Giro di boa: la Dea chiude il girone di andata sfidando il Milan capolista

MILANO, ORE 18

ZAPATA-IBRA PROMETTE SPETTACOLO A SAN SIRO

Luci a San Siro: l’ultima del girone di andata accende la sfida tra Milan ed Atalanta. I rossoneri sono la sorprendente capolista di questa prima parte di campionato e, con un punto, sarebbero campioni d’inverno mentre i nerazzurri cercano riscatto dopo aver rallentato la loro corsa contro Genoa ed Udinese. Due squadre che sin qui hanno espresso probabilmente il miglior calcio e che si ritrovano di fronte con la sfida tra il nostro Zapata da una parte e l’eterno Ibrahimovic dall’altra che promette spettacolo con la banda del Gasp che cercherà l’impresa contro i rossoneri per chiudere al meglio la prima parte di questa sin qui comunque più che positiva stagione.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con il solo Pasalic ancora indisponibile, il Gasp conta praticamente su tutta la rosa a disposizione e, rispetto al match di Udine di mercoledì, ripropone diversi big dal primo minuto con Romero rientrante dietro, Freuler in mezzo con Pessina nuovamente avanzato insieme ad Ilicic a supporto di Zapata (preferito a Muriel).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

MILAN (4-2-3-1): Donnarumma; Calabria, Kalulu, Kjaer, Hernandez; Tonali, Kessie; Castillejo, Brahim Diaz, Leao; Ibrahimovic – All.: Pioli

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gonsens; Pessina; Ilicic, Zapata – All.: Gasperini




Atalanta, avanti a piccoli passi: Dea col fiatone, solo 1-1 ad Udine

SERIE A, DECIMA GIORNATA

UDINESE-ATALANTA 1-1: SEGNA PEREYRA, RISPONDE MURIEL

Niente di fatto: anche il secondo jolly per prendersi il terzo posto è finito in nulla. L’Atalanta respira dopo aver corso per due mesi nella risalita verso la zona-Europa conferma quanto visto con il Genoa domenica, ovvero un generale calo della condizione dei ragazzi del Gasp che faticano contro l’Udinese, si fanno sorprendere in avvio da Pereyra dopo soli ventisei secondi e riprendono il match grazie al solito Muriel. Nella ripresa il Gasp si gioca i migliori ma non arrivano grandi occasioni degne di nota ed il pareggio è praticamente scritto. Dea che sale a quota trentatre, sabato c’è la grande sfida al Milan capolista.

Udine: due mesi fa erano in situazioni e stati d’animo probabilmente diversi, oggi Udinese ed Atalanta si ritrovano per recuperare il match rinviato per pioggia con i bianconeri in difficoltà ed in cerca di una svolta per uscire dal guado delle zone basse della classifica mentre la Dea cerca nuovamente di prendersi il terzo posto dopo l’assalto fallito domenica nel match col Genoa.

MIRANCHUK E MALI DAL 1′: con un occhio al big match con il Milan di sabato ed uno ai diffidati, il Gasp propone una formazione con diverse novità e molto interessante, specie in mezzo e davanti dove Pessina prende il posto di Freuler in mediana mentre a sostegno di Muriel davanti ci sono Malinovskyi e Miranchuk con Ilicic dirottato in panchina con Gosens oggi sostituito da Mahele. Nell’Udinese c’è Lasagna davanti come unica punta con Pereyra a supporto con Larsen e Zeegelaar sulle fasce.

NERAZZURRI SOTTO DOPO NEMMENO 30”: passano ventisei secondi per l’Atalanta il match si fa subito in salita perchè Pereyra prende palla e saltando la marcatura prima di Toloi e poi di Romero batte Gollini e porta subito avanti l’Udinese. I nerazzurri devono quindi rincorrere praticamente dal fischio di inizio e fanno un po’ fatica a trovar spazi per provare a colpire contro avversari ben ordinati in campo: ci prova Muriel direttamente su punizione ma con mira fuori misura all’ottavo.

MUSSO INSUPERABILE: ritmo lento e poche emozioni con la Dea imbrigliata nel bunker friulano che non consente ai ragazzi del Gasp di creare situazioni pericolose in maniera costante. Al trentaquattresimo però il portiere di casa Musso compie una gran parata sulla bella girata al volo di Maehle che viene deviata in corner con un autentico intervento felino. A sei dall’intervallo ancora il portiere di casa compie una gran parata sulla conclusione in area di Toloi che viene respinta coi piedi.

