L’Atalanta si ferma ancora sul più bello: rimontata dal Bologna, la zona Champions si allontana

SERIE A, VENTISETTESIMA GIORNATA

ATALANTA-BOLOGNA 1-2: ILLUSORIO IL GOL DI LOOKMAN

Bergamo: l’illusione dura un tempo, poi l’amara realtà. Lo scontro diretto per la Champions va (con pieno merito) al Bologna: l’allievo Motta da un’altra lezione al maestro Gasp e i felsinei vanno a +5 sulla Dea, blindando il quarto posto. E dire che per i nerazzurri il match si era messo anche bene, con un ottimo avvio ed il vantaggio di Lookman a sigillo di un primo tempo ben condotto dall’Atalanta che, però, nel finale inizia a sentire troppo la pressione e perdere idee. Nella ripresa infatti il Bologna sfrutta al meglio le amnesie nerazzurre e prima trova il rigore con cui Zirkzee pareggia e poi il colpo da fuori di Ferguson che fa male alla Dea come all’andata. 2-1 per gli ospiti e per i nerazzurri è notte fonda.

GASP CON CDK-LOOKMAN: l’Atalanta è reduce da sette vittorie di fila in casa, il Bologna da sei risultati utili di fila di cui cinque vittorie consecutive: Gasperini gioca con De Ketelaere in mezzo al campo da interno destro e Pasalic falso centravanti mentre Thiago Motta conferma Fabbian, Orsolini, rimette al centro della difesa Calafiori e sceglie Ndoye al posto di Saelemaekers sulla corsia mancina.

DEA PADRONA DEL CAMPO: il primo acuto è della Dea: fuga a sinistra di Ruggeri, palla filtrante e inserimento di CDK che calcia altissimo. La reazione del Bologna arriva al decimo: zuccata alta di Fabbian su corner di Orsolini. L’Atalanta schiuma gioco e rabbia, il Bologna riesce solo ad agire di rimessa: la disposizione di Gasperini inizialmente mette in difficoltà i rossoblu.

LOOKMAN ILLUDE: lo sblocco arriva a due dalla mezz’ora con una azione cominciata da Lookman, palla a Zappacosta che da destra è libero di tirare, respinta corta in mezzo all’area piccola di Skorupski e Lookman è lì e l’1-0 della Dea arriva meritatamente. Il primo tempo si chiude con l’Atalanta che, anche per occasioni, ha fatto ben di più ma va considerata la non-uscita dalla partita del Bologna, ferito ma non abbattuto anche se incapace di cercare Carnesecchi con grande efficacia.

RIPRESA, IL BOLOGNA LA RIBALTA: inizia il secondo tempo e, dopo un avvio decisamente lento, arriva quel che non ti aspetti, con i rossoblù che in quattro minuti ribaltano la gara e la fanno loro: Saelemaekers si prende un rigore solare per colpo sulla caviglia in area di Koopmeniners che Zirkzee trasforma segnando il suo decimo gol stagionale per l’1-1 al minuto undici. Come un pugile intontito, l’Atalanta reste inerme fisicamente e mentalmente al gol del pareggio e poco dopo, un tiro di Ndoye ribattuto dalla difesa atalantina trova Ferguson che al volo piazza il diagonale per il sesto centro personale e l’1-2 bissando così la marcatura dell’andata.

GASP CERCA UNA SCOSSA CHE NON ARRIVA: poco alla volta il tecnico Gasperini ha cambiato il volto dell’attacco infilando Scamacca, Miranchuk e del centrocampo con Ederson e Holm ma la Dea non ritrova più la forza lucida del primo tempo e soprattutto c’è il Bologna, tosto che non concede praticamente più nulla ai nerazzurri, se non un tiro di Miranchuk deviato in angolo e qualche cross innocuo in mezzo all’area di rigore felsinea. Finisce 2-1, il Bologna si prende tre punti pesantissimi, l’Atalanta accusa invece l’ennesimo colpo in questo ciclo terribile che sta portando davvero poche soddisfazioni sin qui: un pari e due sconfitte e, alle porte, un’altra settimana mica da ridere tra Europa (mercoledì si gioca a Lisbona in casa dello Sporting) e campionato (domenica sera a Torino in casa della Juve).




