L’Atalanta aspetta la Samp sognando il terzo posto (almeno per una notte)

BERGAMO, ORE 21.45

DEA A CACCIA DELLA NONA MERAVIGLIA

Sognare non costa nulla, si sa, e l’Atalanta ha l’occasione per farlo, ed in grande, almeno per una notte aspettando poi la partita dell’Inter domani a Verona: con un successo (ma anche con un pari) i nerazzurri raggiungerebbero proprio la squadra di Conte al terzo posto e rosicchierebbero addirittura punti a Lazio e Juve, entrambe clamorosamente sconfitte ieri. Per realizzar l’ennesimo capolavoro (e centrar anche la nona vittoria consecutiva ed allungar così il record di successi consecutivi) la squadra del Gasp deve però superare la Samp di mister Ranieri, che si è spesso rivelata osso duro per Gomez e compagni (all’andata riuscì a disinnescare l’atomico attacco nerazzurro) e vorrà sicuramente cercare altri punti nella corsa verso la salvezza dopo due vittorie consecutive contro Lecce e Spal. Una gara contro un avversario rognoso che i ragazzi del Gasp dovranno vincere ragionando e provando a getter come sempre il cuore oltre l’ostacolo per regalare un’altra serata da sogno a Bergamo ed alla sua gente.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con Palomino out per squalifica, mister Gasperini ripropone Toloi e Dijmsiti dietro mentre Gosens in corsia dovrebbe tornar titolare al posto di Castagne; grande incertezza davanti, dove è probabile il ritorno dal 1′ di Ilicic con Gomez e Zapata con Pasalic che a questo punto partirà dalla panchina.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Caldara, Dijmsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Ilicic, Gomez; Zapata – All.: Gasperini

SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Bereszynski, Yoshida, Colley, Murru; Thorsby, Bertolacci, Ekdal, Linetty; Gabbiadini, Ramirez – All.: Ranieri




Cambiano gli interpreti ma non il risultato: l’Atalanta centra a Cagliari l’ottava meraviglia!

SERIE A, TRENTESIMA GIORNATA

CAGLIARI-ATALANTA 0-1: DECIDE UN PENALTY DI MURIEL

Avanti tutta, anche senza i “tre tenori” per circa un’ora di gara: l’Atalanta del turnover targato Gasperini va, sbanca anche Cagliari e conquista l’ottava vittoria consecutiva e vede davanti a se l’Inter ad un solo punto di distanza e la Lazio a cinque sfruttando così al meglio gli scivoloni della seconda e terza della classe. Con, a sorpresa, Sutalo e Tamaze titolari, i nerazzurri giocano una buona partita, sciupano tantissime occasioni ma segnano quella necessaria a portarsi a casa l’intera posta in palio al ventisettesimo con Muriel su calcio di rigore che costa anche l’espulsione di Carboni per i padroni di casa. Fioccano le occasioni ma la Dea non chiude la partita e nel finale soffre più del dovuto ma restando con la porta inviolata per la seconda gara consecutiva: quasi un… record anche questo!

Cagliari: con Inter e Lazio nel mirino dopo le contemporanee battute di arresto di entrambe nei match già disputati, l’Atalanta si presenta a Cagliari forte delle sue sette vittorie consecutive da record con la voglia di migliorare ulteriormente quanto già fatto sin qui contro un Cagliari che, con la cura-Zenga, ha ritrovato vitalità e spirito giusto per risollevare i sardi e le loro ambizioni europee.

LA RIVOLUZIONE DEL GASP: mai troppo propenso al turnover, il tecnico nerazzurro stavolta sorprende tutti con diverse novità: Sportiello gioca al posto di Gollini, poi tocca agli esordi di Sutalo in difesa e Tamaze in mezzo mentre davanti sorprende la contemporanea assenza di Gomez, Ilicic e Zapata, lasciati a riposo dal mister nerazzurro. Nel Cagliari, mister Zenga davanti si affida alla vena ritrovata dal Simeone in coppia con Joao Pedro mentre è in panchina l’ex Cigarini.

