L’Atalanta a Salerno in cerca di conferme dopo i passi avanti in Europa

SALERNO, ORE 20.45

DEA A CACCIA DEI TRE PUNTI, MA OCCHIO A SALERNO E L’EFFETTO-RIBERY

Palla al centro. Dopo il bel pareggio in Champions con il Villareal, l’Atalanta si rituffa nel campionato dove questa sera i ragazzi del Gasp saranno di scena in casa della neopromossa Salernitana nel primo dei tre impegni di campionato nel giro di una settimana che vedranno la Dea sfidare prima i granata poi il Sassuolo martedì e sabato prossimo l’Inter a San Siro. Un trittico molto importante che inizierà a dire qualcosa in più sul vero valore di questa Atalanta che vuol proseguire sull’onda degli ottimi segnali visti in Spagna ma anche evitare quelle leggerezze o cali di tensione che possono costare davvero cari.

GLI ULITIMI DUBBI DEL GASP: dopo le fatiche di coppa ed in vista del turno infrasettimanale di campionato il tecnico Gasperini pensa a qualche cambio per dar fiato a chi ha sin qui sempre giocato o quasi: in difesa probabile il ritorno di Demiral da titolare mentre in mezzo tocca a Maehle al posto di Zappacosta con Koopmeiners favorito su Pasalic; in avanti potrebbe toccare a Miranchuk e Malinovskyi giocare a supporto di Zapata

LE PROBABILI FORMAZIONI:

SALERNITANA (3-4-2-1): Belec; Gyomber, Strandberg, Gagliolo; Kechrida, M. Coulibaly, L. Coulibaly, Ranieri; Ribéry, Bonazzoli; Simy – All.: Castori

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Maehle, Koopmeiners, Freuler, Gosens; Malinovskyi, Miranchuk; Zapata – All.: Gasperini

ARBITRO: Valeri di Roma




Var in cattedra, l’Atalanta dietro la lavagna: non basta un buon secondo tempo, la Dea va K.O. con la Fiorentina

SERIE A, TERZA GIORNATA

ATALANTA-FIORENTINA 1-2: VLAHOVIC (DOPPIETTA) E DUVAN A SEGNO SU RIGORE

Non ci siamo. Probabilmente ai punti sarebbe stato più giusto un pareggio, ma alla fine l’Atalanta incassa la prima sconfitta stagionale per mano della Fiorentina in un match con il Var assoluto protagonista e deciso da tre calci di rigore, tutti concessi dopo il controllo alla moviola da parte del direttore di gara. L’illusorio avvio dei nerazzurri, il gol di Djimsiti poi cancellato dal Var per fuorigioco di Zapata, poi gli ospiti che crescono ed il primo penalty per mani di Maehle in area segnato da Vlahovic che stordisce la Dea che non riesce a creare più occasioni fino all’intervallo. Nella ripresa subito un altro penalty (stavolta netto) per fallo di Djimsiti su Bonaventura e ancora Vlahovic dal dischetto a fare 2-0; i nerazzurri a quel punto si svegliano, Zapata prima sbaglia da due passi il gol dell’1-2 poi lo segna per un nuovo rigore concesso per fallo subito da Gosens in area. Il risultato però non cambia più e per i nerazzurri arriva il primo stop stagionale. Martedì a Villareal l’esordio in Champions League per provare a voltare pagina.

Bergamo: partita a due facce dei nerazzurri che hanno reagito solo dopo il secondo svantaggio, e non è bastato un rigore di Zapata (che si era in precedenza divorato il gol per riaprirla) ad evitare alla Dea la prima sconfitta stagionale. Una buona Fiorentina porta via i tre punti e sorpassa anche i nerazzurri in classifica: nulla di grave essendo solamente agli inizi della stagione, certo al momento la squadra va a velocità alternata e spesso ha cali di concentrazione che non consentono alla squadra di essere quel rullo compressore visto lo scorso anno. Bene invece l’esordio di Koopmeiers che in cinque minuti fa vedere cose molto buono che fanno ben sperare i tifosi.

