Atalanta in Champions? Senza fretta, ma senza sosta

Come si raggiunge un traguardo? Senza fretta, ma senza sosta.” Parole ovviamente non del sottoscritto, ma di un tale Goethe che se tuttoggi qualcuno cita, significa che ha lasciato tracce di sé nel suo secolo.

La stessa traccia a tinte nerazzurre che da un lustro la banda Gasperini disegna in ambito nazionale e internazionale, e che ogni anno supera limiti inimmaginabili. O almeno, inimmaginabili per chi ancora crede che l’Atalanta sia solo una favola calcistica come le altre e che presto troverà la propria fine.

Quel momento però per i cosiddetti “haters” e invidiosi pare lontano anni luce dal concretizzarsi, perché la Dea corre spedita verso la prossima qualificazione in Champions, e questa volta nemmeno il modesto ma imprevedibile Bologna di Mihajlovic ha potuto fermare la verve offensiva di un gruppo consapevole di avere come nemica numero uno stessa.

Già perché quello storico (se pur momentaneo) secondo posto in classifica rispecchia il potenziale di una squadra costruita per nobili e grandi imprese, ma se ormai per lo scudetto (di quest’anno, per la prossima stagione ne riparleremo) è tardi, in ottica Champions ora la Dea è artefice del proprio destino, e a Gasperini dipendere da se stesso ha fatto sempre tanto piacere.

Sentire la pressione anziché metterla: questa è l’unica cosa che cambia, ma l’Atalanta di questi problemi non ne ha, perché il diktat societario “Tutto ciò che arriva in più della salvezza è un successo” libera di ogni preoccupazione, e suscita una consapevolezza nei propri mezzi che al momento nessuno pare avere.

D’altronde alla Dea correre bene esce del tutto naturale, e per una divinità la sosta non è contemplata.




Atalanta, dammi il cinque: Bologna travolto, i nerazzurri ora sono secondi!

SERIE A, TRENTATREESIMA GIORNATA

ATALANTA-BOLOGNA 5-0: APRE MALINOVSKYI E CHIUDE MIRANCHUK

Bergamo: seconda, almeno fino domani sera. L’Atalanta e Bergamo vanno a letto questa sera con un sorrisone grande così dopo i cinque gol rifilati al malcapitato Bologna che spingono la Dea davanti a tutte tranne all’Inter, ormai indirizzata verso la conquista del campionato. Un quarto d’ora di titubanza, poi i ragazzi del Gasp salgono in cattedra e affossano il malcapitato Bologna che nulla può di fronte alle motivazioni altissime di una squadra che, dopo la beffa di Roma, non si lascia scappare per nuovamente l’occasione di sorpassare il Milan che domani giocherà lo scontro diretto contro la Lazio all’Olimpico ed è chiamato ora a rispondere ai nerazzurri.

SORPRESA, RIECCO HATEBOER: la convocazione di ieri era stata un primo indizio, ma in pochi si aspettavano un Hateboer subito titolare dopo il lungo infortunio: il Gasp lo inserisce in fascia insieme a Maehle e con davanti Malinovskyi pronto ad ispirare il duo colombiano formato da Zapata e Muriel. Nel Bologna, mister Mihajlovic punta davanti sull’ex Barrow e l’eterno Palacio mentre in mezzo ci sono Schouten e Svanberg con Antov al centro della difesa.

GOLLINI ATTENTO DUE VOLTE SU OLSEN: serata dal clima gradevole a Bergamo all’ingresso in campo delle due squadre in un match che inizia con l’Atalanta che ci prova al quarto con una conclusione di Muriel bloccata però facilmente da Skorupski. Il Bologna però non sta a guardare e tra l’ottavo e l’undicesimo è due volte pericoloso con Olsen che impegna Gollini in entrambe le circostanze con il portiere nerazzurro che si fa trovare pronto in entrambe le circostanze.

TACCO DI MURIEL, MALI LA SBLOCCA: l’inizio attento ed ordinato degli ospiti crea qualche grattacapo all’Atalanta che si scrolla addosso la paura e, a metà primo tempo passa: azione stupenda dei nerazzurri conclusa con un assist di tacco di Muriel per Malinovskyi il cui diagonale non da scampo al Skorupski. La Dea ha poi subito la grande chance per raddoppiare un paio di minuti dopo con una strepitosa giocata di Muriel che salta due marcatori e conclude centrando in pieno il palo.