SIMEONE SEGNA, IL VAR ANNULLA: l’Atalanta inizia spingendo subito e portando diverse insidie nell’area di rigore sarda dove Cragno è decisivo due volte nel giro di pochissimo su una punizione di Muriel respinta dal portiere che poi salva anche su Castagne. Tuttavia il Cagliari rischia di passare alla prima occasione quando Simeone segna un gol davvero bello che porta avanti i suoi, tuttavia prima del suo destro a giro e dell’assist di Nainggolan aveva toccato con la mano, in maniera involontaria una respinta di testa di Caldara che, regolamento alla mano, il Var non perdona.

MURIEL DAL DISCHETTO FA 1-0: scampato il pericolo, l’Atalanta riprende a controllare le operazioni e, dopo il palo clamoroso colpito da Muriel, l’equilibrio si rompe poco dopo a ridosso della mezz’ora: un devastante Malinovskyi viene steso da Carboni, rigore e espulsione del giovane difensore lanciato da Zenga. Il colombiano dal dischetto non perdona Cragno e porta così avanti la Dea: 1-0. Nel finale del primo tempo ancora nerazzurri vicini al gol: ancora Muriel vera e propria spina nel fianco della difesa del Cagliari, lo scambio con Pasalic finisce appena sopra la traversa poi c’è posto anche per una deviazione di Palomino a fil di palo prima che l’arbitro mandi tutti al riposo dopo un minuto di recupero.

RIPRESA, TOCCA AI TRE TENORI: nella ripresa la musica non cambia, al quarto Hateboer colpisce un altro palo clamoroso per la truppa nerazzurra, poi tre minuti dopo è Pasalic a sciupare un bel passaggio di Tamaze che meritava miglior sorte; poi, al quarto d’ora, Gasp cambia: dentro il tridente Ilicic, Gomez Zapata e fuori Muriel, Malinovskyi e Pasalic.

QUALCHE BRIVIDO, MA L’OTTAVA E’ SERVITA!: la Dea non la chiude e il Cagliari alla mezz’ora rischia di pareggiare quando Joao Pedro spara alto su rovesciamento di fronte con i nerazzurri che rischiano di prendere il pari in superiorità numerica. Poi nel finale la Dea prova ancora a chiuderla: prima con Caldara di testa (palla fuori di poco), poi con Zapata che chiama Cragno alla grande parata. Esce poi Sutalo per Toloi che, al primo di recupero, è decisivo in chiusura sulla conclusione di Nandez che viene deviata in corner. E’ questo l’ultimo squillo di una gara che si chiuderà di li a poco e che consegna all’Atalanta l’ottava vittoria consecutiva in campionato e che proietta Gomez e compagni a ridosso dell’Inter terza ed a cinque punti dalla Lazio seconda. Che siano i titolari o le cosiddette “seconde linee”, questa squadra conferma per l’ennesima volta di voler continuare a sognare insieme alla sua gente sempre più in simbiosi con lo spirito e la grande voglia di rialzarsi del popolo bergamasco. Avanti tutta!

IL TABELLINO

CAGLIARI-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 27′ Muriel su rigore

CAGLIARI (3-4-1-2): Cragno; Pisacane (75′ Klavan), Carboni, Walukiewicz; Nandez, Ionita (66′ Faragò), Rog, Lykogiannis (66′ Mattiello); Nainggolan (66′ Birsa); Joao Pedro, Simeone (75′ Ragatzu). A disposizione: Ciocci, Rafael, Boccia, Cigarini, Ladinetti, Gagliano, Paloschi – Allenatore: Zenga

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Caldara, Palomino, Sutalo (83′ Toloi); Hateboer (73′ Gosens), De Roon, Tameze, Castagne; Pasalic (60′ Ilicic); Malinovski (60′ Gomez), Muriel (60′ Zapata) – A disposizione: Gollini, Rossi, Bellanova, Czyborra, Djimsiti, Colley, Freuler – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: La Penna di Roma

NOTE: gara di andata: Atalanta-Cagliari 0-2 – partita disputata a porte chiuse – ammoniti: Carboni (C), Pisacane (C), Palomino (A), Nandez (C), Hateboer (C) – espulsi: Carboni (C) per doppia ammonizione – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




L’Atalanta dei record di scena a Cagliari: dai ragazzi, non fermiamoci!