SPORTIELLO TRA I PALI, DAVANTI ZAPATA: il ritardato rientro di diversi nazionali condiziona (e non poco) le scelte dei due allenatori: mister Gasperini rinuncia a Musso tra i pali per Sportiello mentre sulle fasce ci sono Zappacosta (e non Gosens) e Maehle con davanti Pessina ad ispirare Miranchuk (grande chance per il russo) ed il recuperato Zapata. Nella Viola, mister Italiano cambia anche lui tra i pali dove gioca Terraciano e rinuncia ai sudamericani dall’inizio ma con elementi validi quali l’ex Bonaventura in mezzo con Duncan e Torreira, ma anche Calleijon e soprattutto Vlahovic davanti.

IL VAR TOGLIE (ALLA DEA) E DA (ALLA VIOLA): pronti-via e l’Atalanta prova a prender il controllo del match mantenendo sin da subito l’iniziativa: al dodicesimo pare subito la volta buona quando Djimsiti mette dentro da posizione defilata ma il Var pesca un fuorigioco di Zapata in avvio di azione e l’1-0 viene così cancellato dalla moviola. A quel punto inizia a vedersi la Fiorentina, al sedicesimo Duncan si libera sull’angolo sinistro dell’area e tira, ma la traiettoria finisce sull’esterno della rete. Alla mezz’ora ecco l’episodio che cambia la partita, stavolta a favore degli ospiti però con il Var sempre protagonista: cross in area teso che Sportiello devia e la palla finisce sulla mano di Maelhe, dopo una lunga valutazione alla Var per l’arbitro è calcio di rigore e cartellino giallo per il Danese: va Vlahovic dal dischetto e non sbaglia portando avanti i Viola.

L’ATALANTA NON SVOLTA: si fa in salita per la Dea che deve recuperare per la prima volta in questo avvio di stagione e che prova a rialzarsi ma senza più riuscire ad arrivare all’area ospite con la facilità dei primi minuti. La partita scivola così via senza ulteriori sussulti degni di nota nonostante il recupero extra large di quattro minuti di un primo tempo che si chiude con la viola avanti di un gol.

RIPRESA, ALTRO RIGORE, VIOLA SUL 2-0: si riparte senza cambi dopo l’intervallo e con subito un nuovo episodio importante del match: Maehle perde un bruttissimo pallone che l’ex Bonaventura sfrutta al meglio entrando in area e venendo steso ingenuamente da Djimsiti. Altro penalty e anche stavolta Vlahovic non sbaglia: 2-0 per la Viola.

ZAPATA LA RIAPRE DAL DISCHETTO (SEMPRE CON VAR): incassato il secondo gol il Gasp cambia subito inserendo Gosens e Malinovskyi al posto di Mahele e Miranchuk entrambi piuttosto deludenti questa sera; pochi istanti dopo Zapata calcia addosso a Terraciano il possibile pallone che poteva riaprire il match. Il colombiano però avrà modo di rifarsi al diciottesimo quando Gosens viene steso in area in mischia da Callejion, anche qui è il Var protagonista a richiamare l’arbitro che va a rivedere e opta per il tiro dal dischetto numero tre di questo match che anche stavolta viene realizzato e Zapata riapre i giochi.

ZAPATA SFIORA IL BIS: la partita si riaccende con la Dea che vede la possibile rimonta e ci crede, ma con gli ospiti che non rinunciano a controbattere: al venticinque Saponara mette in mezzo per Vlahovic che non ci arriva di un nulla. Sul capovolgimento di fronte Terraciano respinge con i pugni a terra una conclusione di Zapata che sfiora il bis. Alla mezz’ora ci prova Gosens a calciare dopo aver ricevuto un bel pallone sempre da Zapata ma la conclusione del tedesco è sull’esterno della rete.

ASSALTO VANO, PRIMO K.O. PER LA DEA: a nove dalla fine gran parata di Terraciano sul colpo di testa in tuffo di Palomino; negli ultimi dieci minuti il Gasp getta anche Ilicic e Piccoli nella mischia al posto di Pasalic ed uno stremato Zapata. Spazio negli ultimi minuti anche per il neo arrivato Koopmeiers nell’assalto finale della Dea a caccia del pari: l’olandese mostra subito buone cose nei pochi minuti disputati ma non sufficienti a consentire alla squadra del Gasp di raggiungere la Fiorentina. Quattro di recupero senza troppi sussulti e i nerazzurri incassano la prima sconfitta stagionale che lascia l’amaro in bocca soprattutto alla luce del buon secondo tempo dei ragazzi del Gasp che probabilmente non avrebbero meritato la sconfitta. Ma nel calcio, si sa, contano i gol (quelli validi) ed il risultato. Niente drammi, si volta pagina anche perchè martedì ci aspetta la prima di Champions contro il Villareal. Forza ragazzi!