LUCHO RADDOPPIA DAL DISCHETTO: ancora Atalanta alla mezz’ora sempre con Malinovskyi che ci prova con un bel tiro a giro che va fuori di un soffio. A due dall’intervallo arriva l’occasione giusta per il bis dei nerazzurri quando Romero placcato e messo a terra in area da Danilo su azione di calcio d’angolo non lascia dubbi all’arbitro che indica il dischetto del rigore: penalty trasformato in maniera perfetta da Luis Muriel portando sul 2-0 la Dea. Nel finale c’è tempo nell’unico minuto di recupero per una conclusione di Maehle che Skorupski respinge a terra evitando il tris ad una Atalanta che chiude comunque con merito in vantaggio di due reti la prima parte del match.

RIPRESA, BOLOGNA SUBITO IN DIECI: dopo l’intervallo il match riparte senza cambi ma con gli ospiti che restano in inferiorità numerica al quarto quando Schouten commette un bruttissimo fallo su Romero: pochi dubbi per l’arbitro che estre il cartellino rosso diretto per il giocatore del Bologna. Due minuti dopo e Muriel sfiora un altro bellissimo gol saltandone ancora due in area e concludendo con un diagonale che finisce fuori di pochissimo.

FREULER-ZAPATA IL POKER IN 2′: prove generali del tris che l’Atalanta trova a ridosso del quarto d’ora con Remo Freuler, che ruba palla a un difensore e non lascia scampo a Skorupski. Nemmeno il tempo di rimetter la palla al centro e il Bologna raccoglie un nuovo pallone in fondo al sacco quando Zapata riceve palla da Malinovskyi e non lascia scampo nuovamente al portiere felsineo. 4-0 e gara in ghiaccio per la Dea. Il Gasp a quel punto opta per i primi due cambi del match inserendo Miranchuk e Pessina al posto di Muriel e Freuler appena andato a segno.

MIRANCHUK ENTRA E FIRMA IL 5-0: proprio il russo appena entrato offre uno splendido assist per Hateboer, ma il suo tiro è deviato in angolo a cinque dalla mezz’ora. Altro giro di cambi subito dopo con Malinovskyi e Toloi che escono ed entrano Ilicic e Caldara. Tempo due minuti e la Dea arriva a cinque gol, proprio con Miranchuk che con freddezza e classe mette a segno la quinta segnatura dei nerazzurri.

UNA DEA BELLA, E SECONDA DI NOTTE: nell’ultimo quarto d’ora si rivede anche Lammers, in campo al posto di Zapata con i nerazzurri che sfiorano anche il sesto gol negli ultimi minuti con Djimsiti, l’albanese scavalca anche il portiere ma Danilo gli toglie la gioia del primo gol stagionale salvando sulla linea. Ultimo squillo di un match ormai senza storia che spinge sempre più su l’Atalanta che questa sera manda a letto Bergamo e la sua gente al secondo posto in classifica. Un’altra grande pagina scritta nella meravigliosa favola nerazzurra da questi ragazzi. Avanti così!

IL TABELLINO:

ATALANTA-BOLOGNA 5-0 (primo tempo 2-0)

RETI: Malinovskyi (22′), Muriel (44′), Freuler (57′), Zapata (59′), Miranchuk (73′)

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi (71′ Caldara) Romero Djmsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (61′ Pessina), Maehle; Malinovskyi; Zapata (77′ Lammers), Muriel (61′ Miranchuk) – A disposizione: Sportiello, Rossi, Palomino, Sutalo, Pasalic, Kovalenko, Ilicic – All.: Gasperini

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; Antov, Danilo, Soumaro, De Silvestri (56′ Vignato); Schouten, Svanberg (63′ Mbaye); Skov Olsen (72′ Poli), Soriano (56′ Baldursson), Barrow (72′ Orsolini); Palacio. A disposizione: Da Costa, Ravaglia, Khailoti, Amey, Annan, Faragò, Juwara – All.: Mihajlovic

ARBITRO: Fabbri (Ravenna)

NOTE: gara di andata: Bologna-Atalanta 2-2 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: nessuno – espulsi: Schouten (B) al 4′ s.t. per gioco scorretto – recuperi: 1′ p.t. e 5′ s.t.




