L’Atalanta non finisce mai di stupire: una super-rimonta che stende la Lazio!

SERIE A, VENTISETTESIMA GIORNATA

ATALANTA-LAZIO 3-2: GOSENS, MALI E PALOMINO, CHE IMPRESA!

Incredibile, impensabile, specie dopo poco più di undici minuti di gara: l’Atalanta, sotto di due gol in avvio, si rimbocca di nuovo le maniche e costruisce una rimonta formato monstre ai danni della Lazio, che cade dopo ventun giornate sotto i colpi di Gomez e compagni che la costringono alla resa. Avanti di due gol con l’autogol incredibile di De Roon e la bellissima rete di Savic, la squadra biancoceleste non fa i conti con il ritorno dei ragazzi del Gasp che, passato il momento di sbandamento, iniziano a giocar la loro partita, accorciano con Gosens nel finale di primo tempo e, nella ripresa, completano l’opera con la bellissima rete di Malinosvkyi al ventesimo e con Palomino a dieci dalla fine. Sorpasso, tre punti pazzeschi e tentativo della Roma di accorciar sul quarto posto dei nerazzurri rispedito al mittente.

Bergamo: quarta contro seconda, due delle squadre che esprimono probabilmente il miglior calcio in Italia, due attacchi atomici che regalano gol a grappoli: l’anteprima del match tra Atalanta e Lazio basta e avanza per pensare che, comunque vada, ci si divertirà. La squadra del Gasp, dopo l’ottimo ritorno in campo di domenica cerca conferme con un terzo grado mica da ridere contro i biancocelesti e con la voglia di cementare sempre più il quarto posto con un occhio più su dove l’Inter si è da poco fatta fermar in casa dal Sassuolo.

TOLOI E MALINOVSKYI LE NOVITA’: con Pasalic out per squalifica ed Ilicic non ancora al top e tenuto inizialmente in panchina, mister Gasperini (oggi anche lui squalificato, in panchina il vice Gritti) mette Malinovskyi in campo con il Papu a supporto di bomber-Zapata mentre l’altra variazione rispetto a domenica è Toloi titolare dietro al posto di Caldara. Nella Lazio, Inzaghi deve far i conti con diversi infortuni tra cui quelli Leiva e Luiz Felipe, spazio a Cataldi e Luis Alberto con Correa ed Immobile davanti.

DE ROON SBAGLIA PORTA, DEA SOTTO: toccante l’immagine dei giocatori ospiti commossi durante il minuto di silenzio al risuonare delle note di “rinascerò, rinascerai” in ricordo delle vittime che Bergamo ha patito per il Covid-19 con il match che inizia ed è subito girandola di emozioni: al terzo Zapata non sfrutta un gentile omaggio della difesa ospite e, a tu per tu con Strakosha manda clamorosamente fuori. Poi, sul capovolgimento di fronte è incredibile la goffa deviazione di De Roon nella propria porta che al quarto porta avanti gli ospiti.

PRODEZZA DI SAVIC, OSPITI SUL 2-0: la velocità degli ospiti rispetto ai nerazzurri in avvio è davvero evidente, ed al decimo gli ospiti sono già sul 2-0 quando Milinkovic-Savic riceve un pallone fuori area che trasforma in un bellissimo gol su cui nulla può Gollini. La squadra del Gasp sbanda e due volte nei minuti successivi Immobile grazia la Dea dal gol che avrebbe probabilmente chiuso il match calciando fuori due ottime opportunità di un nulla.

GOSENS RIMETTE IN CORSA LA DEA: poi l’Atalanta prende coraggio dopo il pericolo-scampato e prova a rimettersi in corsa: al ventottesimo Zapata sbaglia il tap-in vincente dopo la bella conclusione del Papu fermata da Strakosha, poi il portiere ospite è ancora decisivo su una conclusione dalla distanza di Malinovskyi. Prologo al meritato gol che la Dea trova a otto dall’intervallo con Gosens, che di testa batte la marcatura avversaria e mette dentro il gol che riapre la partita. E con il medesimo risultato si conclude così un primo tempo vivace con i nerazzurri a dover rincorrere ma con una sola rete da recuperare.

RIPRESA, MALINOVSKYI BOOOM, 2-2!: nessun cambio durante l’intervallo e la ripresa prende così il via con l’Atalanta subito vicina al pari in due occasioni al terzo e al quarto minuto, prima con la botta di Malinosvkyi deviata provvidenzialmente in corner dalla difesa laziale e poi con una girata di Djimsiti che finisce fuori di poco. Prove generali del meritato pareggio che i ragazzi del Gasp trovano al ventesimo quando Malinovskyi da fuori prende la mira e calcia una saetta che Strakosha non può nemmeno vedere se non in fondo alla propria porta: 2-2!