IL TABELLINO:

ATALANTA-FIORENTINA 1-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 33′ p.t e 4’ s.t. Vlahovic su rig. (F), 20’ s.t. Zapata su rig. (A).

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Toloi, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, Pašalić (37’ s.t. Ilicic), Freuler, Maehle (5’ s.t. Gosens); Pessina (40’ s.t. Koopmeiners), Miranchuk (5’ s.t. Malinovskyi); Zapata (37’ s.t. Piccoli). All. Gasperini

FIORENTINA (4-3-3): Terracciano; Venuti (25’ p.t. Odriozola), Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura, Torreira (21’ s.t. Amrabat), Duncan (30’ s.t. Castrovilli); Callejon (30’ s.t. Gonzalez), Vlahovic, Sottil (21’ s.t. Saponara). All. Italiano

ARBITRO: Valerio Marini di Roma

NOTE: spettatori: 9mila circa – ammoniti: 31′ p.t. Maehle (A), 47’ p.t. Bonaventura (F), 47’ p.t. Zapata (A), 12’ s.t. Igor (F), 30’ s.t. Milenkovic (F), 32’ s.t. Gosens (A), 36’ s.t. Odriozola (F), 41’ s.t. Freuler (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 4′ p.t. e 4′ s.t.




Atalanta, adesso si fa sul serio: prima la Fiorentina e poi testa alla Champions

BERGAMO, ORE 20.45:

UNA DEA INCEROTTATA INIZIA IL TOUR DE FORCE TRA CAMPIONATO ED EUROPA

La sosta per gli impegni delle nazionali non ha portato certo notizie positive in casa nerazzurra per un’Atalanta che inizia oggi il suo filotto di impegni che vedranno Gosens e compagni impegnati in sette partite da qui al prossimo stop per le nazionali di inizio ottobre. Il primo ostacolo per la Dea è la nuova Fiorentina di Vincenzo Italiano, che si è guadagnato la chiamata in Viola dopo la splendida impresa con lo Spezia della scorsa stagione: un avversario tosto per vedere di che pasta è fatta la nuova Atalanta che martedì inizierà in Spagna nella tana del Villareal la sua terza avventura consecutiva in Champions League.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: l’attacco incerottato con Muriel out e Zapata appena recuperato, un dubbio tra i pali ed Ilicic con problemi alla schiena. Il Gasp deve far i conti con molti grattacapi in vista della gara con la Viola: Musso è rientrato nella notte di venerdì dall’Argentina ed è probabile venga lasciato a riposo mentre in avanti Zapata pare favorito su Piccoli mentre Ilicic è in dubbio. Dietro Demiral Scalpita ma non è detto che trovi posto da titolare mentre sulle fasce recupera Gosens ed uno tra Zappacosta e Maehle giocherà sull’altra corsia.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, Pasalic, Freuler, Gosens; Pessina; Ilicic, Zapata (Piccoli) – All.: Gasperini

FIORENTINA (4-3-3): Dragowski; Venuti, Milenkovic, Igor, Biraghi; Bonaventura, Torreira, Castrovilli; Callejon, Vlahovic, Sottil – All.: Italiano




VERSO ATALANTA-FIORENTINA: ATTACCO SPUNTATO, MA LA CREATIVITÀ CI ILLUMINERÀ

Ci risiamo finalmente: dopo le due settimane di sosta per le Nazionali, l’Atalanta torna in campo al Gewiss Stadium, pronta ad affrontare la nuova Fiorentina di Italiano.

Tuttavia, tra acciacchi, infortuni e voli intercontinentali, ci sono più incognite che certezze sulle probabili scelte di  Gasperini.

Verso Atalanta-Fiorentina: la situazione nei singoli reparti

DUBBIO TRA I PALI- Musso fisicamente sta bene, ed è fresco della vittoria contro la Bolivia, ma il lungo volo notturno potrebbe giocare un brutto scherzo al portiere nerazzurro. Per questo motivo salgono le quotazioni di vedere all’esordio stagionale Sportiello, ma data l’importanza del match, l’argentino potrebbe fare gli straordinari.

