Luci a San Siro, l’Atalanta sta tornando davvero: pari-spettacolo, la Dea ferma la corsa dell’Inter

SERIE A, SESTA GIORNATA

INTER-ATALANTA 2-2: MALINOVSKYI E TOLOI FERMANO L’INTER DI INZAGHI

Partita incredibile a San Siro: Lautaro porta subito avanti i suoi, Malinovskyi e Toloi la ribaltano. Nella ripresa pareggia Dzeko, Dimarco sbaglia un rigore e a Piccoli viene cancellato il gol vittoria in un caldissimo finale. Ma la migliore notizia è i nuovi passi avanti dal punto di vista del gioco di un’Atalanta che continua a crescere: e questo vale anche di più di questo preziosissimo pareggio.

Milano: un match incredibile che alla fine fa felice probabilmente più la squadra del Gasp, che è capace di tirar fuori il meglio di se e disputar probabilmente la miglior partita di questo inizio stagione nella tana dell’Inter Campione d’Italia. Ma Inter e Atalanta devono essere orgogliose di avere regalato uno spettacolo avvincente dal primo all’ultimo minuto. A San Siro Lautaro porta subito avanti i padroni di casa, Malinovskyi e Toloi alla mezz’ora fanno sognare la Dea. Nella ripresa prende il palo Malinovskyi in avvio poi pareggia Dzeko, mentre negli ultimi minuti prima Dimarco sbaglia un rigore, poi a Piccoli viene cancellato dalla Var il gol vittoria: un inno al calcio, ed un finale per non deboli di cuore.

TORNA PALOMINO IN DIFESA: il Gasp ripropone Palomino in ripresa dopo averlo preservato martedì con il Sassuolo: insieme a lui dietro ci sono Toloi e Demiral mentre in mezzo torna Freuler con De Roon con Zapata davanti supportato da Pessina e Malinovskyi. Nell’Inter, Simone Inzaghi davanti si affida a Dzeko e Lautaro con Barella ad inventare gioco mentre dietro in difesa c’è l’ex Bastoni.

LAUTARO LA SBLOCCA SUBITO: pronti-via e per l’Atalanta sono subito problemi al secondo minuto quando Dzeko conclude male in area da ottima posizione ma il pallone sfila di un nulla sul fondo. Segnale evidente che qualcosa non funziona sin dalle prime battute e che Lautaro trasforma in allarme rosso tre minuti dopo: l’argentino riceve palla in area e conclude al volo segnando sul filo del fuorigioco un gran bel gol che manda subito sotto la Dea.

L’ATALANTA PROVA A REAGIRE: colpita a freddo, l’Atalanta prova a reagire all’ottavo con Malinovskyi che calcia di destro dal limite dell’area e la palla finisce fuori; col passare dei minuti i nerazzurri prendono campo e al ventitre bella combinazione Malinovskyi-Zapata-De Roon: il destro dell’olandese sfiora il palo. Tre minuti dopo Pessina viene murato da Brozovic al momento della conclusione decisiva a tu per tu con Handanovic.

MALI-TOLOI, RIBALTONE DEA!: alla mezz’ora però la Dea trova il meritato pari, e proprio Malinovskyi firma il pareggio con un bellissimo sinistro da fuori area, una bomba imparabile per Handanovic che può solo raccogliere il pallone in fondo al sacco: 1-1! Ti aspetti a quel punto l’Inter, e invece è ancora la squadra del Gasp a crescere e, otto minuti dopo il pari, piazza il sorpasso: Toloi segna il 2-1 dopo un altro sinistro potente di Malinovskyi respinto da Handanovic sul piede sinistro del nazionale azzurro che non perdona fa esplodere lo spicchio di San Siro con i tifosi atalantini al seguito. Ora il contraccolpo psicologico grava tutto sull’Inter che fatica a ritrovare il filo del discorso contro una Dea davvero sontuosa che conclude un primo tempo iniziato malissimo con un sorriso grande così e avanti 2-1 sulla squadra di casa al termine di un primo tempo che va in archivio senza recupero.

RIPRESA, PALO DI MALINOVSKYI IN AVVIO: nessun cambio in avvio di ripresa per un’Atalanta che parte con lo stesso piglio del primo tempo: al secondo Handanovic è fondamentale su una conclusione ravvicinata di Malinovskyi, poi ancora l’ucraino su punizione centra in pieno il palo, andando ad un nulla dal terzo gol per i ragazzi del Gasp.

