Atalanta-Torino 3-3: Narciso un po’ distratto (E Papu lasciamolo a Siviglia)

ATALANTA-TORINO- Gasperini  a volte non riesce ad assumersi le colpe per risultati altalenanti, anche se in questo caso il rocambolesco 3-3 concesso al Torino è solo frutto di un altruismo eccessivo della nostra retroguardia (non solo di Palomino, quindi, dato che molti sono pronti con la forca a cacciarlo da Bergamo).

Il tema della stanchezza è ricorrente nelle ultime dichiarazioni del Gasp, ma non può essere l’unica giustificazione per tutto, e soprattutto per un tracollo psicofisico così vertiginoso dopo appena mezz’ora di gioco.

Quando le cose vanno bene è difficile trovare difetti, quando la situazione si complica però le vecchie imperfezioni si notano più facilmente.

Atalanta-Torino 3-3: La sindrome di Narciso

Avere il culto dell’estetismo calcistico è poetico, moderno, ma come tutte le cose il troppo alla lunga risulta controproducente.

L’Atalanta a volte sembra soffrire della sindrome di Narciso: le piace specchiarsi nelle facce attonite degli avversari, soddisfatta di quel che vede. Un gioco fluido, armonico e in pieno stile Barca, ma non sempre si può arrivare con il pallone in area, e anche se potrà sembrare antiestetico, qualche tiro da fuori per sbloccare o raddrizzare un match è consentito. Contro i granata, complice anche la supponenza di poter gestire il match tranquillamente, abbiamo concesso troppo e soprattutto supposto di poter trovare un quarto gol alla fine, dato che di fronte non avevamo il Bayern Monaco, ma il “povero” Torino. A Gasp risolvere le partite con semplici tiri da fuori non piace, ma ricordiamoci che in partite complicate come Lazio, Spal degli anni precedenti le bombe da fuori dei vari Muriel e Malinovskyi hanno risolto i match. Forse promuovere questa strategia a piano B non sarebbe così antiestetico.

Atalanta-Torino 3-3: le vedove del Papu

Nello stesso giorno la Dea pareggia con il Torino e Gomez segna il suo primo gol con il Siviglia. Una coincidenza che non mi auguravo, non tanto per l’ex capitano, ma per tutte quelle vedove del Papu che aspettavamo solo il momento propizio per farsi sentire.

“Serviva uno come il Papu contro il Toro”, “con Gomez non avremmo subito 3 gol”, “Gomez avrebbe svegliato tutti”. Tutte frasi di circostanza che beneficiano del dubbio perenne, dato che rimangono solo supposizioni senza fondamento.  Se crei 30 e non fai 31, non dipende dall’assenza di Gomez, ma dall’atteggiamento generale dell’intera squadra, e forse in questo caso specifico le cause sono da ricercare a livello collettivo non individuale. I blackout di questo genere sono arrivati in passato anche con l’argentino in campo, e Palomino (così come tutta la retroguardia) non scopre certe fragilità solo oggi. Chi rimesta il passato e non pensa al presente, forse dovrebbe rivedere le sue priorità calcistiche.




Atalanta che follia: va sul 3-0 e stacca la spina. Ed il Toro rimonta tre gol ai nerazzurri

SERIE A VENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-TORINO 3-3: TRE GOL IN VENTI MINUTI, POI LA RIMONTA GRANATA

Poche sono le partite che fanno davvero arrabbiare il tifoso: questa è una di quelle. L’Atalanta riesce nella grande impresa di farsi rimontare tre gol dal pericolante Torino in una gara folle che i nerazzurri paiono mettere in discesa in ventun minuti con i gol di Ilicic, Gosens e Muriel ma che consente incredibilmente al Toro di riaprire con Belotti e Bremer nel finale di primo tempo. I granata nella ripresa ci credono, le due squadre trovano un legno per parte e poi Bonazzoli entra e fa 3-3. Un calo di tensione inaccettabile che denota come alcuni dei nostri abbiano incredibilmente staccato la spina dopo il 3-0. E mercoledì c’è il ritorno della semifinale di coppa Italia dove non saranno amessi cali di alcun genere.