DIFESA OK- Solo abbondanza in difesa per il tecnico di Grugliasco. Tutti arruolabili e a questo punto prevarrà chi più ha convinto in questo ultimo mese, tra campionato e nazionali.

Palomino è sicuro di una maglia, data la sua esuberanza contro Bologna e Torino; accanto a lui l’inamovibile Djimsiti, con Toloi a formare il classico trio di difesa.

Demiral pagherà ancora pegno probabilmente, alla luce della batosta subita con la sua Turchia contro l’Olanda.

Le ali invece torneranno a volare, non in altissimo, ma ci saranno. Con  Maehle on fire in Nazionale, sulla sinistra ci sarà anche Gosens, che ha recuperato dall’infortunio subito con la Germania.

IL VECCHIO O IL NUOVO?– Se in mediana Freuler è la certezza, il faro che guida nell’oscurità, rimane forte il dubbio su chi possa affiancarlo. Il nuovo arrivato Koopmeiners ha dimostrato di esser tonico, ma sappiamo come a Gasp piacciano i giocatori duttili. Per questo motivo, non escludo che possa partire dal 1’ ancora una volta Pasalic, il jolly della Dea.

ATTACCO SPUNTATO- Zapata potrebbe recuperare per la panchina, Muriel sarà out per due settimane minimo, ergo rimane solo Piccoli come alternativa.  Con Ilicic abbastanza in forma e un Pessina protagonista contro la Lituania, potrebbe assistere a un tridente inedito, ma non per questo inefficace.

Tuttavia, lasciare in panchina gente del calibro di Malinovsky e Miranchuk non è normale, e nel caso Gasp volesse dare sfoggio di qualità e creatività per sopperire alla strapotenza fisica di Zapata e alle accelerazioni di Lucho, perché non assistere dall’inizio a  un tridente fantasia composto da Malinovsky, Pessina e Ilicic falso nueve, ruolo che lo sloveno nelle stagioni precedenti qualche volta aveva rivestito.




L’Atalanta va in bianco all’esordio in casa: con il Bologna finisce 0-0

SERIE A, SECONDA GIORNATA

ATALANTA-BOLOGNA 0-0: LA DEA NON SFONDA IL MURO FELSINEO

Bergamo: l’Atalanta non va oltre il pareggio in casa contro il Bologna, interrompendo una striscia di sette vittorie consecutive interne contro i rossoblù: il punto fa salire così entrambe le squadre a 4 punti in classifica ed evidenzia nuovamente le difficoltà nell’andare a segno dei nerazzurri in queste prime giornate di campionato. La Dea nella ripresa sfiora più volte il vantaggio ma manca sempre l’ultimo passaggio ai ragazzi del Gasp. Un Bologna coperto e ordinato può così strappare il pari.

GASP PUNTA SU ILICIC-MURIEL: mister Gasperini sceglie a sorpresa di escludere il nuovo acquisto Demiral in difesa, rilanciando Toloi, al rientro dalla squalifica, così come Freuler in mediana. In attacco gli stessi uomini di Torino, ma con una disposizione diversa: Malinovskyi trequartista alle spalle di Ilicic e Muriel. Pessina solo in panchina, come l’ultimo arrivato Zappacosta. Nel Bologna assenti Soriano e Schouten per squalifica, Mihajlovic schiera il giovane Kingsley dal 1’ a centrocampo, affidandosi a Orsolini, Arnautovic e Sansone davanti. L’ex Barrow è l’escluso eccellente.

CHE RISCHIO IN AVVIO: pronti, via e al terzo Orsolini, dopo uno svarione di Djimsiti (buco sul cross di Sansone), sballa la conclusione a colpo sicuro col destro. Subito dopo, la replica nerazzurra, col sinistro di Malinovsky, ben servito da Muriel, che sibila di un soffio a lato sulla sinistra di Skorupski.

MATCH EQUILIBRATO: all’undicesimo Ilicic offre una soluzione in fotocopia: Skorupski pare battuto, ma la palla si perde sul fondo. E’ un’Atalanta diversa da quella vista a Torino una settimana fa, soprattutto sul piano del ritmo, anche se manca ancora il brio dei tempi migliori negli ultimi sedici metri. Il Bologna invece tiene sorprendentemente botta dietro, cercando poi di saltare la mediana con il lancio lungo su Arnautovic, cliente scomodo anche per il buon Palomino dell’ultimo periodo. Alla mezz’ora Skorupski è reattivo nel respingere la botta in diagonale di Gosens: poco altro da segnalare in un primo tempo che si chiude dopo due di recupero.