Troppa Inter per un’Atalanta che ci prova, ma viene travolta da quattro gol.

SERIE A, VENTUNESIMA GIORNATA

INTER-ATALANTA 4-0: DEA A PICCO NELLA NOTTE DI SAN SIRO

Milano: niente da fare. Troppo forte l’Inter per l’attuale Atalanta che viene travolta da quattro gol nel recupero della ventunesima di A in quel di San Siro. Al netto di alcuni episodi abbastanza discutibili, la squadra di Gasperini resta in partita fino alla fine del primo tempo quando, di fatto, il raddoppio di Lautaro al gol iniziale di Darmian mette sempre più in salita la partita di Koop e compagni. Nella ripresa, il rigore (concesso anche questo in maniera molto discutibile) in avvio per l’Inter sbagliato da Lautaro e ribadito in rete da Di Marco chiude definitivamente i giochi. Gasp a quel punto richiama molti titolari in panchina e Frattesi segna il definitivo 4-0. Per la Dea ora occorre voltar pagina quanto prima.

TURNOVER, MA NON TROPPO: Gasp cambia qualcosa, ma non troppo per la seconda consecutiva a San Siro: sulla fascia ecco Hateboer e Zappacosta mentre in mezzo gioca Pasalic e non De Roon. Davanti invece gli stessi di domenica: Koop, CDK e Miranchuk. Nell’Inter, out Thuram e Chalanglu, c’è Arnautovic davanti insieme a Lautaro mentre Asslani e Barella in mezzo e dietro l’ex Bastoni che rientra dopo il riposo a Lecce.

CDK SEGNA, IL VAR ANNULLA: ennesimo pienone a San Siro per la capolista Inter, quasi 70mila le persone allo stadio stasera di cui poco più di cinquecento gli altri nerazzurri, quelli di Bergamo giunti a sostener la Dea per questo match che prende il via con un lungo possesso interista che però non porta ad occasioni. Alla prima palla utile invece l’Atalanta va in gol al decimo su un errore della difesa dell’Inter, recupera la palla Miranchuk che tira, Sommer respinge e il pallone finisce sui piedi di De Ketelaere che mette in rete; l’arbitro è però richiamato al Var in quanto nel contrasto in area tra Miranchuk e Bastoni e pesca un leggero tocco di braccio del russo che induce il direttore di gara ad annullare la rete atalantina.

DARMIAN SBLOCCA LA PARTITA: al quarto d’ora ci prova ancora la squadra del Gasp con Miranchuk da buona posizione, ma il tiro finisce alto sopra la traversa. Poi si vede l’Inter a ridosso del ventesimo quando Barella riceve un pallone filtrante in area, anticipa Carnesecchi e mette in rete ma in fuorigioco. Poi il gol buono l’Inter lo trova al ventiseiesimo con un pallone penetrante per Arnautovic, esce in scivolata bassa Carnesecchi, ma non trattiene e Darmian è il più lesto a mettere in rete l’1-0 per l’Inter. 

LAUTARO RADDOPPIA PRIMA DEL RIPOSO: sbloccato il match, l’Inter riesce a manovrare con più facilità e rendersi sempre pù pericolosa: al quarantesimo Pasalic si fa scippare la palla da Dimarco che serve Lautaro, il suo tiro schizza la traversa e finisce sul fondo. Sui titoli di coda del primo tempo però, l’Atalanta si deve arrendere ancora, stavolta a Lautaro che prende palla al limite, elude Hateboer e poi tiro a giro imprendibile sul primo palo: 2-0 all’intervallo e per la Dea la salita si fa sempre più impervia.

