L’EuroAtalanta prova a mettersi alle spalle il campionato: contro i danesi a caccia della vittoria

BERGAMO, ORE 21

ASSALTO AI DANESI PER AVVICINARE GLI OTTAVI

Vincere significherebbe avvicinarsi molto alla qualificazione, per l’Atalanta. Gian Piero Gasperini lo sa e per questo schiererà la miglior formazione possibile. In porta torna Sportiello dopo l’infortunio di Gollini: per quest’ultimo fortunatamente nessuna ricaduta al crociato posteriore del ginocchio sinistro, gli esami hanno evidenziato soltanto un trauma contusivo (salterà anche Udinese e Ajax). In difesa Toloi, Romero e Djimsiti; sugli esterni agiranno Hateboer e Gosens; al centro favorito Pessina su Freuler accanto a De Roon. L’inesauribile Gomez confermato alle spalle di Zapata e Muriel, con quest’ultimo in vantaggio su Ilicic per una maglia da titolare. Assenti Caldara, Gollini e Pasalic per infortunio, oltre ai positivi Miranchuk e Malinovskyi.

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LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Pessina, Gosens; Gomez; Muriel, Zapata – All.: Gasperini

MIDTJYLLAND (4-2-3-1): Hansen; Andersson, Høegh, Scholz, Paulinho; Onyeka, Madsen; Dreyer, Mabil, Kraev; Kaba – All.: Priske




Atalanta-Hellas Verona 0-2: le fatiche del mestro Gasperini

L’allievo Juric ha finalmente superato il maestro Gasperini”: più o meno è stata questa la frase di apertura o titolo di molti quotidiani e siti sportivi nel day after di Atalanta Verona.

I numeri e le statistiche precedenti al match sembravano indicare l’unica possibile via della vittoria per i nerazzurri, ma la legge dei grandi numeri (e non solo quella) spesso sovverte i pronostici.

L’Atalanta per un’ora ha confermato le aspettative, ma la bravura mista a  fortuna di Silvestri e un calo sempre più evidente di condizione, ha incanalato il match sul binario opposto.

Che la Dea perda spesso punti a cavallo tra Champions e campionato è ormai un dato di fatto, e in questo momento storico risulta ancora più matematica l’equazione.

La poca lucidità applicata ad una condizione precaria non può che sortire effetti indesiderati contro squadre medio-piccole, ma non inaspettati.

Atalanta Verona: Gasperini fatica molto

Tra chi cerca cause mistiche o tattiche, c’è Gasperini che alla vigilia del match contro gli scaligeri preannuncia l’andamento ondulatorio dei nerazzurri. Alti e bassi decisamente fastidiosi, ma non per questo irrimediabili.

Oltre a fare i conti con gli infortuni e con possibili assenza cause covid, l’allenatore di Grugliasco al momento fatica a trovare il giusto equilibrio e soluzioni appropriate per ogni partita. I nuovi hanno finito il rodaggio, come dichiara Gasp, ma questo non significa che siano pronti ad eguagliare come prestazione i titolari.

Fatiche a cui Gasp è abituato da anni, ma quest’anno l’asticella si è alzata. La mancata preparazione estiva ha inevitabilmente obbligato l’Atalanta a un tour de force perenne negli ultimi mesi, in cui anche le nazionali hanno decisamente contribuito a rendere più complicata la gestione delle energie psicofisiche.

Tanti ostacoli in più sul cammino della Dea di diversa natura che Gasp ha già pensato bene di accettare. La consapevolezza di ciò che si è e di ciò che si vive sono i primi passi verso una stagione inedita, difficile, ma da approcciare con serenità e umiltà.

Di fatica Gasp ne ha fatta in carriera per raggiungere alti livelli, e ora l’unico favore che chiede ai tifosi è la “fatica” di comprendere il momento senza troppi patemi d’animo. Siamo solo all’inizio e a volte basta solo attendere un po’ più del previsto, soprattutto quando il percorso si fa più tortuoso.




No, l’Atalanta di campionato non riesce a svoltare: Dea sciupona, punita due volte dal Verona.