RIPRESA, ASSALTO STERILE DELLA DEA: nessun cambio all’intervallo e subito Atalanta alla ricerca del vantaggio: al quarto Muriel chiude troppo il destro sul primo palo. Più passano i minuti e più il Bologna si chiude nel suo guscio, consentendo ai padroni di casa di aumentare la loro pressione; Gosens al quarto d’ora calcia fuori col sinistro dal limite. Gasperini prova a cambiare con Pessina al posto di Malinovskyi. Il tema tattico della partita è però ormai tracciato: Atalanta all’arrembaggio e Bologna arroccato a protezione del risultato: proteste nerazzurre al venticinque per un tocco di mani di De Silvestri in area rossoblù che lascia più di qualche dubbio ma il Var però, conferma il non fischio dell’arbitro Orsato.

PRIMO PAREGGIO STAGIONALE: nel finale Maehle prova la soluzione di potenza: alta. Gasp si gioca tutte le sue carte, gettando nella mischia Piccoli e Miranchuk, al posto di Pasalic e un Muriel sottotono ma il muro emiliano traballa un paio di volte (brividi sul sinistro a lato di Pessina e sul disimpegno di Skov Olsen che rischia l’autogol in pieno recupero), ma regge l’urto di una Dea oggi con le polveri bagnate la davanti e che conferma la sua fatica abbastanza sorprendente di questo avvio di stagione a far gol. Finisce 0-0: quel che Torino aveva forse dato in eccesso, oggi gli dei del calcio se lo sono ripresi nella sfida ai felsinei.

IL TABELLINO:

ATALANTA-BOLOGNA 0-0

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti; Maehle (85′ Zappacosta), Pasalic (73′ Miranchuk), Freuler, Gosens; Malinovskyi (64′ Pessina), Ilicic (85′ Lammers); Muriel (73′ Piccoli) – A disposizione: Sportiello, Rossi, Scalvini, Lozato, Pezzella, Demiral, Del Prato – Allenatore: Gasperini

BOLOGNA (4-2-3-1): Skorupsky; De Silvestri, Medel, Bonifazi, Hickey (80′ Soumaoro); Kingsley (60′ Vignato), Dominguez; Orsolini (70′ Skov Olsen), Sansone (80′ Tomiyasu), Svanberg; Arnautovic. A disposizione: Bardi, Binks, Mbaye, Amey, Barrow, Santander, Van Hooijdonk, Cangiano – Allenatore: Mihajlovic

ARBITRO: Orsato di Schio

NOTE: spettatori: 9mila circa – ammoniti: Gosens, Palomino (A), Medel, Sansone, Arnautovic, Hickey, Svanberg (B) – recuperi: 2′ p.t. e 6′ s.t.




L’Atalanta non convince, ma vince all’ultimo respiro: la Dea sbanca Torino con Muriel e Piccoli

TORINO-ATALANTA 1-2: IL BABY PICCOLI LA DECIDE NEL FINALE

Due tiri… due gol e tre punti portati via da Torino in maniera sicuramente non meritatissima, ma nel calcio, si sa, conta il risultato: e la Dea vince la prima e sbanca l’Olimpico di Torino matando i granata con una prova non certo brillante ma in maniera cinica e spietata. Subito avanti con il soluto Muriel, la squadra del Gasp soffre per lunghi tratti e viene ripresa nel secondo tempo dal gol del Gallo Belotti a dieci dalla fine. Sembra un pari ormai scritto ma, nel terzo di recupero Pasalic offre un assist al bacio per il neo entrato Miccoli che batte Milinkovic e fa esplodere la festa dei quasi trecento giunti da Bergamo per sostenere i ragazzi in questo campionato che ha riaperto al pubblico negli stadi. Una vittoria pesante insomma per iniziar al meglio la stagione. Certo è che questa Atalanta è ancora un cantiera aperto che deve migliorare.