RIPRESA, VAR E RIGORE, L’INTER FA TRIS: si apre la ripresa e subito un episodio destinato a cambiar nuovamente la partita dopo una azione in area, il pallone assume una traiettoria strana che sembra uscire con il guardalinee che alza la bandierina, il pallone viene giocato però da Dumfries, sul cui cross c’è tocco di mano di Hateboer.: si controlla al Var dopo oltre tre minuti di attesa l’arbitro va a rivederlo ed assegna il rigore all’Inter: Lautaro calcia, Carnesecchi para ma sulla ribattuta c’è lesto Di Marco a metter dentro il 3-0 che, di fatto, chiude la gara.

GASP CAMBIA, FRATTESI SEGNA IL 4-0: capito che non c’è più molto da fare, Gasp ne cambia quattro in un colpo solo: fuori Miranchuk, Koopmeiners, Kolasinac e Scalvini, entrano Lookman, Adopo, BAkker e Hien. La gara a questo punto ha davvero poco da dire anche se l’Inter riuscirà a trovare anche il quarto gol al ventiseiesimo sugli sviluppi di un calcio di punizione dalla fascia destra, Frattesi taglia sul primo palo e di testa mette alle spalle di Carnesecchi il gol del 4-0.

DIMENTICARE E IN FRETTA: negli ultimi minuti c’è spazio anche per Tourè che entra al posto di CDK. Cinque di recupero e quella che, sin qui, è la peggior sconfitta stagionale dell’Atalanta può andar in archivio. Troppa Inter per i ragazzi del Gasp che non sfigurano e possono anche recriminare su qualche episodio risultato poi decisivo. Prima sconfitta da metà dicembre ad oggi che va metabolizzata nel modo giusto: voltando pagina e pensando alla sfida al Bologna di domenica: un vero e proprio scontro diretto con vista quarto posto.




Atalanta, di buono c’è solo il punto: pari contro il Milan per una Dea sottotono.

SERIE A, VENTISEIESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 1-1: A LEAO RISPONDE KOOP DAL DISCHETTO

Milano: di buono, senza dubbio, c’è il punto conquistato, sul resto direi che i giudizi sono rinviati. L’Atalanta che non ti aspetti pareggia a San Siro con il Milan ma disputata una prestazione piuttosto sottotono, salvata da un rigore (molto generoso) concesso per fallo di Giroud su Holm e segnato da Koop dopo che il Milan era passato dopo soli due minuti con una gran giocata di Leao. L’Atalanta inizia così con un pari il suo ciclo-terribile di partite che prosegue mercoledì, sempre a San Siro, nel recupero con la capolista Inter della gara rinviata a metà gennaio.

DAVANTI CDK-MIRANCHUK: il Gasp per la sfida col Milan a San Siro punta davanti su CDK e Miranchuk con Koop alle loro spalle mentre dietro e in mezzo confermate tutte le indiscrezioni della vigilia con Holm e Ruggeri sulle corsie esterne e Djimsiti al centro della difesa. Nel Milan, c’è Giroud davanti per Pioli con Leao pronto anche lui ad ispirare il francese con Adli vera novità in mezzo mentre Florenzi vince il ballottaggio con Calabria dietro.

LEAO SBLOCCA SUBITO IL MATCH: non c’è il pienone a San Siro ma il pubblico è sicuramente di quelli da sfida importante, con circa millecinquecento tifosi a sostenere la squadra del Gasp in questa importantissima sfida che inizia con il Milan che parte subito forte e al secondo passa: Leao salta due difensori nerazzurri e si invola dalla fascia sinistra verso la porta e con un tiro a giro sotto la traversa non da scampo a Carnesecchi. 1-0, e per la Dea la partita è subito in salita.

LA DEA CI PROVA MA NON SFONDA: l’Atalanta fa fatica, il Milan insiste e all’undicesimo Bennacer ci prova servito bene da Adli, ma esce bene Carnesecchi che fa suo il pallone e subisce anche fallo. Un minuto dopo ecco la Dea che si fa viva con un sinistro di de Roon respinto dalla difesa, sul rimpallo destro di Holm, Maignan in tuffo respinge ma CDK non riesce nella ribattuta vincente e la palla finisce fuori. Al diciottesimo pallone rubato a Pulisic da De Ketelaere che mette in mezzo per Koopmeiners, il suo tiro è deviato in angolo.