SERIE A, NONA GIORNATA

ATALANTA-VERONA H. 0-2: LO SCACCO MATTO DI JURIC AL MAESTRO-GASP

Colpita e affondata nel momento migliore: l’Atalanta di campionato non ne vuol proprio sapere di riprendere a correre. Sconfitta in casa, e sorpassata, dal Verona di Juric che la aspetta, pare non pungere e poi invece la colpisce proprio quando pareva la Dea essere ad un nulla dallo sbloccare il match. Dopo un primo tempo con poche occasioni, nella ripresa i nerazzurri spingono ma Veloso colpisce la traversa per gli ospiti in avvio.

Poi il portiere veneto Silvestri compie tre grandi parate nel giro di pochi secondi: è uno dei momenti-chiave perchè poi Toloi commette una ingenuità in area che costa il penalty che lo stesso Veloso realizza. La Dea non si rialza più, il Gasp prova a cambiare ma finisce per incassare il 2-0 in contropiede con Zaccagni. Notte fonda per la Dea di campionato, ferma a quota quattordici e Gasp sorpassato proprio dall’allievo-Juric.

Bergamo: con negli occhi ancora le immagini della magica notte di mercoledì ad Anfield, per l’Atalanta è già tempo di rimettersi in pista e tornar in campo per la nona di campionato che vede i nerazzurri del Gasp ospitare il Verona sempre più sorprendente e guidato dall’ormai allievo più che consacrato Juric, cresciuto calcisticamente prima e come tecnico poi sotto la guida del tecnico di Grugliasco: e i risultati si sono sin qui visti.

ZAPATA TORNA TITOLARE: il Gasp deve rinunciare a Gosens e Pasalic out per problemi fisici oltre a Miranchuk risultato positivo al Covid-19 e da così spazio a Mojica al posto del tedesco in fascia mentre davanti conferma Ilicic ed il Papu con l’aggiunta di Zapata; dietro c’è Palomino con Romero in panchina. Nel Verona, Juric non ha Kalinic davanti ma davanti Di Carmine mentre in mezzo c’è l’ex Tamaze.

IL RICORDO DI MARADONA: doveroso minuto di silenzio in ricordo di Diego Armando Maradona, scomparso mercoledì, e la partita prende così il via su ritmi decisamente bassi e con le due squadre che non riescono a prevalere l’una sull’altra. Poi, al quarto d’ora l’Atalanta prova ad accendersi: bella azione con il Papu per Zapata che libera Ilicic in area che prova a concludere a giro ma con mira ampiamente imprecisa.

PAPU CI PROVA, MIRA IMPRECISA: la Dea tiene in mano il pallino del gioco mancando tuttavia al momento decisivo: alla mezz’ora il Papu si inventa uno slalom entrando in area e conclude con Silvestri che con i pugni si salva ed evita guai peggiori ai suoi.

Sempre il Papu nel primo minuto di recupero salta il diretto marcatore, si accentra ma conclude in maniera decisamente non impeccabile. Ultimo telegramma di un primo tempo che si chiude con le due squadre inchiodate sullo 0-0 ma con una Dea comunque propositiva contro un avversario molto rognoso.

RIPRESA, SILVESTRI SALVA GLI OSPITI: nessun cambio durante l’intervallo, con la Dea che riparte con i medesimi undici del primo tempo e con maggior decisione nel cercar il gol del vantaggio anche se il Verona spaventa i nerazzurri con il neo entrato Veloso che calcia da fuori e colpisce in pieno la traversa al settimo.

Poi, due minuti dopo, il portiere Silvestri è tre volte prodigioso nel giro di pochi secondi con tre grandi parate su Zapata due volte e poi Toloi con la Dea che va a un niente dal vantaggio.

TOLOI INGENUO, VELOSO LA SBLOCCA: poi esce dal guscio il Verona, prima con Di Carmine che in mischia in area manda fuori di pochissimo e poi con l’episodio che porta al rigore per la squadra di Juric quando Toloi entra malamente in area su Zaccagni. Pochi dubbi per l’arbitro, va Veloso dal dischetto e non sbaglia portando avanti gli ospiti dagli undici metri.

GOLLINI, ALTRO INFORTUNIO: a quel punto il Gasp cambia subito in attacco con Lammers e Muriel che entrano in campo al posto di Ilicic e Zapata poi la sfortuna si abbatte di nuovo su Gollini pochi minuti dopo con il portiere nerazzurro che accusa dolore ancora una volta nello stesso punto che gli costò l’infortunio ad agosto ed è costretto ad uscire, sostituito da Sportiello tra i pali.