PALOMINO COMPLETA LA RIMONTA: rimesso il match in equilibrio, dalla tribuna il Gasp prova a cambiare qualcosa inserendo Castagne e Muriel al posto di Gosens e Zapata al minuto ventitre della ripresa. Il match cala di ritmo, la stanchezza inizia a farsi sentire in campo e così c’è spazio anche per Ilicic nell’ultimo quarto d’ora con lo sloveno che prende il posto di Malinosvkyi in campo. Proprio lo sloveno offre un ghiotto pallone a Muriel che è anticipato di un nulla in corner per una conclusione che pareva destinata a miglior sorte; ma il sorpasso è nell’aria e, a dieci dalla fine, Palomino ha la testata vincente per ribaltare tutto e firmare il 3-2 per i ragazzi del Gasp.

DEA, IL VOLO CONTINUA: scorrono i minuti e la lucidità viene meno da ambo le parti anche se è l’Atalanta che nel finale spreca più volte la palla del possibile poker (due volte con Muriel, una con il Papu) piuttosto che una Lazio ormai in debito di ossigeno che ci prova solo con una timida conclusione di Lukaku: troppo poco per poter riacciuffare una Atalanta che, dopo cinque di recupero, festeggia la sua seconda vittoria consecutiva stavolta con una strepitosa rimonta che tiene lontani i nerazzurri dai tentativi di assalto della Roma e che è anche una piccola, ma gustosa, vendetta della finale di coppa Italia persa proprio contro i biancocelesti un anno fa. Bergamo si toglie l’ennesimo sassolino nella scarpa e si prende altri tre bellissimi sorrisi che non fanno mai male. Avanti tutta!

IL TABELLINO

ATALANTA-LAZIO 3-2 (primo tempo 1-2)

RETI: 5′ aut. De Roon (L), 11′ Milinkovic (L), 38′ Gosens (A), 66′ Malinovskyi (A), 80′ Palomino (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Djimsiti, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (69′ Castagne); Malinovskyi (77′ Ilicic); Gomez, Zapata (70′ Muriel) – A disposizione: Bellanova, Caldara, Colley, Czyborra, Rossi, Sportiello, Sutalo, Tameze – Allenatore: Gasperini.

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu (77′ Bastos); Lazzari, Milinkovic, Cataldi (60′ Parolo), Luis Alberto (77′ A.Anderson), Jony (77′ Lukaku); Correa (55′ Caicedo), Immobile – A disposizione: D. Anderson, Armini, Falbo, Guerrieri, Parolo, Proto, Silva, Vavro – Allenatore: Inzaghi.

ARBITRO: Orsato di Schio

NOTE: gara di andata: Lazio-Atalanta 3-3 – partita giocata a porte chiuse – ammoniti Toloi, De Roon (A), Milinkovic e Patric (L) – recuperi 0′ pt e 5’st




Atalanta, c’è la Lazio: sfida d’altissima quota con un conto in sospeso…

BERGAMO, ORE 21.45

LA DEA CERCA LO SGAMBETTO ALLA SECONDA DELLA CLASSE

Si torna in campo: il finale infuocato di questo stranissimo campionato di serie A impone partite ogni tre giorni per concludere la stagione entro inizio agosto, e allora per l’Atalanta reduce dal brillante successo sul Sassuolo è già di nuovo tempo di andare a caccia di altri punti importanti per blindare ulteriormente il quarto posto. Nella partita forse più interessante di questa ventisettesima giornata i nerazzurri attendono al Gewiss Stadium la Lazio nel match che si disputerà nell’insolito orario delle 21.45: partita che si annuncia di altissimo livello, la seconda contro la quarta con i biancocelesti che non vogliono perdere la scia della Juve (vincente lunedì sera a Bologna) ma Gomez e compagni che vorranno in qualche modo regolare quel conto rimasto in sospeso dopo l’amarissima finale di coppa Italia della scorsa stagione. Una gara che si annuncia emozionante e ricca di gol con la Dea a caccia dell’ennesima grande impresa da dedicare a Bergamo ed alla sua gente.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: out per squalifica, mister Gasperini dovrà seguire la partita dalla tribuna ma spera di recuperare Ilicic in extremis (difficile comunque che lo sloveno ce la faccia); l’alternativa potrebbe essere Malinovskyi ad agire davanti con Gomez e Zapata vista l’assenza di Pasalic per squalifica oppure Muriel insieme a Zapata con il Papu a supporto. Dietro riecco Toloi con Caldara che parte dalla panchina.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini, Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez; Malinovskyi, Zapata – All.: Gritti (Gasperini squalificato)

LAZIO (3-5-2): Strakosha; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Cataldi, Luis Alberto, Jony; Correa, Immobile – All.: S. Inzaghi




L’Atalanta ricomincia da quattro: Sassuolo travolto, Bergamo può sorridere

SERIE A, VENTICINQUESIMA GIORNATA

ATALANTA-SASSUOLO 4-1: LA DEA E’ SUBITO UNO SPETTACOLO!