KOOP DAL DISCHETTO FIRMA L’1-1: la partita poi galleggia senza particolari emozioni (Kolasinac rimedia un turbante in testa dopo un contrasto di gioco che gli provoca un taglio) fino al quarantunesimo quando Holm cade in area per un intervento scomposto di Giroud a gamba alta: l’azione continua ma poi l’arbito Orsato viene richiamato e va a vedere il monitor del Var decretando il penalty per i nerazzurri: va Koop dagli undici metri e non sbaglia firmando il pari della squadra del Gasp. Tre minuti di recupero per la prima frazione in cui non succederà altro e si va al riposo con il risultato in parità con un gol per parte.

RIPRESA, CARNESECCHI-SUPER SU CALABRIA: subito due cambi dopo l’intervallo per il Gasp che richiama in panchina Holm e CDK e inserisce Zappacosta e Lookman anche se nei primi dieci minuti della ripresa regna sovrano l’equilibrio in una sorta di partita tattica a scacchi da parte dei due allenatori, poi al quindicesimo Carnesecchi fa una parata super su Calabria che aveva concluso a rete a botta sicura trovando il grande riflesso del portiere atalantino a negargli il gol.

DEA IN SOFFERENZA: al sedicesimo terzo cambio per il Gasp con Scamacca ad entrar in campo al posto di Miranchuk nel tentativo di dar ulteriore peso offensivo alla Dea ma sono ancora i rossoneri ad andar ancora vicini al vantaggio con una grande palla di Leao per Pulisic che controlla bene e tira di esterno sull’uscita di Carnesecchi, pallone fuori di pochissimo. Poi ancora la squadra di Pioli al trentunesimo con Loftus-Cheek va al tiro teso verso la porta, c’è ancora Carnesecchi che respinge di pugni.

PUNTO PREZIOSO, IL GIOCO MENO: in vista di un finale che si annuncia sofferto, Gasp inserisce al trentatre Hien al posto di Ruggeri per dar ulteriore solidità dietro in un finale dove il Milan, pur tenendo palla, non riesce a pungere più e la Dea riesce a portar a casa la gara (nel recupero entra anche Toloi per Scalvini) con un preziosissimo pareggio che le consente di uscire nuovamente indenne da una sfida contro i rossoneri (due vittorie e un pari sin qui). Certo, la prestazione di questa sera lascia qualche perplessità, ma nel calcio contano soprarutto i fatti: e l’1-1 di stasera per l’Atalanta all’inizio del suo ciclo terribile fa ben sperare.




L’Atalanta crea, Superman-Carnesecchi conserva: la Dea schianta il Sassuolo e resta quarta.

SERIE A, VENTICINQUESIMA GIORNATA

ATALANTA-SASSUOLO 3-0: PRIMA GIOIA ANCHE PER BAKKER

Bergamo: quinta vittoria di fila, 17 gol fatti e 2 subiti: numeri da paura per l’Atalanta versione rullo che non si ferma davanti al Sassuolo e consolida il quarto posto con tre punti di vantaggio sul Bologna che giocherà domani contro la Lazio. I gol non vengono dalle punte ma dai centrocampisti (Pasalic, Koopmeiners e Bakker) ma il protagonista è Carnesecchi che para due rigori sul finire del primo tempo, due esecuzioni di Pinamonti dopo la ripetizione per ingresso irregolare in area di Kolasinac respinte dal portierone di un’Atalanta che poi nella ripresa si mette lo spavento alle spalle e dilaga.

DEA CON CDK-MIRANCHUK: Gasp cambia qualcosa rispetto Genova lasciando inizialmente in panchina De Roon con Ederson e Pasalic in mezzo al campo mentre c’è sulle fasce Zappacosta e non Ruggeri insieme ad Holm. Davanti tocca a CDK e Miranchuk con Koop alle loro spalle. Negli ospiti, mister Dionisi punta in attacco su Pinamonti con Laurentie a supporto e Tresoldi in mezzo mentre tra i pali c’è il grande ex Consigli.