Arriva il Bologna, l’Atalanta ci riprova: testa e concentrazione per salire al secondo posto (almeno per una notte)

BERGAMO, ORE 20.45

ASSALTO AI FELSINEI PER PROVARE L’ALLUNGO-CHAMPIONS

Con il pari della Juve a Firenze di questo pomeriggio l’Atalanta ha subito questa sera la ghiotta occasione per riscattare il mezzo passo falso di giovedì contro la Roma sfidando nel posticipo il Bologna. Una gara molto importante per Zapata e compagni, che con un successo potrebbero prendersi il secondo posto (in attesa della sfida di domani tra Lazio e Milan) e allungare sui bianconeri nella serratissima lotta per un posto nella prossima Champions League. Evitare gli errori e le leggerezze in fase offensiva in particolare devono essere i diktat per evitare brutte sorprese come quelle di giovedì dove, di fatto, l’avversario ha pareggiato al primo tiro in porta. Una gara quindi da giocare con la giusta determinazione contro un Bologna che, pur abbondantemente salvo da tempo, non vorrà sicuramente fare regali.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: senza lo squalificato Gosens, mister Gasperini deve ridisegnare la sua Atalanta ma può contare sul rientro tra i convocati di Hateboer dopo il lungo infortunio. Probabile il ritorno della difesa a quattro con Malinovskyi e Pessina rifinitori per le punte Muriel e Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (4-3-2-1): Gollini; Toloi, Palomino, Romero, Maehle; De Roon, Freuler; Malinovskyi, Pessina, Muriel; Zapata – Allenatore: Gasperini

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupski; De Silvestri, Antov, Soumaoro, Mbaye; Schouten, Svanberg; Orsolini, Soriano, Barrow; Palacio – All.: Mihajlovic




Prima sciupa, poi rischia: l’Atalanta domina ma non basta. Con la Roma finisce 1-1.

SERIE A, TRENTADUESIMA GIORNATA

ROMA-ATALANTA 1-1: L’EX CRISTANTE CASTIGA UNA DEA SCIUPONA

Un punto che da un lato lascia davvero l’amaro in bocca ma, per i rischi corsi nel finale, alla fine può anche andar bene: l’Atalanta torna da Roma con un pari che non le consente il sorpasso al Milan ma che la avvicina ai rossoneri, ora distanti solo un punto in classifica. E dire che per circa un’ora la Dea fa quel che vuole con i giallorossi, sfiora più volte il gol e lo trova poi con Malinovskyi nel primo tempo e, nella ripresa, divora il raddoppio con Muriel: ecco la chiave del match che cambia di li a poco quando Gosens viene espulso per somma di ammonizioni e l’ex Cristante trova il pari. La partita cambia e Gollini salva almeno due volte i nerazzurri nel finale con ottimi interventi. Finisce così 1-1, la Dea prosegue così il suo cammino per centrare un posto nell’Europa che conta.

Roma: a occasione capitale a spreco è davvero un attimo. L’Atalanta sogna il secondo posto per un’ora giocando un gran calcio contro la Roma ma non chiude la partita: errore che le costerà caro quando Gosens viene espulso a metà ripresa e poi l’ex Cristante trova il gol che pareggia la rete iniziale di Malinovskyi poco dopo. La Dea a quel punto stringe i denti e nel finale ringrazia Gollini che sigilla un pari che comunque non è da buttare.

SORPRESA, C’E’ ILICIC DAL 1′: cambia qualcosa il Gasp rispetto al match di domenica vinto con la Juve ritrovando Romero in difesa e concedendo fiato a Toloi mentre in avanti si rivede Ilicic dal primo minuto con Zapata supportati dietro da Malinovskyi e con Pessina inizialmente in panchina. Nella Roma invece sono più o meno rispettate le indicazioni della vigilia con Fonseca che punta in attacco su Mkhitaryan e Dzeko mentre la difesa è composta completamente da ex nerazzurri: Mancini, Cristante ed Ibanez.