Dove eravamo rimasti? Già, perchè per questa Atalanta il lockdown pare non essere esistito. I ragazzi del Gasp travolgono il Sassuolo nella prima gara dopo lo stop per il Covid-19 che morti e tristezza ha seminato nella provincia di Bergamo e che oggi può finalmente tornare a sorridere per la sua squadra che si tiene stretta il quarto posto e lascia la Roma a sei punti di distacco. Dopo un avvio incerto, Djimsiti sblocca la gara, poi il Papu raddoppia ma la rete è annullata dal Var; la Dea non si arrende e trova poco dopo il 2-0 con Zapata e poco dopo anche il tris grazie all’autogol di Bourabia. Dopo le grandi parate nel finale di primo tempo di Gollini, nella ripresa il portiere compie un’altra grande parata su Defrel poi Zapata firma il poker; nel finale si riscatta Bourabia che trova il punto del definitivo 4-1.

Bergamo: di parole se ne sono spese tante, a tratti anche troppe, perchè a poco serve parlare di fronte al dramma umano che la provincia di Bergamo ha vissuto in questi ultimi tre mesi: circa 13mila morti, l’immagine indelebile dei camion dell’Esercito a trasportare le bare delle vittime del Covid-19 per la cremazione. Fotogrammi che faranno storia, e che hanno messo in ginocchio una intera provincia che, in silenzio, ora prova rialzarsi e ricominciare, anche con il calcio: l’Atalanta riparte oggi dopo essersi fermata alla storica impresa di Valencia dove i nerazzurri hanno staccato il pass per i quarti di Champions e da quel distacco sulla Roma in classifica da provar a consolidare nel recupero contro il Sassuolo di questa sera per tenersi salda al quarto posto.

ILICIC OUT, C’E’ PASALIC: una lieve distorsione alla coscia destra di Ilicic crea il primo grattacapo a mister Gasperini che rinuncia così allo sloveno ed inserisce Pasalic con Gomez e Zapata davanti mentre dietro c’è Djimisiti e non Toloi insieme a Caldara e Palomino.

IN AVVIO MEGLIO IL SASSUOLO: sulle note di “rinascerò, rinascerai” inserito in un video toccante trasmesso nel deserto del Gewiss Stadium trascorre il minuto di silenzio in ricordo delle vittime del Covid-19: la partita inizia pochi istanti dopo con gli ospiti più pimpanti in avvio ed anche pericolosi in un paio di occasioni con Caputo e Boga che arrivano in entrambi i casi davanti a Gollini che è anche bravo in entrambe le circostanze ma le azioni erano entrambe partite in fuorigioco.

DJIMISITI LA SBLOCCA, IL VAR NEGA IL 2-0 AL PAPU: al quarto d’ora la Dea esce dal guscio ed è brava a capitalizzar al meglio la prima occasione: corner di Gomez, testa di Djimsiti che supera l’ex Consigli e sigla l’1-0. Nemmeno tre minuti ed i ragazzi del Gasp avrebbero già raddoppiato con un bel gol del Papu ma un presunto tocco di mano di Gosens sul cross (più faccia che mano a nostro avviso) convince l’arbitro al review al Var ed annullare la rete.

ZAPATA PORTA AL RADDOPPIO LA DEA: ma l’Atalanta c’è, e continua il suo assalto alla porta del Sassuolo: prima Gomez ci riprova e la palla esce di un nulla, poi ecco il 2-0: sempre il Papu, pennellata precisa in area per Zapata che, di testa, anticipa Consigli in uscita e la Dea raddoppia nel silenzio del Gewiss Stadium.

AUTORETE PER IL TRIS, POI GRAN GOLLO NEL FINALE: il Sassuolo prova una timida reazione, ma è ancora l’Atalanta a far la voce grossa al trentasettesimo, quando i nerazzurri vanno addirittura sul 3-0 con la complicità di Bourabia, che nel tentativo di anticipare Gosens spinge la sfera nella propria rete. Prima dell’intervallo c’è lavoro anche per Gollini, decisivo due volte: la prima su Caputo, la seconda su Berardi entrambi lanciati a rete. Ultimi spunti di un primo tempo che, dopo tre di recupero, la Dea chiude avanti di tre gol.