GASP CAMBIA, DZEKO PAREGGIA: la partita è comunque molto bella, l’Inter ovviamente va a caccia del pari ed al tredicesimo c’è gran lavoro per Musso che vola sulla conclusione di testa di Vecino. Tre minuti dopo il Gasp ne cambia tre inserendo Piccoli, Djimsiti e Ilicic al posto di Zapata, Malinovskyi e Pessina per poi dover cambiare anche poco dopo Palomino che accusa qualche problemino ed entra Mahele al suo posto. I cambi disorientano un po’ la squadra nel trovare subito la giusta amalgama, così l’Inter riesce di nuovo a crescere e  trovare il pari con Dzeko al termine di una bella azione di Barella per Dimarco, la sua conclusione ravvicinata viene respinta da Musso, ma Dzeko mette dentro il 2-2.

LE SQUADRE CERCANO IL GOL-VITTORIA: la partita è bellissima, a questo punto le squadre si affrontano apertamente per cercare i tre punti: a quindici dalla fine entra anche Pasalic per Zappacosta con Maehle a questo punto che torna in fascia con Gosens ed Ilicic che chiama alla gran parata Handanovic a otto dalla fine.

FINALE FOLLE, L’INTER SBAGLIA UN RIGORE, LA DEA SEGNA MA IL VAR ANNULLA: Poi, inizia un finale a dir poco folle e non certo per deboli di cuore: a cinque dal novantesimo Demiral contrasta Dzeko in area toccando però con un braccio troppo alto. Check al Var e rigore per la squadra di Inzaghi che però Di Marco spara sulla traversa sciupando la clamorosa chance di piazzare il contro-sorpasso. Sul capovolgimento di fronte Ilicic ispira per Piccoli che conclude e segna con la complicità di Handanovic: pare tutto fatto, ma il Var non convalida poichè la palla è uscita nel momento in cui Handanovic tenta il rinvio che finisce poi ad Ilicic che avvia l’azione: incredibile ma vero, è sempre 2-2!

UN PUNTO PER UNA GRANDE DEA: sei minuti ancora di recupero ove però non succede nulla di particolarmente allettante e il match può finire quindi così: potevano vincerla entrambe, si devono invece accontentare di un punto che fa sicuramente molto felice l’Atalanta che cercava risposte importanti dopo un avvio di campionato tra alti e bassi ed oggi ha dimostrato contro una delle favorite per lo scudetto di poter dire la propria anche in questa stagione. E questo vale probabilmente più di una vittoria che la Dea non avrebbe sicuramente demeritato a San Siro. Avanti tutta!

IL TABELLINO:

INTER-ATALANTA 2-2 (primo tempo 1-2)

RETI: 5′ pt Martinez (I), 30′ pt Malinovsky (A), 38′ pt Toloi (A), 26′ st Dzeko (I), 43′ st Piccoli (I)

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, Bastoni (12′ st Dimarco); Darmian (12′ st Dumfries), Barella (45′ st Satriano), Brozovic, Calhanoglu (12′ st Vecino), Perisic; Dzeko, Martinez (36′ st Sanchez). A disposizione: Cordaz, Radu, D’Ambrosio, Kolarov, Ranocchia, Gagliardini, Sangalli. Allenatore: Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Palomino (25′ st Maehle); Zappacosta (32′ st Pasalic), De Roon, Freuler, Gosens; Pessina (18′ st Djimsiti); Malinovsky (17′ st Ilicic), Zapata (18′ st Piccoli). A disposizione: Rossi, Sportiello, Lovato, Pezzella, Koopmeiners, Miranchuk. Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Maresca di Napoli

NOTE:  spettatori: 35mila circa – al 41′ st Dimarco (I) ha sbagliato un calcio di rigore (traversa) – ammoniti: Bastoni, Calhanoglu, Barella (I), Malinovsky, Palomino, Zapata, Zappacosta, Toloi (A) – recuperi: 0′ p.t., 6′ s.t.

