Ajax-Atalanta 0-1: tempi avversi creano uomini forti.

AJAX-ATALANTA- “Uomini forti creano tempi tranquilli”. Basterebbe questa citazione ha spiegare l’ennesima impresa in Champions dell’Atalanta, uscita da Amsterdam con il bottino pieno e sicuramente maggiore tranquillità d’animo rispetto ai giorni precedenti la sfida contro i lanceri.

Basta un gol di Muriel per dissipare ogni dubbio sulla mentalità ancora vincente della Dea. Basta un’altra leggendaria prestazione in trasferta di tutta la squadra per ribadire all’Europa che la Dea aldilà di ogni difficoltà extracampo, non ha nessuna intenzione di rinunciare a qualsiasi forma di ambizione in Italia e in Champions.

ANTIDOTI-  Le tossine di presunti audio romanzati che poco prima della sfida di Champions avevano cercato di avvelenare l’ambiente con ricostruzioni catastrofiche sul futuro del Gasp  sono state annichilite grazie all’antidoto della compattezza, perché come ha poi detto De Roon nel postpartita, solo una grande squadra poteva mostrare tanta maturità date quelle voci fuoricampo.

Audio e ipotesi che come il canto delle sirene di Ulisse avrebbero potuto destabilizzare l’ambiente  e attirare nel baratro i nerazzurri, ma il comandante Gasp dopo la nefasta esperienza all’Inter di un decennio fa, ormai ha imparato a tappare sempre le orecchie.

VINCERE PER CONVINCERE- Alla fine però basta sempre una vittoria per convincere se stessi e gli altri che tutto il resto è noia. Meno si gioca, più le polemiche prendono piede nella mente di addetti ai lavori e tifosi, dando vita a elucubrazioni mentali infondate e spesso al limite del surreale.

Basta giocare e fare il proprio lavoro nella notte più difficile e decisiva di questo inizio di stagione per zittire haters e i timorati della Dea (o invidiosi, fate voi).

Un’Atalanta forse meno propositiva e passiva per larghi tratti, data la verve offensiva dell’Ajax, ma capace di pungere e infilzare in poco tempo la presa approfittando delle lacune difensive dei lanceri. Tanta corsa, grinta, compattezza difensiva e di reparti che hanno confermato la mentalità ormai da studentessa universitaria (come direbbe Percassi) di questa Dea, convinta sempre più di poter raggiungere la lode al più presto, bruciando molte tappe.

La fortuna aiuta gli audaci, ma allo stesso tempo permette agli uomini afflitti dai tempi avversi di risollevarsi con le proprie forze e di costruirsi il proprio destino, e di certo non possono essere due audio senza faccia e identità a creare scompiglio all’interno di un gruppo come quello nerazzurro da quasi un quinquennio non ha lasciato niente al caso, ma solo alla propria volontà d’animo e consapevolezza di poter riscrivere sempre un nuovo futuro prosperoso.




Vedi Amsterdam e vai in paradiso: grande Atalanta, battuto anche l’Ajax. Siamo agli ottavi di Champions!

CHAMPIONS LEAGUE, SESTA GIORNATA

AJAX-ATALANTA 0-1: MURIEL ENTRA E DECIDE IL MATCH

Se serviva una risposta, eccola qua: l’Atalanta espugna Amsterdam e vola agli ottavi di Champions League. Alla Dea bastava anche un pareggio, ma non si è voluta accontentare la squadra del Gasp: dopo un primo tempo piuttosto noioso, nella ripresa i nerazzurri provano a spingere di più ma ringraziano Gollini che compie una gran parata su Classen. Poi entra Muriel per uno stanchissimo Zapata e decide la gara grazie al gol proprio del colombiano scattato sul filo del fuorigioco e che non fallisce il gol che vale un’altra pagina di storia nerazzurra. In mezzo alle big d’Europa ci siamo ancora anche noi!