CAGLIARI, ORE 19.30

ZAPATA-SIMEONE, SFIDA TRA BOMBER

Dopo aver scritto un nuovo record con la settima vittoria consecutiva in campionato conquistata contro il Napoli lo scorso giovedì, l’Atalanta delle meraviglie del Gasp è di scena oggi in quel di Cagliari dove proverà a migliorar ulteriormente il primato conquistato qualche giorno fa contro la compagine sarda di Zenga che, dal canto suo, proverà sicuramente a rovinare la festa ai nerazzurri con i sardi reduci da due vittorie ed un pareggio nelle ultime tre uscite che hanno decisamente risollevato la classifica e le ambizioni europee della squadra isolana. Per la Dea è anche una nuova occasione per mettere altri punti nella già splendida classifica nerazzurra provando ad accorciare sulla Lazio seconda (ieri sconfitta dal Milan).

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: dopo il successo sul Napoli, il Gasp conta nuovamente su quasi tutta la rosa e pensa ad un possibile riposo per il Papu Gomez che potrebbe lasciar spazio ad Ilicic davanti insieme a Zapata e con Malinovskyi parzialmente favorito su Pasalic per una maglia; dietro potrebbe toccare a Palomino al posto di Caldara.

LE PROBABILI FORMAZIONI

CAGLIARI (3-5-2): Cragno; Pisacane, Carboni, Lykogiannis; Nandez, Ionita, Nainggolan, Rog, Mattiello; Simeone, João Pedro – Allenatore: Zenga

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi, Ilicic; Zapata – Allenatore: Gasperini




L’Atalanta sgretola un altro record: Napoli K.O., settima vittoria consecutiva!

SERIE A, VENTINOVESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 2-0: SUPERMARIO E GOSENS STENDONO GATTUSO

Sette vittorie consecutive: l’Atalanta frantuma un altro suo record nemmeno troppo vecchio (firmato dalle gestioni Colantuono ed eguagliato da Gasperini al suo primo anno in nerazzurro) ed inanella un filotto di sette successi consecutivi, pronto ovviamente ad esser ritoccato in meglio nelle prossime partite e lo fa con una prestazione dapprima attenta e poi pronta a colpire al posto giusto ed al momento giusto senza neppure (udite, udite) subire gol: il Napoli va al tappeto dopo un primo tempo in cui le contendenti paiono non voler pungersi a vicenda ma con una ripresa dove la Dea regola i partenopei in dieci minuti: prima con il colpo di testa di Pasalic in avvio, poi con il raddoppio di Gosens. Poi il Napoli prova a rialzar la testa ma senza la giusta lucidità per riuscire a graffiare una squadra che continua a vincere e regalare gioie e sorrisi ad una città che mai come in questo momento se lo merita.

Bergamo: la prima contro la seconda nel girone di ritorno, i gol a grappoli della Dea contro la concretezza del Napoli che con la cura-Gattuso ha ritrovato spirito e carattere oltre ad aver vinto la coppa Italia in finale con la Juve: insomma l’ennesimo terzo grado per la Dea dello stregone-Gasp che proverà a consolidar ancor di più il suo piazzamento Champions tentando magari di centrare quella settima vittoria consecutiva in campionato che sarebbe un nuovo record per la società orobica da andare a inserire nelle numerosissime pagine recenti del libro dei sogni nerazzurro.

