Inverno nerazzurro: le vitamine che serviranno alla Dea per rimanere competitiva

Per l’inverno è ancora presto, ma le prime influenze si fanno sentire, e alcune belle dosi di vitamine non guastano mai, anche perché nelle ultime partite la banda Gasperini ha speso molto fiato ed energie, e al ritorno dalla sosta delle nazionali urgerà prendere dei provvedimenti sul lato fisico e atletico.

Cosa mai potrebbe prescrivere un medico a una squadra quarta in classifica, imbattuta in trasferta e in una condizione psicofisica notevole, nonostante le numerose assenze pesanti? Come dice l’adagio “Prevenire è meglio che curare”.

VITAMINA A- Vitamina importante perché aiuta nel processo di rinnovamento e crescita dei tessuti. La stessa crescita costante di rendimento, magari con l’aiuto di quegli Acquisti che al momento non stanno contribuendo al processo di rinnovamento nerazzurro, ma evidentemente ogni corpo assorbe le vitamine con tempi diversi.

VITAMINA C- La paradossale ma non inedita sofferenza mostrata contro il Cagliari nel chiudere il match ha evidenziato la necessità di una prima dose di Cinismo, che lo stesso Zapata ha richiesto e che sicuramente farebbe seguire con meno patemi d’animo le partite della Dea.

Meglio sprecona che avulsa e insipida potrà dire qualcuno, ma come abbiamo visto anche in Champions, certe gare è meglio ammazzarle, perché i cannibali avversari sentono l’odore del sangue e non si fanno di certo pregare (chiedere a Ronaldo).

Anche una dose aggiuntiva di Concentrazione rafforzerebbe il corpo, la mente e corroborerebbe la classifica: 15 gol subiti in 12 partite al momento preoccupano relativamente, ma diciamocelo, la maggior parte di essi sono arrivati più per demerito nostro che merito degli avversari, e il dio del calcio non voglia che alla lunga questi blackout improvvisi possano influire sulla stagione, alimentando possibili rimpianti.

Se ci aggiungiamo poi una prima dose di maggiore Consapevolezza nei nostri mezzi e il fattore Casa, allora l’assorbimento di vitamina C è completo, e potrebbe farci passare davvero un inverno tranquillo.

VITAMINA D- La vitamina contenuta nel sole, poco presente in inverno, ma da assorbire anche chimicamente per regolare il metabolismo di calcio e fosforo. Lo stesso fosforo di cui necessiteremo in difesa e a centrocampo, con  Demiral, Djimsiti e De Roon pronti ad assorbire gli avversari.

VITAMINA K- Abbiamo incontrato fin troppi intoppi in queste prime uscite stagionali tra campionato e Champions, ma in mezzo al campo il nostro Koopmeiners ha già sciolto quei coaguli, rimettendo in moto il sistema cardiocircolatorio nerazzurro, dentro cui scorre il sangue di una Dea che non ha nessuna intenzione di fermarsi. E con tutte queste dosi massicce di vitamine, la corsa potrà procedere in totale sicurezza.




Zapata sfata il tabù-Cagliari: e l’Atalanta si gode una notte da sola al quarto posto!

SERIE A, DODICESIMA GIORNATA

CAGLIARI-ATALANTA 1-2: PASALIC E ZAPATA STENDONO I SARDI

Cagliari: in situazioni opposte di morale e testa, Cagliari ed Atalanta si ritrovano di fronte questa sera e se da un lato i sardi voglio scuotersi dal difficile momento e cercare di staccarsi dall’ultimo posto in classifica, dall’altro la Dea vuole continuare a divertirsi viaggiando, cosa che continua a riuscir bene ai ragazzi del Gasp che sin qui hanno fatto decisamente meglio lontano da Bergamo in campionato rispetto che tra le mura amiche.

ILICIC NO, MALINOVSKYI SI: poche variazioni del Gasp rispetto alla gara di martedì con lo United, dietro viene confermato De Roon in versione arretrata con Demiral e Palomino mentre davanti c’è Malinovskyi e non Ilicic a supportare con Pasalic bomber Zapata. Nel Cagliari, l’emergenza costringe Mazzarri a dover cambiare parecchio e presentare anche l’ex Bellanova sulla fascia con Caceres squalificato e Ceppitelli che non recupera con davanti Nandez a sostenere Joao Pedro e Pavoletti invece in panchina.