Amsterdam (Olanda): il destino nelle proprie mani: due risultati su tre a disposizione per volare agli ottavi di Champions e, dovesse finire male, il “paracadute” dei sedicesimi di Europa League è comunque in cassaforte. L’Atalanta prova a far parlare il campo dopo giorni in cui si è parlato più di altro che di pallone e calcio giocato: l’occasione è davvero quella ghiotta per cercare di unire l’ennesimo, storico traguardo, al diffondersi di voci più o meno attendibili su giocatori e allenatore.

ZAPATA SI, ILICIC NO: alla fine il Gasp preferisce Zapata e Gomez davanti con Ilicic inizialmente in panchina e Pessina in mezzo mentre tra i pali rientra Gollini e Gosens è regolarmente in campo dopo la positività al tampone di sabato scorso. Negli olandesi, Ten Hag non recupera Blind e schiera Lisandro Martinez mentre al centro dell’attacco c’è il baby Brobbey in tandem con Antony e Tadic.

PRIMO TEMPO SOPORIFERO: la partita è sin da subito molto bloccata con i padroni di casa che provano a far la partita mantenendo il possesso della sfera e la Dea che attende per ripartire: al diciannovesimo De Roon prova la conclusione dal limite dell’area e la sfera però finisce a lato. L’Ajax dal canto mena le danze ma non riesce ad essere pericoloso grazie alla prova accorta della difesa nerazzurra che non concede spazi ed il risultato dopo metà match e tre di recupero è inevitabilmente inchiodato sullo 0-0.

RIPRESA, BELLO SPUNTO DI PESSINA: nessun cambio durante l’intervallo e il match riprende così dopo il riposo e l’andazzo in campo non cambia di molto anche se la Dea pare un po’ più propositiva: al ventesimo bella discesa di Pessina che salta un avversario, arriva in area e crossa per Zapata che però è anticipato in angolo da un difensore.

GOLLINI SALVA TUTTO SU CLASSEN: al ventitreesimo l’Atalanta rischia però di combinarla davvero grossa quando Djimsiti è autore di un retropassaggio quasi suicida su Gollini, arriva Freuler stende in area Huntelaar con l’arbitro che lascia correre e non interviene nemmeno la Var (per fortuna!). Poi la Dea deve ringraziare al ventinove Gollini, che si supera su Classen che si era ritrovato praticamente a tu per tu con il portiere nerazzurro.

ENTRA MURIEL, ESTASI DEA: ad undici dalla fine la squadra di casa resta in dieci quando Gravembergh rimedia il secondo giallo dopo un intervento scomposto sul Papu mentre in panchina il Gasp ha in precedenza sostituito Gosens con Palomino e uno stremato Zapata per Muriel. E proprio il neo entrato colombiano riceve al trentottesimo un gran pallone da Freuler che lo lancia sul filo del fuorigioco e mette dentro il gol che porta la Dea avanti ad Amsterdam.

QUI SI FA LA STORIA, SIAMO AGLI OTTAVI!: con due risultati su tre a disposizione, ora la Dea può gestire con meno ansia le ultime battute di un match in cui l’Ajax, in inferiorità numerica, non riesce davvero più a rendersi pericoloso. Quattro minuti di recupero ancora (poi diventati cinque per ulteriori cambi da parte dei padroni di casa durante l’extra-time) ed il triplice fischio finale fa partire l’estasi nerazzurra per il secondo pass per gli ottavi di finale di Champions League centrato nella storia di un’Atalanta che le ha vinte tutte e tre in trasferta portandosi a casa gli scalpi di Liverpool e, questa sera, dell’Ajax. La bella notizia è che l’Atalanta vola agli ottavi, ne aspettiamo anche altre nel corso del post partita: e che dal grigiore di Amsterdam torni a splendere il sereno sul cielo di Bergamo.