Bergamo: sei gol e mille emozioni di un match incredibile che l’Atalanta aveva in tasca e che il Toro gli ha sfilato da sotto il naso rimontandole tre gol. Incredibile prestazione dei nerazzurri, che staccano la spina dopo il triplo vantaggio e ne combinano di ogni per consentir ai granata di rientrare in partita e, con merito, riprendersi un match che pareva ormai andato. Senza testa e concentrazione questa squadra torna “normale” ed i risultati, purtroppo, sono sotto gli occhi di tutti i tifosi, oggi molto delusi.

ALTRA CHANCE PER MALINOVSKYI: con un occhio anche alla semifinale di ritorno con il Napoli, il Gasp cambia qualcosa in mezzo dove Pessina gioca al posto di Freuler con Malinovskyi che ha un’altra chance in posizione avanzata con Ilicic a supporto di Muriel mentre sulle fasce ci sono Ruggeri e Gosens. Nel Toro, Nicola propone subito il neo arrivato Mandragora e recupera Izzo affidandosi davanti a Zaza e Belotti.

BRIVIDO-ZAZA POI ILICIC LA SBLOCCA: giornata grigia a Bergamo all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia ed il Toro si fa vedere per primo al settimo con un passaggio di Belotti per Zaza che gira in area e manda fuori di un soffio. A ridosso del quarto d’ora però la Dea la sblocca alla prima azione: Ilicic scatta sul filo del fuorigioco e insacca anche con un po’ di fortuna: l’arbitro in un primo momento annulla per fuorigioco e poi invece, convalida dopo il ricorso al Var che consegna così il vantaggio ai nerazzurri.

GOSENS-MURIEL, DEA SUL 3-0: il gol dello sloveno scombina i piani difensivi del Toro che, a quel punto, non può difendere e i ragazzi del Gasp ne approfittano subito segnano altri due gol nel giro di due minuti tra il diciannovesimo ed il ventunesimo: prima Muriel per Gosens che in scivolata mette alle spalle di un Sirigu non totalmente senza responsabilità nell’episodio. Poi, due minuti più tardi, Ilicic offre un passaggio illuminante per Muriel, il primo tiro è respinto da Sirigu, il secondo no: 3-0.

BELOTTI, BEL GESTO DI FAIRPLAY: bel gesto di Belotti alla mezz’ora, che cade in contrasto con Romero e l’arbitro fischia fallo ed ammonisce il difensore atalantino: l’attaccante granata richiama invece l’arbitro dicendogli di essere scivolato: ammonizione tolta e applausi da tutta la panchina atalantina. Una partita che pare in discesa per i nerazzurri e, invece, i cali di tensione della Dea uniti alla crescita di un Toro non domo cambiano l’andazzo del match: l’avvisaglia arriva al trentasettesimo quando Murru, dribbla Gollini e appoggia verso la porta, intervento provvidenziale di testa di Gosens che toglie la palla letteralmente dalla porta.

BELOTTI E BREMER RIAPRONO TUTTO: al quarantesimo le sensazioni che qualcosa sta cambiando diventano realtà quando Palomino trattiene Belotti in area e l’arbitro indica il dischetto del rigore: lo stesso attaccante granata va dagli undici metri, Gollini respinge ma sulla ribattuta il Gallo mette dentro il 3-1. L’Atalanta non c’è con la testa e, nel primo dei due minuti di recupero concessi, il Toro la riapre con merito: azione confusa in area con una traversa di Mandragora, poi insacca Bremer. E’ 3-2 all’intervallo in una partita davvero incredibile.