RIPRESA, GOLLINI E’ ANCORA SUPER!: si riparte dopo l’intervallo senza cambi da parte del Gasp e con una grande occasione per gli ospiti al quarto quando Defrel mette in mezzo e nessuno tra Caputo e Berardi trova la deviazione a porta praticamente vuota. Poi è ancora una volta Gollini ad entrare in scena e compiere l’ennesima prodezza della serata negando a Defrel un gol che pareva fatto deviando in corner il pallone.

ZAPATA FIRMA IL POKER, POI TANTI CAMBI: le speranze di rimonta ospiti vengono però spente al ventesimo dalla Dea che piazza il poker grazie al secondo gol di giornata di Zapata, che di testa capitalizza al meglio un cross al bacio del Papu e firma il 4-0. Le nuove regole introdotte dalla Lega Calcio per questo finale intensissimo di stagione consentono fino a cinque cambi, così il Gasp inserisce contemporaneamente Muriel, Malinovsky e Castagne al posto di Zapata, Freuler e Gosens.

BOURABIA FIRMA IL DEFINITIVO 4-1: negli ultimi minuti c’è spazio anche per Colley e Toloi che entrano al posto del Papu e Djimisiti con l’Atalanta che sfiora anche il quinto gol con Muriel ma incassa nel primo dei tre di recupero il gol degli ospiti con una bella punizione di Bourabia che riscatta così l’autogol e segna il punto della bandiera ospite del definitivo 4-1. L’Atalanta riparte così con il ritmo giusto e con quella fame di gol e vittorie che era l’ingrediente necessario per tornare a vincere e far sognare Bergamo e la sua gente dopo tre mesi vissuti al buio ed illuminati questa sera da quattro sorrisi di una squadra sempre più unita ed in simbiosi con la sua gente. Avanti il prossimo, mercoledì arriva la Lazio, e con i biancocelesti le motivazioni non dovrebbero proprio mancare visti i precedenti… grazie ragazzi!!!

IL TABELLINO:

ATALANTA-SASSUOLO 4-1 (primo tempo 3-0)

RETI: 16′ Djimsiti (A), 31′ Zapata (A), 37′ aut. Bourabia (S), 66′ Zapata (A), 92′ Bourabia (S)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Caldara, Palomino, Djimsiti (dall’87’ Toloi); Hateboer, de Roon, Freuler (dal 70′ Malinovskyi), Gosens (dal 69′ Castagne); Pasalic; Gomez (dall’88’ Colley), Zapata (dal 69′ Muriel) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Sutalo, Tameze, Bellanova – Allenatore: Gasperini

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan (dal 46′ Muldur), Marlon (dal 70′ Magnani), Peluso, Kyriakopoulos; Bourabia, Locatelli (dal 77′ Obiang); Berardi (dal 61′ Djuricic), Defrel, Boga (dal 61′ Haraslin); Caputo – A disposizione: Pegolo, Magnanelli, Rogerio, Raspadori, Chiriches, Traore, Haraslin, Ferrari – Allenatore: De Zerbi

ARBITRO: Daniele Chiffi di Padova

NOTE: partita giocata a porte chiuse – gara di andata: Sassuolo-Atalanta 1-4 – ammoniti: Toljan, Peluso, Marlon (S), Pasalic, Djimsiti, Muriel, Toloi (A) – recuperi: 3′ p.t. e 3′ s.t.




Bergamo e l’Atalanta: dopo il dramma, l’ora di ripartire: rialziamoci!

BERGAMO, ORE 19.30: RIECCO LA DEA IN CAMPO!