IL TABELLINO:

AJAX-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-0)

RETE: al 39′ s.t. Muriel

AJAX (4-3-3): Onana; Mazraoui, Schuurs, Martinez (46′ st Timber), Tagliafico (18′ st Huntelaar); Klaassen, Labyad (19′ st Ekkelenkamp), Gravenberch; Tadic, Brobbey (1′ st Promes), Antony. A disposizione: Alvarez, Klaiber, Kotarski, Rensch, Stekelenburg. Allenatore: Ten Hag

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens (34′ st Palomino); Pessina; Gomez, Zapata (33′ st Muriel). A disposizione: Depaoli, Ilicic, Lammers, Malinovskyi, Mojica, Panada, Piccini, Rossi, Ruggeri, Sportiello. Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Del Cerro Grande (Spagna)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Ajax 2-2 – match disputato a porte chiuse – espulso Gravenberch (AJ) al 35′ st per doppia ammonizione – ammoniti: Hateboer, Freuler (AT) – recuperi: 3′ p.t. e 5′ s.t.




Serie A, i risultati dopo la 10a giornata

I RISULTATI DELLA DECIMA GIORNATA:

Sabato 5 dicembre

ORE 15
Spezia-Lazio 1-2: 15′ Immobile (L), 32′ Milinkovic-Savic (L), 64′ Nzola (S)

ORE 18
Juventus-Torino 2-1: 9′ N’Koulou (T), 77′ McKennie (J), 89′ Bonucci (J)

ORE 20.45
Inter-Bologna 3-1: 16′ Lukaku (I), 45′ Hakimi (I), 67′ Vignato (B), 69′ Hakimi (I)

Domenica 6 dicembre

ORE 12.30
Hellas Verona-Cagliari 1-1: 21′ Zaccagni (V), 48′ Marin (C)

ORE 15
Parma-Benevento 0-0

Roma-Sassuolo 0-0

Udinese-Atalanta rinviata

ORE 18
Crotone-Napoli 0-4: 31′ Insigne, 58′ Lozano, 76′ Demme, 91′ Petagna

ORE 20.45
Sampdoria-Milan 1-2: 45′ rig. Kessie (M), 77′ Castillejo (M), 82′ Ekdal (S)

Lunedì 7 dicembre

ORE 20.45
Fiorentina-Genoa 1-1
: 89′ Pjaca (G), 98′ Milenkovic (F)

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 10 8 2 0 23 9 +14 26
2 Inter 10 6 3 1 26 14 +12 21
3 SSC Napoli 10 7 0 3 24 10 +14 20
4 Juventus 10 5 5 0 20 8 +12 20
5 Sassuolo 10 5 4 1 20 12 +8 19
6 Roma 10 5 3 2 19 15 +4 18
7 Lazio 10 5 2 3 16 17 -1 17
8 Hellas Verona 10 4 4 2 13 8 +5 16
9 Atalanta 9 4 2 3 18 16 +2 14
10 Bologna 10 4 0 6 15 17 -2 12
11 Cagliari 10 3 3 4 17 20 -3 12
12 Sampdoria 10 3 2 5 15 17 -2 11
13 Benevento 10 3 2 5 12 21 -9 11
14 Udinese 9 3 1 5 10 12 -2 10
15 Spezia 10 2 4 4 14 19 -5 10
16 Parma 10 2 4 4 10 17 -7 10
17 Fiorentina 10 2 3 5 11 16 -5 9
18 Torino 10 1 3 6 17 24 -7 6
19 Genoa 10 1 3 6 9 19 -10 6
20 Crotone 10 0 2 8 6 24 -18 2



Vince il diluvio a Udine: rinviata Udinese-Atalanta

Niente Udinese-Atalanta. Vince il maltempo ed il diluvio abbattutosi sulla città friulana da questa mattina che non accenna a smettere sulla Dacia Arena.

DUE SOPRALLUOGHI NELLO STAGNO DI UDINE: l’iniziale sopralluogo del direttore di gara con i due capitani alle 15 ha determinato un primo rinvio di trenta minuti del match.

Un secondo sopralluogo è avvenuto alle 15.30 con diversi tentativi da parte dell’arbitro La Penna di far rimbalzare un pallone che affondava nella piscina di Udine.

ALLE 15.50 RINVIATA UDINESE-ATALANTA: alle 15.45 arriva l’ultimo e decisivo controllo da parte di arbitro e capitani che determina la definitiva decisione di posticipo di un match che si sarebbe altrimenti disputato su un campo impraticabile.

