Arriva lo Spezia, il Real può aspettare: dai Atalanta riprendiamo il cammino in campionato!

BERGAMO, ORE 20.45

LA DEA SFIDA LO SPEZIA AMMAZZA-GRANDI

Il passo falso con l’Inter da mettersi alle spalle, provando ad arrivare nel modo migliore alla sfida con il Real di martedì prossimo: nel mezzo c’è lo Spezia, che l’Atalanta si appresta questa sera ad affrontare nell’anticipo della ventisettesima di serie A con i nerazzurri che cercano di ritrovar subito la via della vittoria per restare nel gruppo delle grandi a caccia dell’Europa ma che dovrà vedersela con i sorprendenti liguri di Italiano che già all’andata hanno fermato i nerazzurri e che, nel loro cammino, hanno sin qui mietuto vittime eccellenti del calibro di Napoli e Milan; un motivo in più per la Dea per tenere alta la tensione ed evitare cali di concentrazione per centrare l’obiettivo di ritrovare i tre punti in campionato.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: prevista poca turnazione da parte del Gasp che non vuole sottovalutare lo Spezia e punta sui titolarissimi andando verso una quasi totale conferma dell’undici che ha perso con l’Inter con qualche novità davanti dove Muriel ed Ilicic sono favoriti rispetto a Zapata (non al meglio) e Malinovskyi. Tra i pali dovrebbe giocare ancora Sportiello.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Ilicic, Muriel – All.: Gasperini

SPEZIA (4-3-3): Zoet; Vignali, Ismajli, Erlic, Bastoni; Estevez, Ricci, Maggiore; Verde, Nzola, Gyasi – All.: Italiano




L’Atalanta non sfonda, all’Inter basta un tiro in porta per mandare K.O. la Dea

SERIE A, VENTISEIESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 1-0: DECIDE SKRINIAR IN MISCHIA IN AVVIO DI RIPRESA

Il cinismo prima di tutto: basta un tiro, sporco di Skriniar in mischia all’Inter in avvio di ripresa per aver la meglio di un’Atalanta bella come al solito e che impatta almeno un paio di volte Handanovic ma che esce da San Siro a mani vuote. Un po’ di rammarico c’è per la truppa del Gasp che avrebbe sicuramente meritato qualcosa di più e che invece incassa la seconda sconfitta esterna stagionale dopo quella di Napoli in avvio di stagione. Eppure la Dea nel primo tempo aveva condotto le danze e, nel finale, sfiorato il gol con Zapata su cui Handanovic ha risposto da grande portiere: nella ripresa entra Ilicic ma l’Inter passa in avvio con Skriniar. Da li i nerazzurri di Bergamo vanno a caccia del pari ma la difesa della capolista si rivela impenetrabile. Lo stop di San Siro fa scendere al quinto posto la Dea, che resta però in piena corsa per un posto in Europa.

Milano: alla capolista basta un guizzo, la banda del Gasp avrebbe potuto provarci fin domattina ma, probabilmente, senza successo. L’Inter vince 1-0 la sfida contro una Dea che domina in lungo e in largo a San Siro sul piano del gioco ma va a sbattere su Handanovic (decisivo in almeno due circostanze) e contro una difesa di Conte davvero impenetrabile. Nemmeno gli innesti di Ilicic, Muriel e Miranchuck dopo il gol di Skriniar cambiano il destino di un match che vede fermare la corsa della Dea verso l’Europa che conta.

SORPRESA, GIOCA MALINOVKYI: mossa a sorpresa del Gasp che punta davanti sul solo Zapata con dietro di lui Pessina e (un po’ a sorpresa) Malinovskyi che relega alla partenza dai box tanto Ilicic quanto Muriel; tra i pali c’è ancora Sportiello con dietro ed in mezzo tutti i titolarissimi. Nell’Inter, Conte prova il nuovo allungo in vetta affidandosi davanti a Lukaku e Lautaro mentre non c’è Eriksen ma Vidal in mezzo.

PARTITA A SCACCHI: serata freddina ma serena a San Siro con il match che comincia con le due squadre che paiono aspettarsi a vicenda ma con i ragazzi del Gasp che però cercano di metter pressione alla capolista all’ottavo con Gosens quando, sullo scambio con Pessina il centrocampista tedesco crossa rasoterra in area, il pallone filtra ma non ci arriva nessuno di un soffio.