DEA SUBITO PERICOLOSA: clima gradevole all’Olimpico all’ingresso delle squadre in campo con il match che prende il via e subito entrambe le contendenti alzano il ritmo per cercare di far male all’avversario: al quarto d’ora Djimsiti è bravo a respingere quasi sulla linea un tentativo di conclusione in porta dei giallorossi dopo una uscita un po’ così di Gollini e, sul ribaltamento di fronte, Zapata angola troppo il tiro e spedisce sul fondo. Poi l’Atalanta insiste, sempre con Zapata (tiro centrale bloccato dal portiere) e poi con Ilicic che al ventunesimo impegna Pau Lopez costringendolo alla deviazione in corner dopo una bella azione avviata da Malinovskyi.

MALI-BOOM, NERAZZURRI AVANTI: a quattro dalla mezz’ora i ragazzi del Gasp vedono premiato il loro forcing quando Zapata serve Gosens sulla fascia sinistra, cross teso e rasoterra, arriva come un fulmine Malinovskyi, il tocco ravvicinato stavolta non da scampo a Pau Lopez: 1-0 per l’Atalanta!

FREULER SFIORA IL RADDOPPIO: sbloccato il match, Ilicic e compagni provano il forcing per cercare di allungar ancor di più sui padroni di casa, ma la precisione viene meno proprio al momento decisivo: al trentadue Freuler si libera ancora sulla sinistra, il suo tiro è respinto in angolo da Pau Lopez, poi nel finale anche Maehle ci prova da fuori area ma con mira ampiamente imprecisa. Un minuto di recupero e il primo tempo si chiude con i ragazzi del Gasp avanti con merito di un gol.

RIPRESA, OCCASIONE ANCHE PER ROMERO: si ricomincia dopo l’intervallo senza cambi da parte del Gasp e al terzo Malinovskyi calcia sulla barriera una punizione molto invitante ai limiti dell’area giallorossa. L’Atalanta spinge alla ricerca del raddoppio e lo sfiora con Romero che conclude tutto solo in area giallorossa ma manda alto sopra la traversa; la risposta dei padroni di casa arriva con un tentativo su punizione dal limite di Veretout che però finisce fuori misura. Il Gasp cambia a ridosso del quarto d’ora inserendo Muriel e Pasalic al posto di Malinovskyi e Ilicic.

DOPPIO-GIALLO PER GOSENS, DEA IN DIECI: non contenta di aver divorato in ogni modo possibile il raddoppio, l’Atalanta si complica ulteriormente la vita al ventiquattresimo quando Gosens (già ammonito) lascia in dieci i suoi dopo un intervento scomposto su un avversario. Il Gasp corre subito ai ripari inserendo Toloi al posto di Zapata per riequilibrare la sua Dea.

CRISTANTE, IL CASTIGO DELL’EX: il castigo però per la squadra del Gasp è dietro l’angolo e arriva al ventinovesimo con l’ex Cristante, con un bolide da fuori area teso e rasoterra, Gollini leggermente in ritardo viene superato e la Roma trova il punto dell’1-1.

GOLLINI SALVA IL PARI NEL FINALE: il portiere nerazzurro si riscatterà però poco dopo con una gran parata su Dzeko che si era involato in area nerazzurra ed ha tentato la conclusione. Nel finale ci provano di più i giallorossi come lecito attendersi: al quarantatre ancora Dzeko di testa, fuori di poco. Nel secondo dei quattro di recupero Gollini è fondamentale sulla conclusione di Peres da fuori ed evita la beffa delle beffe ai ragazzi del Gasp. Ultimo tentativo è firmato dai nerazzurri con una punizione dal limite di Muriel che si perde sopra la traversa. Finisce quindi così, 1-1 con l’Atalanta che manca il sorpasso al secondo posto del Milan che però ora è li ad un punto e le occasioni per provare il nuovo sorpasso ai rossoneri non mancherà per una squadra che, nonostante tutto, anche oggi è stata a tratti devastanti pur con le solite pecche che potevano costare molto caro nel finale.

IL TABELLINO:

ROMA-ATALANTA 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 26′ Malinovskyi (A), 75′ Cristante (R).

ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Villar (76′ Carles Perez), Veretout, Calafiori (46′ Bruno Peres); Pellegrini, Mkhitaryan (86′ Mayoral); Dzeko – A disposizione: Mirante, Fuzato, Juan Jesus, Santon, Reynolds, Fazio, Pastore, Ciervo, Darboe – Allenatore: Fonseca.