SUPERMARIO LA SBLOCCA SUBITO: discreta cornice di pubblico nonostante una giornata di pioggia battente a Cagliari all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia con i sardi subito in pressione nel tentativo di mettere apprensione ad una Dea che risponde subito per le rime al quinto minuto andando a sbloccare il risultato:  Pasalic chiude un’azione stupenda della dea che parte da Zapata, sulla destra per Zappacosta che rimette dentro teso sul secondo palo dove c’è appunto il giocatore croato che non può sbagliare a mettere dentro il punto dell’1-0.

CRAGNO PARA, JOAO PEDRO FA 1-1: il Cagliari ha una timida reazione, così la Dea pare in controllo del match provando a cercare la palla per mettere il risultato già al sicuro: al venticinque l’occasione arriva ma Cragno ipnotizza Zapata, che si ritrova a tu per tu con il portiere sardo, e salva i suoi. Il calcio sa essere spietato a volte e la squadra del Gasp paga carissima l’occasione sprecata due minuti dopo quando Joao Pedro viene servito con il compasso da Godin supera Musso in uscita ed a nulla vale il ritorno di Demiral sull’attaccante sardo. Si passa così dal possibile raddoppio al pareggio del Cagliari, il tutto in due minuti.

DUVAN FA 2-1 PRIMA DELL’INTERVALLO: ritrovato l’equilibrio, il match cala di intensità con la Dea che prova a rimettere il muso davanti ed i sardi che provano nuovamente a giocarsela a viso aperto. Nel finale di primo tempo però la qualità dei nerazzurri torna e crescere ed ecco che l’Atalanta torna avanti a tre dall’intervallo: Zapata servito da Koopmeiners, prende la palla spalle alla porta, si gira e conclude con un diagonale che piega le mani di Cragno e fa 2-1 e segnando per la prima volta in carriera a Cagliari. Il risultato a quel punto non cambia più fino al duplice fischio del direttore di gara che, dopo uno di recupero, manda le squadre al riposo.

RIPRESA, RIGORE PER LA DEA, ANZI NO: si riparte dopo l’intervallo con il Gasp che non opera cambi durante l’intervallo e con l’ex Bellanova che dopo una manciata di secondi manda alle stelle la palla del possibile pareggio da ottima posizione. Poi al decimo Pasalic è toccato in area e cade con l’arbitro che inizialmente indica il dischetto del rigore ma, dopo un lungo consulto al Var cambia idea cancellando il penalty inizialmente concesso. Prime sostituzioni in casa nerazzurra subito dopo con gli ingressi di Lovato e Ilicic al posto di Koopmeiners e Malinosvkyi.

ATALANTA, VITTORIA E QUARTO POSTO: alla mezz’ora Ilicic fa un gran numero in area e conclude e grande la risposta di Cragno che vola e devia in corner il pallone dello sloveno; sul ribaltamento di fronte, tentativo di tacco in area di Pavoletti per i sardi con pallone sul fondo e pericolo scampato per i nerazzurri. E’ ancora Pavoletti a sei dalla fine ad andar vicino al pari con un colpo di testa in area che finisce sopra di un nulla sopra la traversa della porta di Musso. Nel finale, punizione di Ilicic a due dal novantesimo che però è una telefonata per Cragno. Scorrono i minuti, il Gasp nel primo dei quattro di recupero inserisce anche Pessina per Freuler e Pezzella per Pasalic ed il Cagliari non pungerà più. La Dea vince una gara non facile e torna a Bergamo con i tre punti e si gode una notte, solitaria al quarto posto in classifica.