DAI RAGAZZI, RIPORTIAMO IL SORRISO A BERGAMO

Fischio d’inizio, anche se più che di una partita, pare l’anno zero: una Bergamo martoriata dall’emergenza Covid-19 che è costata oltre 12mila vittime (sulle circa 33mila totali) nella sola bergamasca prova a rialzare la testa: dopo averlo già fatto in queste ultime settimane nel tentativo di ricominciare la quotidianità di tutti i giorni, questa sera assume un mix di commozione ed emozioni al Gewiss Stadium dove, dopo oltre tre mesi, si riaccendono i riflettori e l’Atalanta di Gasperini torna in campo contro il Sassuolo per il recupero della venticinquesima di serie A rinviata lo scorso inizio di marzo. Una gara senza dubbio particolare, ma che aggiunge un nuovo tassello nel mosaico che porta ad un lento ripristino alla normalità: il calcio giocato, che la Dea aveva interrotto con lo storico successo di Valencia che è valso i quarti di Champions e riprende stasera per cercar punti pesanti e allungare ulteriormente verso le dirette avversarie nella lotta al quarto posto.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con il solo Czyborra out, il Gasp gode di ampia disponibilità della rosa ma la formazione si prospetta senza grandi novità rispetto alle ultime uscite prima della sospensione del campionato: dietro con Toloi e Palomino c’è Caldara, Hateboer preferito a Castagne in fascia e davanti i tre tenori, pronti a ricominciare a cantare: Gomez, Ilicic e Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Caldara, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Ilicic, Gomez; Zapata – All.: Gasperini

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Toljan, G. Ferrari, Marlon, Kyriakopoulos; Obiang, Locatelli; Berardi, Djuricic, Boga; Caputo – All.: De Zerbi




Atalanta, torna di moda la regola del sette: la Dea straripa a Lecce, con qualche brivido

SERIE A, VENTISEIESIMA GIORNATA

LECCE-ATALANTA 2-7: ZAPATA, GRAN TRIPLETTA PER LUI

Un primo tempo “dei suoi”, poi una ripresa di calcio totale: l’Atalanta scappa, si illude e viene ripresa ma poi straripa e dilaga nella ripresa a Lecce travolgendo i salentini con sette gol, bissando così le reti segnate in casa del Toro qualche settimana fa. La gara pare subito in discesa per la Dea con Donati che si fa gol da solo e la sblocca, poi Zapata di testa fa bis in poco più di un quarto d’ora; poi però i ragazzi del Gasp sbandano e si lasciano sorprendere dai padroni di casa prima con il bel gol di Saponara, poi a cinque dall’intervallo con Donati che si riscatta così dall’autogol iniziale. Sul 2-2 la gara riprende dopo il riposo con i nerazzurri che si scatenano e dilagano: Ilicic e altri due gol di Zapata fanno 5-2 in un quarto d’ora, poi nel finale timbrano anche l’ex Muriel e Malinovskyi. Finisce 7-2, la Dea vola a quarantotto in classifica e si tiene strettissima il suo quarto posto.

Lecce: in un paese spaccato dall’emergenza nazionale per il Coronavirus che ha colpito in modo particolare le regioni del centro-nord mettendo però apprensione in tutta Italia ed in molti stati europei, il calcio continua a vivere la sua situazione per certi versi incomprensibile con partite prima dichiarate a porte chiuse e poi rinviate, altre disputate regolarmente: Lecce-Atalanta è una di queste (nonostante la decisione di vietar la trasferta ai tifosi orobici poi cambiata e revocata nuovamente nel giro di ventiquattro ore) con i ragazzi del Gasp che cercano al Via Del Mare di riprendere la marcia di consolidamento del quarto posto blindato due settimane fa contro la Roma prima del rinvio della gara con il Sassuolo. Occhio però alla squadra di Liverani, che ha vinto tre delle ultime quattro andando addirittura a vincere in casa del Napoli. Ma adesso si gioca, che è la cosa forse più importante.

DE ROON GIOCA DIETRO: con la difesa in totale emergenza, il Gasp arretra De Roon dietro con Caldara e Palomino mentre in mezzo c’è Pasalic con Freuler e davanti il Papu a sostegno di Ilicic e Zapata. Nel Lecce, mister Liverani non ha sulla carta timori dei nerazzurri schierando Mancosu dietro a sostengno di Lapadula e del recuperato Saponara con Barak sull’esterno.

DONATI SBAGLIA PORTA, DEA AVANTI: vento e sole al Via del Mare all’ingresso delle squadre in campo, discreta cornice di pubblico e circa duecento tifosi giunti da Bergamo in terra salentina a sostenere una Dea che inizia il match mantenendo a lungo il possesso del pallone e ritmi bassi, poi il match al quarto d’ora si accende quando, sugli sviluppi di un corner, Donati di testa centra la propria porta, superando Gabriel e portando avanti così i nerazzurri.

ZAPATA GRAFFIA DI TESTA, 2-0: trovato il vantaggio, l’Atalanta resta in controllo della gara, prova un paio di conclusioni dalla distanza con il Papu (mira fuori misura) e poi colpisce ancora, sempre da calcio d’angolo dove stavolta Zapata di testa supera tutti e mette dentro il gol del raddoppio della squadra del Gasp.