RIPRESA, TOCCA SUBITO A DJIMSITI: subito un cambio dopo l’intervallo per il Gasp che toglie Ruggeri ed inserisce Djimsiti con l’Atalanta che prova a richiudere il Toro nella propria metà campo e ripristinare così le gerarchie in campo oltre che nel risultato. Al dodicesimo entrano anche Zapata e Miranchuk con Muriel e Ilcic che escono dal terreno di gioco. Al sedicesimo Toro pericoloso con Toloi decisivo in area a respingere la conclusione di Zaza.

UN LEGNO PER PARTE: si rivede al ventesimo la squadra del Gasp con Zapata che, ben imbeccato in area da Miranchuk, spedisce alle stelle da ottima posizione. Il Toro però risponde ed è pericolosissimo a sua volta con Singo, che da fuori tenta la conclusione a giro che centra in pieno la traversa. La partita è un continuo capovolgimento di fronte, alla mezz’ora anche la Dea centra il legno con il palo colpito da Miranchuk in area con Sirigu che nulla avrebbe potuto sulla conclusione del russo.

BONAZZOLI ENTRA E SEGNA: i minuti passano ed il Toro aumenta la pressione alla ricerca di un pari che la squadra granata trova al trentasettesimo quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione, il neo entrato Bonazzoli spizzica di testa in area e non può nulla Gollini: la Dea confeziona così il suo suicido perfetto in un match che torna incredibilmente in parità.

COSI’ NON VA PER NULLA BENE: il finale di partita regala un’ultima emozione al quarto di recupero quando Verdi prova a calciare direttamente su punizione dal limite ma Gollini riesce a bloccare. Il 3-3 finale è lo specchio del periodo davvero strano che l’Atalanta sta attraversando, un girone di ritorno iniziato non con il giusto carisma e la mentalità per poter continuare a restar in alto. E ora testa a mercoledì, un appuntamento molto importante per cercare di conquistare la finalissima di coppa Italia: certo, servirà ben altra testa e ben altra Atalanta di quella vista oggi…

IL TABELLINO:

ATALANTA-TORINO 3-3 (primo tempo 3-2)

RETI: 14′ Ilicic (A), 18′ Gosens (A), 20′ Muriel (A), 42′ Belotti (T), 46′ Bremer (T), 84′ Bonazzoli (T)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Romero, Palomino, Toloi; Ruggeri (46′ Djimsiti), De Roon, Pessina, Gosens; Malinovskyi (78′ Lammers); Muriel (58′ Zapata), Ilicic (58′ Miranchuk). A disposizione: Caldara, Freuler, Ghislandi, Kovalenko, Pasalic, Rossi, Sportiello, Sutalo. Allenatore: Gasperini.

TORINO (3-5-2): Sirigu; Izzo, Nkoulou, Bremer; Singo (72′ Verdi), Lukic (55′ Baselli), Mandragora, Rincon (81′ Gojak), Murru (55′ Ansaldi); Belotti, Zaza (81′ Bonazzoli). A disposizione: Buongiorno, Linetty, Lyanco, Milinkovic-Savic, Ujkani, Vojvoda. Allenatore: Nicola.

ARBITRO: Fourneau di Roma.

NOTE: gara di andata: Torino-Atalanta 2-4 – al 42′ Gollini (A) respinge un rigore a Belotti (T). Ammoniti Palomino (A); Zaza (T) – recupero: 2′ p.t. e 4′ s.t.