DJIMISITI SUGLI SCUDI: al quarto d’ora si vede anche l’Inter con Romero che anticipa Lukaku, il pallone va verso la porta, poteva sembrare un retropassaggio e per non rischiare Sportiello mette in angolo di testa. Poi la squadra di Conte rischia al ventiquattresimo quando Freuler in pressione nell’area milanese contrasta Vidal, e il pallone va di poco fuori. Un minuto dopo e Djimsiti è fondamentale con il suo intervento su Lukaku che si stava involando tutto solo verso Sportiello dopo esser scattato sul filo del fuorigioco.

HANDANOVIC SUPER SU ZAPATA: nel finale però la Dea a cinque dalla fine ha la grande chance per sbloccarla sugli sviluppi di un corner dove spunta la testa di Zapata ma Handanovic è bravissimo a respingere ed evitare che la squadra del Gasp trovi il vantaggio. Con la fiammata dell’Atalanta si chiude così senza ulteriori emozioni un primo tempo che va in archivio dopo un minuto di recupero con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, SKRINIAR LA SBLOCCA IN MISCHIA: tocca subito ad Ilicic nella ripresa con il Gasp che lo inserisce al posto di Malinovskyi per tentar di sfruttar al meglio l’imprevedibilità dello sloveno in un match sin qui molto bloccato che però, all’improvviso, l’Inter sblocca al nono minuto su calcio d’angolo con l’ex Bastoni che offre in spaccata l’assist per Skriniar che insacca di punta alle spalle di Sportiello. Due minuti dopo rischia tantissimo la Dea quando Toloi scivola e concede così campo libero per Lukaku, ma Romero è fondamentale e recupera da dietro con provvidenziale tempismo e in scivolata anticipa l’attaccante dell’Inter ormai a tu per tu con il portiere atalantino.

OCCASIONI PER ZAPATA E MURIEL: l’Atalanta prova a farsi rivedere a metà ripresa anche se è davvero difficile contro un’Inter che ora si chiude molto bene e concede pochissimo: Zapata conclude dall’interno dell’area al ventidue e la sfera esce di poco sul fondo. Prima della mezz’ora altri due cambi per il Gasp che inserisce Muriel e Miranchuk al posto di Zapata e Pessina per provare a cercar il pari. Ci prova Muriel alla mezz’ora ma ancora una volta Handanovic è attento e respinge coi piedi.

SCONFITTA A TESTA ALTA: c’è spazio anche per Pasalic e Palomino negli ultimi dieci minuti con Freuler e Djimsiti che gli lasciano spazio in campo nel finale dove il numero ottantotto croato prova subito a farsi vedere tentando una conclusione al volo che finisce alta, non di molto. E’ l’ultimo sussulto di un match che, ahinoi, non regalerà più grandi emozioni nemmeno nei quattro di recupero concessi dal direttore di gara: vince l’Inter 1-0, l’Atalanta resta con il cerino in mano dopo aver a tratti dominato in lungo e in largo il gioco ma non essere stata tuttavia abbastanza cinica sottoporta, l’esatto contrario della squadra di Conte. Peccato, una sconfitta lontano da Bergamo che arriva a distanza di mesi, l’ultima volta a Napoli ad inizio stagione. La sensazione comunque, è che questa Atalanta continuerà a dire la sua per una posizione di vertice in campionato fino in fondo.

IL TABELLINO:

INTER-ATALANTA 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 9′ st Skriniar (I)

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, A. Bastoni (40′ st D’Ambrosio); Hakimi, Barella, Brozovic (32′ st Gagliardini), Vidal (8′ st Eriksen), Perisic (40′ st Darmian); Lukaku, Lautaro Martinez (32′ st Sanchez) – A disposizione: Radu, Vecino, Kolarov, Sensi, Ranocchia, Young, Pinamonti – Allenatore: Conte

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Romero, Djimsiti (36′ st Palomino); Maehle, Freuler (36′ st Pasalic), De Roon, Gosens; Pessina (28′ st Miranchuk), Malinovskyi (1′ st Ilicic), D. Zapata (25′ st Muriel). A disposizione: Rossi, Gollini, Lammers, Caldara, Kovalenko, Ruggeri, Ghislandi – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia

NOTE: gara di andata: Atalanta-Inter 1-1 – match disputato a porte chiuse – Ammoniti: Conte (I); Romero (A). Recupero: 1′ p.t., 4′ s.t.




