono Miranchuk e Muriel con Koop alle loro spalle. Nell’Udinese c’è Succes come unica punta con Pereyra alle sue spalle con Ebosele e Zemura sugli esterni e Bjiol al centro della difesa.

MATCH SUBITO VIVACE: oltre mille e cento i tifosi giunti da Bergamo in Friuli a spingere la Dea in questo importante match che prende il via su ritmi gradevoli, con le due squadre che duellano sin da subito in mezzo al campo per provare a metter il proprio avversario in difficoltà. L’Udinese però inizia a romper gli indugi al ventesimo quando Ebosele scatta dalla metà campo, arriva in area, cade e reclama il fallo di Djimsiti: contatto troppo lieve, si continua a giocare.

SUCCESS CI GRAZIA DAL DISCHETTO: alla mezz’ora però il penalty per i padroni di casa arriva dopo l’uscita di Carnesecchi su Ferreira che cade a terra in area a seguito di una veloce ripartenza friulana dopo un brutto pallone perso in mezzo da Pasalic. L’Atalanta però ringrazia la sua buona stella quando Success dal dischetto spiazza Carnesecchi ma manda la palla a sbatter sul palo.

WALACE LA SBLOCCA PRIMA DELL’INTERVALLO: la fortuna tenta ancora di assistere una Atalanta svogliata e opaca nel finale di primo tempo quando Samardzic calcia di sinistro e colpisce la traversa al minuto quarantaquattro ma poi, sul proseguo dell’azione Walace calcia da fuori area e colpisce Djimsiti che si trova sulla traiettoria: deviazione decisiva la palla finisce in rete alle spalle di Carnesecchi. 1-0 meritato per i padroni di casa che chiuderanno così avanti il primo tempo dopo due di recupero contro una Dea in versione davvero sin qui sottotono.

RIPRESA, CARNESECCHI DUE VOLTE SUPER: cerca la scossa il Gasp nella ripresa, dentro quindi subito Lookman e Scamacca al posto di Pasalic e Muriel per cercare di riprendere questo match anche se al terzo Carnesecchi è bravissimo a chiudere le gambe sulla conclusione di Zemura a colpo sicuro e salvare i suoi. Poi al quinto tocca anche ad Holm entrar in campo al posto di Hateboer con il mister che cerca più spinta offensiva da quella parte ma al quarto d’ora è di nuovo Carnesecchi a evitare che la partita si chiuda anzitempo con una grande parata sulla conclusione a colpo sicuro di Pereyra deviata in corner dal portiere nerazzurro.

OCCASIONE PER LOOKMAN: al ventesimo si rivede anche Zortea, in campo al posto di Bakker mentre poco prima su un bel traversone di Bakker, Lookman appostato sul secondo polo prova la deviazione volante e la palla va di poco fuori. Poi al trentatre ci prova anche Scamacca dall’interno dell’area ma la sua conclusione finisce alle stelle. Molto sfortunato Holm, che pochi minuti dopo si fa male e quindi è costretto ad uscire dopo esser da poco entrato in campo con Zappacosta che gli subentra.

EDERSON A FIL DI SIRENA FA 1-1: nel finale proprio il neo entrato Zappacosta è protagonista nel secondo dei sei di recupero concessi nell’azione che regala un insperato pareggio alla Dea con un suo cross preciso per la testa di Ederson che batte Silvestri in quello che, probabilmente, è il primo tiro in porta della giornata per la squadra del Gasp che trova così un 1-1 che sa di beffa per i friulani ma che invece può consolare i nerazzurri: in nove casi e mezzo su dieci una gara del genere la si sarebbe persa, stavolta portiamo a casa un punto probabilmente immeritato che probabilmente fa a pari con quello perso sabato scorso nella sfortunata partita con l’Inter. Il calcio è così, a volte toglie e a volte da, e la Dea (quella bendata) è sempre meglio averla dalla propria parte…