ILICIC ANCORA IN PANCHINA: Gasperini recupera il Papu Gomez, che aveva preso una botta in allenamento mentre in difesa non ha Palomino (al suo posto Djimsiti) mentre non riposa Duvan Zapata, che è ancora titolare mentre in mezzo c’è De Roon con Pasalic avanzato a supporto dei due davanti ed Ilicic parte invece in panchina. Nel Napoli scioglie i dubbi della vigilia Gattuso e Mertens vince il ballottaggio con Milik in avanti con l’ex Inter Politano e Insigne, ed a centrocampo torna titolare Zielinski.

PARTITA A SCACCHI: dopo il minuto di silenzio osservato sullo scorrere delle note di “rinascerò, rinascerai” il match prende il via su ritmi decisamente lenti e con le due squadre che sembrano studiarsi a vicenda senza però tentare di far male l’una all’altra sin da subito. Al quarto d’ora il Papu prova a prendersi la scena provando la conclusione dalla distanza trovando l’opposizione di Ospina che manda in corner. Il portiere del Napoli è poi sfortunato poco prima della mezz’ora quando si taglia durante uno scontro di gioco ed è costretto ad uscire applaudito da compagni di squadra e avversari con Meret che entra al suo posto.

POCHE EMOZIONI: decisamente poche le emozioni del primo tempo, l’equilibrio regna sovrano tra due squadre che sembrano rispettarsi a vicenda senza però cercar di colpirsi e farsi male e l’inevitabile conseguenza è che il primo tempo si chiude con uno scontatissimo 0-0 dopo quattro di recupero.

PASALIC-GOSENS, LA DEA RIPARTE COL TURBO!: nessun cambio durante l’intervallo da parte del Gasp che però deve aver dato la carica ai suoi che ripartono con un piglio diverso ed al terzo la musica cambia: il Papu sgomma via e crossa in area per la testa di Pasalic, tutto solo e libero di battere Meret e portar la Dea sull’1-0. I nerazzurri volano sulle ali dell’entusiasmo dopo aver sbloccato il match, nemmeno cinque minuti ed ecco il raddoppio firmato da Gosens che colpisce con un bel diagonale all’interno dell’area dopo una bella azione atalantina che vale il 2-0!

NAPOLI CI PROVA MA SENZA PUNGERE: messo all’angolo con un uno-due terribile dei nerazzurri, il Napoli prova a scuotersi e appena prima del quarto d’ora Gollini è fondamentale in uscita su Lozano; poi al ventitre è Fabian Ruiz a far venir i brividi ai tifosi nerazzurri con una conclusione che finisce fuori di un soffio. Nel frattempo il Gasp inizia con i cambi inserendo Palomino per Caldara, mentre i minuti scorrono e a dieci dalla fine Gollini la fa grossa respingendo una conclusione da fuori e regalando palla a Milik che segna, ma in fuorigioco.

SETTE VOLTE DEA, E’ RECORD!!!: scorrono i minuti e l’Atalanta inizia a veder la linea del traguardo dell’ennesima grande impresa, con il Napoli che a sua volta inizia ad alzar bandiera bianca: così nel finale il Gasp può inserir diversi giocatori, da Hateboer per Djimsiti fino al Muriel, Tamaze e Sutalo (esordio in serie A per lui) al posto rispettivamente di Gomez, Pasalic e Toloi. Quattro minuti di recupero e per l’Atalanta è tempo di festeggiar un nuovo record: sette vittorie consecutive in serie A, sgretolato il record che fu della Dea di Colantuono (e anche del primo anno di Gasperini) che diventano nove se si considerano anche le due gare di Champions con il Valencia. Questi ragazzi ormai ci lasciano ogni partita di più senza parole: Bergamo e la sua gente può continuare così a sognare e sorridere, cosa per nulla scontata visti gli ultimi mesi da cui siamo reduci un po’ tutti noi. Grazie di cuore ragazzi!!!