ZACCAGNI CHIUDE I CONTI IN CONTROPIEDE: nel finale le prova un po’ tutte il mister nerazzurro inserendo Ruggeri ed il baby Traore al posto di Mojica e del Papu ma la sua Atalanta è più azzardo che testa. E il Verona la infila di nuovo: in contropiede è Zaccagni il più lesto ad entrar in area e superare Sportiello con un preciso diagonale. Sipario, partita in ghiaccio.

Nemmeno il gol della bandiera per una Dea che segna solo una rete nelle ultime tre uscite di campionato: incredibile per una squadra che macinava gol a grappoli nelle prime giornate di campionato. Una flessione che preoccupa ma non deve comunque abbattere. La squadra ha tenuto botta e fatto la partita per almeno un’ora abbondante ma si è improvvisamente spenta dopo il rigore ospite che ha aperto le marcature: e per una squadra abituata sin poco tempo fa a rimontare chiunque, questo è forse il segnale meno confortante. Dove non arriva la testa e la concentrazione, serate come queste diventano quasi scontate.

IL TABELLINO:

ATALANTA-VERONA H. 0-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 17′ s.t. Veloso (V), 38′ s.t. Zaccagni (V)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini (21′ s.t. Sportiello),  Toloi, Djimsiti, Palomino, Hateboer, de Roon, Freuler, Mojica (32′ s.t. Ruggeri), Iličić (18′ s.t. Lammers), Gomez (32′ s.t. Diallo), Zapata (18′ s.t. Muriel) – All.: Gasperini

VERONA H. (3-4-1-2): Silvestri, Ceccherini (29′ s.t. Favilli), Lovato (31’p.t. Danzi (1′ s.t. Veloso)), Dawidowicz, Faraoni, Tameze, Ilic (13′ s.t. Colley), Dimarco, Zaccagni, Barak, Di Carmine (13′ s.t. Salcedo) – All.: Juric

ARBITRO: Davide Massa di Imperia.

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: 20′ p.t. Gasperini (A), 39′ p.t. Ceccherini (V), 45′ p.t. Dawidowicz (V), 15′ s.t. Toloi (A), 35′ s.t. Diallo (A), 37′ s.t. Veloso (V) – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, c’è il Verona: la Dea vuol tornar a correre anche in campionato

BERGAMO, ORE 20.45

SI RINNOVA LA SFIDA TRA IL GASP E “L’ALLIEVO” JURIC

L’impresa di Anfield ancora negli occhi di giocatori e tifosi, ma per l’Atalanta è già tempo di voltare pagina e pensare nuovamente al campionato: dopo la storica impresa di Champions in casa del Liverpool, i nerazzurri attendono questa sera il Verona nell’anticipo serale della nona di Serie A.

Partita importante per la truppa del Gasp, che vuol cercare di ritrovare la vittoria anche in campionato dopo i due pari contro Inter e Spezia ma, per farlo, dovrà vedersela con un Verona che, nonostante le tante partenze durante il mercato, è sempre la bella realtà della scorsa stagione, guidata dalla bravura di quel Juric cresciuto e maturato calcisticamente all’ombra del Gasp sia da calciatore che da allenatore e che vorrà provare a rendere complicate le cose al proprio punto di riferimento.

Testa e mentalità giusta quindi, se questa Dea vuol portarsi un po’ più in alto nella classifica e ritrovare ancora le zone altissime della serie A.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: non ce la fanno Pasalic e Gosens che si aggiungono alla lista degli infortunati mentre Miranchuk è positivo al Covid e dunque anche lui salterà il match. Da queste certezze il Gasp deve costruire la sua Atalanta dove è probabile che in avanti giochino Zapata e Muriel con il Papu a supporto mentre dietro potrebbe riposare Romero (chance per Palomino?). In fascia una maglia per due tra Mojica ed il baby Ruggeri.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Mojica; Gomez; Muriel, D. Zapata – All.: Gasperini

VERONA (3-4-2-1): Silvestri; Cetin, Ceccherini, Dawidowicz; Faraoni, Veloso, Tameze, Dimarco; Barak, Zaccagni; Di Carmine – All.: Juric