ATALANTA (3-4-2-1): Gollini; Djimsiti, Romero, Palomino; Maehle, de Roon, Freuler, Gosens; Ilicic (58′ Muriel), Malinovskyi (58′ Pasalic); Zapata (73′ Toloi) – A disposizione: Sportiello, Rossi, Sutalo, Caldara, Pessina, Ruggeri, Kovalenko, Miranchuk, Lammers – Allenatore: Gasperini.

ARBITRO: Calvarese di Teramo.

NOTE: gara di andata: Atalanta-Roma 4-1 – match disputato a porte chiuse – espulsi: Gosens (A) al 69′ e Ibanez (R) al 94′ per doppia ammonizione – ammoniti: Calafiori, Villar (R) – recupero: 1′ p.t., 4′ s.t.




Appuntamento… Capitale: Atalanta, sfida alla Roma sognando il secondo posto!

ROMA, ORE 18.30

PROVE DI SORPASSO AL MILAN, MA OCCHIO ALLA ROMA DEI TANTI EX

L’occasioni è di quelle davvero grandi, ma per centrare l’obiettivo occorrerà non concedersi la minima distrazione: lo scivolone interno del Milan contro il Sassuolo di ieri mette l’Atalanta nelle condizioni di tentare il sorpasso ai rossoneri e prendersi il secondo posto in classifica. Per farlo però, la squadra del Gasp dovrà superare la Roma all’Olimpico questo pomeriggio-sera: un avversario che, nonostante sia concentrato sulla semifinale di Europa League che lo attende la prossima settimana, non vorrà sicuramente fare sconti e che nelle gare tra le mura amiche è la terza forza del torneo. L’Atalanta dovrà perciò sfoderare l’ennesima grande prestazione, sulla scia dell’entusiasmo dopo il successo sulla Juve, ma anche ragionando ed riducendo al minimo sbavature ed errori. Serve insomma una SuperAtalanta per regalare ai propri tifosi l’ennesimo capolavoro.

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GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: manca solo il lungo degente Hateboer al tecnico Gasperini che ha cosi ampia scelta in vista della sfida che potrebbe spingere la Dea al secondo posto. Probabile il ritorno alla difesa a quattro sin dall’inizio con Malinovskyi nuovamente titolare e davanti i due colombiani supportati dietro da Pessina.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ROMA (3-4-2-1): Pau Lopez; Mancini, Cristante, Ibanez; Karsdorp, Veretout, Villar, Calafiori; Lo. Pellegrini, Mkhitaryan; Dzeko – Allenatore: Fonseca

ATALANTA (4-2-3-1): Gollini; Toloi, Palomino, Romero, Gosens; De Roon, Freuler; Malinovskyi, Pessina, Muriel; D. Zapata – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Calvarese di Teramo




Corsa Champions: se la Juve può perdere, l’Atalanta deve correre per altre 7 giornate

L’Atalanta spezza l’incantesimo e dopo 20 anni torna a vincere in casa contro la Juventus, per una vittoria storica e dalla doppia valenza, dato che in palio c’era (e c’è tuttora) la prossima qualificazione in Champions.

Un successo importante ma che ancora non esclude nessuna delle competitor dalla corsa, che si prospetta molto agguerrita fino alla fine.

Da anni la Dea è artefice del proprio destino. Data la forza e la qualità di questo gruppo abbiamo provato a vaticinare il possibile cammino da qui all’ultima giornata della Dea, tra incontri difficili e alcuni apparentemente facili.

Atalanta quota 80?

Dopo la Juve, giovedì prossimo toccherà alla Roma, già travolta a Bergamo all’andata, ma lo spirito europeo dei giallorossi grazie alal semifinale ottenuta in EL potrebbe complicare le cose a Roma. Per questo motivo nelle peggiori delle ipotesi, optiamo per un pareggio.

Dalla Roma al Bologna al Gewiss Stadium, contro una squadra che all’andata aveva pareggiato per demeriti nostri, ma che in campionato sta rispecchianod l’anima guerrure del suo allenatore Mihajlovic. Tuttavia, i felsinei non hanno nulla per cui lottare, quind ci aspettiamo bottino pieno contro i rossoblu.