IL TABELLINO:

ATALANTA-NAPOLI 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 2′ st Pasalic (A), 13′ st Gosens (A)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi (44′ st Sutalo), Caldara (27′ st Palomino), Djimsiti (36′ st Hateboer); Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez, Pasalic (44′ st Tameze); Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Bellanova, Czyborra, Da Riva, Ilicic, Colley, Muriel – Allenatore: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina (30′ pt Meret); Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Demme (28′ st Lobotka), Ruiz, Zielinski; Politano (28′ st Callejòn), Mertens (12′ st Lozano), Insigne (13′ Milik) – A disposizione: Karnezis, Luperto, Ghoulam, Manolas, Hysaj, Elmas, Younes – Allenatore: Gattuso

ARBITRO: Doveri di Roma

NOTE: gara di andata: Napoli-Atalanta 2-2 – partita disputata a porte chiuse – ammoniti: Toloi (A); Mario Rui (N) – recuperi: 4′ p.t. e 4′ s.t.




Arriva il Napoli, l’Atalanta va a caccia della settima meraviglia

BERGAMO, ORE 19.30

ZAPATA-INSIGNE E’ LA GRANDE SFIDA DEL GOL

Dopo il successo di Udine, l’Atalanta delle meraviglie torna nuovamente in campo questa sera nella giornata conclusiva della ventinovesima di serie A aspettando a Bergamo il Napoli di Gattuso. I nerazzurri continuano la caccia a punti pesanti per metter sempre più al sicuro il quarto posto in classifica ma nel match odierno vanno a caccia di un nuovo record di vittorie consecutive in campionato: eguagliato quello di sei successi (già riuscito in precedenza alla Dea targata Colantuono e poi anche all’attuale tecnico Gasperini) di fila, una vittoria contro i partenopei segnerebbe una nuova pagina di storia da parte dei nostri ragazzi. Occhi però al Napoli, che nel girone di ritorno ha collezionato un solo punto in meno della Dea e che cercherà il colpaccio per alimentare ancora qualche speranza di quel posto in Champions attualmente occupato da Gomez e compagni con dodici punti di margine sui campani. Un’altra grande serata di gol ed emozioni pare attenderci, prepariamoci a gustarcela al meglio: forza ragazzi!!!!

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: out Palomino in difesa, scelte quasi obbligate dietro per il tecnico nerazzurro che conferma i tre che hanno iniziato il match di Udine mentre Castagne pare favorito su Hateboer in corsia con Pasalic avanzato a supporto del Papu e Zapata mentre ancora panchina per Ilicic non ancora al meglio.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-5-2): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti; Castagne, De Roon, Freuler, Gosens; Gomez, Pasalic; Zapata – All.: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Koulibaly, Mario Rui; Fabian Ruiz, Demme, Zielinski; Politano, Mertens, Insigne – All.: Gattuso




L’Atalanta vola con la legge dell’ex: Zapata e Muriel abbattono l’Udinese

SERIE A, VENTOTTESIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 2-3: MURIEL ENTRA E DECIDE IL MATCH

E sono sei: l’Atalanta è un fiume di belle, bellissime notizie. Vince ad Udinese una partita non spettacolare ma molto pratica, centra la sesta vittoria consecutiva, sale ad ottanta gol campionato, stacca la Roma a nove punti e vede l’Inter ad una sola lunghezza. La banda del Gasp è ancora una volta una sinfonia pur in una serata non brillantissima in cui fa la cosa più importante: vincere. Passa subito con Zapata, poi viene infilata da Lasagna con un gol in contropiede, stringe i denti in un match bruttino fino all’intervallo. Poi nella ripresa il Gasp cambia e mette Muriel che si inventa due gol bellissimi e fa allungar la Dea sul 3-1; nel finale accorcia ancora Lasagna ma non basterà. L’Atalanta vince a Udine con gli ex.