Nerazzurre a confronto: le ambizioni dell’Atalanta alla prova della capolista Inter a San Siro

MILANO, ORE 20.45

ATTACCHI ATOMICI A CONFRONTO: ZAPATA SFIDA LUKAKU

Sfida d’alta quota, un esame di maturità importante: l’Atalanta si presenta questa sera a San Siro al cospetto della capolista Inter per una sfida tra due squadre dagli attacchi stellari, che si ritrovano l’uno contro l’altro: chi per provare ad allungare in testa (l’Inter), e chi per restar invece agganciata alla Juventus al terzo posto (la Dea). Sicuramente non mancherà lo spettacolo tra due formazioni che promettono di darsi grande battaglia; per i nerazzurri una sorta di prova generale molto importante in vista anche di quel che sarà una sfida d’altissimo livello la prossima settimana a Madrid nel ritorno degli ottavi di Champions. Prima però, testa all’Inter e all’ennesima grande impresa che i ragazzi del Gasp proveranno a regalarci.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con l’eccezione di Hateboer, mister Gasperini ha ampia disponibilità di giocatori a disposizione: davanti si dovrebbe tornare al classico trio formato da Zapata ed Ilicic con Pessina alle loro spalle mentre sulle fasce spazio a Maehle e Gosens con Djimisiti dietro in vantaggio su Palomino. Conferma tra i pali per Sportiello.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni; Hakimi, Barella, Brozovic, Eriksen, Perisic; Lukaku, Lautaro – All.: Conte

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Romero, Djimsiti (Palomino); Maehle, De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Zapata, Ilicic (Muriel) – All.: Gasperini




Atalanta, missione compiuta (con qualche brivido): Crotone travolto nella ripresa, la Dea resta terza (con la Juve)

SERIE A, VENTICINQUESIMA GIORNATA

ATALANTA-CROTONE 5-1: ANCHE ILICIC A SEGNO CON UN GRAN BEL GOL

Un po’ di fatica imprevista ma, alla fine, vittoria è stata: l’Atalanta travolge il Crotone solo nella ripresa dopo un primo tempo in cui i nerazzurri hanno subito segnato con Gosens ma poi regalato il pari di Simy agli ospiti (e rischiato anche di andar sotto); nella ripresa la musica cambia e la Dea si scatena segnando subito con Palomino prima e Muriel poi nei primi cinque minuti, poi Ilicic e Miranchuk arrotondano il risultato che consente ai nerazzurri di restar incollati alla Juve al terzo posto e di accorciare sul Milan secondo, fermato a San Siro sull’1-1 dall’Udinese.

Bergamo: il debutto di Serse Cosmi sulla panchina del Crotone dura un tempo, poi l’Atalanta mette il turbo e si prende di forza i tre punti: finisce 5-1 per i nerazzurri una gara che nella ripresa rispetta il pronostico della vigilia, dopo un tempo di inaspettato equilibrio, complice anche diverse disattenzioni nerazzurre. Così la Dea sale a 49 punti, ad appena quattro lunghezze dal Milan secondo: un bel modo per avvicinarsi al big match di San Siro con l’Inter di lunedì sera.

ILICIC TORNA DAL 1′: mister Gasperini conferma tra i pali Sportiello dopo l’ottima prova di Genova e recupera dietro Djimsiti dopo la squalifica mentre in mezzo deve rinunciare a De Roon per lo stesso motivo con Pessina chiamato a sostituirlo; davanti c’è Ilicic con Muriel assistito da Malinovskyi. Nel primo Crotone dell’era-Cosmi riecco Simy con Riviere in attacco e Messias alle loro spalle mentre Golemic gioca in mezzo alla difesa davanti a Cordaz.