Serie A, i risultati dopo l’8a giornata

I RISULTATI DELL'OTTAVA GIORNATA

SABATO 21 NOVEMBRE

ore 15.00
Crotone-Lazio 0-2: 
21′ Immobile, 58′ Correa

ore 18.00
Spezia-Atalanta 0-0

ore 20.45
Juventus-Cagliari 2-0: 38′ e 42′ Cristiano Ronaldo

DOMENICA 22 NOVEMBRE

ore 12.30
Fiorentina-Benevento 0-1: 52′ Improta

ore 15.00
Inter-Torino 4-2: 47′ Zaza, 62′ rig. Ansaldi, 64′ Sanchez, 67′ Lukaku, 84′ rig. Lukaku, 90′ Lautaro Martinez

Roma-Parma 3-0: 28′ Mayoral, 32′ e 40′ Mkhitaryan

Sampdoria-Bologna 1-2: 7′ Thorsby, 44′ aut. Regini, 52′ Orsolini

Verona-Sassuolo 0-2: 42′ Boga, 76′ Berardi

ore 18.00
Udinese-Genoa 1-0: 34′ De Paul

ore 20.45
Napoli-Milan 1-3: 20′, 54′ Ibrahimovic, 63′ Mertens, 95′ Hauge

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 8 6 2 0 19 8 +11 20
2 Sassuolo 8 5 3 0 20 9 +11 18
3 Roma 8 5 2 1 19 11 +8 17
4 Juventus 8 4 4 0 17 6 +11 16
5 Inter 8 4 3 1 20 13 +7 15
6 SSC Napoli 8 5 0 3 16 10 +6 14
7 Atalanta 8 4 2 2 18 14 +4 14
8 Lazio 8 4 2 2 13 13 +0 14
9 Hellas Verona 8 3 3 2 10 7 +3 12
10 Sampdoria 8 3 1 4 12 13 -1 10
11 Cagliari 8 3 1 4 14 17 -3 10
12 Bologna 8 3 0 5 13 14 -1 9
13 Spezia 8 2 3 3 11 15 -4 9
14 Benevento 8 3 0 5 11 20 -9 9
15 Fiorentina 8 2 2 4 10 13 -3 8
16 Udinese 8 2 1 5 7 11 -4 7
17 Parma 8 1 3 4 8 16 -8 6
18 Torino 8 1 2 5 14 20 -6 5
19 Genoa 8 1 2 5 7 16 -9 5
20 Crotone 8 0 2 6 6 19 -13 2



Spezia-Atalanta 0-0: Non va tutto bene, non va tutto male

Siamo tornati indietro di due anni e mezzo. Alzi la mano chi, al secondo gol divorato da Mario Pasalic, non ha rivisto i fantasmi di quella maledetta sera di fine agosto in quel di Copenaghen, quando il croato (in buona compagnia, allora) si mangiò un paio di reti, con la partita che terminò 0-0 e poi i danesi che ai rigori centrarono la qualificazione ai gironi di Europa League.

Questa volta non c’è stata la lotteria dei tiri dal dischetto, ma il punteggio è rimasto identico. Dal “Manuzzi” di Cesena, l’Atalanta porta via solo un punto nella sfida contro lo Spezia, salendo a quota 14 punti in classifica. Un pareggio che però non ha soddisfatto la maggioranza dei tifosi atalantini, convinti di fare un sol boccone delle Aquile. Vero, il rammarico c’è, ma non bisogna cedere alla tentazione di vedere solo “nero”. Perché, nonostante tutto, un po’ di azzurro c’è.

Innanzitutto, la classifica che è, aspettando gli impegni delle altre, ancora corta. Poi, le occasioni da rete create. Vero, l’Atalanta è ancora lontana parente di quella ammirata nelle prime tre giornate. Però non è neanche derelitta, perché una squadra derelitta non ti costruisce cinque limpide occasioni da gol e costringe il portiere avversario a diventare il migliore in campo. Per tacere della rete annullata (giustamente, la regola è questa, poche discussioni) a Gosens per quella spalla di Zapata in fuorigioco pizzicata dal VAR.

E poi lo scotto da pagare alle due grosse pietre a cui è legata la Dea 2020/2021: la mancata preparazione estiva che ancora sta riverberando tutte le sue conseguenze e gli impegni delle Nazionali che puntualmente consegnano a Gasperini alcuni calciatori solo alla vigilia della partita di ripresa. Tant’è vero che il tecnico ne ha saggiamente deciso di lasciarne a casa alcuni.