Per la Dea, testa ora alla decisiva partita di mercoledì contro l’Ajax.




Tra difficoltà e infortuni, ad Udine serve una prova da vera Atalanta

UDINE, ORE 15

SENZA PAPU ED ILICIC LA DEA PROVA A REINVENTARSI E REAGIRE

Il pari brutto, ma preziosissimo, contro i danesi in Champions, le turbolenze (o presunte tali) nello spogliatoio e l’Ajax alle porte con, nel mezzo, il match di oggi contro l’Udinese: l’Atalanta si addentra nel suo momento molto delicato e deve cercare di farlo nel modo più giusto ed intelligente. Ad iniziare da oggi dove la Dea è di scena in quel di Udine e dove cercherà di portar a casa qualcosa di buono dall’insidiosa trasferta in terra friulana contro i bianconeri di Gotti che arrivano dalla bella vittoria di Roma contro la Lazio. I nerazzurri dovranno invece provar a riscattare il passo falso interno di sabato scorso contro il Verona.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: non ci sarà nemmeno Gosens, risultato positivo al Codiv-19, che si aggiunge così alla lista di infortunati ed al Papu ed Ilicic non convocati invece per scelta tecnica. Il Gasp probabilmente punterà davanti su Zapata e Muriel dando un’altra chance così a Pessina (che ben sta figurando nelle ultime uscite) e Ruggeri in fascia al posto di Gosens. Dietro possibile riposo per Romero con Palomino favorito.

LE PROBABILI FORMAZIONI

UDINESE (3-5-2): Musso; Becao, Nuytinck, Samir; Stryger Larsen, De Paul, Walace, Pereyra, Zeegelaar; Deulofeu, Pussetto – All.: Gotti

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Sutalo, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Ruggeri; Pessina; D. Zapata, Muriel – All.: Gasperini




Udinese Atalanta, le probabili formazioni

Le probabili formazioni di Udinese Atalanta

L’Udinese ospiterà alla Dacia Arena l’Atalanta, e c’è curiosità sulle probabili formazioni che i due tecnici schiereranno domenica alle 15.

Tra infortuni, covid e condizioni psicofisiche da valutare, proviamo insieme a vedere qauli potranno essere le scelte di Gotti e Gasperini.

QUI UDINESE- I friulani sono in un ottimo momento di forma: nelle ultime 3 partite hanno ootenuto 7 punti, e sicuramente l’ultimo exploit dell’Olimpico (1-3 ai danni della Lazio) non può che rasserenare in vista della sfida con la Dea. Tuttavia, Mister Gotti dovrà fare a meno di molti assenti: saranno out De Maio, Mandragora, Okaka, Ouwejan, Nestorovski e Arslan.

In mediana si giovcano un posto accanto a De Paul Wallace, Jajalo e Makengo, con il brasiliano al momento in vantaggio. In attacco saranno da valutare le condizioni di Lasagna, ma Gotti dovrebbe comunque riconfermare il tandem Forestieri-Pussetto. Confermato il trio Nuytick, Becao e samir davanti a Musso.

QUI ATALANTA- In campionato i nerazzurri vanno a rilento: dopo la vittori in trasferta a Crotone per 1-2, la Dea ha pareggiato contro Inter, Spezia e perso l’ultima in casa con l’Hellas Verona.

Sicuramente le fatiche di coppa e una condizione psicofisica non ottimale anche a causa delle nazionali potrebbe incidere sulle scelte di Gasperini. Mercoledì 9 dicembre, infatti, la Dea si giocherà la qualificazione agli ottavi di Champions ad Amsterdam, e Gasp potrebbe a questo punto potrebbe far rifiatare qualche big.

Solo una botta per Gollini, ma contro i friulano sarà riconfermato tra i pali Sportiello. In difesa Romero farà gli straordinari, accanto a Palomino e uno tra Toloi e Djimsiti. Sull’out di destra, questa volta potrebbe riposare Hateboer, ma il ballottaggio tra Piccini e De Paoli verrà sciolto dopo la rifinitura. Sulla sinistra rientra Gosens anche in campionato.