SAPONARA-DONATI, IL LECCE LA RIPRENDE!: para l’inizio della definitiva discesa per i nerazzurri, invece la squadra del Gasp ha il potere di riuscire spesso a complicarsi la vita: infatti il Lecce ha il merito di reggere l’urto e poi sfruttare le solite amnesie difensive bergamasche per riaprire prima il match con un bel gol di Saponara, che si fa beffa di Hateboer in area e batte Gollini con una bella conclusione a giro a due dalla mezz’ora e poi trovare il pari a sei dall’intervallo con un diagonale da fuori area proprio di Donati, autore dell’autogol che aveva aperto il match. E’ proprio il 2-2 il risultato con cui il primo tempo del Via del Mare va in archivio al termine di una gara davvero imprevedibile.

RIPRESA, ILICIC FIRMA IL NUOVO SORPASSO: non cambia nulla il Gasp durante l’intervallo e la ripresa così prende il via con un’Atalanta con un piglio decisamente diverso e dopo un giro e mezzo di orologio Ilicic apre per il Papu che conclude in area con un diagonale che Gabriel respinge sui piedi di Ilicic che fa un gioco di prestigio con il pallone e mette dentro il pallone che riporta la Dea avanti.

RIPRESA, E’ DEA-SHOW, TRE GOL IN 16′: la squadra del Gasp però ora vuole evitar i problemi avuti nel primo tempo e stavolta non concede margine di ripresa agli avversari e insiste, specie quando, per poco, un retropassaggio di Caldara non innesca Lapadula con Gollini che deve uscire per evitare guai peggiori dopo che Pasalic si era letteralmente divorato il quarto gol che però arriva all’ottavo quando Hateboer scappa via ed entra in area offrendo un pallone d’oro in area per Zapata che colpisce di nuovo mettendo alle spalle di Gabriel il gol del 4-2. Finita qui? Nemmeno per sogno, perchè ancora Zapata mette a segno la sua tripletta personale andando a ribattere due volte la conclusione in rete nonostante già sulla prima respinta la sfera fosse avesse oltrepassato la linea di porta: in poco più di un quarto d’ora l’Atalanta è già sul 5-2!

L’EX MURIEL ENTRA E SEGNA IL SESTO: con lo scorrere dei minuti iniziano anche i cambi da parte del tecnico nerazzurro: entrano in serie Malinovskyi per il Papu e poi anche Muriel per lo zoppicante Ilicic. E proprio l’ex di turno tenta di farsi subito rimpiangere con un tocco da calcetto di esterno destro, quasi di punta, ma Gabriel è tempestivo nella deviazione. Entra anche Tamaze nel finale per Zapata e la Dea non è ancora paga: a tre dal novantesimo Malinovskyi lancia Muriel in contropiede, il colombiano centra il palo e segna sulla ribattuta: il guardalinee segnala il fuorigioco, ma il Var dice che il gol è regolare: 6-2.

MALINOVSKYI FIRMA IL SETTEBELLO: finita qui? No, perchè dopo l’assist per Muriel stavolta Malinovskyi trova il gol con una bella conclusione da fuori nel primo dei due minuti di recupero concessi dal direttore di gara: finisce così, 7-2 per un’Atalanta senza davvero mezze misure, che fa altri sette gol in una sola partita lontano da casa e mette altri tre mattoncini per proteggere al meglio il suo quarto posto dagli assalti delle concorrenti, con anche una gara da recuperare. Dopo una settimana difficile sotto altri punti di vista, lo spettacolo di questa squadra è un bel sorrisone per un popolo ed una nazione che sta vivendo giorni complicati. Grandi ragazzi!!!

IL TABELLINO:

LECCE-ATALANTA 2-7 (primo tempo 2-2)

RETI: 17′ aut. Donati (A), 22′ Zapata (A), 29′ Saponara (L), 40′ Donati (L), 2′ st Ilicic (A), 9′ st Zapata (A), 17′ st Zapata (A), 42′ st Muriel (A), 46′ st Malinovskyi (A)

LECCE (4-3-2-1): Gabriel; Donati, Lucioni, Rossettini, Calderoni; Majer (18′ st Tachtsidis), Deiola, Barak; Saponara, Mancosu (18′ st Shakhov); Lapadula. A disp. Vigorito, Chironi, Vera, Petriccione, Paz, Meccariello, Oltremarini, Rispoli, Dell’Orco, Rimoli – All.: Liverani

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; De Roon, Caldara, Palomino; Hateboer, Freuler, Pasalic, Gosens; Gomez (24′ st Malinovskyi); Ilicic (28′ st Muriel), Zapata (40′ st Tameze). A disp.: Sportiello, Rossi, Czyborra, Bellanova, Okoli, Castagne, Colley – All.: Gasperini

ARBITRO: Massa di Imperia

NOTE: gara di andata: Atalanta-Lecce 3-1 – ammoniti: Lucioni, Saponara (L), Hateboer, Palomino (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 2′ s.t.