Prima il Toro, poi la coppa: l’Atalanta prova a riprendere a correre in campionato

BERGAMO, ORE 15

FORZA DEA, PRENDIAMO IL TORO PER LE CORNA

Un passo alla volta, con la giusta determinazione: l’Atalanta si prepara a rituffarsi in campionato dopo il pari di mercoledì nella semifinale di andata contro il Napoli ed attende oggi il Toro tra le mura amiche del Gewiss Stadium con la speranza di riscattare la sconfitta di domenica contro la Lazio. Per farlo però servirà la giusta determinazione contro i granata che, dall’arrivo di Nicola in panchina e con i nuovi innesti del calciomercato di gennaio hanno ritrovato spirito da battaglia e saranno sicuramente un osso duro per i ragazzi del Gasp.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: ancora una volta senza gli uomini sulle fasce, il Gasp può contare sul solo Gosens mentre sull’altra corsia probabile tocchi ancora al baby-Ruggeri. Davanti poche novità con Pessina ed Ilicic che dovrebbero supportare Zapata. Dietro ci sarà Romero che sarà squalificato in coppa.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Ruggeri, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini

TORINO (3-5-2): Sirigu, Izzo, Nkolou, Bremer; Singo, Lukic, Mandragora, Rincon, Murru; Zaza, Belotti – Allenatore: Nicola




Serie A, i risultati dopo la 20a giornata

I RISULTATI DELLA VENTESIMA GIORNATA

VENERDI’ 29 GENNAIO
Ore 20:45
Torino-Fiorentina 1-1: 67′ Ribery, 88′ Belotti

SABATO 30 GENNAIO
Ore 15:00
Bologna-Milan 1-2: 26′ Rebic, 55′ Kessiè rig., 81′ Poli

Ore 18:00
Sampdoria-Juventus 0-2: 20′ Chiesa, 90’+1 Ramsey

Ore 20:45
Inter-Benevento 4-0: 7′ aut. Improta, 57′ Lautaro Martinez, 67′ e 78′ Lukaku

DOMENICA 31 GENNAIO
Ore 12:30
Spezia-Udinese 0-1: 52′ De Paul rig.

Ore 15:00
Atalanta-Lazio 1-3: 3′ Marusic, 51′ Correa, 79′ Pasalic, 83′ Muriqi

Cagliari-Sassuolo 1-1: 75′ Joao Pedro, 95′ Boga

Crotone-Genoa 0-3 (24′, 51′ Destro, 29′ Czyborra)

Ore 18:00
Napoli-Parma 2-0: 32′ Elmas, 82′ Politano

Ore 20:45
Roma-Verona 3-1: 20′ Mancini, 22′ Mkhitaryan, 29′ Mayoral, 62′ Colley

LA CLASSIFICA
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Milan 20 14 4 2 41 23 +18 46
2 Inter 20 13 5 2 49 23 +26 44
3 Roma 20 12 4 4 44 33 +11 40
4 Juventus 19 11 6 2 39 18 +21 39
5 SSC Napoli 19 12 1 6 43 19 +24 37
6 Lazio 20 11 4 5 35 27 +8 37
7 Atalanta 20 10 6 4 45 26 +19 36
8 Sassuolo 20 8 7 5 33 30 +3 31
9 Hellas Verona 20 8 6 6 26 21 +5 30
10 Sampdoria 20 8 2 10 30 31 -1 26
11 Fiorentina 20 5 7 8 21 31 -10 22
12 Benevento 20 6 4 10 23 40 -17 22
13 Udinese 20 5 6 9 21 28 -7 21
14 Genoa 20 5 6 9 22 30 -8 21
15 Bologna 20 5 5 10 25 35 -10 20
16 Spezia 20 4 6 10 26 37 -11 18
17 Torino 20 2 9 9 29 38 -9 15
18 Cagliari 20 3 6 11 24 38 -14 15
19 Parma 20 2 7 11 14 38 -24 13
20 Crotone 20 3 3 14 22 46 -24 12



Atalanta, tante assenze e poca lucidità: e la Lazio si prende la rivincita vincendo 3-1