IL TABELLINO:

CAGLIARI-ATALANTA 1-2 (primo tempo 1-2)

RETI: 6′ Pasalic (A), 27′ Joao Pedro (C), 43′ Zapata (A)

CAGLIARI (4-5-1): Cragno; Zappa (45′ st Farias), Godin, Carboni, Lykogiannis; Bellanova (38′ st Pereiro), Marin, Strootman (16′ st Pavoletti), Deiola (1′ st Grassi); Nandez; Joao Pedro – Allenatore: Mazzarri

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Demiral, Palomino; Zappacosta, Freuler (47′ st Pessina), Koopmeiners (18′ st Lovato), Maehle; Pasalic (47′ st Pezzella), Malinovskyi (18′ st Ilicic); Zapata – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Piccinini di Forlì

NOTE: spettatori: 9mila circa – ammoniti: Godin (C), Koopmeiners (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.

Foto di copertina da ecodibergamo.it




Sosta in vista, ma l’Atalanta cerca a Cagliari l’ultimo sforzo per restare in alta classifica

CAGLIARI, ORE 20.45

CON BOMBER ZAPATA ALL’ASSALTO DEGLI ISOLANI

Con le emozioni di Champions ancora impresse negli occhi di tutti e con il gol-beffa di Ronaldo nel finale che non ha però tolto il sorriso ai tifosi nerazzurri per aver comunque fermato uno squadrone come lo United, la Dea si rituffa nel campionato con l’impegno di Cagliari questa sera prima dell’ultima sosta di questo 2021 per gli impegni delle nazionali. La squadra del Gasp vuole chiudere al meglio questo mini-ciclo di partite tra campionato ed Europa e provare a centrar un successo che terrebbe sicuramente al quarto posto i nerazzurri per le prossime due settimane. Occhio però ad un Cagliari che, seppur in difficoltà, è squadra imprevedibile e che cercherà sicuramente una reazione visto l’ultimo posto in classifica a cui sono relegati i sardi da un paio di settimane e con il tecnico Mazzarri che si gioca probabilmente questa sera la permanenza sulla panchina dei Casteddu.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: l’infermeria nerazzurra che va via via svuotandosi fa sorridere il tecnico Gasperini che porta in terra sarda anche Pessina, riabilitato ormai completamente dopo l’infortunio ma sicuramente destinato a partir dalla panchina. Dietro torna Djimsiti dal primo minuto insieme a Palomino e Demiral mentre davanti c’è Zapata con Ilicic e Pasalic favoriti su Malinovskyi e Muriel.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

CAGLIARI (4-4-2): Cragno; Zappa, Godin, Carboni, Lykogiannis; Bellanova, Grassi, Marin, Nandez; Joao Pedro, Pavoletti – Allenatore: Mazzarri

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Djimsiti, Demiral, Palomino; Zappacosta, De Roon, Freuler, Maehle; Pasalic; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Piccinini di Forlì




Il bello dei titoli di coda: Atalanta che cuore, riprende due volte la Lazio nei minuti di recupero!

SERIE A, UNDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-LAZIO 2-2: DUVAN E DE ROON RIPRENDONO I BIANCOCELESTI

Bergamo: tra una squadra che fatica da matti a vincere in casa e un’altra che in trasferta aveva raccolto appena 4 punti sinora, il risultato più logico è il pareggio anche se il segno X di oggi è più frutto dell’irrazionale, sia in positivo (lo sforzo della Dea nel riprendere una partita che sembrava ormai andata, il cinismo degli ospiti nel sbloccarla nel momento più difficile) che in negativo (la paura che incomprensibilmente abbassa la squadra di Sarri nel finale, gli errori di gestione dei padroni di casa, dettati più che altro dalla frenesia). Fatto sta che dal Gewiss Stadium Atalanta e Lazio escono con un punto a testa che lascia sostanzialmente inalterata la classifica, in attesa degli impegni delle altre.

GASP RITROVA DEMIRAL: mister Gasperini deve fare ancora i conti con le assenze e recupera il solo Demiral, che prende posto al centro della difesa, dove mancano però Palomino (squalificato), Djimsiti e Toloi (infortunati) mentre De Roon è ancora arretrato nella retroguardia a tre, in mediana confermato Koopmeiners, davanti riecco Ilicic con Zapata. Negli ospiti, mister Sarri sceglie Cataldi e Luis Alberto a centrocampo, mentre in difesa Hysaj e Marusic sono i terzini, con Lazzari in panchina.