foto di copertina da sportmediaset.it




Atalanta, oggi si fa davvero sul serio: scontro di vertice in casa dell’Inter

MILANO, ORE 18

ZAPATA E COMPAGNI PROVANO AD ACCENDERE LE LUCI A S. SIRO

E’ il primo incrocio con una squadra di un certo livello, e l’Atalanta vuol provare a dare le risposte giuste in questo avvio di stagione con più punti della scorsa ma con meno certezze dal punto di vista del gioco: a San Siro contro l’Inter questa sera alle 18 la Dea prova a dar una risposta sul campo ai tanti dubbi di questo avvio di stagione dove la macchina da gol e spettacolo ammirata in questi anni pare a tratti inceppata. E contro un’Inter che, con l’arrivo di Simone Inzaghi in panchina al posto di Conte, ha lasciato da parte il cinismo per lo spettacolo ed i gol, sarà molto importante mantener alta la concentrazione per provare a centrare il primo colpaccio della stagione.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con in vista anche l’impegno con lo Young Boys in Champions di mercoledì, il Gasp prova qualche cambio nella formazione anti-Inter dove probabilmente rivedremo Palomino dal primo minuto insieme a Demiral al centro della difesa con Zappacosta in fascia con uno tra Gosens e Maehle mentre a supporto di Zapata ci potrebbe essere Pasalic insieme a Malinovskyi.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

INTER (3-5-2): Handanovic; Skriniar, De Vrij, A. Bastoni; Dumfries, Barella, Brozovic, Calhanoglu, Perisic; Dzeko, L. Martinez – Allenatore: S. Inzaghi

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Palomino; Zappacosta, De Roon, Freuler, Gosens; Pasalic, Malinovskyi, Zapata – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Maresca di Napoli




Serie A, i risultati dopo la 5a giornata

Risultati della 5ª Giornata di Serie A

Martedì 21 settembre

Ore 18:30

Bologna-Genoa 2-2: 49’ Hickey, 55’ Destro, 85’ rig. Arnautovic, 89’ rig. Criscito

Ore 20:45

Atalanta-Sassuolo 2-1: 3’ Gosens, 37’ Zappacosta, 44’ Berardi

Fiorentina-Inter 1-3: 23’ Sottil, 52’ Darmian, 55’ Dzeko, 87′ Perisic

Mercoledì 21 settembre

Ore 18:30

Salernitana Verona 2-2: 7′ e 29′ Kalinic, 47′ Gondo, 76′ M.Koulibaly

Spezia-Juventus 2-3: 28′ Kean, 33′ Giasy, 39′ Antiste, 66′ Chiesa, 72′ De Ligt

Ore 20:45

Cagliari-Empoli 0-2: 29′ Di Francesco, 69′ Stulac

Milan-Venezia 2-0: 68′ Brahim Diaz, 82′ Theo Hernandez

Giovedì 22 settembre

Ore 18:30

Sampdoria-Napoli 0-4: 10′ e 50′ Osimhen, 39′ Ruiz, 59′ Zielinski

Torino-Lazio 1-1: 76′ Pjaca, 90’+1 rig. Immobile

Ore 20:45

Roma-Udinese1-0: 36′ Abraham

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 SSC Napoli 5 5 0 0 14 2 +12 15
2 Inter 5 4 1 0 18 5 +13 13
3 AC Milan 5 4 1 0 10 2 +8 13
4 Roma 5 4 0 1 12 5 +7 12
5 Atalanta 5 3 1 1 6 4 +2 10
6 Fiorentina 5 3 0 2 8 9 -1 9
7 Lazio 5 2 2 1 12 7 +5 8
8 Bologna 5 2 2 1 7 10 -3 8
9 Torino 5 2 1 2 8 5 +3 7
10 Udinese 5 2 1 2 6 7 -1 7
11 Empoli 5 2 0 3 5 8 -3 6
12 Juventus 5 1 2 2 7 8 -1 5
13 Sampdoria 5 1 2 2 5 7 -2 5
14 Sassuolo 5 1 1 3 5 7 -2 4
15 Verona 5 1 1 3 8 11 -3 4
16 Genoa 5 1 1 3 7 12 -5 4
17 Spezia 5 1 1 3 7 13 -6 4
18 Venezia 5 1 0 4 3 10 -7 3
19 Cagliari 5 0 2 3 7 13 -6 2
20 Salernitana 5 0 1 4 4 14 -10 1



L’Atalanta ritrova le sue ali e si rimette in moto: Sassuolo battuto con Gosens e Zappacosta