LAMPO DI MURIEL PER L’1-1: nel finale, Gollini rischia grosso qualche minuto dopo non controllando un pallone innocuo in area e rischiando grosso per un contatto su un giocatore dell’Udinese. All’improvviso però, la squadra del Gasp si accende, stavolta in maniera vincente quando Muriel prende palla al limite dell’area friulana e fa tutto lui saltando l’avversario con una finta e poi superando Musso e firmando l’1-1. Pari nerazzurro che arriva ridosso dell’intervallo che arriverà dopo tre minuti di recupero concessi dal direttore di gara con la gara tornata da poco in equilibrio.

RIPRESA, IL GASP SI GIOCA I BIG: non opera cambi durante l’intervallo il Gasp e la ripresa prende così il via senza novità con i nerazzurri che provano a forzare con maggior continuità per provare a cercar il sorpasso: all’ottavo palla da Pessina per Miranchuk in area che conclude ma in maniera imprecisa. Al dodicesimo prova a cambiare volto ai suoi con i cambi il mister inserendo in un colpo solo Zapata, Ilicic e Gosens al posto di Muriel, Miranchuk e Hateboer.

FRENO TIRATO, AVANTI PIANO: l’Atalanta spinge con Mahele che al venticinquesimo crossa in area per Romero che colpisce di testa e manda fuori di poco il pallone. A dieci dalla fine entra anche Freuler che il Gasp inserisce in mezzo al posto di Malinovskyi ed avanzando così Pessina nel ruolo a lui più ideale. Ritmo sempre più blando nel finale di gara dove nemmeno il recupero extra-large di cinque minuti (poi diventati sei) cambia di molto il destino di un match ormai segnato. Finisce 1-1, la squadra del Gasp conferma così il suo periodo in cui i ragazzi stanno tirando il fiato e fallisce nuovamente l’assalto alla zona-Champions ed al terzo posto. Ora testa a sabato ed alla sfida contro il Milan capolista a cui i nostri proveranno ad arrivare al meglio delle proprie risorse che oggi sembravano essere un po’ venute meno.

IL TABELLINO:

UDINESE-ATALANTA 1-1 (primo tempo 1-1)

RETI: 1′ p.t. Pereyra (U), 44′ p.t. Muriel (A)

UDINESE (3-5-1-1): Musso; Becao, Bonifazi, Samir; Stryger Larsen (43′ s.t. Molina), De Paul, Arslan (43′ s.t. De Maio), Mandragora (12′ s.t. Walace (27′ s.t. Deulofeu)), Zeegelaar; Pereyra, Lasagna – All.: Gotti

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Palomino; Hateboer (13′ s.t. Gosens), de Roon, Pessina, Maehle; Malinovskyi (35′ s.t. Freuler), Miranchuk (13′ s.t. Ilicic); Muriel (13′ s.t. Ilicic) – All.: Gasperini

ARBITRO: Gianpaolo Calvarese di Teramo.

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: 10′ p.t. Pereyra (U), 30′ s.t. Zeegelar (U), 33′ s.t. Freuler (A), 46′ s.t. Bonifazi (U), 48′ s.t. Romero (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 3′ p.t. e 6′ s.t.




Atalanta il recupero con l’Udinese per ritentar l’assalto al terzo posto

UDINE, ORE 15

LA DEA CI RIPROVA DOPO IL PASSO FALSO COL GENOA

Provaci ancora Dea. Dopo che il Genoa ha imposto una mini-frenata alla rincorsa dei ragazzi del Gasp in classifica imponendogli lo 0-0 a Bergamo, la squadra nerazzurra recupera questo pomeriggio il match contro l’Udinese rinviato ad inizio dicembre a causa del maltempo. Partita importante per Ilicic e compagni che vogliono tentar nuovamente di nuovo di conquistare il terzo posto in classifica sfruttando il recupero del match contro i friulani in crisi di risultati nelle ultime settimane, ma sicuramente non di gioco: fattore da non sottovalutare per una Dea che dovrà essere molto attenta e concentrata per cercare di portarsi a casa l’intera posta in palio.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: pare intenzionato a schierare la miglior formazione possibile il tecnico Gasperini che ritrova Romero dietro e Pessina che viene schierato nella posizione a supporto di Muriel (favorito su Zapata) in avanti con Ilicic appena dietro.