ATTACCA LA DEA, SEGNA LA LAZIO: il canovaccio della partita è chiaro sin dai primi minuti, con l’Atalanta molto aggressiva in pressione e la Lazio più compassata nel palleggio, con il solo Immobile alla ricerca della profondità, che però arriva di rado nel primo quarto d’ora. Ritmi gradevoli, anche se le occasioni da gol faticano ad arrivare: al decimo sugli sviluppi di un corner Demiral avrebbe la palla buona sulla testa, ma struscia solamente il tentativo. Otto minuti dopo, però, è a sorpresa la Lazio a passare, praticamente alla prima vera sortita offensiva: Cataldi verticalizza per Immobile, Demiral va a vuoto in scivolata, Musso ci mette una pezza, ma sulla respinta Pedro è il più rapido di tutti ad arrivare sulla palla e infilare il vantaggio biancoceleste.

ZAPATA, PARI A FIL DI SIRENA: sotto di uno, l’Atalanta comincia a sbagliare di più tecnicamente, forse perché in preda alla frenesia di raddrizzare una gara che stava conducendo dal punto di vista tattico in avvio. Gli ospiti, invece, continuano nella loro partita di grande attenzione, non concedendo praticamente nulla a Zapata e compagni sino all’ultimo secondo del primo tempo: fatale alla squadra di Sarri sono infatti gli ultimi tre secondi del minuto di recupero concesso dall’arbitro Guida; sul lancio apparentemente innocuo di Lovato, Marusic cicca e innesca Zapata, Acerbi non è tempestivo nel raddoppio e il colombiano è poi bravo a resistere al ritorno un po’ morbido del serbo e a fulminare Reina con un destro terrificante da posizione defilata. Con il primo, vero, tiro in porta del match l’Atalanta trova l’1-1 a un nulla dal riposo.

RIPRESA, IMMOBILE LANCIA ANCORA GLI OSPITI: il secondo tempo si apre con una botta da fuori di Freuler, ben controllata da Reina. La risposta laziale arriva subito con una granche chance: Cataldi batte velocemente una punizione a metà campo, cogliendo Demiral fuori posizione e mettendo Immobile solo davanti a Musso che respinge alla grande il sinistro a colpo sicuro del bomber della Nazionale. Il primo cambio della gara è di Gasperini al quarto d’ora del secondo tempo con Pasalic che lascia il posto a Malinovskyi; otto minuti dopo, dentro anche Muriel e Scalvini per Ilicic e Lovato. L’Atalanta però fatica ad alzare il ritmo e la Lazio prende decisamente campo andando ancora a segno ad un minuto dalla mezz’ora: tutto nasce dalla palla persa da De Roon, palla scaricata a Basic e recapitata poi a meraviglia dall’ex Bordeaux a Immobile, libero di insaccare a due passi di Musso. Cinque minuti dopo, il neo entrato Raul Moro ha sul sinistro la chance per chiudere i conti, ma è ancora Musso a dire di no col piede e a tenere in vita i suoi.

DE ROON RIMEDIA CON IL 2-2 NEL RECUPERO: quella di Musso diviene così una parata fondamentale, perché nel finale la Lazio si abbassa troppo e concede a un’Atalanta stanca, ma infarcita di giocatori offensivi (Gasp chiuderà con Malinovskyi, Zapata, Piccoli e Muriel in campo), di provarci sino all’ultimo respiro. Prima è Muriel dal limite a calciare fuori di poco, poi Malinovskyi col destro dà solo l’illusione del gol colpendo l’esterno della rete. Nel recupero però, De Roon su sponda di Demiral trova il bersaglio grosso, dove Reina non può arrivare e fa esplodere lo Stadium. Un 2-2 che non guarisce le patologiche difficoltà della Dea nel far risultato tra le mura amiche (sei punti in sei gare sin qui) ma da una bella iniezione di fiducia a Zapata e compagni che tengono dietro proprio la stessa Lazio in classifica e possono preparar al meglio la grande sfida di martedì sera in Champions contro lo United.

IL TABELLINO:

ATALANTA-LAZIO 2-2 (primo tempo 1-1)

RETI: 18′ pt Pedro (L), 46′ pt Zapata (A), 28′ st Immobile (L), 48′ st De Roon (A).