Nell’Italia del Coronavirus, l’Atalanta a Lecce prova a ridarci normalità e sorrisi

LECCE, ORE 15

SFIDA AI SALENTINI SENZA MEZZA DIFESA TITOLARE

Dopo una settimana di stop forzato, il calcio (pur in maniera ancora una volta frammentata) torna in campo e pure l’Atalanta di Gasperini sarà protagonista della giornata odierna che vede Papu e compagni impegnati in quel di Lecce: dopo il match interno contro il Sassuolo rinviato a causa dell’emergenza nazionale dovuta al diffondersi del Coronavirus nel nostro paese, in terra salentina i nerazzurri proveranno a riprendere il cammino per cercar di consolidare ancor di più il quarto posto in classifica. Partita dove occorrerà la giusta testa e determinazione, senza cali di tensione per i nerazzurri contro un avversario che, prima della sconfitta a Roma della scorsa settimana, arrivava da tre vittorie consecutive e che è riuscito in questi primi due mesi del nuovo anno a risalire dalle zone basse della classifica ed essere così in piena bagarre per una salvezza che pareva perduta sin qualche tempo fa.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: il tecnico nerazzuro Gasperini deve fare a meno di Toloi e Djimsiti: in difesa potrebbe arretrare uno tra Hateboer e De Roon con Caldara e Palomino; a centrocampo sugli esterni uno tra Hateboer Castagne e Gosens resterà fuori mentre in avanti Gomez agirà alle spalle di Ilicic e Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI

LECCE (4-3-1-2): Gabriel, Meccariello, Lucioni, Rossettini, Donati; Petriccione, Deiola, Barak; Saponara, Mancosu; Lapadula – Allenatore: Liverani

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; De Roon, Caldara, Palomino; Hateboer, Castagne, Gosens, Freuler; Gomez; Ilicic, Zapata – Allenatore: Grasperini

ARBITRO: Massa di Imperia




L’Atalanta ha un SuperMario formato Champions: ribaltata la Roma, Dea sempre più quarta!

SERIE A, VENTIQUATTRESIMA GIORNATA

ATALANTA- ROMA 2-1: PALOMINO E PASALIC PER LA GRANDE RIMONTA

Il destino in quei dodici secondi: il tempo che mister Gasperini ha di far entrare in campo Mario Pasalic, che ricambia la fiducia con il bellissimo gol che completa l’ennesima, magica ed incredibile rimonta nerazzurra in una gara che, condotta in lungo e in largo da Gomez e compagni, si era messa male a fil di sirena del primo tempo quando Palomino sbaglia e Dzeko ringrazia segnando l’1-0 ospite. La ripresa però insegna che il destino esiste anche nel calcio, e proprio il numero sei atalantino trova il pari al sesto minuto su corner, poi entra proprio SuperMario e regala un pallonetto magico che va a infilarsi li sotto l’incrocio al minuto tredici che firma il definitivo sorpasso. La Roma non reagisce più e la Dea gestisce una vittoria fondamentale che vale il +6 (sette, considerando gli scontri diretti) proprio sui giallorossi e un quarto posto sempre più saldo. Ma c’è poco tempo per i festeggiamenti, mercoledì ci attende la storia a San Siro…

Bergamo: non si può definire un match-point mancando ancora tantissime giornate alla fine della stagione, ma sicuramente è una grande occasione: per entrambe. Da una parta l’Atalanta vuole provar ad allungar ulteriormente sulla Roma e consolidare il quarto posto che vuol dire ancora una volta Champions (aspettando mercoledì e la sfida al Valencia) mentre i giallorossi cercheranno di riprendere una Dea scappata via dopo gli ultimi stop con Sassuolo e Bologna. Inoltre ci sono gli ex Mancini e Spinazzola (mancherà lo squalificato Cristante) a mettere ulteriore pepe ad un match che ha tutto per farci divertire.

TORNA DE ROON, C’E’ HATEBOER: rientra dopo la squalifica e torna subito in cabina di regia De Roon insieme a Freuler in mezzo mentre c’è Hateboer e non Castagne in fascia con Gosens mentre dietro e davanti è tutto confermato, gioca il Papu a supporto di Ilicic e Zapata. Nella Roma, torna Bruno Peres in difesa, l’ex Mancini è avanzato a centrocampo mentre in corsia c’è un’altra vecchia conoscenza nerazzurra ovvero Spinazzola con Dzeko davanti supportato da Kluivert e Mkhitaryan.