LE PROBABILI FORMAZIONI

UDINESE (3-5-2): Musso; Becao, Bonifazi, Samir; Larsen, De Paul, Arslan, Pereyra, Zeegelaar; Nestorovski, Lasagna – All.: Gotti

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Ilicic, Muriel – All.: Gasperini




Fa notizia l’Atalanta che va in bianco: il Genoa imbriglia i nerazzurri e li ferma sullo 0-0

SERIE A, DICIOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-GENOA 0-0: LA DEA NON SFONDA IL MURO DEL GRIFONE

L’Atalanta che non segna è qualcosa di raro di questi tempi, eppure capita. Il Genoa con un primo tempo propositivo ed ordinato e una ripresa sulla difensiva porta a casa uno 0-0 che frena la corsa di un’Atalanta che tira il freno e fallisce l’aggancio alla Roma al terzo posto. Peccato, ma non è il caso di creare drammi da questo piccolo passo falso: nella ripresa la Dea spinge ma non riesce a sfondare colpendo solo un palo con Hateboer e chiamando Perin alla parata decisiva con un tiro di Gosens deviato da Goldaniga; nel primo tempo i nerazzurri ringraziano Gollini nel finale, decisivo su Shomurodov. Un pari un po’ amaro ma che

Bergamo: la Dea vuol spiccare il volo e prendere la Roma, il Genoa vuol continuare l’ottimo percorso che ha intrapreso con il ritorno (l’ennesimo) di Ballardini sulla panchina del grifone; chi la spunterà lo sapremo solo a fine gara, quel che pare certo è che sicuramente non ci si annoierà. Per i nerazzurri inizia oggi una settimana molto importante che la vedrà mercoledì in campo a Udine per il recupero del match rinviato a inizio dicembre per maltempo e, sopratutto, sabato a San Siro alla corte del Milan capolista.

MALINOVSKYI SI, PESSINA NO: rispetto al match di Benevento il Gasp opera due cambi, uno dietro con Palomino al posto di Romero e uno davanti con Pessina inizialmente tenuto in panchina con chance a Malinovskyi in avanti insieme ad Ilicic a sostegno dell’unica punta Zapata. Nel Genoa mister Ballardini sul sorprendente Shomurodov mentre sono tantissimi gli ex in campo: Masiello, Czyborra, Radovanovic e Zappacosta (con Melegoni in panchina).

MEGLIO IL GENOA IN AVVIO: il match prende il via e la prima occasione è ospite con una bella iniziativa di Pjiaca che salta mezza difesa nerazzurra e conclude in area ma in maniera troppo defilata con la sfera che finisce fuori. Ancora il Genoa all’ottavo conclude da fuori con Shomurodov e la sfera passa a fil di palo. Al diciottesimo ha la sua occasione anche la Dea sugli sviluppi di un corner dove la sfera passa sotto una decina di gambe dei giocatori e arriva a Zapata che però conclude debolmente e Perin blocca la sfera.

GOLLINI SALVA TUTTO NEL FINALE: a due dalla mezz’ora prova a mettersi in proprio Zapata saltando il diretto marcatore e tentando la conclusione da posizione defilata, facile per Perin anche stavolta. La Dea prova a far qualcosa di più nel finale di gara ma deve invece ringraziare Gollini, che copie un mezzo miracolo quando Shomurodov conclude a colpo sicuro a cinque dall’intervallo ma il portiere nerazzurro si supera ed evita guai peggiori in un primo tempo che va così in archivio (senza recupero) con le due squadre inchiodate sullo 0-0.

RIPRESA, LA DEA SPINGE DI PIU’: non cambia nulla il Gasp durante l’intervallo con la ripresa che inizia con un’Atalanta più decisa a spingere ed al decimo è il momento anche di Muriel che entra in campo al posto di Zapata nella staffetta tutta colombiana in avanti. Al quarto d’ora Ilicic offre un bel pallone in area per Toloi che però calcia alto da buona posizione. Ben più ghiotta l’occasione di Hateboer al diciannove quando l’olandese calcia a colpo sicuro e centra in pieno il palo con la sfera che si spegne sul fondo.