MORIRE SUL LAVORO NEL 2024: mentre la Curva Sud prende sempre più forma, quel che resta dello Stadium è ancora una volta sold-out per questa partita molto importante per ambo le squadre per i loro rispettivi obiettivi che prima di prendere il via si raccoglie nel minuto di silenzio in memoria delle vittime sul lavoro del cantiere a Firenze: fatti inaccettabili in una epoca di modernità ed efficienza che rimangono purtroppo all’ordine del giorno nella cronaca di tutti i giorni. La gara prende poi il via con la Dea che cerca di caricare sin dalle prime battute ma con gli ospiti attenti dietro a non farsi sorprendere.

PASALIC SBLOCCA IL MATCH: la Dea continua la sua fase di pressione sull’avversario e al ventunesimo Consigli è chiamato alla gran risposta sulla botta da fuori di Zappacosta che l’ex portiere nerazzurro respinge coi pugni. Un minuto dopo però il portiere del Sassuolo nulla può quando Holm apre per Miranchuk, la conclusione del russo viene respinta da Consigli, ma sulla corta respinta arriva Pasalic che mette in rete da due passi il gol del vantaggio della squadra del Gasp.

LA TRAVERSA SALVA LA DEA: se la partita che sembra volgere verso i ragazzi del Gasp sulla carta, nella realtà il Sassuolo si scuote una volta sotto e alla mezz’ora con Laurienté dalla distanza ci prova, ma Carnesecchi respinge. Poi conclusione Matheus Henrique un minuto dopo, altra gran parata di Carnesecchi con la palla che sbatte sulla traversa e viene spazzata via dalla difesa.

CARNESECCHI-SHOW, PARA DUE RIGORI: a due dal riposo la Dea sfiora il bis quando Zappacosta mette in mezzo per Holm che colpisce di testa sul secondo palo, Consigli si supera e nega il raddoppio alla squadra del Gasp. Poi, nel minuto di recupero concesso succede di tutto: nell’ultimo cross in area della prima frazione, Scalvini tocca di mano con l’arbitro che prima non vede, poi viene richiamato dal Var che indica inevitabilmente il dischetto per gli ospiti: va Pinamonti da dischetto e Carnesecchi para la conclusione dell’attaccante neroverde; tutto finito? Nemmeno per sogno, perchè Kolasinac entra anzitempo in area e l’arbitro, richiamato dal Var, fa ripetere. Di nuovo Pinamonti, e di nuovo Carnesecchi a parar nuovamente il rigore all’attaccante ospite. Finisce con il portiere nerazzurro portato in trionfo dai caompagni a fine primo tempo e con mister Gasperini imbufalito per l’occasione incredibile concessa agli ospiti a pochi secondi dalla fine.

RIPRESA, KOOP FIRMA IL RADDOPPIO: dopo l’incredibile finale di prima frazione, si riparte per la ripresa senza cambi e con la Dea alla ricerca del gol che la metta al riparo da brutte sorprese:: all’ottavo bella conclusione di Pasalic che però sfila sopra la traversa. Al dodicesimo però la squadra del Gasp timbra di nuovo con una bellissima azione avviata da CDK per Miranchuk, apertura per Holm che dalla destra mette al centro a Koopmeiners che calcia all’incrocio e fredda Consigli: 2-0 per l’Atalanta!

BAKKER ENTRA E SEGNA IL 3-0: con due gol di margine, l’Atalanta prova a controllare il match per evitare brutte sorprese nel finale di gara. Al ventisette primi due cambi per il Gasp che inserisce Scamacca e Bakker al posto di Miranchuk e Holm per il finale di partita dove è subito l’olandese arrivato in estate a mettersi in mostra e trovare il suo primo gol in serie A con una conclusione potente che trova anche una deviazione e finisce in rete per il gol che mette in ghiaccio il match e viene festeggiato da tutti i compagni.