SERIE A, QUINTA GIORNATA

ATALANTA-SASSUOLO 2-1: TUTTE LE RETI NEI PRIMI 45′

Bergamo: l’Atalanta va, trova la seconda vittoria nel giro di una manciata di giorni e, pur sempre a ritmo alternato, risale la classifica si porta a quota dieci punti. Batte il Sassuolo grazie alle reti dei suoi esterni Gosens e Zappacosta, divora una quantità incredibile di palle gol nel primo tempo e viene punita dal gol di Berardi in chiusura di prima frazione che mette pepe ad una ripresa che invece è piuttosto scialba e con pochissime emozioni: tanto basta però a certificare i tre punti alla banda del Gasp che continua il suo percorso di crescita mostrando decisi miglioramenti. Le prossime due sfide in campionato con Inter prima e Milan poi (con in mezzo la sfida allo Young Boys di Champions League) diranno molte cose in più sui nerazzurri del Gasp.

QUALCHE CAMBIO PER IL GASP: il turnover di Gasperini riguarda principalmente Palomino, sostituito al centro della difesa da Demiral, e Freuler: accanto a De Roon, che rientra dopo quattro turni di squalifica, scelto per la prima volta da titolare Koopmeiners. Dopo la panchina di Salerno torna Pessina dietro le punte, che sono Malinovskyi e Zapata. Negli ospiti Dionisi cambia tanto rispetto alla gara con il Torino, ovvero sei uomini: tre quarti di difesa, con Muldur e Kyriakopulos sulle fasce e Ayhan al fianco di Ferrari; Traoré fa da mezzala e Boga assieme a Berardi nel tridente.

GOSENS LA SBLOCCA SUBITO: partita subito in discesa per l’Atalanta: neanche tre minuti e un radente da destra di Malinovskyi non trova opposizione della difesa neroverde, ma sull’altro palo, il tap-in vincente di Gosens che vale l’1-0. Il Sassuolo, che però si riorganizza discretamente e con il suo tridente che non dà punti di riferimento tiene bassa per un po’ l’Atalanta, sfiorando anche il preggio con Defrel, che brucia Demiral ma poi storpia la conclusione a porta vuota, altissima.

LA DEA SCIUPA, MA ZAPPACOSTA RADDOPPIA: l’onda dell’Atalanta continua a crescere: la corsia destra diventa la più battuta e lì Malinovskyi cerca il sempre più irrefrenabile Zappacosta, che cerca Gosens, anticipato in extremis da Muldur. Altre due chance per la Dea con Pessina, che gestisce male due ripartenze favorevoli, prima perdendo l’attimo per l’assist a Zapata o Gosens e poi allargando troppo il sinistro a porta quasi scoperta. Alla quarta occasione sprecata (cross di Zappacosta, alto il colpo di testa di Zapata) l’Atalanta teme la punizione del destino, ma è con una splendida azione iniziata da Koopmeiners e conclusa da Zappacosta che la squadra di Gasperini firma il 2-0.

BERARDI LA RIAPRE PRIMA DELL’INTERVALLO: certi sprechi tornano in mente ai nerazzurri proprio quando sembrano avere la partita in mano: a due dal riposo Berardi scappa a Gosens, punta la porta, e chiude con il sinistro sul palo di Musso, forse coperto al momento del tiro e riapre i giochi.

RIPRESA LENTA, TRE PUNTI D’ORO: chi si aspettava ulteriori fuochi d’artificio nella ripresa rimarrà deluso: il match cala di intensità, soprattutto l’Atalanta diminuisce i giri del proprio motore e rischia subito dopo sette minuti quando Defrel mette fuori un cross molto interessante di Kyriakopoulos, sfiora l’allungo con Ilicic, su cui l’ex Consigli fa un mezzo miracolo, e poi subisce per almeno negli ultimi venti minuti la pressione del Sassuolo, che tuttavia è sterile e non crea particolari problemi alla retroguardia nerazzurra. Nel finale è invece il neo entrato Piccoli a rendersi pericoloso per l’Atalanta con una conclusione potente che al quarantesimo è neutralizzata in due tempi da Consigli. Finisce 2-1, la Dea sale a quota dieci punti in classifica e arriva al meglio (più mentalmente che fisicamente) all’appuntamento di sabato con l’Inter che darà un ulteriore giudizio sul processo di crescita di Zapata e compagni dopo un avvio di campionato tutt’altro che semplice.