ASSEDIO STERILE: pochi minuti dopo è il momento di Miranchuk che rileva Malinovskyi in campo e la Dea che continua a spingere: al ventisette punizione di Muriel che però pecca di precisione poi Gosens impegna Perin nel finale con una conclusione velenosa che il portiere del Genoa manda in corner con un ottimo riflesso. Dentro tutti nel finale per il Gasp con anche Mahele e Miranchuk che prendono il posto di Hateboer e Ilicic per tentare il disperato assalto al gol della vittoria.

OCCASIONE PERSA MA GUARDIAMO AVANTI: l’assedio finale porta di fatto a solo a qualche protesta per presunti falli in area di rigore rossoblu, e a cinque minuti di recupero (che poi diventeranno sei) che non sortiranno nulla degno di nota. Finisce 0-0, la Dea manca l’aggancio alla Roma in classifica ma rimane comunque nelle zone nobili di una classifica davvero corta in vetta e con una partita da recuperare mercoledì ad Udine: l’occasione per rifarsi insomma può arrivare a breve, sta ai ragazzi saperla cogliere. Avanti tutta!

IL TABELLINO:

ATALANTA-GENOA 0-0 

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Hateboer (43′ s.t. Maehle), de Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi (21′ s.t. Miranchuk); Ilicic (43′ s.t. Lammers), Zapata (11′ s.t. Muriel) – All.: Gasperini

GENOA (3-5-2): Perin; Criscito, Masiello (11′ s.t. Goldaniga), Czyborra, Rodavanovic, Zappacosta (35′ s.t. Onguene), Strootman (11′ s.t. Behrami), Badelj, Pjaca (22′ s.t. Pandev), Zajc (1′ s.t. Lerager), Shomurodov – All.: Ballardini

ARBITRO: Livio Marinelli di Tivoli.

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: 27′ s.t. Goldaniga (G), 30′ s.t. Zappacosta (G), 39′ s.t. Gosens (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 6′ s.t.




Arriva il Genoa, l’Atalanta prova a prendersi il terzo posto

BERGAMO, ORE 18

LA SFIDA MAI BANALE DEL GASP PER PROVARE AD AGGANCIARE LA ROMA

Terzi, almeno sino al posticipo di questa sera tra Inter e Juve: la Dea ci prova. Reduce dal passaggio ai quarti di coppa Italia ai danni del Cagliari, la squadra del Gasp affronta questa sera alle 18 il Genoa di Ballardini per provare l’aggancio alla Roma: per il tecnico nerazzurro una sfida che, come sempre, sa di grandi ricordi vissuti in sponda rossoblu contro una squadra rimasta sicuramente a lui nel cuore e che, grazie al cambio in panchina con (l’ennesimo) ritorno di Ballardini sta rapidamente risalendo e trovando il piglio giusto per centrare una tranquilla salvezza. Una gara quindi per Ilicic e compagni da non sottovalutare e giocare con la giusta determinazione per entrare con lo spirito giusto nella settimana che porterà alla doppia trasferta contro Udinese (mercoledì) e Milan (sabato).

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: il tecnico nerazzurro pare intenzionato a confermare la formazione che ha vinto a Benevento lo scorso sabato tranne in difesa dove Djimsiti è favorito su Palomino e con il dubbio-Pessina che ha terminato anzitempo il match di coppa con il Cagliari per un colpo rimediato in un contrasto di gioco. Se non c’è la fa, spazio a Malinovskyi.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina, Ilicic; Zapata – All.: Gasperini

GENOA (3-5-2): Perin; Masiello, Radovanovic, Criscito; Ghiglione, Lerager, Badelj, Zajc, Zappacosta; Destro, Shomurodov – All.: Ballardini




Adattarsi

Adattarsi”. Questo verbo che lo stesso Darwin indicò come il segreto della sopravvivenza della specie, e anche nel calcio, così come nella vita, stiamo capendo come non sempre il più forte abbia la meglio.

Ogni riferimento a Gomez non è casuale, e soprattutto alle parole di Gasperini nel postpartita di Benevento-Atalanta che ancora una volta ha ribadito come l’argentino non abbia voluto adattarsi e omologarsi alle nuove idee tattiche previste dall’allenatore di Grugliasco.