Domenica 2 maggio il Mapei potrebbe rivelarsi un fattore casalingo, dato il nostro recente passato in EL. Il Sassuolo gioca comunque un bel calcio, e rimane aggrappato al treno dell’Europa League, quindi le motivazioni potrebbero contare più del gioco. La qualità dei nerazzurri e i precedenti sono a favore dell’Stalanta, quindi anche con un po’ di fatica, la vittoria potrebbe arrivare.

Da un’emiliana all’altra: il 9 maggio la Dea sarà ospite al tardini contro un Parma che probabilmente già saprà il proprio destino in chiave retrocessione. Se inoltre aggiungiamo una disparità tecnica e mentale tra le due squadre, il risultato è pressoché scontato, ma ricordiamo: nel calcio alla fine il pallone è rotondo.

Si torna al Gewiss il 12 maggio contro il Benevento dell’ex Pippo Inzaghi. Anche in questo caso i campani potrebbero aver già raggiunto parzialmente la salvezza, e quindi giocare liberamente. Giocare senza pensieri potrebbe rivelarsi un’arma a doppio taglio per entrambe, ma l’Atalanta non può permettersi di fermarsi contro le streghe, quindi la vittoria dovrà essere un must.

Il 16 maggio Gasperini torna a Genova contro il suo passato. Il Genoa nondovrebbe avere particolari motivi per rendere difficile il cammino alla Dea, e visto che i risultati precedenti ci sorridono, anche in questo caso la Dea è favorita per la vittoria.

Ultima ma non per importanza, la sfida contro il Milan il 23 maggio, e qui i fattori saranno molteplici. Dall’effettivo distacco in classifica, alla partita di per sè di rango, passando per il morale tutto d ascoprire dopo la finale contro la Juventus, sicuramente quella contro i rossoneri rappresenta il match più tosto, Noi però dato il precedente e per l’importanza del match, propendiamo per un pareggio.

In pratica, ai 63 punti attuali virtualmente possiamo aggiungere 17 punti, per un totale finale di 80 punti. Firmerereste per queste premesse?




Malinovskyi entra e pesca il jolly che spezza l’incantesimo: l’Atalanta stende la Juve dopo vent’anni (e la sorpassa in classifica)

SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-JUVENTUS 1-0: LA BOMBA DELL’UCRAINO VALE IL TERZO POSTO ALLA DEA

Il vento dell’est spezza l’incantesimo a quattro minuti dalla fine: grazie ad un gol di Malinovskyi (con decisiva deviazione di un giocatore bianconero) l’Atalanta torna a battere la Juve in campionato dopo più di vent’anni, sorpassa proprio i bianconeri al terzo posto in classifica e fa un altro grande balzo verso la terza qualificazione consecutiva in Champions League al termine di una gara equilibratissima, con poche emozioni e decisa nel finale dall’ucraino da poco entrato in campo. Un successo cercato e voluto da una Dea che vince, pur senza incantare come suo solito e relega la Signora bianconera alla sconfitta.

Bergamo: l’Atalanta dopo 20 anni batte la Juve e la supera pure in classifica, prendendosi il terzo posto in classifica e piazzando un deciso scatto-Champions a sette giornate dalla fine con una partita da grande squadra, giocando magari meno bene del solito ma trovando il colpo da tre punti a quattro dalla fine con Malinovskyi, che il Gasp aveva tenuto inizialmente fuori per inserirlo nel corso della ripresa. Mossa rivelatasi vincente.

SI TORNA ALLA DIFESA A TRE: un po’ a sorpresa, il Gasp rispolvera la difesa a tre dopo alcune giornate dando spazio dietro a Djimsiti al posto dello squalificato Romero ma avanzando Gosens e reinserendo Maehle con il tedesco in fascia rinunciando a Malinovkyi davanti per il rientrante Pessina a supporto dei due colombiani di punta. Nella Juve manca invece Cristiano Ronaldo ma non mancano le alternative a Pirlo che inserisce Dybala al suo posto con Morata in attacco supportati da Chiesa dietro e Cuadrado schierato in difesa.

LA PRIMA CHANCE E’ DI PESSINA: cielo grigio e pioggia un po’ inattesa a Bergamo all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia subito su ritmi molto alti con le due squadre decise a darsi battaglia sin dalle prime battute di gioco ma con i portieri che restano comunque inoperosi anche se la prima, grande chance è per la Dea al ventitre con Pessina che conclude in area, palla deviata da un difensore e fuori di un soffio.