RITMI ALTI, OCCASIONE-PAPU: bella cornice di pubblico al Gewiss stadium all’ingresso in campo delle squadre con il match che inizia e la partita è subito vivace, con il Papu che all’ottavo vola via in ripartenza ma si fa ipnotizzare in area da Pau Lopez al momento della conclusione con il portiere della Roma che respinge la conclusione dell’argentino. Al ventesimo si vedono anche gli ospiti con una veloce ripartenza con Perotti che conclude sull’esterno della rete. Bella la giocata di Ilicic a tre dalla mezz’ora quando riceve palla in area da Gosens e conclude ma con poca precisione.

SUICIDIO-PALOMINO, DZEKO RINGRAZIA: nel finale, prima Toloi prova una rovesciata in area con la palla che esce di pochissimo, poi si vede la Roma con Palomino che diventa protagonista nel bene, ma anche nel male: prima salva una conclusione in area su un pallone messo in mezzo da Perotti, poi controlla in maniera da censura un pallone docile che diventa preda di Dzeko che si invola così solo verso l’area di Gollini e lo supera proprio a fil di sirena portando avanti i giallorossi proprio ad un nulla dall’intervallo dopo un primo tempo comunque divertente e molto equilibrato che i ragazzi del Gasp chiudono però sotto.

RIPRESA, PALOMINO RIMENDIA E FA 1-1: nessun cambio dopo l’intervallo con i medesimi ventidue che riprendono la gara e Palomino che al terzo minuto si fa subito perdonare per il precedente errore che è costato il gol ai suoi: corner per i nerazzurri con proprio il numero sei che spunta alle spalle di Spinazzola e mette dentro il gol dell’immediato pareggio atalantino. La Dea sfiora poi il bis pochi minuti dopo quando al termine di una bella azione nerazzurra è De Roon a concludere da fuori con la palla deviata in corner dalla difesa giallorossa.

SUPERMARIO ENTRA E LA RIBALTA!: mossa a sorpresa del Gasp al dodicesimo che richiama Zapata in panchina e inserisce Pasalic al suo posto: e il Croato, nel giro di un minuto, ricambia alla grande la fiducia del mister ricevendo da Gosens palla in area e confezionando un gol bellissimo con una conclusione a giro che finisce dritta sotto l’incrocio. La Dea la ribalta, è 2-1!

VITTORIA IMPORTANTISSIMA, ORA IL VALENCIA: la partita a quel punto si mette sul binario che la squadra del Gasp voleva e la Roma fatica a reagire, tant’è che i giallorossi non riusciranno più a procurare seri pericoli dalle parti di Gollini, grazie anche stavolta alla ottima tenuta della difesa nerazzurra che nella ripresa non lascia davvero nulla al caso: entrano in successione anche Malinovskyi per Ilicic negli ultimi dieci minuti e poi Muriel per il Papu negli ultimi cinque ma la sostanza non cambierà: l’ennesima rimonta di questa Atalanta dalle grandi imprese vale però un importante sigillo al quarto posto, lasciando proprio gli stessi giallorossi dietro di sei punti (sette se si considerano gli scontri diretti a favore della Dea). E’ presto ovviamente per festeggiare con ancora tantissime giornate da disputare ma questa è sicuramente una grande iniezione di fiducia in vista di mercoledì. Perchè se stasera l’Atalanta ha provato a metter un altro mattoncino verso un possibile ritorno in Champions la prossima stagione, mercoledì la musichetta della coppa dalle grandi orecchie attenderà i nerazzurri a Milano contro il Valencia, confidando in un’altra grande impresa di questi ragazzi che non smettono mai di stupire.

IL TABELLINO:

ATALANTA-ROMA 2-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 45′ Dzeko (R), 50′ Palomino (A), 59′ Pasalic (A)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, Freuler, De Roon, Gosens; Gomez (86′ Muriel), Ilicic (83′ Malinovskyi); Zapata (59′ Pasalic) – Allenatore: Gasperini

ROMA (4-1-4-1): Pau Lopez; Bruno Peres, Smalling, Fazio, Spinazzola; Mancini (68′ Veretout); Kluivert (62′ C. Perez), Pellegrini, Mkhitaryan, Perotti (78′ Villar); Dzeko – Allenatore: Fonseca

ARBITRO: Orsato di Schio

NOTE: gara di andata: Roma-Atalanta 0-2 – spettatori: 21mila circa – ammoniti: Mancini, Mkhitaryan, Fazio, C. Perez (R), Gosens (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.