GOSENS SBLOCCA SUBITO IL MATCH: clima freddo ma senza eccessi nella serata di Bergamo con il match che inizia e l’Atalanta al settimo è subito pericolosissima con Gosens, che conclude al volo in area e manda la sfera fuori di un soffio con il suo diagonale. Il tedesco però si rifarà quattro minuti dopo quando Ilicic pennella un pallone perfetto in area proprio per la sua testa che colpisce il bersaglio grosso superando Cordaz e portando la Dea sull’1-0.

DIETRO SI PASTICCIA, SIMY PAREGGIA: l’Atalanta pare padrona del campo, costruisce in maniera fluida il suo gioco e sfiora anche il bis al diciannovesimo quando Muriel solo davanti a Cordaz si fa ipnotizzare, il portiere respinge. Poi, all’improvviso, la frittata: al ventitreesimo liscio di Romero che lascia una prateria a Simy e l’attaccante calabrese non sbaglia a tu per tu con Sportiello il gol del pari.

SPORTIELLO SALVA, MALINOVSKYI SPRECA: distrazione fatale per la Dea che, pochi minuti dopo, rischia addirittura di trovarsi sotto ancora per via di un errore difensivo altra prateria aperta, stavolta per Messias che arriva a tu per tu con Sportiello, lo dribbla ma il portiere nerazzurro gli toglie la palla dai piedi ed evita che l’ennesimo pasticcio diventi una punizione pesantissima. Nel finale del primo tempo si risveglia la squadra del Gasp: al trentasettesimo Ilicic punta il difensore, lo supera con due finte e tira alto sopra la traversa. Poi negli ultimi minuti due volte Malinovskyi (prima a tu per tu con il portiere, poi di testa) e una volta Muriel (gran parata di Cordaz) danno segnali di vita per un’Atalanta che però non passa ed il primo tempo finisce dopo un minuto di recupero con le squadre ferme sull’1-1.

RIPRESA, PALOMINO-MURIEL FANNO SCAPPARE LA DEA: la ripresa prende il via senza cambi da parte del Gasp ma con un’Atalanta che mette subito in chiaro le cose nel giro di cinque minuti: al terzo Palomino sugli sviluppi di calcio d’angolo si ritrova la palla tra i piedi supera Cordaz riportando l’Atalanta avanti. Poi, al quinto Muriel approfitta di una scivolata del neo entrato Rispoli e insacca il più facile dei gol di questa stagione: 3-1 per la Dea e quindicesima rete stagionale per il colombiano.

MAGIA DI ILICIC PER IL 4-1: forte dei due gol di vantaggio, ora diventa tutto più facile per l’Atalanta che però non abbassa la guardia e approfitta di un Crotone che ora appare disorientato ed al tredicesimo subisce un altro gol che nasce dalla grande giocata di Ilicic: dribbla, rientra e calcia a giro dove Cordaz non può arrivarci. 4-1 e applausi per lo sloveno della Dea. Il Gasp a quel punto inizia a cambiare qualcosa inserendo poco dopo il quarto d’ora Miranchuk e Pasalic al posto di Malinovskyi e Freuler.

MIRANCHUCK FIRMA IL POKERISSIMO: e il russo viene subito ben servito in area da Pessina ma calcia fuori la più facile delle occasioni per far cinquina. Subito dopo entrano anche Caldara e Zapata dando così fiato a Romero e Muriel. A ridosso della mezz’ora Cordaz è di nuovo prodigioso sulla conclusione di Ilicic salvando ancora una volta il Crotone dal quinto gol, ma nulla potrà al trentanove quando Miranchuk stavolta fa centro segnando un gran bel gol che non lascia scampo al portiere calabrese: 5-1 e Gasp concede così spazio al baby Ghislandi al posto di Gosens. In precedenza anche Sportiello era stato di nuovo protagonista su Messias dopo un maldestro retropassaggio di Ilicic.

LA DEA RESTA IN ALTA QUOTA: il match si chiude così al novantesimo senza alcun minuto di recupero di un match già abbondantemente in ghiaccio: dopo un primo tempo incerto, l’Atalanta nella ripresa non sbaglia e travolge il Crotone conquistando così tre punti importantissimi che le permettono di restare agganciata alla Juve al terzo posto e di accorciare sul Milan (secondo) ora a solo quattro lunghezze. Un menù niente male in vista del super-posticipo di lunedì che vedrà la Dea opposta all’Inter capolista a San Siro.