IL TABELLINO:

ATALANTA-SASSUOLO 2-1 (primo tempo 2-1)

RETI: 3′ Gosens, 37′ Zappacosta (A), 44′ Berardi (S)

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Zappacosta (69′ Maehle), De Roon, Koopmeiners, Gosens (69′ Pezzella); Malinovskyi (63′ Ilicic), Pessina (84′ Pasalic); Zapata (84′ Piccoli) – Allenatore: Gasperini

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Ayhan, Ferrari, Kyriakopoulos; Frattesi (82′ Maxime Lopez), Magnanelli (60′ Harroui); Berardi, Traore (67′ Djuricic), Boga (60′ Raspadori); Defrel (82′ Scamacca) – Allenatore: Dionisi

ARBITRO: Massa di Imperia

NOTE: spettatori: 11mila circa – ammoniti: Ferrari, Maxime Lopez (S), Malinovskyi, Pezzella (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 4′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Sassuolo

MUSSO (6): Incolpevole sul gol di Berardi, per il resto del match non ha dovuto fare gli straordinari

TOLOI (7): Nel primo tempo annulla Boga da solo, nel secondo tempo si ripete con gli capita.

DJIMSITI (7): Accompgna intelligentemente Berardi, rischiando pure di farlo calciare, ma sul gol non è colpevole e riesce a neutralizzarlo anche nella seconda frazione

DEMIRAL (7): Voto alto soprattutto per la grinta e lo spirito guerriero mostrato a Salerno: Defrel annicchilito, e non è mai banale

ZAPPACOSTA (7,5): Più che zappa, ara la fascia e stravince il duello contro l’altro 77. In più segna un gol e pare instancabile (69′ MAEHLE (6): da subentrante ha poco tempo per entrare in partita, e sicuramente copiare quanto fatto dal suo omologo nei 70 minuti precedenti questa sera non era facile per nessuno)

DE ROON (7):Marten torna a fare legna, e guarda caso la squadra ricomincia a girare e trovare i suoi accordi. IMPRESCENDIBILE

KOOPMEINERS (7): Come interditore dimostra di esser davvero un’ottima copia di De Roon, ma ancora latita in fase di impostazione, dove sarà complicato competere con il metronomo svizzero Freuler. In crescita e sicuramente a livello tattico ci consentirà di essere più solidi e imprevedibili.

GOSENS (6,5): Solita freccia sulla sinistra, e finalmente con il suo gol tutto torna alal normalità. Rispetto a Zappacosta però nels econdo tempo cala un po’ fisicamente ( 69′ PEZZELLA (6): si dimostra ottimo comprimario, ma ancora deve limare qualche difetto tecnico)

PESSINA (6,5): Molto attivo e nel vivo del gioco soprattutto nella prima frazione, dove quell’errore a tu per tu con Consigli grida ancora vendetta. Nel secondo tempo tende a nascondersi fra le linee, ma regge bene fisicamente (84′ PASALIC (S.V))

MALINOVSKYI (6,5): Dopo 3 minuti assist per Gosens, e non si tira indietro dal cercare filtranti per le corsie esterne che non a caso fruttano molto. Come spesso capita però cala vistosamente nel secondo tempo (63′ ILICIC (6,5):entra bene, sempre nel vivo del gioco e delle manovre, e come spesso capita regala un’altra perla di tacco per Maehle che avrebbe meritato maggior fortuna)

ZAPATA( 6) Si sbatte, corre in lungo e in largo, ma questa volta non crea nemmeno una palla da gol, il pane quotidiano per una punta come lui (84′ PICCOLI (S.V)

GASPERINI (6,5): Azzecca la formazione iniziale e ritrova le sue ali che però finiscono la benzina dopo un’ora. Rischia relativamente di subire il pareggio, amministrando il vantaggio per tutto il secondo tempo, segno ulteriore di crescita di questa squadra e del suo allenatore.