Udine: alla ricerca del sesto sigillo, per sfruttare al meglio la sconfitta della Roma contro un avversario in crisi di risultati ma con un gioco rognoso e capace di imbrigliare spesso gli avversari. L’Atalanta sfida l’Udinese sul suo campo e cerca campo per volare cementar ancor di più il suo quarto posto e provare a pareggiare il record di vittorie consecutive (sei) contro i padroni di casa che, privi di un paio di giocatori importanti, cercano di invertir la rotta di una classifica bruttina ma che vorrebbe evitare di peggiorare ulteriormente.

ANCORA PANCHINA PER ILICIC: condizione non ancora al top per Ilicic che il Gasp lascia ancora inizialmente in panchina con in campo confermatissimo Malinovskyi con il Papu e Zapata davanti mentre Castagne in corsia gioca al posto di Gosens e Caldara prende il posto di Palomino in difesa. Nei padroni di casa, Gotti, che deve fare a meno di Mandragola e De Paul, davanti si affida a Lasagna con Fofana e Jansen in mezzo a cercar di arginare le avanzate nerazzurre.

ZAPATA LA SBLOCCA SUBITO: avvio scoppiettante del match con i padroni di casa pericolosissimi al sesto quando Fofana trova il corridoio giusto verso la porta ma Gollini è decisivo in uscita ad evitare guai peggiori e la Dea che risponde sul capovolgimento di fronte con una bellissima conclusione di Gomez con Musso che vola e manda in corner un tiro che pareva destinato a finir in rete. Ma la squadra del Gasp passa all’ottavo quando Zapata viene pescato in area da Toloi: controllo e tiro imprendibile per il portiere friulano che porta all’1-0 atalantino.

LASAGNA INFILA LA DEA IN CONTROPIEDE, 1-1: dopo una partenza davvero ricca di emozioni la gara cala di intensità con i nerazzurri in controllo del match ma incapaci di creare altre occasioni degne di tal nome. L’Udinese aspetta, stringe i denti e, quando riparte fa male, malissimo alla Dea: Fofana lancia Lasagna che brucia la difesa nerazzurra sul filo del fuorigioco e va a segnare il punto con cui i friulani rimettono in equilibrio il match alla mezz’ora. Ancora Fofana e Lasagna protagonisti pochi minuti più tardi con sempre il primo che offre palla al secondo che prova il pallonetto che scavalca Gollini ma finisce sopra la traversa; poi tocca a Musso superarsi, stavolta su Malinovskyi con un colpo di reni che evita il gol e manda la palla in calcio d’angolo per quello che è l’ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude senza recupero e con le due squadre in parità.

RIPRESA, IL GASP CAMBIA: cambia in difesa il Gasp durante l’intervallo, ne fa le spese Djimsiti che viene sostituito in avvio da Palomino e l’Udinese che al sesto è pericolosa con una conclusione al volo di Wallace in area che finisce fuori di pochissimo e mette i brividi a Gollini. Altro cambio per la Dea pochi istanti dopo, entra Muriel in campo al posto di Malinosvkyi. Ci prova Freuler al tredicesimo al termine di una bella azione dei nerazzurri ma conclusione dello svizzero troppo debole e Musso blocca senza problemi: altri cambi per il Gasp che inserisce De Roon e Gosens al quarto d’ora a posto di Pasalic ed Hateboer.

MURIEL ACCENDE IL CANNONE: BUM-BUM E 3-1!: l’Udinese si abbottona dietro e sembra riuscire a gestir le offensive nerazzurre fin quando Muriel non inizia a scaldar i motori: prima chiama Musso alla grandissima parata sulla sua conclusione, poi però lo trafigge al minuto venticinque con un bolide terra-aria direttamente da calcio di punizione che riporta la Dea in vantaggio al Friuli. Il colombiano è scatenato, sfiora la doppietta poco dopo la mezz’ora (altra grande parata di Musso) e poi fa di nuovo centro a undici dalla fine con un’altra gran botta da fuori che fa scappare in avanti la Dea sul 3-1.