SI VEDE LA JUVE PRIMA DELL’INTERVALLO: una decina di minuti dopo e la chance è della Juve, con Chiesa che recupera palla sfruttando una indecisione di Maehle, palla a Morata che conclude ma Djimsiti è fondamentale a salvare sulla linea di porta e sventare la minaccia. Al trentottesimo Mckennie fa impazzire la difesa nerazzurra salva Gollini in scivolata; lo stesso portiere nerazzurro al minuto quarantadue rischia deviando di mano al limite dell’area una conclusione di Rabiot, poi tocca a Maehle riscattare l’errore precedente salvando sulla conclusione di Chiesa. Un minuto di recupero e si va al riposto con le due squadre ferme sullo 0-0 dopo un bel primo tempo.

RIPRESA, CHANCE PER MURIEL E DYBALA: ad inizio ripresa c’è subito spazio per Pasalic, in campo per Pessina che probabilmente non ha ancora il ritmo dei novanta minuti dopo lo stop per il Covid con la partita che riparte così sulla falsa riga di quanto visto nel primo tempo e con un sostanziale equilibrio a regnare in campo: al tredicesimo Muriel prova la fiammata con una bella conclusione a giro che si spegne sul fondo sorvolando di poco l’incrocio dei pali. Cinque minuti dopo e Dybala risponde per i bianconeri con una punizione che anch’essa esce di pochissimo.

ZAPATA A UN PASSO DAL GOL: al ventiduesimo tocca ad Ilicic, che entra in campo al posto di Muriel e subito è protagonista mettendo in area un cross al bacio per la testa di Zapata che però non riesce di testa a deviar in rete il pallone offerto dallo sloveno. E’ poi il turno anche di Malinovskyi che entra in campo al posto di Maehle negli ultimi venti minuti di match; alla mezz’ora è bravo Gollini quando l’ex Kulusevski offre palla a Morata che conclude ma il portiere nerazzurro manda in corner.

MALI-BOOOM PORTA AVANTI LA DEA: l’ucraino entra bene nel match e a quattro dalla fine prova la soluzione su calcio di punizione con Szczesny che si supera e manda in corner sui cui sviluppi però la Dea da scacco matto alla Signora: proprio Malinovskyi conclude da fuori, deviazione di un difensore che spiazza Szczesny e va in fondo al sacco. Esplode la panchina nerazzurra, l’Atalanta è avanti!

VITTORIA E SORPASSO, SIAMO TERZI!: rotto l’equilibrio nel momento in cui il pari pareva ormai scritto, la Juve prova un’ultima reazione andando alla ricerca disperata del pari ma la storia è ormai scritta e dopo tre di recupero arriva il triplice fischio del direttore di gara che spezza un incantesimo lungo vent’anni: l’Atalanta torna a vincere contro i bianconeri in campionato e lo fa in un match importantissimo che le consente di salire al terzo posto solitario e scavalcare proprio i bianconeri che la Dea ritroverà tra un mesetto circa a Reggio Emilia per giocarsi la coppa Italia e tentare un clamoroso bis che porterebbe a Bergamo un trofeo che questa squadra e la sua gente, per quanto sta facendo in questi ultimi anni, meriterebbe davvero.

IL TABELLINO

ATALANTA-JUVENTUS 1-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 87′ Malinovskyi

ATALANTA (3-4-1-2): Gollini; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maehle (72′ Malinovskyi), De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (46′ Pasalic); Muriel (68′ Ilicic), Zapata. A disp. Rossi, Sportiello, Sutalo, Caldara, Ruggeri, Kovalenko, Miranchuk, Lammers – All.: Gasperini

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, De Ligt, Chiellini, Alex Sandro; McKennie (78′ Arthur), Rabiot, Bentancur, Chiesa (58′ Danilo); Dybala (68′ Kulusevski), Morata. A disp.Buffon, Pinsoglio, Bonucci, Demiral, Frabotta, Ramsey, Felix Correia – All.: Pirlo

ARBITRO: Orsato di Schio

NOTE: gara di andata: Juventus-Atalanta 1-1 – match disputato a porte chiuse – ammoniti: Gosens, Djimsiti (A), Cuadrado (J) – recuperi: 1′ p.t., 3 s.t.