IL TABELLINO:

ATALANTA-CROTONE 5-1 (primo tempo 1-1)

RETI: 12′ p.t. Gosens (A), 23′ p.t. Simy (C), 3′ s.t. Palomino (A), 5′ s.t. Muriel (A), 13′ s.t. Ilicic (A), 40′ s.t. Miranchuk (A)

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello, Djimsiti, Romero (24′ s.t. Caldara), Palomino, Mæhle, Freuler (18′ s.t. Pasalic), Pessina, Gosens (40′ s.t. Ghislandi), Malinovskyi (18′ s.t. Miranchuk), Iličić, Muriel (24′ s.t. Zapata) – All.: Gasperini

CROTONE (3-4-1-2): Cordaz, Luperto, Golemic, Magallan (6′ s.t. Cuomo), Pereira, Zanellato, Eduardo (34′ s.t. Marrone), Reca (1′ s.t. Rispoli), Messias, Riviere (15′ s.t. Petriccione), Simy – All.: Cosmi

ARBITRO: Simone Sozza di Seregno.

NOTE: gara di andata: Crotone-Atalanta 1-2 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: 7′ p.t. Magallan (C), 25′ p.t. Riviere (C) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 0′ s.t.




Arriva il fanalino-Crotone: Atalanta, niente distrazioni se si vuol restare in alta quota

BERGAMO, ORE 20.45

MURIEL DAVANTI PER SFIDARE COSMI ALLA PRIMA SULLA PANCHINA CALABRESE

Nemmeno il tempo di godersi la bella vittoria di Marassi e per la Dea è già l’ora di tornare in campo: il turno infrasettimanale per la venticinquesima di campionato oppone i nerazzurri al fanalino di coda Crotone tra le mura amiche del Gewiss Stadium. Una ghiotta occasione per i nerazzurri per consolidare il terzo posto in classifica in condivisione con la Juve (che ieri sera ha battuto lo Spezia nell’anticipo) e prepararsi così al meglio alla grande sfida di lunedì contro l’Inter a San Siro. Occhio però ai calabresi che vedranno l’esordio di Serse Cosmi in panchina proprio questa sera: il tecnico ha rilevato l’esonerato Stroppa e le incognite di un cambio di guida tecnica nascondono spesso insidie che Muriel e compagni dovranno essere bravi ad evitare assolutamente.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: il recupero di Zapata offre al Gasp un’arma in più la davanti anche se il tecnico nerazzurro pare intenzionato a confermare Muriel di punta con uno tra Pasalic e Malinovskyi a suo supporto. In mezzo mancherà lo squalificato De Roon, spazio probabilmente a Pessina mentre in difesa rientra Djimsiti.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle, Freuler, Pessina, Gosens; Malinovskyi, Pasalic; Muriel – All.: Gasperini

CROTONE (3-5-2): Cordaz; Magallan, Golemic, Luperto; Rispoli, Messias, Petriccione, Zanellato, Reca; Ounas, Di Carmine – All.: Cosmi




LA DEA RIPRENDE QUOTA CON LE SUE ALI: MAEHLE SULLA SCIA DI HATEBOER (SENZA RODAGGIO)

L’Atalanta elimina le scorie della Champions, vincendo e convincendo per 0-2 in trasferta al Ferraris contro il vecchio volpone Ranieri che questa volta non ha potuto fare molto contro il cinismo e la maturità dei nerazzurri, dando forse maggiore importanza al derby contro il Genoa in programma nel turno infrasettimanale.

Una partita fondamentale da vincere per riprendere la propria corsa in campionato. Anzi, visti i protagonisti di giornata, per spiccare il volo e mantenersi in equilibrio al terzo posto, agganciando la Juventus (con una partita in meno sì, ma che deve comunque essere giocata).

ALI SPIEGATE- Senza ali tu lo sai non si vola, recita Battisti in una nota canzone, e sappiamo benissimo come per l’Atalanta il contributo degli esterni in questi anni abbia fatto la differenza.