SERIE A, VENTESIMA GIORNATA

ATALANTA-LAZIO 1-3: OSPITI ATTENTI E CINICI, PASALIC-GOL NON BASTA

Altolà. L’Atalanta ferma la sua corsa dopo la grande impresa di San Siro con il Milan e la semifinale di coppa conquistata mercoledì con la Lazio che si prende la rivincita in campionato, vince con merito a Bergamo e sorpassa così i nerazzurri in classifica: con molte assenze nel suo scacchiere, il Gasp si ritrova senza esterni ed i suoi sono subito sotto al secondo minuto per il gol di Marusic dalla distanza che sorprende Gollini. La Dea punge poco nel primo tempo e viene salvata dal palo, nella ripresa il mister cambia ma è Correa a trovar il raddoppio. Nel finale il gol del rientrante Pasalic riapre i giochi per soli quattro minuti prima che Muriqi sigli da subentrato il gol del definitivo 3-1.

Bergamo: dalla coppa, all’obiettivo-Europa, rieccole: Atalanta e Lazio si ritrovano di nuovo di fronte dopo i fuochi d’artificio di mercoledì che hanno regalato alla Dea il pass per la semifinale di coppa Italia. Oggi si ricomincia, con tre punti in palio che fanno gola ad entrambe le contendenti che hanno chiuso il girone di andata separate da due soli punti in classifica. Anche oggi lo spettacolo non dovrebbe mancare.

EMERGENZA-FASCE PER GASP: diversi problemi sulle fasce per il Gasp privo di Gosens ed Hateboer ed obbligato a puntare su Maehle ed il baby-Ruggeri a cui si somma l’indisponibilità di Romero, positivo al tampone ieri pomeriggio e costretto al forfait; davanti con Ilicic e Zapata c’è a sorpresa Miranchuk e non Pessina. Nella Lazio, rispetto a mercoledì il tecnico Inzaghi punta da subito su Immobile e Correa davanti con anche Lazzari dal primo minuto recuperando anche Leiva in mezzo.

MARUSIC LA SBLOCCA SUBITO: c’è il sole a Bergamo all’ingresso delle squadre in campo con clima anche piuttosto gradevole per la stagione con il match che inizia subito in salita per i nerazzurri che al secondo minuto devono già rincorrere quando Marusic si inventa una gran conclusione dalla distanza che sorprende Gollini e si infila sotto l’incrocio per l’1-0 ospite.

MEGLIO GLI OSPITI, DEA MAI PERICOLOSA: colpita a freddo, l’Atalanta non riesce a trovar le giuste misure ad una Lazio ordinata e attenta che quando si distende è molto più pericolosa dei nerazzurri: Milinkovic su punizione poco dopo il ventesimo manda fuori di pochissimo, poi sempre lui alla mezz’ora colpisce in pieno il palo di testa in area con Gollini stavolta decisivo a toccare il pallone mandandolo a sbattere contro il legno. Poche le iniziative della Dea, che conclude in porta per la prima volta al quarantesimo con Zapata, che prova di testa su cross di Ilicic ma la conclusione è troppo centrale e bloccata da Reina. Ultimi sussulti di un primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero con gli ospiti avanti di un gol ed i nerazzurri che devono inventarsi qualcosa nella ripresa per cambiar l’inerzia del match.

RIPRESA, CORREA RADDOPPIA SUBITO: subito una novità da parte del Gasp in avvia di ripresa con Malinovskyi che entra in campo al posto di Ruggeri con il tecnico nerazzurro che ridisegna la sua Atalanta per andar a caccia del pari ma, nonostante i buoni propositi, è ancora la Lazio a colpire al quinto minuto quando Immobile imbecca Correa sul filo del fuorigioco con l’attaccante biancoceleste che si ritrova una autostrada verso Gollini che nulla può sulla conclusione che vale il raddoppio ospite.