Quindi, questo punto così disprezzato potrebbe in un futuro prossimo diventare, chissà, benedetto. Anche perché vorremmo vedere Roma, Milan, Lazio e compagnia cantante in casa di questo Spezia che molti espertoni già vedevano in B alla vigilia del torneo e che invece darà filo da torcere a tutti, soprattutto ora che tornerà a casa sua, al “Picco”.

Poi, i singoli. Romero sempre di più leader difensivo di una squadra che in campionato negli ultimi 270 minuti ha subito solo 2 reti (una situazione del genere non accadeva dalla 29a alla 31a giornata dello scorso campionato, 0 reti al passivo con Napoli, Cagliari e Sampdoria). Pessina può essere più di Pasalic un’alternativa a Freuler in mediana, sperando che a gennaio la società riesca finalmente a trovare un centrocampista di ruolo.

Allora, non è che vada tutto così male. Però, ovviamente, non va tutto così bene. Sul banco degli imputati sale, purtroppo, ancora una volta Gasperini e la sua incomprensibile gestione dei cambi. Primo tempo, si fa male Depaoli (che, tra l’altro, non stava facendo male). Hateboer è a Zingonia, Piccini sarebbe il suo sostituto naturale. Peccato che lo sappiano anche i sassi della Val d’Aosta che l’ex Valencia è al rientro, non può avere tanto minutaggio nelle gambe e, soprattutto, non si è mai allenato in questi giorni con i tre titolari dell’attacco. Ergo, non sarebbe stato più saggio inserire Sutalo che già si era ben disimpegnato in quel ruolo a Crotone?

Come prevedibile, infatti, Piccini si è trovato ad essere un pesce fuor d’acqua e a metà secondo tempo era cotto. E poi, con un Ilicic che è apparso in crescita ma che nel secondo tempo è crollato fisicamente, non tenendo su un pallone, perché solo 8 minuti a Miranchuk? Il russo può rappresentare un valore aggiunto per quest’Atalanta, ma non può fare miracoli in un minutaggio così esiguo.

Vero, nel calcio esiste la riconoscenza e nessuno toglierà mai i meriti di tutto a Gasperini. Però la riconoscenza non fa punti in classifica. E il primo a saperlo è proprio il tecnico piemontese.




Atalanta quanti sprechi, lo Spezia tiene botta e frena i nerazzurri sullo 0-0

SERIE A, OTTAVA GIORNATA

SPEZIA-ATALANTA 0-0: LA NEOPROMOSSA MANDA LA DEA IN BIANCO

Le nazionali indigeste: per fortuna fino a marzo non ne parleremo più… questa è la sintesi migliore dopo il passo falso dell’Atalanta, che non va oltre lo 0-0 con lo Spezia dopo aver creato una marea di palle-gol nel secondo tempo ma senza concretizzarle. Un palo per parte nel primo tempo (Farias e Zapata), nella ripresa la rete la trova Gosens ma è pescato dal Var un millimetrico fuorigioco di Zapata che rende vano tutto quanto. Nel finale però Provedel sale in cattedra e Pasalic sciupa due grandi occasioni per sbloccarla: non si sarebbe segnato nemmeno giocando fin domattina. Finisce 0-0, un bravo anche allo Spezia e ora testa a Liverpool perchè mercoledì ci aspetta una partita di quelle davvero importanti.

Cesena: dieci partite in trenta giorni. L’Atalanta inizia la sua scalata verso le vacanze di Natale che i nerazzurri raggiungeranno solo dopo una serie infinita di partite che ci diranno quanto questa squadra può dire la sua tra campionato e Champions dove i nerazzurri vogliono da una parte restar nelle zone nobili mentre in Europa cercheranno di centrare per la seconda volta di fila nella sua storia il pass per gli ottavi. Un progetto ambizioso da mettere in pratica in questi trenta giorni: si inizia oggi, contro il sin qui sorprendente Spezia che, da neo-promossa ed alla sua prima volta in serie A sta sin qui disputando una ottima stagione con i suoi otto punti racimolati sin qui per quella che molto addetti ai lavori davano come una sicura retrocessa.