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Demiral, Lovato (22′ st Scalvini); Zappacosta (38′ st Piccoli), Koopmeiners, Freuler, Maehle; Pasalic (14′ st Malinovskyi), Ilicic (22′ st Muriel); Zapata – A disposizione: Miranchuk, Pezzella, Rossi, Sportiello – Allenatore: Gasperini

LAZIO (4-3-3): Reina; Marusic, Acerbi, Luiz Felipe, Hysaj; S. Milinkovic, Cataldi (31′ st Leiva), L. Alberto (24′ st Basic); Anderson (31′ st Moro), Immobile (39′ st Muriqi), Pedro – A disposizione: Adamonis, Akpa Akpro, Escalante, Lazzari, Patric, Radu, Romero, Strakosha. Allenatore: Sarri

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata

NOTE: spettatori: 16mila circa – ammoniti Demiral (A); Luiz Felipe, Reina, Leiva (L) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.

Foto di copertina da Sportmediaset.it




Prima la Lazio, poi la Champions: l’Atalanta inizia oggi una settimana di fuoco tra campionato ed Europa

BERGAMO, ORE 15

BOMBER ZAPATA GUIDA L’ASSALTO AI BIANCOCELESTI

Archiviata la vittoriosa trasferta di Genova contro la Samp, l’Atalanta si appresta ad inaugurare oggi l’undicesima di serie A alle ore 15 con l’importante sfida alla Lazio di Sarri. Partita, quella contro i biancocelesti, che servirà, più che per la classifica in se, sopratutto per testare nuovamente la Dea contro una delle possibili dirette concorrenti per andar a caccia di un nuovo posto nelle coppe europee la prossima stagione. Un avversario che i ragazzi del Gasp ormai conoscono molto bene, ma che quest’anno fa piuttosto fatica fuori casa ad imporre il proprio gioco; dicasi lo stesso di un’Atalanta che, tra le mura amiche, ha raccolto sin qui la miseria di soli cinque punti in altrettante gare giocate. Un match insomma tra due opposti per capire chi può davvero iniziare a puntare in alto.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: l’infermeria nerazzurra sempre affollatissima riconsegna Demiral al Gasp che però deve rinunciare a Palomino per squalifica e quindi resta ancora totale l’emergenza dietro dove con il turco giocheranno De Roon e Lovato; poche novità invece in mezzo mentre davanti potrebbe toccare a Pasalic ed Ilicic supportare bomber Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2) – Musso; De Roon, Demiral, Lovato; Zappacosta, Koopmeiners, Freuler, Maehle; Pasalic; Ilicic, Zapata – All.: Gasperini

LAZIO (4-3-3) – Reina; Hysaj, Luiz Felipe, Acerbi, Marusic; Milinkovic, Leiva, Basic; Felipe Anderson, Immobile, Pedro – All.: Sarri

ARBITRO: Guida di Torre Annunziata




Serie A, i risultati dopo la 10a giornata

I RISULTATI:

Martedì 26 ottobre

Spezia-Genoa 1-1: 66′ aut. Sirigu, 86′ Criscito

Venezia-Salernitana 1-2: 13′ Aramu, 61′ Bonazzoli, 95′ Schiavone

Milan-Torino 1-0: 14′ Giroud

Mercoledì 27 ottobre

Juventus-Sassuolo 1-2: 44′ Frattesi, 76′ McKennie, 95′ Lopez

Sampdoria-Atalanta 1-3: 10′ Caputo, 17′ aut. Askildsen, 21′ Zapata, 95′ Ilicic

Udinese-Hellas Verona 1-1: 3′ Success, 83′ rig. Barak

Cagliari-Roma 1-2: 53′ Pavoletti, 71′ Ibanez, 78′ Pellegrini

Empoli-Inter 0-2: 34′ D’Ambrosio, 66′ Dimarco

Lazio-Fiorentina 1-0: 53′ Pedro

Giovedì 28 ottobre

Napoli-Bologna 3-0: 18′ Fabian Ruiz, 41′ rig. Insigne, 62′ rig. Insigne

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 SSC Napoli 10 9 1 0 22 3 +19 28
2 AC Milan 10 9 1 0 23 9 +14 28
3 Inter 10 6 3 1 26 12 +14 21
4 Roma 10 6 1 3 18 10 +8 19
5 Atalanta 10 5 3 2 18 12 +6 18
6 Lazio 10 5 2 3 20 17 +3 17
7 Juventus 10 4 3 3 14 13 +1 15
8 Fiorentina 10 5 0 5 13 13 +0 15
9 Sassuolo 10 4 2 4 14 13 +1 14
10 Verona 10 3 3 4 22 19 +3 12
11 Empoli 10 4 0 6 14 20 -6 12
12 Bologna 10 3 3 4 15 22 -7 12
13 Torino 10 3 2 5 12 11 +1 11
14 Udinese 10 2 5 3 12 14 -2 11
15 Sampdoria 10 2 3 5 14 20 -6 9
16 Venezia 10 2 2 6 8 17 -9 8
17 Spezia 10 2 2 6 12 23 -11 8
18 Genoa 10 1 4 5 15 22 -7 7
19 Salernitana 10 2 1 7 10 22 -12 7
20 Cagliari 10 1 3 6 12 22 -10 6



Più forte anche dell’emergenza: l’Atalanta da rimonta manda al tappeto la Samp e torna a sorridere

SERIE A, DECIMA GIORNATA

SAMPDORIA-ATALANTA 1-3: DOPPIO DUVAN E ILICIC RIBALTANO LA DORIA

Genova: l’Atalanta torna a sorridere. Dopo il pareggio beffa nei minuti di recupero con l’Udinese, la Dea vince 3-1 in rimonta a Marassi contro la Sampdoria e ritrova i tre punti. La squadra di D’Aversa inizia benissimo e sblocca il match al 10′ con Caputo, bravo a sfilare alle spalle della difesa bergamasca e a battere Musso. La Dea reagisce e si scatena sulla destra con uno Zappacosta straripante: il primo assist al pari di Zapata (deviato da Askildsen, assegnato l’autogol) e poi il secondo quattro minuti più tardi, sempre per l’incornata del colombiano. Nella ripresa la partita è aperta, ma è l’Atalanta ad andare più vicina alla terza rete, che arriva nei minuti finali con un lampo di Ilicic che segna un gol meraviglioso con un mancino dei suoi. In attesa della partita dell’Inter ad Empoli, la Dea raggiunge i nerazzurri di Milano al terzo posto.

SI RIVEDE MAEHLE: l’infermeria nerazzurra non si svuota, ma il Gasp (oggi squalificato, in panchina il vice-Gritti) recupera Maehele che viene schierato sulla fascia con Zappacosta mentre dietro nulla cambia con De Roon ancora una volta impiegato fuori ruolo e davanti Zapata supportato da Malinovskyi e Pasalic con Koopmeiners titolare in mezzo. Nella Samp ci sono Caputo e Gabbiadini davanti con D’Aversa che deve fare a meno anche di Auguello.

INIZIA LA DEA, MA SEGNA CAPUTO: lutto al braccio per la Dea all’ingresso delle squadre in campo, i nerazzurri ricordano Umberto Colombo, ex nerazzurro dell’Atalanta che vinse la coppa Italia nel 1963 scomparso ieri con il match che prende il via e per i ragazzi del Gasp subito due belle iniziative: prima Zapata con un diagonale manda sul fondo di pochissimo, poi Zappacosta trova benissimo Maehle in area che di testa manda a lato anche stavolta di un nulla. All’improvviso però, la Samp al nono ha la palla buona e la sfrutta subito: un rimpallo favorisce Caputo che scatta sul filo del fuorigioco ed, in area di rigore, deve solo superare Musso e firmare il gol dell’1-0 per la Doria.

ZAPATA BUM-BUM, RIBALTONE-ATALANTA: sotto di un gol quasi senza sapere come, la Dea è però brava a reagire subito ed al sedicesimo arriva il pari dalla bella combinazione da Zapata per Zappacosta che dalla fascia restituisce il triangolo al colombiano che di testa piega le mani di Audero. La partita ora è nelle mani salde dei ragazzi del Gasp che arrivano a completare la rimonta cinque minuti dopo il pari: ancora la premiata ditta Zappacosta-Zapata con un altro cross perfetto del primo che il secondo mette di testa ancora alle spalle Audero: 2-1!