PIGMALIONE- Il teorico (e forse ancor più pratico)del calcio Gasperini molto si avvicina alla concezione Darwiniana: chi si mostra duttile, ha il suo rispetto, chi è monoruolo, fa fatica  a crescere ed evolversi in un contesto così ben oliato come quello nerazzurro.

Tradotto: ti adegui alle concezioni del mister, inevitabilmente il suo calcio ti selezionerà naturalmente e ti permetterà di mantenere livelli psicofisici aldilà di ogni immaginazione. E paradossalmente proprio Gomez  fu il primo a riscoprire nei suoi geni questa speciale capacità di trasformarsi e omologarsi ad immagine e somiglianza dei diktat tattici di Gasperini, spesso anche sacrificandosi in posizioni “scomode”. Gasperini per l’argentino si è rivelato un vero Pigmalione, ma col tempo la creatura si può ribellare al suo creatore.

Forse Darwin all’epoca si dimenticò proprio dell’ineluttabile scorrere del tempo, perché più passa e più quel senso di onnipotenza dato dalle proprie qualità rischia di farti perdere la trebisonda.

Gomez ne ha ben donde di certificare il suo apporto essenziale con le immagini nelle sue stories  di Instagram per controbattere alla tesi di Gasperini, ma ora rischia di battersi la zappa sui piedi, perché  il talento non è mai stato messo in discussione, ma la maturità nel capire quando poter ulteriormente crescere e imparare senza porsi limiti, quella purtroppo non è questione di adattamento, ma di orgoglio,  sfera del libero arbitrio dove neppure gli dei hanno potere, figuriamoci Pigmalione Gasperini.




Atalanta, ecco l’ennesimo show: Ilicic fa il fenomeno, la Dea straripa a Benevento

SERIE A, DICIASSETTESIMA GIORNATA

BENEVENTO-ATALANTA 1-4: ILICIC ISPIRA, LA DEA STRARIPA IN TERRA SANNITA

E tre! L’Atalanta continua il suo filotto di questo inizio 2021 e centra la sua terza vittoria consecutiva andando a vincere nettamente e con pieno merito a Benevento in una gara che la Dea ha dominato senza però chiuderla subito, si è fatta riprendere per poi dilagare. Un Ilicic ispiratissimo trascina la squadra del Gasp al successo andando a segnare l’1-0 e poi offrendo assist a raffica che portano ai gol di Toloi, Zapata e il “solito” Muriel che rispondono così al momentaneo pari di Sau in avvio di ripresa nell’unico tiro in porta del Benevento sin a quel momento. L’Atalanta sale al quarto posto in attesa che giochino le altre e si gode questo ennesimo ed importante successo.

Benevento: una Dea che è tornata ad incantare ed un Benevento che non vuol smettere di stupire. La sfida di questo pomeriggio in terra sannita mette di fronte due belle realtà del nostro calcio che giocano bene e fanno divertire i propri tifosi: se la squadra del Gasp sta ritrovando se stessa dopo le difficoltà vissute tra fine novembre e inizio dicembre, quella di Pippo Inzaghi è la più terribile delle neopromosse ed ha sin qui messo in cascina già ventun punti, esattamente quanti il Benevento ne fece l’ultima volta in Serie A nell’arco di tutto il campionato.

TORNANO ZAPATA E ROMERO: il Gasp ritrova Romero dopo la squalifica e lo riporta al centro della difesa con Toloi e Palomino mentre, rispetto al match vinto contro il Parma, davanti c’è Zapata e non Muriel con Ilicic e Pessina a supporto. Nel Benevento, Pippo Inzaghi punta su Maggio in difesa con davanti Lapadula supportato da Sau.

MONOLOGO DI OCCASIONI NERAZZURRE: pioggia incessante sul Vigorito con il match che comincia subito con una occasionissima per la Dea al primo minuto con un bellissimo pallone di Ilicic in area per Gosens con il tedesco che prova il tiro al volo in diagonale e la sfera che esce di poco sul fondo. Ancora il tedesco ci prova all’undicesimo dall’interno dell’area e stavolta Montipò è bravo coi pugni a respingere la conclusione. Sempre Atalanta anche al diciottesimo con Ilicic che anche stavolta ispira in area con un preciso pallone per Zapata che di testa manda fuori di un soffio.