Serie A, i risultati dopo la 4a giornata

I RISULTATI:

Venerdì 17/09
20.45
Sassuolo-Torino 0-1: 83′ Pjaca

Sabato 18/09
15.00
Genoa-Fiorentina 1-2: 60′ Saponara, 89′ Bonaventura, 98′ Criscito
18.00
Inter-Bologna 6-1: 6′ Martinez, 30′ Skriniar, 34′ Barella, 54′ Vecino, 63′ Dzeko, 68′ Dzeko, 86′ Theate
20.45
Salernitana-Atalanta 0-1: 75′ Zapata

Domenica 19/09
12.30
Empoli-Sampdoria 0-3: 31′ Caputo, 52′ Caputo, 70′ Candreva
15.00
Venezia-Spezia 1-2: 13′ Bastoni, 59′ Ceccaroni, 94′ Bourabia
18.00
Lazio-Cagliari 2-2: 45′ Immobile, 46′ Joao Pedro, 62′ Keita Balde, 83′ Cataldi
Verona-Roma 3-2: 36′ Pellegrini, 49′ Barak, 54′ Caprari, 58′ Ilic (aut), 63′ Faraoni
20.45
Juventus-Milan 1-1: 4′ Morata, 76′ Rebic

Lunedì 20/09
20.45
Udinese-Napoli 0-4: 24′ Oshimen, 35′ Rrahmani, 52′ Koulibaly, 84′ Lozano

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 SSC Napoli 4 4 0 0 10 2 +8 12
2 Inter 4 3 1 0 15 4 +11 10
3 Milan 4 3 1 0 8 2 +6 10
4 Roma 4 3 0 1 11 5 +6 9
5 Fiorentina 4 3 0 1 7 6 +1 9
6 Lazio 4 2 1 1 11 6 +5 7
7 Atalanta 4 2 1 1 4 3 +1 7
8 Udinese 4 2 1 1 6 6 +0 7
9 Bologna 4 2 1 1 5 8 -3 7
10 Torino 4 2 0 2 7 4 +3 6
11 Sampdoria 4 1 2 1 5 3 +2 5
12 Sassuolo 4 1 1 2 4 5 -1 4
13 Spezia 4 1 1 2 5 10 -5 4
14 Verona 4 1 0 3 6 9 -3 3
15 Genoa 4 1 0 3 5 10 -5 3
16 Empoli 4 1 0 3 3 8 -5 3
17 Venezia 4 1 0 3 3 8 -5 3
18 Juventus 4 0 2 2 4 6 -2 2
19 Cagliari 4 0 2 2 7 11 -4 2
20 Salernitana 4 0 0 4 2 12 -10 0



Il solito Musso, tanta sofferenza e poi spunta Zapata: Atalanta, tre punti ma che fatica!

SERIE A, QUARTA GIORNATA

SALERNITANA-ATALANTA 0-1: LA DECIDE ZAPATA, MA SI SALVANO SOLO I TRE PUNTI STASERA

Sette punti in classifica, sei dei quali sicuramente non meritatissimi: diciamocelo senza troppi giri di parole. Un po’ come a Torino alla prima di campionato l’Atalanta vince concretizzando al massimo le occasioni che gli sono capitate e portando a casa una vittoria da Salerno molto preziosa che porta al riscatto dopo lo scivolone con la Viola di domenica scorsa. Gioca bene (a tratti molto meglio) la Salernitana che nella ripresa colpisce anche un clamoroso palo con Oby e chiama Musso ad una straordinaria parata in avvio di secondo tempo; poi Ilicic si accende all’improvviso ed offre a Zapata il pallone della vittoria. Bene così, ma quanta sofferenza…

Salerno: la matricola che cerca il colpo a sorpresa per dare una scossa al suo difficile inizio di campionato da una parte, e l’Atalanta che vuol proseguire a mostrare segnali di crescita dopo il bel pari di Champions con il Villareal e cerca quei tre punti che mancano dalla prima giornata. L’anticipo della quarta di A mette di fronte la Salernitana di Castori ai nerazzurri per un match che manca addirittura dal 2004 (in serie B, vittoria 3-1 per i nerazzurri) in un campo dove l’entusiasmo del tifo non è certo quello di una squadra ultima in classifica.

C’E’ DEMIRAL IN DIFESA: cambia qualcosa il Gasp che ripropone Demiral in difesa e in fascia inserisce Maehle per Zappacosta; in mezzo gioca Pasalic con Freuler mentre davanti con Zapata c’è Miranchuk e Malinovskyi. Nei padroni di casa, occhi puntati su Ribery alla primissima da titolare per il campione francese con Castori che non può contare sull’ex Ruggeri e davanti si affida a Gondo e Djuric con i due Koulibaly in mezzo.