PASALIC LA RIAPRE ALLA MEZZ’ORA: sotto di due, altri due cambi in casa nerazzurra provano a cambiare il destino del match: dentro Muriel e Pasalic per Zapata e Miranchuk e poi dal ventesimo anche con Lammers che rileva Ilicic ma i nerazzurri non riescono a pungere come in altre occasioni. Nell’ultimo quarto d’ora entra Caldara al posto di Freuler con i nerazzurri che, un po’ all’improvviso, accorciano a poco meno di dieci dalla mezz’ora: Muriel fa un numero dei suoi al limite dell’area e calcia, palo pieno ma Pasalic è pronto al tap-in vincente che riapre la gara.

MURIQI ENTRA E CHIUDE IL MATCH: l’illusione dura però più o meno quattro minuti perchè lo sbilanciamento dei nerazzurri alla ricerca del pari è ancora una volta fatale alla Dea quando Milinkovic Savic scatta sul filo del fuorigioco e poi serve il neo entrato Muriqi che sigla il facile gol del 3-1 e chiude i giochi. Troppe davvero le disattenzioni difensive oggi di un’Atalanta che paga si le molte assenze ma non ha nemmeno dimostrato la solita concentrazione e attenzione in campo concedendo così alla Lazio di prendersi con merito la rivincita del match di mercoledì e l’annesso sorpasso in classifica in questo girone di ritorno che la Dea inizia nella maniera peggiore, pagando dazio dopo un periodo di risultati utili che durava ormai da fine novembre. Tempo per rimediare ce ne è ancora moltissimo, modo per voltare subito pagina altrettanto già a partire da mercoledì con l’andata della semifinale di coppa Italia contro il Napoli. Rialziamoci!

IL TABELLINO:

ATALANTA-LAZIO 1-3 (primo tempo 0-1)

RETI: 3′ pt Marusic (L), 6′ st Correa (L), 34′ st Pasalic (A), 38′ Muriqi (L)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maehle, De Roon, Freuler (33′ st Caldara), Ruggeri (1′ st Malinovskyi); Miranchuk (9′ st Pasalic); Ilicic (22′ st Lammers), Zapata (9′ st Muriel) – A disposizione: Pessina, Rossi, Scalvini, Sportiello – Allenatore: Gasperini

LAZIO (3-5-2): Reina; Patric (38′ pt Musacchio), Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic-Savic, Leiva (35′ st Escalante), L. Alberto (9′ st Akpa Akpro), Marusic; Immobile (35′ st Muriqi), Correa (36′ st A. Pereira) – A disposizione: Alia, Fares, Hoedt, Lulic, Parolo, G. Pereira – Allenatore: Inzaghi

ARBITRO: Chiffi di Padova

NOTE: gara di andata: Lazio-Atalanta 1-4 – match disputato a porte chiuse – ammoniti (A); Patric, Musacchio (L) – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t. 




Lazio… ancora tu? Dopo l’impresa di coppa l’Atalanta cerca il bis anche in campionato

BERGAMO, ORE 15

DEA SENZA ESTERNI, GASP LANCIA RUGGERI

Rieccole: a distanza di pochi giorni dalla sfida di coppa Italia, Atalanta e Lazio si ritrovano in campionato a tu per tu nella prima giornata del girone di ritorno in un altro match che promette gol e spettacolo come ormai consueta abitudine quando queste due squadre si ritrovano di fronte. I nerazzurri cercheranno il bis dopo la grande impresa di mercoledì in coppa Italia che ha regalato ai ragazzi del Gasp la semifinale nonostante oggi il mister dovrà far i conti con assenze pesanti come Hateboer e Gosens in fascia e Romero (positivo al Codiv) dietro. Dall’altra i biancocelesti cercano immediata rivincita dopo la bruciante eliminazione dalla coppa. Il giusto mix insomma per garantirci altri novanta minuti di gol e divertimento.

VIVI IN DIRETTA CON NOI LA SECONDA SFIDA IN POCHI GIORNI DELLA DEA ALLA LAZIO A PARTIRE DALLE 15 SEGUENDO IL MATCH IN DIRETTA SULLA NOSTRA PAGINA FACEBOOK

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: senza Gosens (squalificato) e Hateboer non al meglio, è emergenza in fascia per il Gasp che deve far i conti anche con la positività al Covid di Romero in difesa. Spazio quindi sugli esterni a Ruggeri e Maehle mentre dietro Toloi, Palomino e Djimsiti comporranno il reparto arretrato. Davanti Pessina ed Ilici a sostegno di Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Ruggeri, De Roon, Freuler, Maehle; Pessina; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini

LAZIO (3-5-2): Reina; Patric, Acerbi, Radu; Lazzari, Milinkovic, Leiva, Luis Alberto, Marusic; Correa, Immobile – Allenatore: S. Inzaghi.




Grande, grande, grande! Atalanta, un vero capolavoro: il Milan capolista si inchina alla Dea!

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 0-3: LUCI A SAN SIRO, LA DEA ASFALTA I ROSSONERI

A vederla così, la vera capolista parrebbe l’Atalanta. Scherzi a parte, la Dea compie una grandissima impresa e conquista San Siro vincendo in casa della capolista Milan con una prestazione superlativa, con i rossoneri in palese difficoltà affondati dalle reti di Romero nel primo tempo e da quelle di Ilicic (su rigore) e Zapata (che centra anche un palo) nella ripresa. Nerazzurri padroni del campo in un match incredibilmente senza storia con la banda del Gasp che, guidata da un Ilicic stellare, fa a fette tutte le certezze rossonere. Un 3-0 che proietta Zapata e soci al quarto posto in attesa delle partite di domani.

Milano: belle allo specchio. Milan ed Atalanta, una partita difficile per entrambe perchè i rossoneri puntano al titolo d’inverno e la Dea vuole chiudere in bellezza il girone di andata dopo aver un po’ rallentato con gli ultimi due pari con Genoa ed Udinese. Un match che sicuramente regalerà sicuramente emozioni e gol con i nerazzurri che dovranno ritrovar però la giusta concentrazione e determinazione se vogliono crear difficoltà ai rossoneri sin qui praticamente perfetti in questa prima parte di stagione.

IN CAMPO I MIGLIORI: il Gasp si affida ai titolarissimi per la sfida ai rossoneri: spazio quindi dietro al rientro di Romero e quello di Freuler ed Hateboer in mezzo con Pessina (un ex) avanzato a sostegno di Ilicic e Zapata (preferito a Muriel) in avanti. Nel Milan, recuperato dalla positività al Covid, Theo Hernandez torna subito titolare con Pioli che conta sull’ex Kessie in mezzo e davanti ovviamente all’eterno Ibrahimovic.

MOLTO BENE LA DEA IN AVVIO: c’è sempre un po’ di tristezza nel vedere uno stadio come San Siro vuoto, l’augurio è che presto si possa tornar tutti a tifare dal vivo per la propria squadra del cuore. Il match inizia con un paio di iniziative interessanti dei rossoneri che la difesa nerazzurra chiude senza affanni; poi la Dea inizia a crescere ed a chiudere i rossoneri nella propria metà campo: al tredicesimo Hateboer conclude al termine di una bella azione e Donnarumma manda in corner. Sempre il portiere rossonero si ripete pochi minuti dopo ancora sull’olandese, stavolta con una respinta di pugni nuovamente decisiva.

ROMERO SBUCA DAL NULLA E FA 1-0: altra chance per i nerazzurri al diciassette quando Ilicic prova il colpo da biliardo da fuori e la sfera che esce di pochissimo. Al venticinque però i ragazzi del Gasp passano: cross in area di Gosens e Romero, quasi da terra, colpisce di testa e supera Donnarumma portando in vantaggio l’Atalanta. Molto bene la Dea anche dopo il vantaggio con i nerazzurri che al trentasettesimo sfiora il bis quando Iicic dribbla due avversari che lo mettono giù al limite dell’area e dalla seguente punizione centrale sempre dello sloveno, respinge con i pugni ancora Donnarumma. Ultimi sussulti di un ottimo primo tempo dei ragazzi del Gasp che chiudono con merito avanti per 1-0.

RIPRESA, ILICIC RADDOPPIA DAL DISCHETTO: la ripresa prende il via con nessun cambio in casa nerazzurra e con i ragazzi del Gasp sempre concentrati e determinati: al sesto Ilicic viene steso in area con un colpo dall’ex Kessie e l’arbitro, a pochi passi dall’azione, non ha dubbi ed indica il calcio di rigore per la Dea. Dal dischetto va proprio lo sloveno e segna il raddoppio.

MILAN IN TILT, DEA PADRONA: il Milan non ne viene a capo e l’Atalanta è autentica padrona del campo a San Siro: al quarto d’ora Ilicic crossa perfetto per la testa di Zapata che in tuffo di testa spara alta sciupando la grande chance per firmare il terzo gol. Poi Hateboer accusa qualche problemino ed il Gasp lo sostituisce con Mahele. Solo Atalanta in campo, al vetidue Ilicic sale in cattedra ed è imprendibile, dribbla chiunque e poi lascia partire un diagonale, fuori di pochissimo.

ZAPATA PRIMA IL PALO POI IL GOL, 3-0!: alla mezz’ora altra colossale occasione per l’Atalanta in occasione di un corner, Zapata spizzica di testa e centra il palo interno, poi spazza via la difesa rossonera in affanno. Però il colombiano si riscatta pochi minuti dopo: bellissima ripartenza nerazzurra da Ilicic per Romero che tocca fino a Zapata dopo il palo si riscatta e mette alle spalle di Donnarumma firmando il meraviglioso tris nerazzurro a San Siro.

ASFALTATA LA CAPOLISTA!: nel finale il Milan le prova un po’ tutte per cercar almeno il gol della bandiera ma la squadra del Gasp è attenta e pronta a ripartire: spazio ai cambi con Muriel che entra per Ilicic e, prima dei sei minuti di recupero concessi, anche Caldara, Palomino e Malinovskyi per Djimsiti, Gosens e Pessina. Ingressi solo per la statistica ma comunque da sottolineare in un gruppo che ha tirato fuori il meglio di se dopo un paio di passaggi a rilento con Genoa ed Udinese. La Dea rifila una lezione di calcio al Milan capolista che frena oggi forse nella maniera più brusca ed inattesa pur laureandosi campione d’inverno. Ma questa Atalanta non fa sconti a nessuno, ed oggi lo si è visto. Applausi per i nostri ragazzi. Da domani testa alla doppia sfida con la Lazio di settimana prossima, una varrà tre punti (domenica) e l’altra la semifinale di coppa Italia. Avanti tutta!

IL TABELLINO:

MILAN-ATALANTA 0-3 (primo tempo 0-1)

RETI: 26′ Romero (A), 8′ st Ilicic (A, su rig.), 32′ st Zapata (A)

MILAN (4-2-3-1): G. Donnarumma; Calabria, Kalulu (12′ st Musacchio), Kjaer, Hernandez; Tonali, Kessie; Castillejo (25′ st Mandzukic), Meité, Leao (25′ st Rebic); Ibrahimovic – A disposizione: Colombo, Dalot, Diaz, A. Donnarumma, Hauge, Krunic, Maldini, Tatarusanu, Tomori – Allenatore: Pioli.

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti (46′ st Caldara); Hateboer (22′ st Maehle), De Roon, Freuler, Gosens (46′ st Palomino); Pessina (45′ st Malinovskyi); Ilicic (37′ st Muriel), Zapata – A disposizione: Depaoli, Lammers, Miranchuk, Rossi, Ruggeri, Sportiello, Sutalo – Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Mariani di Aprilia.

NOTE: match disputato a porte chiuse – ammoniti Hernandez, Kessie (M); Gosens (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 6′ s.t.