In mediana imprescindibile de Roon, con Pessina ancora una volta interno al posto di Freuler. In attacco Gasperini dovrà fare a meno di Miranchuk (ancora positivo al covid) e Lammers, oit contro i danesi per un problema alla caviglia. Torna a disposizione Malinovskyi, negativizzato.

Vista la flessione dei colombiani e la crescita sempre più convincente di Ilicic, al fianco dello sloveno quasi a sopresa Gasperini potrebbe lanciare dal 1′ Diallo Traore, dopo la convincente prestazione in Champions. Dopo il battibecco in Champions che ha frutatto l’uscita anticipata del Papu, l’argentino e Gasperini si sono incontrati per chiarire la questione. In questo momento la Dea dovrebbe aggrapparsi al suo capitano, ma non è da escludere che almmeno all’inizio Papu rimanga in panchina (non per punizione, ma per scelta tecnica).

UDINESE (3-5-2) – Musso; Becao, Nuytinck, Samir; Larsen, De Paul, Walace, Pereyra, Zeegelaar; Forestieri, Pussetto. A disposiz. Gasparini, Scuffet, Bonifazi, Molina, Makengo, Jajalo, Coulibaly, Ter Avest, Battistella, Palumbo, Micin, Deulofeu.

ATALANTA (3-4-1-2) – Sportiello; Toloi, Romero, Djimsiti; DePaoli, De Roon, Pessina, Gosens; Gomez; Ilicic, Diallo A disposiz. Gollini, Rossi, Palomino, Sutalo, Piccini, Mojica, Hateboer, Ruggeri, Freuler, Muriel, Zapata. All.




Atalanta Midtjylland: anche il Papu è umano

ATALANTA MIDTJYLLAND PAPU- Rispetto alla sfida contro il Verona, questa volta c’è stata la reazione, ma cinismo e lucidità stentano a farsi vive tra i vari attaccanti nerazzurri.

 Abbiamo capito che la flessione vertiginosa dei colombiani è causa soprattutto delle Nazionali (non l’unica a questo punto). ma c’è un altro sudamericano che dopo la sosta sembra aver perso quell’allure quasi divina: Papu Gomez.

Gasperini neanche sotto tortura rinuncerebbe  al suo diez, e già in passato lo ha costretto a tour de force al limite del proibitivo. Tra botte e acciacchi, l’argentino ha sempre risposto presente in campo, sfornando prestazioni convincenti e instillando pure il dubbio che fosse un cyborg, data la sua notevole velocità di recupero dell’energie. A smentire però questa tesi ci ha pensato in conferenza stampa lo stesso Gasp, che alla domanda sull’uscita anticipata del Papu nel secondo tempo ha risposto “Non mi è piaciuto”.

Un pensiero che in molti hanno condiviso, ma in confronto ai suoi compagni sudamericani ancora una volta il Papu non si era tirato indietro dal provare ad illuminare i suoi compagni.

Atalanta Midtjylland: Papu è stanco

Sia chiaro, per Gasp il Papu rimane sempre imprescindibile. A questo punto forse la sua “intangibilità” dovrebbe essere rivista, alla luce di una condizione psicofisica non esaltante.

In estate si è parlato molto del vice Ilicic, ma forse Gasp avrebbe dovuto anche inventarsi qualche stratagemma tattico per concedere il meritato riposo al guerriero argentino.

Come il Papu non c’è nessuno, sia a livello tecnico e tattico. Trovare un sostituto di ruolo pare impresa complicata, ma le soluzioni offensive non mancano per garantire estrema pericolosa ed equilibrio in avanti.

Un discorso da rinviare a data da destinarsi, non solo perché Gasp difficilmente non rinuncerà così facilmente al suo leader tecnico-tattico, ma perché al momento tra covid e infortuni in attacco le scelte sembrano obbligate.

Testa bassa e pedalare” aveva scritto in post il Papu, e come sempre sarà lui a dare il buon esempio.