PESSINA E DE PAOLI DAL 1′: restano a casa, oltre ai soliti infortunati, anche Mojica, Muriel ed Hateboer dopo i dispendiosi impegni con le loro nazionali. Scelte che mister Gasperini compensa recuperando Gosens e De Roon oltre a Gollini tra i pali mentre in mezzo ecco Pessina dal primo minuto con De Paoli che gioca in fascia al posto di Hateboer. Davanti ci sono il Papu, Ilicic e Zapata. Nello Spezia, Italiano propone un tridente con Gyasi, Farias e Nzola mentre in mezzo conta sull’estro dell’under21 azzurro Pobega.

BRIVIDO-FARIAS POI CHANCE PER GOSENS: pronti-via e subito un brivido per la Dea al secondo minuto quando Farias prova a mettersi in proprio, si accentra e conclude centrando il palo con Gollini immobile e la Dea che ringrazia la buona sorte. Lo stesso Farias al quinto ci riprova ma stavolta la mira è ampiamente fuori misura. L’Atalanta risponde con una bella iniziativa di Gosens a ridosso del quarto d’ora, il tedesco prova a concludere in area ma non centra lo specchio della porta.

ZAPATA SI FERMA AL PALO: subito un cambio in casa nerazzurra al minuto ventitre quando De Paoli accusa problemi fisici e chiede il cambio con Cristiano Piccinni che fa così il suo esordio in campionato con la maglia atalantina. La partita non decolla ma al trentanovesimo la Dea pareggia il conto dei legni colpiti con Zapata, che riceve palla ai limiti dell’area, si gira e conclude centrando in pieno il palo. Poco altro da dire da qui alla fine di un primo tempo che si chiude dopo due minuti di recupero con le due squadre in parità non solo nei legni colpiti ma anche nel punteggio: uno 0-0 che non fa una piega per quanto visto nei primi quarantacinque di gioco.

RIPRESA: GOSENS SEGNA, IL VAR ANNULLA: cambia subito in avvio di ripresa il Gasp concedendo riposo al Papu e inserendo Pasalic al suo posto e con la Dea che riesce a sbloccar il match all’undicesimo con un bel diagonale di Gosens ma tutto è reso vano dalla posizione di fuorigioco millimetrica di partenza di Zapata che viene pescata dal Var che annulla così la rete nerazzurra. Lo Spezia prende così coraggio e Gollini deve respingere con i pugni una conclusione di Farias un paio di minuti dopo.

PASALIC, DOPPIO SPRECO NEL FINALE: l’Atalanta nel finale può però solo recriminare con se stessa perchè le occasioni le crea, ma senza concretizzarle: gli ingressi di Lammers e Miranchuk per Zapata e Ilicic scuotono la Dea che proprio con l’olandese va al tiro e Provedel inizia il suo show nel finale di gara, perchè poi il portiere dello Spezia si supererà su Pasalic prima e subito dopo con Gosens al trentottesimo, poi ancora Pasalic si ritrova a tu per tu con il portiere di casa ma calcia incredibilmente addosso a lui.

PAREGGIO E RAMMARICO: la Dea schiuma rabbia anche nei cinque minuti di recupero concessi provando più con la forza che con la testa a sbloccare una partita che però non cambierà più. Lo Spezia strappa così con merito un pareggio a reti bianche senza rubare nulla, i nerazzurri devono invece recriminare più con se stessi per le occasioni fallite nella seconda parte di un match in cui, probabilmente, non si sarebbe segnato mai nemmeno se si fosse giocato sin mezzanotte…

IL TABELLINO

SPEZIA-ATALANTA 0-0

SPEZIA  (4-3-3):  Provedel,  Vignali (10’ st Mattiello), Terz (30’ st Chabot)i, Erlic, Bastoni (17’ st Marchizza), Estevez (30’ st  Deiola), Ricci, Pobega (1’ st Maggiore), Farias, Gyasi, Nzola – All.: Italiano

ATALANTA(3-4-1-2): Gollini, Toloi, Palomino, Romero, De Paoli (25’ Piccini; 41’ st Sutalo), De Roon, Gosens, Pessina, Zapata (22’ st Lammers), Gomez, Ilicic (39’ st Miranchuk) – All.: Gasperini
 
ARBITRO: Antonio Rapuano di Rimini

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: 3’ Ricci (S), 28’ Estevez (S), 38’ Gosens (A), 7’ st’ Pasalic (A), 20’ st Terzi (S), 40’ st Pessina (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.