L’epurazione gasperiana di gennaio dei vari Mojica, De Paoli e Piccini ha costretto agli straordinari Gosens da una parte e Maehle dall’altra, quest’ultimo complice la lungodegenza di Hateboer.

Tuttora Gasp deve fare di necessità virtù e non concede mezzo respiro al panzer tedesco, che non sembra subire particolari contraccolpi psicofisici. Robin Gosens  anche oggi ha timbrato il cartellino con una delle sue classiche reti  da incursore seriale sulla sinistra. Un bottino più da attaccante di ruolo che da esterno a tutto campo: 8 reti e 4 assist, per un totale di 21 gol e 15 assist dal 2017, che gli conferiscono lo status di esterno più prolifico allenato dal Gasp.

Prima di raggiungere i livelli stratosferici del suo omologo, Maehle dovrà farne di chilometri su quella fascia, ma come dice il detto “chi ben comincia è a metà dell’opera”.  Il danese è stato buttato nella mischia precocemente, saltando di fatto la formalità del rodaggio gasperiniano che ai tempi Hateboer e Gosens furono costretti a seguire.

Nonostante questo passaggio mancante, il danese ex Genk dimostra di sentirsi a suo agio negli schemi e negli ingranaggi atalantini. Una crescita costante di partita in partita, frutto di caratteristiche tecniche, fisiche e mentali che sicuramente hanno contribuito al suo processo di crescita esponenziale sotto la guida del Gasp.

Contro i blucerchiati è arrivato il primo assist come coronamento di una parte di stagione notevole, sopra alle aspettative, e guarda caso a beneficiarne è stato proprio il suo compagno sulla corsia opposta. Un’azione degna del miglior Hateboer, e chissà che questa neonata intesa tra le due ali non possa continuare far spiccare il volo alla Dea, magari anche in lidi più internazionali.




Le parate di Sportiello prima, i gol poi: l’Atalanta vince in casa della Samp e aggancia il terzo posto!

SERIE A, VENTIQUATTRESIMA GIORNATA

SAMPDORIA-ATALANTA 0-2: UN GOL PER TEMPO, LA DEA SBANCA MARASSI

Champions alle spalle, la Dea va ed aggancia la Juve: i nerazzurri vincono a Genova in casa della Samp con una rete per tempo grazie a Malinovskyi nel finale di primo tempo e di Gosens nella ripresa dove è anche stato annullato un gol a Maehle per millimetrico fuorigioco. Terza vittoria consecutiva per gli uomini del Gasp che sfruttano così al meglio i passi falsi di Lazio e Juve di ieri sera per andar a prendere proprio i bianconeri al terzo posto in attesa delle partite del pomeriggio. I timori per il grande sforzo fatto mercoledì nella beffarda partita con il Real Madrid vengono così spazzati via da una reazione da grande squadra.

Genova: l’ora di pranzo richiama la Dea a ritrovare appetito, visto il grande assist fornito ieri da Juve e Lazio che hanno rallentato la loro corsa, i ragazzi del Gasp provano a metter da parte la delusione per la gara con il Real di mercoledì e sfruttare l’occasione per prendere punti sulle avversarie. Per riuscirci però, occhio alla rognosa Samp di Ranieri che ha sin qui disputato una egregia stagione e che già all’andata ha creato molti problemi alla Dea e che quindi sa come creare problemi a Romero e compagni.

MURIEL UNICA PUNTA (DISPONIBILE): mister Gasperini (oggi squalificato con il vice-Gritti che va in panchina) cambia qualcosa rispetto a martedì sera a cominciare dai pali con Sportiello che ritorna titolare e davanti dove c’è il solo Muriel (Zapata e Lammers sono out) assistito dietro da Pasalic e Malinovskyi mentre al posto dello squalificato Djimsiti c’è Palomino. Nella Samp mister Ranieri cambia anche lui parecchio anche in vista del derby con il Genoa di mercoledì: davanti c’è La Guimina con Verre a suo sostegno con Damsgaard e Jankto in mezzo al campo.