LA MAGIA DI ILICIC SBLOCCA IL MATCH: alla mezz’ora però la Dea sblocca con merito il match grazie ad una magia di Ilicic che si beffa di tre difensori del Benevento con un dribbling irresistibile e poi mette in rete il gol dell’1-0. Forte del vantaggio, la squadra del Gasp insiste e cerca il raddoppio prima con Pessina che conclude da fuori al trentasette senza però precisione (palla alta) e infine a quattro dalla fine con il clamoroso palo colpito stavolta da Ilicic con un bolide da fuori area che supera Montipò e si stampa sul legno. Ultimo sussulto di un primo tempo quasi a senso unico che si chiude senza recupero e con i nerazzurri in vantaggio di un gol.

RIPRESA, TOLOI SPRECA, SAU NO: 1-1: il match riprende e la squadra del Gasp riparte con i medesimi undici del primo tempo e con i nerazzurri subito ad un passo dal raddoppio al primo minuto con una clamorosa occasione fallita da Toloi, che si ritrova libero in area a tu per tu con il portiere e calcia incredibilmente fuori. E la regola del “gol sbagliato, gol subito” è una sentenza per la Dea che, due minuti dopo, incassa il pareggio del Benevento con Sau che è molto bravo a trovare la spaccata in area in occasione di un cross e mandare la palla alle spalle di Gollini.

RISCATTO TOLOI, POI ZAPATA: 3-1 IN 2′!: punita forse oltre misura, l’Atalanta deve ricominciare da capo in un match sin li dominato e che rischia incredibilmente di sfuggirgli via: il Gasp corre ai ripari inserendo Malinovskyi per Pessina nel tentativo di dar ulteriore spinta in avanti ai suoi. Al ventiquattresimo Toloi si fa perdonare alla grandissima del gol sbagliato in precedenza sul tiro di Ilicic deviato da Montipò, raccoglie il brasiliano e insacca il 2-1 nerazzurro. Nemmeno il tempo di mettere il pallone a centrocampo e i ragazzi del Gasp timbrano ancora: altra magia di un ispiratissimo Ilicic per Zapata che la mette ancora alle spalle del portiere nonostante l’iniziale respinta di Montipò.

MURIEL ENTRA E SERVE IL POKER: con il risultato al sicuro, il Gasp opta per altri due cambi inserendo Mahele e Muriel per Gosens e Zapata che esce dopo aver firmato il tris. E l’altro colombiano conferma la piacevolissima tradizione che lo vede sempre in gol ultimamente dopo il suo ingresso in campo dopo essersi visto anche parare un’altra chance per il poker che la Dea trova proprio con Luisito che fa partire una conclusione a giro imprendibile stavolta per il portiere sannita: 4-1 a tre dal novantesimo.

L’ATALANTA IRROMPE AL QUARTO POSTO: il quarto gol sigilla definitivamente la meritatissima vittoria dei nerazzurri che continuano così il loro splendido inizio di 2021 a suon di vittorie, la terza in altrettante gare che spingono la Dea al quarto posto dopo il triplice fischio del direttore di gara in attesa di vedere cosa combineranno le altre che ancora devono giocare e senza dimenticare che questa squadra deve anche recuperare il match di Udine rinviato per pioggia tra una settimana e mezza. Avanti, passo dopo passo e con la convinzione e maturità che questi ragazzi stanno pian piano riconquistando. E adesso, testa a giovedì con la coppa Italia e la sfida al Cagliari in un trofeo che non va assolutamente snobbato.

IL TABELLINO:

BENEVENTO-ATALANTA 1-4 (primo tempo 0-1)

RETI: 30′ Ilicic (A), 50′ Sau (B), 69′ Toloi (A), 71′ Zapata (A), 86′ Muriel (A)

BENEVENTO (4-3-2-1): Montipò; Maggio, Glik, Barba, Foulon (45′ Pastina); Dabo (57′ Hetemaj), Schiattarella, Ionita (79′ Del Pinto); Improta, Sau (57′ Insigne); Lapadula (57′ Di Serio) – All.: Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler (87′ Depaoli), Gosens (72′ Mahele); Pessina (63′ Malinovskyi); Ilicic (87′ Miranchuk), Zapata (72′ Muriel) – All.: Gasperini

ARBITRO: Manganiello di Pinerolo

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti: 16′ De Roon (A), 24′ Foulon (B), 26′ Palomino (A), 53′ Lapadula (B), 56′ Dabo (B) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.