PIU’ GRANATA CHE NERAZZURRI IN AVVIO: bella cornice di pubblico a Salerno, curva gremita e in festa all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia e la squadra di casa è subito pericolosa al quarto con Kechrida che conclude da fuori a giro e la palla sfiora l’incrocio e finisce sul fondo. L’Atalanta mette fuori il muso al quarto d’ora con una bella combinazione ai limiti dell’area e la conclusione di Gosens che chiama Belec alla deviazione in corner.

PRIMO TEMPO IN BIANCO: la squadra di Castori pare aver una marcia in più rispetto ai nerazzurri ma fortunatamente non riesce a pungere particolarmente dalle parti di Musso, di contro l’Atalanta non riesce ad arrivar proprio dalle parti di Belec con Malinovskyi e Miranchuk che girano a vuoto ed il povero Zapata che non può far tutto da solo. Ne deriva così un primo tempo che scivola via senza troppi sussulti e con il primo tempo che si chiude a reti bianche e con Demiral che esce sanguinante dopo un colpo proibito subito da Djuric in area con il direttore di gara che però ammonisce solamente il giocatore della Salernitana.

RIPRESA, GASP CAMBIA MA SERVE SUPER-MUSSO: non piace al Gasp questa Atalanta e allora nell’intervallo triplo cambio nella Dea con Ilicic, Koopmeiners e Djimsiti in campo al posto di Miranchuk, Pasalic e Demiral ma è Musso subito il protagonista al primo minuto con una super-parata sulla conclusione di Gondo che chiama il portiere argentino al colpo di reni per salvare la Dea.

OBY PRENDE IL PALO, ZAPATA SEGNA!: quarto cambio già al dodicesimo per i nerazzurri, con Malinovskyi che esce e Zappacosta al suo posto ma la Dea pare davvero smarrita e rischia tantissimo al ventidue quando Oby viene liberato benissimo in area e centra in pieno il palo a Musso battuto. Superato l’ennesimo spavento la Dea prova a scuotersi e sei minuti dopo trova il jolly insperato: Zapata restituisce la palla a Ilicic, che entra in area, vince un contrasto e serve il colombiano che si gira e segna il gol del vantaggio atalantino.

TRE PUNTI, DI BUONO SOLO QUELLI: il gol subito spegne un po’ gli entusiasmi della Salernitana, con la Dea che ha più spazi per poter ripartire e provare a chiudere il match: a sei dalla fine Zapata conclude all’ingresso dell’area di rigore, Belec respinge e Zappacosta manda fuori in diagonale la più facile delle occasioni. Poi a uno dal novantesimo Gosens colpisce di testa, un difensore granata tocca e manda la palla sulla traversa sfiorando l’autogol. Nel recupero di quattro minuti sono davvero poche le emozioni con i nerazzurri bravi a mettere in ghiaccio un match complicatissimo e risolto solo dalla grande giocata di Ilicic ben finalizzata da Zapata. La Dea centra la seconda vittoria stagionale e sale a sette punti in classifica: teniamoceli ben stretti visto come potevano andare oggi le cose.

IL TABELLINO:

SALERNITANA-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 30′ st Zapata (A)

SALERNITANA (3-4-1-2): Belec; Gyomber, Strandberg, Gagliolo (23′ st Bogdan); Kechrida, M. Coulibaly, L. Coulibaly, Ranieri (16′ st Jaroszynski); Ribery (1′ st Obi); Gondo (16′ st Bonazzoli, Djuric (29′ st Simy) – A disp.: Fiorillo, Schiavone, Di Tacchio, Kastanos, Zortea, Delli Carri, Vergani – All.: Castori

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral (1′ st Djimsiti), Palomino; Maehle, Pasalic (1′ st Koopmeiners), Freuler, Gosens (46′ st Pezzella); Malinovskyi (13′ st Zappacosta); Miranchuk (1′ Ilicic), Zapata – A disp: Rossi, Sportiello, Pessina, Lovato, Piccoli – All.: Gasperini

ARBITRO: Valeri di Roma

NOTE: spettatori: 20mila circa – ammoniti: Djuric, Ranieri, Obi (S), Maehle, Toloi, Demiral, Malinovskyi (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.