SPORTIELLO SUBITO DECISIVO: c’è un bel sole ma anche parecchio vento a Marassi all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia subito con una Dea al comando delle operazioni per i primi minuti, poi però la Samp esce dal guscio e si rende molto pericolosa con Sportiello che è subito decisivo due volte: all’ottavo salva in angolo su tiro pericoloso di Jankto, poi si ripete poco dopo su una punizione di Damsgaard nei pressi del limite dell’area.

CRESCE LA DEA, MALI LA SBLOCCA: ancora Samp al ventesimo sugli sviluppi di un corner non è impeccabile Sportiello, arriva La Gumina e conclude ma Palomino è fondamentale a salvare sulla linea. A ridosso della mezz’ora si sveglia la Dea: Malinovskyi si libera in area, tiro deciso e teso sul primo palo, c’è Audero che blocca. La squadra nerazzurra però insiste ed è ancora pericolosa al trentasettesimo: confusione in area, Pasalic, cerca troppe finte e dribbling, alla fine il suo tiro ravvicinato è murato dalla difesa di casa. Al quarantesimo però l’Atalanta passa grazie alla bella combinazione in mezzo con Muriel che serve Malinoskyi che si ritrova una corsia tutta libera verso la porta e con una fiondata dall’incrocio dell’area mette la palla sotto la traversa. 1-0 per i nerazzurri, sarà questo anche il risultato al termine del primo tempo che si chiude senza recupero.

RIPRESA, IL VAR NEGA IL GOL A MAEHLE: si riparte dopo l’intervallo con nessun cambio e con la Samp che è subito pericolosa in avvio: prima con La Gumina (conclusione in area fuori misura da ottima posizione), poi con un’altra punizione dal limite di Damsgaard che esce di un soffio. Al quarto minuto la Dea trova il raddoppio con una bella azione finalizzata da Maehle ma l’urlo resta strozzato in gola per una posizione di partenza di Gosens in fuorigioco pizzicata dal Var.

GOSENS FIRMA IL RADDOPPIO: all’undicesimo tocca ad Ilicic e Pessina entrar in campo con Muriel e Pasalic che lasciano il posto ai due subentranti e lo sloveno che al diciannovesimo si fa vedere provando una conclusione in area ma con mira imprecisa. La Dea però non molla il colpo e cinque minuti dopo raddoppia (stavolta per davvero) e lo fa con Gosens che si inserisce da dietro su un cross in area, in scivolata anticipa il neo entrato Candreva e batte Audero segnando il 2-0!

VITTORIA E AGGANGIO ALLA JUVE: a poco meno di dieci dalla fine ecco anche Miranchuk entrare in campo al posto di un oggi davvero ottimo Malinovskyi in un finale di partita che non regala più grandi emozioni per un match che si chiude dopo tre di recupero e che regala alla Dea una vittoria davvero importante per i ragazzi del Gasp che agganciano la Juve al terzo poso, non subiscono gol e infilano il terzo hurrà consecutivo in campionato. Niente male per questo pranzo domenicale in compagnia dei nerazzurri: la mezza delusione per la sfida con il Real pare alle spalle. Avanti tutta!

IL TABELLINO:

SAMPDORIA-ATALANTA 0-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 40′ Malinovskyi, 71′ Gosens.

SAMPDORIA (4-4-1-1): Audero 6.5; Bereszynski 6, Yoshida, Ferrari, Augello; Damsgaard (67′ Candreva), Ekdal, Thorsby, Jankto (67′ Ramirez); Verre (61′ Keita); La Gumina (61′ Quagliarella) – A disposizione: Ravaglia, Letica, Colley, Askildsen, Regini, Tonelli, Gabbiadini, Leris – Allenatore: Ranieri

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Palomino, Romero; Maehle, Freuler, de Roon, Gosens; Pasalic (59′ Pessina), Malinovskyi (83′ Mirancuk); Muriel (59′ Ilicic) – A disposizione: Rossi, Gollini, Caldara, Kovalenko, Ruggeri, Ghislandi, Mirancuk – Allenatore: Gritti (Gasperini squalificato)

ARBITRO: Marinelli di Tivoli

NOTE: gara di andata: Atalanta-Sampdoria 1-3 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Freuler, Toloi, Ekdal, De Roon – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.