MUSSO SALVA SU CAPUTO: ora il copione del match è completamente cambiato e l’Atalanta è in controllo del match con la Samp che fatica a riorganizzarsi ed i nerazzurri sono attenti a non concedere spazio ai blucerchiati; dove non ci arriva la difesa nerazzurra, arriva Musso che al trentacinque respinge la conclusione ancora di Caputo che si vede negare il gol del pari dal portierone della Dea. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude così con i nerazzurri avanti 2-1 dopo uno di recupero.

RIPRESA, K.O. ANCHE PALOMINO, C’E’ SCALVINI: non smette di accanirsi la sfortuna in casa atalantina con Palomino che esce malconcio a fine primo tempo e non riesce a rientrare in campo per la ripresa: c’è il baby-Scalvini al suo posto nella inedita difesa nerazzurra formata da De Roon, Lovato ed il ragazzo della primavera atalantina in un secondo tempo che prende il via senza troppi sussulti; al quarto d’ora entra anche Ilicic in campo al posto di Pasalic nello scacchiere nerazzurro.

DUVAN SFIORA IL TRIS: ripresa davvero avara di emozioni con la Dea che gestisce bene il vantaggio e la Samp che fatica a farsi vedere dalle parti di Musso; alla mezz’ora spazio anche a Miranchuk e Pezzella al posto di Malinovskyi e di uno stremato Zappacosta. A nove dal gong grande occasione per il tris di Zapata: Maehle si libera sulla fascia dopo un tacco di Ilicic e mette un pallone delizioso per il panterone nerazzurro che gira a rete ma il pallone è fuori di un soffio.

ILICIC, MAGIA PER IL 3-1 FINALE: nel finale c’è spazio anche per Piccoli in avanti al posto di Zapata che poco dopo viene ben imbeccato da Miranchuk e fallisce una ghiotta chance di fare tris. La Samp non riesce proprio a pungere, la Dea invece si e al terzo dei quattro di recupero va a chiudere il match con una autentica perla di Josip Ilicic che prende palla dalla fascia, fa fuori due difensori e batte Audero con un gol fantastico a pochi centimetri dalla linea di fondo. 3-1, partita in ghiaccio che si va a chiudere pochi istanti dopo. La Dea torna a vincere, convincere e si prende (almeno fino alle ore 23 di stasera) il terzo posto insieme all’Inter. La strada per ripartire sembra essere davvero quella giusta.

IL TABELLINO:

SAMPDORIA-ATALANTA 1-3 (primo tempo 1-2)

RETI: 10’ p.t. Caputo (S), 17’ p.t. aut. Askildsen, 20’ p.t. Zapata (A), 49’ s.t. Ilicic (A).

SAMPDORIA (4-4-2): Audero; Dragusin, Yoshida, Colley (20’ s.t. Ciervo), Murru (11’ s.t. Chabot); Candreva, Askildsen (39’ s.t. Ekdal), Silva (39’ s.t. Torregrossa), Thorsby; Gabbiadini (20’ s.t. Quagliarella), Caputo – All.: D’Aversa

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Palomino (1’ s.t. Scalvini), Lovato; Zappacosta (33’ s.t. Pezzella), Freuler, Koopmeiners, Maehle; Pasalic (14’ s.t. Ilicic), Malinovskyi (33’ s.t. Miranchuk); Zapata (41’ s.t. Piccoli) – All.: Gritti (Gasperini squalificato)

ARBITRO: Prontera di Bologna

NOTE: spettatori: 9mila circa – ammoniti: 14’ p.t. Palomino (A), 25’ p.t. Thorsby (S), 29’ p.t. Askildsen (S), 36’ p.t. Colley (S), 19’ s.t Ilicic (A), 46’ s.t. Chabot (S), 48’ s.t. Freuler (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 4′ s.t.

Foto di copertina di Sportmediaset.it