Torino: come un anno fa, il cammino di serie A dell’Atalanta ricomincia da Torino; la speranza quindi, è che i nerazzurri sappiano ripetere in questa stagione quanto di fantastico fatto in questi anni. Tre terzi posti di fila per la banda del Gasp che ha aggiunto sin qui al suo organico Musso in porta al posto di Gollini e Demiral al posto di Romero ceduto a suon di milioni dopo una sola stagione in Inghilterra al Totthenam. Ripartire è invece l’imperativo di un Toro che ha affidato la panchina all’allievo prediletto del Gasp, quel Juric che avrà il compito di riportare entusiasmo in casa granata dopo la difficile scorsa stagione.

GASP SUBITO IN EMERGENZA: con De Roon e Freuler out per squalifica (mica cotica) e Zapata infortunato, il Gasp è subito in emergenza all’esordio; spazio quindi in mezzo a Pessina e Pasalic mentre davanti ci sono Ilicic e Malinovskyi a supporto di Muriel mentre dietro ecco Demiral all’esordio insieme a Musso in maglia nerazzurra in gare ufficiali. Nel Toro, il nuovo portiere è Milinkovic Savic mentre davanti parte in panchina Belotti con Sanabria quindi titolare supportato da Lukic e Pjiaca.

E’ DI MURIEL IL PRIMO GOL DELLA DEA: si comincia con il pubblico che torna finalmente sugli spalti dopo oltre un anno e mezzo di partite a porte chiuse e con l’Atalanta che al quinto inizia come meglio non poteva sperare: bella imbucata di Ilicic per Muriel che riceve palla in posizione defilata, si accentra e conclude in maniera imparabile per il portiere granata e la Dea è subito avanti.

L’ATALANTA SOFFRE, MA TIENE: con il vantaggio già in tasca, la squadra del Gasp non insiste e lascia iniziativa ai granata che però non riescono fortunatamente a rendersi pericolosi in maniera incisiva: al trentuno Sanabria salta il difensore, entra in area e conclude con Musso che però blocca senza problemi. Nel finale però il forcing granata si fa insistente: al quaranta Pessina salva sulla linea su una conclusione a colpo sicuro di Bremer, poi tocca a Musso respingere una conclusione diagonale di Olaina con un ottima parata. Ultimi sussulti di un primo tempo che va in archivio dopo un minuto di recupero con la Dea avanti di un gol ma che soffre più del dovuto nel finale della prima frazione.

RIPRESA, DENTRO LAMMERS E MIRANCHUK: si riparte dopo l’intervallo con il Gasp che non cambia nulla del suo undici iniziale ed il Toro insiste: Sanabria ci prova prima su punizione (palla fuori), poi in area manca l’aggancio del pallone dopo essersi liberato della marcatura di due difensori nerazzurri. All’undicesimo ecco i primi cambi in casa nerazzurra con Lammers e Miranchuck che entrano in campo al posto di Muriel ed Ilicic per provare a cambiare un’Atalanta in vantaggio ma piuttosto spenta.

BELOTTI (CON DEVIAZIONE) PAREGGIA: l’Atalanta galleggia, il Toro spreca ancora occasioni ghiotte come al venticinquesimo quando Singo scappa via in velocità ma Palomino è bravissimo a chiudere in corner e salvare i suoi. Alla mezz’ora il Gasp getta nella mischia un altro nuovo acquisto estivo, dentro Pezzella al posto di un Malinovskyi oggi parecchio in difficoltà. Il pari granata arriva però un paio di minuti più tardi quando Belotti conclude dal limite dell’area, Maehle devia e beffa Musso che non può farci nulla stavolta con il match che torna così in equilibrio.

PICCOLI ENTRA E SEGNA!!!: nel finale il Gasp si gioca gli ultimi due cambi con Lovato (esordio in nerazzurro anche per lui) e Piccoli in campo al posto di Demiral e Gosens ma con il Toro ancora pericoloso con una conclusione dalla distanza di Verdi che sfila sul fondo di pochissimo. Ma proprio nel terzo dei quattro di recupero concessi dal direttore di gara, l’Atalanta piazza un sorpasso quasi inaspettato quando ormai il match sembrava destinato a chiudersi in pareggio. Riceve palla in area Pasalic che sfodera un gran colpo di tacco proprio per Piccoli che, tutto solo, la mette li dove Milinkovic non ci può arrivare. 2-1 per la Dea e incredibile festa per lo spicchio dei quasi trecento nerazzurri arrivati a Torino a sostenere i ragazzi del Gasp.

TRE PUNTI PER UNA DEA CINICA E SPIETATA: incredibile ma vero, l’Atalanta la porta a casa con due tiri in porta in tutta la partita e conquista una vittoria sporca, magari non proprio meritatissima ma di una importanza fondamentale per iniziare come meglio non poteva il suo campionato. E, viste le tante assenze di oggi, questi tre punti valgono davvero oro! Chi ben comincia insomma…

TORINO-ATALANTA 1-2 (primo tempo 0-1)

RETI: pt 6′ Muriel (A); st 33′ Belotti (T); st 45+3′ Piccoli (A)about:blank

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Bremer (st 29′ Izzo), Djidj, Rodriguez; Singo, Mandragora, Lukic (st 1′ Rincon), Aina; Linetty, Pjaca (st 29′ Verdi); Sanabria (st 20′ Belotti). A disp. Berisha, Gemello, Segre, Baselli, Rauti, Vojvoda, Warming, Buongiorno – All.: Juric (in panchina Matteo Paro).

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Djimsiti, Demiral (st 39′ Lovato), Palomino; Mæhle, Pašalić, Pessina, Gosens (st 39′ Piccoli); Iličić (st 12′ Miranchuk), Malinovskyi (st 30′ Pezzella); Muriel (st’ 12 Lammers). A disp. Rossi, Sportiello, Šutalo, Scalvini, Da Riva – All.: Gasperini

ARBITRO: Chiffi di Padova (ass. Galetto, Vono; IV Minelli, VAR Abisso, AVAR Giallatini)

NOTE: spettatori: 6mila circa – ammoniti: pt 23′ Demiral (A), st 6′ Rincon (T); st 27′ Bremer (T); st 36′ Musso (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.




Pronti… via! Il campionato alza il sipario, l’Atalanta riparte dal Toro: obiettivo, stupire sempre più!

TORINO, ORE 20.45: SI COMINCIA!

DEA IN EMERGENZA: GASP SFIDA IL NUOVO TORO DELL’ALLIEVO JURIC

L’avvicinarsi del tramonto dell’estate segna inevitabilmente il ritorno del campionato di calcio. La serie A prende il via nella seconda stagione post-pandemia con la speranza che la gente possa tornare a riempire gli stadi ed il ritorno alla normalità diventi sempre più concreto per tutti. Tra sogni e speranze estive anche l’Atalanta ed i suoi tifosi sono pronti a ripartire questa sera allo stadio Olimpico di Torino dove i ragazzi del Gasp se la vedranno con i granata che hanno cambiato guida tecnica dopo la scorsa tribolata stagione affidandosi a Juric, allievo prediletto del mister nerazzurro che proverà a rendere difficile la vita anche oggi al suo maestro calcistico che, di contro, vuol provare a portar l’Atalanta sempre più in alto facendo nuovamente sognare i suoi tifosi per la sesta stagione consecutiva. Ci vorrà tempo, i nerazzurri sono ancora un cantiere aperto un po’ come i granata ma la Dea ha il vantaggio di giocare a memoria e proverà a far valere la sua forza contro un avversario che pare faticar ancora a trovare una propria identità.

Con Toloi, Freuler e De Roon out per squalifica e Zapata fuori fino ad inizio settembre, il tecnico Gasperini parte già in piena emergenza dovendo fare di necessità virtù, specialmente in mezzo al campo dove Pessina e Pasalic dovranno sostituire nel migliore dei modi i due colossi titolari senza farli rimpiangere. In porta ed in difesa esordi per i neo acquisti estivi Musso (che ha sostituito Gollini) e Demiral (che proverà a diventare il nuovo Romero) mentre Ilicic e Muriel sicuri del posto con uno tra Miranchuk e Malinovskyi al loro fianco.

TORINO (3-4-2-1): V. Milinkovic; Izzo, Bremer, Rodriguez; Singo, Mandragora, Rincon, Aina; Lukic, Pjaca; Sanabria – Allenatore: Juric

ATALANTA (3-4-3): Musso; Djimsiti, Demiral, Palomino; Maehle, Pessina, Pasalic, Gosens; Ilicic, Muriel, Miranchuk – Allenatore: Gasperini