LASAGNA ACCORCIA, MA VINCE LA DEA E VEDE L’INTER: entra anche Ilicic negli ultimi minuti di partita anche per dar fianco ad uno strematissimo Gomez con l’Udinese che nel finale prova a sfruttar la stanchezza dei nerazzurri ed a quattro dalla fine la riapre, ancora con Lasagna che anticipa tutti di testa e firma la sua personale doppietta. Tuttavia i friulani non riusciranno ad esser più pericolosi e la Dea gestirà bene i restanti minuti da giocare, compresi i quattro di recupero al cui termine i ragazzi del Gasp possono festeggiare la sesta vittoria consecutiva in campionato, eguagliando il record dell’Atalanta di Colantuono e dello stesso Gasperini. Record a parte, la Dea vola a +9 sulla Roma mettendo ulteriori tre punti tra se ed i giallorossi a difesa del proprio quarto posto e, nota non da poco, facendosi minacciosa alle spalle di un’Inter che ora è li ad un punto (anche se i nerazzurri di Milano devono ancora giocare): sognare, a questo punto, non costa davvero nulla. E a Bergamo la gente vuol continuare a farlo con un sorriso grande così, specie dopo gli incubi dei mesi scorsi. Avanti tutta!

IL TABELLINO:

UDINESE-ATALANTA 2-3 (primo tempo 1-1)

RETI: 9’ p.t. Zapata (A), 31’ p.t. Lasagna (U), 26’ s.t. Muriel (A), 34’ s.t. Muriel (A), 42’ s.t. Lasagna (U)

UDINESE (3-5-2): Musso; Ekong (21’ s.t. Becao), Nuytinck, Samir; Stryger Larsen (37’ s.t. Ter Avest), Walace, Jajalo (37’ s.t. Nestorovski), Fofana, Sema (21’ s.t. Zeegelaar); Teodorczyk (26’ s.t. Okaka), Lasagna – All.: Gotti

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti (1’ s.t. Palomino); Hateboer (14’ s.t. Gosens), Pasalic (14’ s.t. De Roon), Freuler, Castagne; Malinovskyi (7’ s.t. Muriel); Gomez (35’ s.t. Ilicic), Zapata – All.: Gasperini

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

NOTE: gara di andata: Atalanta-Udinese 7-1 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: 40’ p.t. Malinovskyi (A), 24’ s.t. Becao (U), 31’ s.t. Caldara (A), 32’ s.t. Zeegelaar (U) – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




L’Atalanta va a Udine per provare a mettere la sesta

UDINE, ORE 19.30

CON TRE PUNTI, EGUAGLIATO IL RECORD DI VITTORIE CONSECUTIVE

Dopo la grande rimonta ai danni della Lazio, l’Atalanta torna in campo questa sera all’ora di cena nella prima trasferta post-Covid per i ragazzi del Gasp che saranno di scena ad Udine: i nerazzurri vanno a caccia di altri punti pesanti per blindare sempre più il quarto posto e, perchè no, sperar di approfittare di un passo falso dell’Inter al terzo posto. Però bisogna prima pensar a superare l’Udinese, avversario rognoso con i friulani in cerca anche loro di importanti punti per allontanarsi dalle zone basse della classifica. Con un successo la squadra del Gasp centrerebbe la sesta vittoria consecutiva, eguagliando il record stabilito dalle Atalanta di Colantuono e dello stesso Gasperini.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con il ritorno di Pasalic dopo la squalifica e il pieno recupero di Ilicic, mister Gasperini torna ad avere piena abbondanza a disposizione: il croato e lo sloveno potrebbero esser schierati sin dal primo minuto con Caldara che in difesa giocherebbe al posto di Palomino che è diffidato.

LE PROBABILI FORMAZIONI

UDINESE (3-5-2): Musso; Troost-Ekong, Nuytinck, Samir; Larsen, Ter Avest, Jajalo, Fofana, Sema; Okaka, Lasagna – Allenatore: Gotti

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Caldara, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pasalic, Gosens; Gomez; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini