L’Atalanta a Marassi per ritrovare il sorriso, ma occhio alla trappola-Samp

GENOVA, ORE 12.30

SOLO MURIEL DISPONIBILE LA DAVANTI, OCCHIO AGLI SCHERZETTI DI RANIERI

L’amarezza di coppa da cancellare e la voglia di approfittare dei passi falsi di Juve e Lazio di sabato per guadagnare terreno sulle avversarie: il menù dell’ora di pranzo della sfida della Dea a Marassi contro la Samp è sicuramente molto ricco. Dopo la sfortunata gara di Champions con il Real la squadra del Gasp prova a cercar subito riscatto in campionato contro i blucerchiati di Ranieri che già all’andata hanno reso molto difficile la vita ai nerazzurri. Un risultato positivo consentirebbe comunque all’Atalanta di guadagnare terreno sulla Lazio (ieri sconfitta a Bologna) e tenere a distanza la Juventus (fermata a Verona sul pari). Gli ingredienti giusti insomma per una gara che si annuncia divertente da provare a portar a casa con la giusta testa e determinazione.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con il solo Muriel unica vera punta disponibile, davanti scelte quasi obbligate per il Gasp con il colombiano titolare e dietro di lui potrebbe scattare l’ora di Malinovskyi e Miranchuk mentre in mezzo potrebbe arretrare Pessina al posto di De Roon. Squalificato Djimisiti, in difesa tocca a Palomino.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

SAMPDORIA (4-4-1-1): Audero; Bereszynski, Yoshida, Tonelli, Augello; Candreva, Thorsby, Ekdal, Jankto; Damsgaard; Keita – All.: Ranieri

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Palomino; Maehle, Pessina, Freuler, Gosens; Miranchuk, Malinovskyi; Muriel – All.: Gasperini




Dagli sbadigli al luna-park: l’Atalanta si accende nella ripresa e travolge il Napoli con quattro gol

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 4-2: LA DEA CALA IL POKER TRASCINATA DA SUPER-MURIEL

Bastano quarantacinque minuti: dopo un primo tempo a non senza tirar in porta, l’Atalanta accende il match nella seconda parte di gara travolgendo e sorpassando il Napoli in classifica. Segna subito Zapata ma gli ospiti trovano poco dopo il pari con Zielinski, poi la Dea scappa di nuovo con un Muriel scatenato: avvia l’azione che manda in gol Gosens e poi segna il terzo gol. I nerazzurri però rimettono in partita gli ospiti da soli, complici una autorete di Gosens ma riescono a chiuderla poco dopo con Romero, su calcio d’angolo battuto dallo stesso Muriel. Finisce 4-2, adesso si che può iniziare il conto alla rovescia per la sfida di Champions al Real Madrid di mercoledì sera.

Bergamo: scontro diretto diretto pesantissimo con vista-Europa tra Atalanta e Napoli che si ritrovano di nuovo a due settimane dalla semifinale di coppa Italia che ha consegnato alla Dea il pass per la finale di Coppa Italia. Stasera chi vince può piazzare il sorpasso sull’altra considerando che entrambe le squadre sono a quaranta punti (con il Napoli che ha una partita in meno) ed allungare anche su chi insegue dietro (Sassuolo e Verona che ieri hanno pareggiato).

MAEHLE STRINGE I DENTI ED E’ IN CAMPO: il Gasp recupera in extremis Maehle che va così in campo sulla fascia insieme a Gosens dalla parte opposta con davanti Zapata e Muriel supportati dietro da Pessina; in porta torna Gollini. Negli ospiti è lunga la lista degli assenti di Gattuso a cui si aggiunge anche Insigne nel corso del riscaldamento: c’è così Oshimen davanti con Politano che recupera in extremis e va in campo mentre tra i pali conferma per Meret vista l’indisponibilità di Ospina.

POCHE EMOZIONI, MA GASP VIENE ESPULSO: il match prende il via dopo che si è osservato un doveroso minuto di silenzio dopo la scomparsa ieri dell’ex giocatore dell’Inter Mauro Bellugi, e l’Atalanta prova subito a chiudere il Napoli nella sua metà campo ma non riesce a sfondare l’organizzazione difensiva partenopea ed il risultato è che nessuna delle due squadre riesce a tirar in porta nella prima parte del primo tempo. Proteste nerazzurre intorno al ventesimo per un contatto subito in area da Pessina al momento di concludere che però l’arbitro non ravvede (e nemmeno il Var): tant’è che le eccessive proteste costano anche il cartellino rosso al Gasp al minuto venticinque.

DUVAN, CONTROLLO SBAGLIATO: poco da raccontare di questo primo tempo anche se ne finale Pessina mette dentro un pallone d’oro per i piedi di Duvan che però controlla male e consente a Meret di bloccar la sfera. Poco altro per un primo tempo di intensità elevata ma senza occasioni da gol che si chiude dopo un minuto di recupero e con l’inevitabile risultato di 0-0.

RIPRESA, MURIEL-GOL MA ZIELINSKI PAREGGIA: nessun cambio dopo l’intervallo ma il match inizia subito con un piglio diverso per la Dea che al sesto la sblocca: Muriel sulla fascia sinistra pennella un cross delizioso per la testa di Zapata che di testa mette in rete. La partita pare in discesa per i nerazzurri ma il Napoli riesce invece a rientrar subito in partita al tredicesimo: Zielinski servito molto bene da Politano fa un piccolo capolavoro calciando al volo e battendo Gollini. Tutto da rifare.

MURIEL-SHOW, SEGNA E FA SEGNARE GOSENS: a differenza del primo tempo la partita è bellissima e le due squadre si affrontano finalmente a viso aperto, e per la Dea inizia il luna-park: al diciannovesimo splendida azione nerazzurra che parte ancora da Muriel, serve bene Zapata offre un assist incredibile per l’accorente Gosens che firma il nuovo vantaggio atalantino. Sei minuti dopo i ragazzi del Gasp segnano ancora, con ancora una volta lo scatenato Muriel che con una doppia finta dal limite salta la marcatura degli avversari e poi fa partire un bolide sul primo palo, imparabile per Meret che vale il 3-1.

AUTOGOL E POI ROMERO PER IL POKER: tutto finito? No, perchè l’Atalanta ci mette del suo a complicarsi un po’ la vita e riaprire la partita alla mezz’ora quando su cross di Politano, Gosens con un intervento goffo di testa in area mette dentro nella sua porta: 3-2. Il Napoli però non riesce nemmeno a pensare di rientrare in partita che l’Atalanta la chiude di nuovo, e stavolta definitivamente. Con chi? Ma sempre con la complicità di Muriel su calcio d’angolo, Djimsiti tocca per la testa di Romero che firma il poker.

VITTORIA PESANTISSIMA, AGGANCIO AL TERZO POSTO: il quarto gol taglia definitivamente le gambe al Napoli in un finale di partita che vive tuttavia di un momento di apprensione quando al minuto quarantaquattro quando Osimehn cade a terra e picchia la testa dopo un contrasto di gioco e perde i sensi con il giocatore costretto ad uscire in barella con conseguente situazione surreale in campo per i restanti quattro minuti di recupero che fanno scorrere i titoli di coda su un match che la Dea vince con pieno merito piazzando così il sorpasso al Napoli ed agganciando momentaneamente il terzo posto in attesa delle partite di Roma e Juve. Niente male come biglietto da visita in attesa (adesso si) della grande sfida al Real Madrid di mercoledì. Avanti senza paura!

IL TABELLINO:

ATALANTA-NAPOLI 4-2 (primo tempo 0-0)

RETI: 51′ Zapata (A), 58′ Zielinski (N), 64′ Gosens (A), 71′ Muriel (A), 75′ aut. Gosens (N), 78′ Romero (A)

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle (90′ Sutalo), De Roon, Freuler (77′ Pasalic), Gosens; Pessina (83′ Palomino); Muriel (83′ Miranchuk), D. Zapata (90′ Malinovskyi) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Palomino, Lammers; Caldara, Kovalenko, Ruggeri, Ilicic – All.: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic (77′ Koulibaly), Mario Rui (77′ Ghoulam); Fabian Ruiz, Bakayoko, Zielinski (84′ Lobotka); Politano, Osimhen, Elmas (62′ Insigne) – A disposizione: Contini, Idasiak, Zedadka, Costanzo, D’Agostino, Cioffi, Labriola – All.: Gattuso

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

NOTE: gara di andata: Napoli-Atalanta 4-1 – match disputato a porte chiuse – espulso mister Gasperini (A) al 26′ p.t. per proteste – ammoniti: Djimsiti e Gosens (A), Di Lorenzo (N) – recupero: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Profumo d’Europa: Atalanta-Napoli, chi prova il sorpasso?

BERGAMO, ORE 15

DEA NON SOTTOVALUTARE QUESTO NAPOLI INCEROTTATO

Rieccole. Ad un paio di settimane di distanza dalla partita che ha regalato all’Atalanta il pass per la finalissima di Coppa Italia, la Dea ed il Napoli si ritrovano di fronte questo pomeriggio: appaiate in classifica a quota quaranta (ma con i partenopei che hanno una partita in meno) i ragazzi del Gasp proveranno a cercare il sorpasso agli azzurri di Gattuso per arrivare così carichi il più possibile alla partitissima di Champions di mercoledì contro il Real Madrid.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: ancora problemi sulla fascia per il tecnico Gasperini dove Maehle evidenzia il riacutizzarsi del problema avuto le scorse settimane ma è comunque convocato anche se è probabile l’impiego di Sutalo dall’inizio. Davanti dovrebbero giocare Ilicic e Zapata con Pessina a supporto.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Sutalo, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Ilicic, Zapata – All.: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Meret; Di Lorenzo, Rrahmani, Maksimovic, Mario Rui; Fabian, Bakayoko, Zielinski; Politano, Osimhen, Insigne – All.: Gattuso




Baila come Muriel: panchinaro a chi?

Dove c’è molta luce, l’ombra è più nera, ma nel caso di Luis Muriel i fari del successo e del talento rimangono sempre accesi h24.

Grazie al gol di Lucho l’Atalanta trova in extremis la vittoria contro il Cagliari, e come al solito si rinnova la stessa domanda “La prossima Gasp lo metterà titolare o rimarrà ancora in panca?”.

Una domanda più che legittima, ma che trova risposta come al solito nei freddi ma incontrovertibili numeri: al momento il colombiano è il panchinaro più forte d’Europa (forse del mondo), e per una grande squadra (perché la Dea di fatto lo è) avere assi nella manica come l’ex Fiorentina è una manna dal cielo che pochi possono godere. 16 gol stagionali, di cui 13 in campionato, e nonostante abbia giocato 1161’ (l’equivalente di quasi 13 partite intere), il suo nome compare nella classifica dei marcatori, dopo Cr7 e Lukaku, fari di Juve e Inter.

Muriel non ha mai criticato le scelte del Gasp, e visti i numeri da fenomeno ne avrebbe avuto ben donde. La forza di questo ragazzo è la consapevolezza di poter dare il massimo a partita in corso, utilizzato forse troppo spesso come risolutore, ma un’arma letale e garanzia che tutte le squadre vorrebbero avere in panchina.

C’è chi gioca titolare e rappresenta un faro, una guida per i compagni, e chi entra, risolve e torna al suo ruolo di falso comprimario, ma consapevole che la sua luce intrisa di talento non potrà indebolirsi neanche nell’angolo più buio della panchina.




Muriel, una magia sui titoli di coda: l’Atalanta vince (col brivido finale) a Cagliari

SERIE A, VENTIDUESIMA GIORNATA

CAGLIARI-ATALANTA 0-1: MURIEL LA DECIDE A FIL DI SIRENA

Di tutto (e di più) nel finale: l’Atalanta si prende tre punti importantissimi da Cagliari in una gara non certo delle più entusiasmanti da parte dei ragazzi del Gasp e lo fa grazie ad una prodezza di Muriel praticamente al novantesimo minuto dopo un crescendo della Dea nell’ultimo quarto d’ora di un match sin li avaro di emozioni in cui però succede di tutto: dopo il gol nerazzurro, a pochi secondi da fine recupero l’arbitro vede un rigore per il Cagliari per via di un fallo di De Roon su Rugani che è in realtà un contrasto falloso del giocatore sardo su quello nerazzurro: richiamato al Var il direttore di gara ribalta la decisione, con sospiro di sollievo per i tifosi di un’Atalanta che vola a quaranta punti in classifica e resta così incollata al treno delle squadre in lotta per un posto nelle coppe Europee.

Cagliari: l’euforia della finale da cavalcare il più possibile. L’Atalanta che mercoledì ha compiuto l’ennesima impresa deve ora tentare di svoltare anche in campionato in questo girone di ritorno dove la Dea ha conquistato solo un pari ed una sconfitta; per farlo deve vedersela con un Cagliari che non vince invece da quattordici turni ed occupa un terz’ultimo posto che tuttavia non dice la verità su quanto fatto da veder qui dai sardi in questa stagione.

NOVITA’ TRA I PALI, C’E’ SPORTIELLO: il Gasp cambia diversi elementi a cominciare dal portiere dove c’è Sportiello tra i pali e non Gollini, poi c’è la conferma di Sutalo in fascia (Maehle non è ancora al meglio) e Pessina agirà in mezzo al campo con, più avanti, il ritorno di Pasalic a sostegno di Ilicic e Zapata davanti. Nei sardi, Di Francesco punta davanti su Simeone con dietro Joao Pedro e Naingollan con dietro Godin ed il neo arrivato Rugani a cercare di fermare le avanzate nerazzurre.

RITMO ALTO MA POCHE OCCASIONI: splende il sole all’ingresso delle squadre in campo con il match che prende il via con il Cagliari che pressa sin dai primi minuti per cercar di intimorire i nerazzurri che si difendono però con ordine e senza sbandare. Tanto agonismo ma pochissime le occasioni: al ventiquattresimo ci prova di testa Djimsiti sugli sviluppi di un calcio d’angolo ma senza precisione e mandando sopra la traversa la sfera.

0-0 INEVITABILE DOPO I PRIMI 45′: la partita rimane molto combattuta ma priva di emozioni, tant’è che i due portieri non compiono di fatto parate degne di nota anche in quel che resta di un primo tempo davvero molto bloccato e che le due squadre chiudono (senza recupero) inchiodate sullo 0-0.

RIPRESA, SUBITO DUE CAMBI: si apre subito con due novità in casa nerazzurra con gli ingressi di De Roon e Miranchuk al posto di Pessina e Pasalic ma con Sutalo subito determinante con un intervento decisivo su Joao Pedro pronto a calciare a rete che evita guai peggiori ai nerazzurri; subito dopo è Sportiello a respingere con i pugni una conclusione di Nandez. All’ottavo punizione dal limite per i nerazzurri che prova Ilicic a finalizzare ma la conclusione è centrale e facilmente preda di Cragno. Al quarto d’ora riecco anche Maehle che entra al posto di Sutalo.

ZAPATA SBATTE SULLA TRAVERSA: altro cambio per il Gasp al ventitreesimo della ripresa con Muriel che prova a metter pepe ad un attacco nerazzurro oggi davvero apatico entrando al posto di Ilicic; si vede la Dea alla mezz’ora con una bella azione di Maehle che crossa in area per Gosens che conclude ma viene ribattuto il tiro del tedesco all’ultimo ed il Cagliari si salva. Atalanta che cresce nell’ultima parte di gara, al trentasettesimo Muriel crossa in area per Zapata che, di testa, centra in pieno la traversa.

ALL’IMPROVVISO… MURIEL!: entra anche Malinovskyi negli ultimi minuti di gara al posto di Zapata per un finale in cui il Cagliari accusa la stanchezza e la Dea pare averne di più: e difatti a pochi secondi dal novantesimo ecco la magia di Muriel che si libera di due difensori e mette alle spalle di Cragno sbloccando un match che ormai sembrava destinato a non sbloccarsi più.

BRIVIDO-VAR: RIGORE, ANZI NO: tutto finito? No, perchè l’Atalanta sa far vivere finali mozzafiato ai propri tifosi in tutti i sensi. Nel terzo dei tre di recupero c’è un contatto in area tra De Roon e Rugani con l’arbitro che non ci pensa su due volte e indica il dischetto del rigore salvo poi venir richiamato dal Var dove il monitor gli mostra come sia il giocatore sardo a toccare il piede del centrocampista nerazzurro e rivede così la sua decisione tra le proteste dei padroni di casa. Ancora pochi secondi e il match può finire con la vittoria pesantissima di un’Atalanta che resta così agganciata al treno dell’Europa che conta salendo a quota quaranta punti in classifica, con buona pace delle coronarie sempre più in fibrillazione di noi tifosi… avanti tutta!

IL TABELLINO:

CAGLIARI-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-1)

RETI: al 90′ Muriel

CAGLIARI (3-4-2-1): Cragno; Walukiewicz, Godin, Rugani; Zappa, Nandez, Marin (85′ Deiola), Lykogiannis; Nainggolan (79′ Duncan), Joao Pedro; Simeone (79′ Pavoletti). A disposizione: Aresti, Vicario; Asamoah, Calabresi, Carboni, Tripaldelli; Cerri, Pereiro, Tramoni. Allenatore: Di Francesco.

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Djimsiti, Romero, Palomino; Sutalo (62′ Maehle), Pessina (46′ de Roon), Freuler, Gosens; Pasalic (46′ Miranchuk); Ilicic (68′ Muriel), D. Zapata (85′ Malinovskyi). A disposizione: Gollini, Rossi; Caldara, Ruggeri; Kovalenko; Lammers. Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Mauro Piccinini di Forlì.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Cagliari 5-2 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: 8′ Walukiewicz (C), 45′ Romero (A), 60′ Rugani (C), 67′ Ilicic (A), 69′ Lykogiannis (C) – espulsi: nessuno – Recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, dopo l’impresa di coppa ecco il Cagliari per riprendere a correre in campionato

CAGLIARI, ORE 15

LA DEA A CACCIA DELLA PRIMA VITTORIA NEL GIRONE DI RITORNO

Avanti tutta: dopo aver centrato la finale di Coppa Italia mercoledì sera, l’Atalanta si rituffa nel campionato ed è oggi di scena a Cagliari dove i nerazzurri cercheranno la prima vittoria in questo girone di ritorno appena iniziato e dove la Dea ha collezionato sin qui una sconfitta ed un pari. Partita rognosa e ricca di insidie in terra sarda quella che attende i nerazzurri contro un avversario in crisi di risultati e con una classifica difficile ma che ha sicuramente raccolto meno di quanto sin qui dimostrato sul campo e con uomini di esperienza in campo capaci di fare la differenza. Un match tosto per Ilicic e compagni insomma, prima della supersfida di Champions al Real Madrid di mercoledì prossimo.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: alla fine Maehle è convocato ma non è per nulla certa la sua presenza da titolare con il Gasp che potrebbe riproporre Sutalo sulla fascia insieme a Gosens dall’altra parte. Davanti Ilicic e Muriel sembrano favoriti con uno tra Malinovskyi e Pessina a supporto (il primo più del secondo).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

CAGLIARI (3-4-2-1): Cragno; Rugani, Godin, Walukiewicz; Zappa, Nandez, Marin, Lykogiannis; Nainggolan, Joao Pedro; Simeone – All.: Di Francesco

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Dijmsiti, Romero, Palomino; Sutalo, De Roon, Freuler, Gosens; Malinovskyi; Ilicic, Muriel – All.: Gasperini




Pessina fa il fenomeno, l’Atalanta stende il Napoli e conquista la finale di Coppa Italia!

COPPA ITALIA, SEMIFINALE DI RITORNO

ATALANTA-NAPOLI 3-1: IMPRESA FANTASTICA, CE NE ANDIAMO IN FINALE!

Missione compiuta! L’Atalanta conquista la seconda finale degli ultimi tre anni ed a maggio contenderà alla Juventus il trofeo. La Dea stende il Napoli dopo lo 0-0 dell’andata di una settimana fa grazie alle reti di Zapata e alla doppietta di Pessina (una rete per tempo); ma è stata tutto tranne che una passeggiata per i nerazzurri, con il Napoli che nella ripresa cambia ritmo e la riapre subito con Lozano, sfiora il pari con Osimhen (grande parata di Gollini) ma poi i nerazzurri sono bravissimi a non scomporsi e chiuderla al momento giusto. Al 19 maggio i nerazzurri ci riproveranno a portar a casa il trofeo, stavolta contro la corazzata bianconera.

Bergamo: e festa sia. La Dea stende il Napoli e vola in finale di coppa Italia contro la Juventus il prossimo 19 maggio. Al termine di una gara di grande spessore dei nerazzurri contro un Napoli rinunciatario nel primo tempo ma più propositivo nella ripresa ma che cede il passo (e abdica) a favore dei nerazzurri che passano grazie alle reti di Zapata e alla doppietta di Pessina.

MAEHLE K.O., GIOCA SUTALO: non ce la fa Maehle contrariamente alle indicazioni della vigilia e quindi il Gasp lancia Sutalo (che non era nemmeno stato convocato) in fascia per sopperire all’assenza anche di Hateboer e punta davanti su Zapata e Muriel con Pessina a loro supporto; dietro non c’è Romero squalificato, tocca a Palomino. Nel Napoli, Gattuso non può contare dietro su Koulibaly e Manolas (spazio a Maksimovic e Rahmani) ma recupera Osimhen davanti che parte così titolare insieme a Lozano e Insigne nel tridente partenopeo.

ZAPATA FA BOOOM, SUBITO 1-0: serata freddina ma non troppo a Bergamo all’ingresso delle squadre sul terreno di gioco e il match prende così il via e la prima azione è del Napoli con Insigne al terzo che conclude dall’interno dell’area ma angola troppo e la sfera finisce sul fondo. Tre minuti dopo è l’Atalanta a farsi vedere in maniera subito vincente con Zapata che lascia partire un tiro imprendibile da fuori area non lascia scampo a Ospina: 1-0 per i nerazzurri.

PESSINA RADDOPPIA AL QUARTO D’ORA: il vantaggio galvanizza la Dea contro un Napoli piuttosto timido e che non riesce a reagire, e al sedicesimo i ragazzi del Gasp confezionano la splendida azione per il 2-0: Pessina finalizza una bella azione corale, con Zapata che libera l’ex Verona a tu per tu con Ospina: palo interno e palla in rete! Gli ospiti provano a scuotersi al ventiquattresimo sempre con Insigne con una conclusione dal limite dell’area deviata in angolo dalla difesa nerazzurra.

DEA ATTENTA E ORDINATA: nel finale ancora la Dea vicina al gol al trentasettesimo, Muriel si libera in area concludendo con un diagonale rasoterra fuori di pochissimo. Il primo tempo si chiude con Zapata che prova in area un esterno sbilenco sopra la traversa di Ospina. Un minuto di recupero e il primo tempo si chiude con i nerazzurri meritatamente avanti di due gol.

RIPRESA, LOZANO RIAPRE SUBITO LA GARA: dopo l’intervallo si ricomincia con nessun cambio in casa nerazzurra con il Napoli che spinge sin da subito per provare a riaprire il match ed all’ottavo ci riesce quando Lozano mette alle spalle di Gollini che era riuscito a respingere il suo primo tiro. Il Gasp a quel punto decide di cambiare inserendo Ilicic al posto di Muriel nell’attacco nerazzurro. Partita che diventa apertissima con le due squadre che non rinunciano a giocarsela a viso aperto.

PORTIERI SUGLI SCUDI: a metà ripresa il portiere Ospina è protagonista di un paio di ottimi interventi: prima su una conclusione da fuori di Ilicic, poi su una bella staffilata di Pessina. Nel mentre Zapata sfiora il tris di testa sugli sviluppi di un corner. Alla mezz’ora però è Gollini ad essere decisivo sulla conclusione ravvicinata di Osimhen che, di fatto, si divora il pareggio.

IL PES RIPORTA LA DEA A +2: in quel che pare il momento migliore del Napoli, andato a un passo dal gol che avrebbe ribaltato tutto quanto, l’Atalanta ha la forza di resistere agli assalti partenopei e trovare il guizzo giusto per andar a mettere il sigillo sulla finale ancora con Pessina che si inventa un autentico slalom in area e palla che supera Ospina per la terza volta e mette in ghiaccio il match a favore della Dea.

SI VOLA IN FINALE!: il terzo gol taglia le gambe al Napoli che a quel punto non ha più le forze per provare a riaprire la gara. Nel finale c’è anche spazio per Pasalic, che concede la standing-ovation (virtuale) a Pessina nel momento in cui iniziano i tre di recupero. Finisce 3-1, l’Atalanta può così far festa e staccarsi il pass per la seconda finale di coppa Italia delle ultime tre stagioni: questa volta la Dea contenderà il trofeo alla Juventus, e chissà che sia davvero la volta buona per questi ragazzi che meritano davvero di mettere una importante ciliegina sulla torta a queste annate da sogno che stanno regalando ai propri tifosi. Appuntamento a maggio.

IL TABELLINO:

ATALANTA-NAPOLI 3-1 (primo tempo 2-0)

RETI: 10′ pt Zapata (A), 16′ pt Pessina (A), 8′ st Lozano (N), 33′ st Pessina (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino (27′ st Caldara), Djmsiti; Gosens, De Roon, Freuler, Sutalo; Pessina (45′ st Pasalic); Muriel (11′ st Ilicic), Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Lammers, Malinovskyi, Kovalenko, Ruggeri, Ghislandi, Miranchuk – Allenatore: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Di Lorenzo, Maksimovic, Rrahmani, Hysaj (42′ pt Mario Rui); Elmas, Bakayoko (19′ st Lobotka), Zielinski (19′ st Demme); Lozano, Osimhen (33′ st Petagna), Insigne – A disposizione: Meret, Contini, Zedadka, Fabian Ruiz, Politano, Costanzo, Cioffi – Allenatore: Gattuso

ARBITRO: La Penna di Roma. 

NOTE: gara di andata: Napoli-Atalanta 0-0 – match disputato a porte chiuse – ammoniti. Hysaj, Zielinski, Di Lorenzo, Insigne (N) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.