QUINTA VITTORIA DI FILA E QUARTO POSTO: a dieci dalla fine altri due cambi per Gasp: escono Kolasinac e De Ketelaere, entrano Hien e Touré per gli ultimi minuti di match dove entra pure Adopo per concedere gli applausi a Koop e, nel recupero, Consigli nega a Scamacca il gol dell’ex che sarebbe valso il poker. Ma va bene così: 3-0 per la Dea, quinta vittoria consecutiva per i ragazzi del Gasp che arrivano alle porte del ciclo terribile che la attende in campionato (Milan, Inter, Bologna, Viola e Juve nelle prossime partite) conscia della propria forza. Dovranno essere anche gli altri a preoccuparsi di noi…




L’Atalanta è sempre più un luna park del gol: poker a Marassi per una devastante Dea!

SERIE A, VENTIQUATTRESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 1-4: PRIMA GIOIA ANCHE PER EL BILAL

Genova: il quarto posto più solido che mai dell’Atalanta è tutto nei numeri: quarta vittoria di fila e sesto risultato utile consecutivo: anche il Genoa si deve inchinare a una superiorità netta e incontrovertibile. Nel primo tempo va in scena il De Ketelaere-show con tanto di gran sinistro al volo che vale l’1-0. Il Grifone si sveglia a inizio ripresa quando mette sotto assedio la difesa nerazzurra che cade sotto il gran sinistro dell’ex Malinovskyi. L’Atalanta però riprende il controllo delle operazioni e passa di nuovo con una punizione capolavoro di Koopmeiner. Il tris è di Scalvini dopo un triplice miracolo di Martinez, il nerazzurro segna senza scarpa ma un Var infinito annulla il gol per un tocco di Pasalic in posizione di fuorigioco. Così, nel mega recupero due contropiedi micidiali mandano in gol Zappacosta e l’esordiente Touré. 

GASP RITROVA KOOP: dopo l’infortunio e la sindrome influenzale dei giorni scorsi, mister Gasperini ritrova Koopmeiners e lo schiera alle spalle delle due punte CDK e Scamacca mentre Pasalic agirà al posto dello squalificato Ederson con Holm e Ruggeri sulle fasce. Nel Genoa, mister Gilardino punta davanti su Retegui e Gundmusson con il grande ex Malinovskyi in mezzo e Bani a guidare la difesa.

PARTITA SUBITO COMBATTUTA: bel colpo d’occhio a Marassi all’ingresso delle squadre in campo, sono poco più di un centinaio i tifosi della Dea giunti da Bergamo a sostener i nerazzurri per questo complicato match che inizia con le due contententi che non se le risparmiano fin dalle prime battute di gioco; tuttavia il match non decolla, si gioca soprattutto a metà campo con una prevalenza di costruzione dei bergamaschi.

CARLETTO SI INVENTA L’1-0: in una partita molto combattuta, occorre la prodezza del singolo per provare a sbloccarla: cosa che al ventiduesimo riesce al nostro CDK che controlla al limite e al volo mette un pallone delizioso all’incrocio dei pali dove Martinez non può nulla, inventandosi lo splendido gol che porta la Dea sull’1-0.

CARNESECCHI ATTENTO: il Genoa prova subito a reagire provandoci con Vasquez di testa su calcio d’angolo, ma Carnesecchi mette in angolo la minaccia. Poi nel finale Retegui dal limite tenta la conclusione ma anche stavolta il portierone atalantino e mette in corner; primo tempo che va così in archivio dopo due di recupero con i nerazzurri avanti di un gol.

RIPRESA, L’EX MALINOVSKYI FA 1-1: nessun cambio dopo l’intervallo e il match riparte con un Genoa subito determinato e che si rende pericoloso due volte con Retegui, nella seconda circostanza ancora bravo Carnesecchi coi guantoni ad evitare il peggio. Il portiere nerazzurro si deve però arrendere al quinto quando i padroni di casa trovano il pari al termine di una bella azione corale conclusa con un gran tiro dell’ex Malinovskyi che da un dispiacere ai suoi ex tifosi segnando il bel gol dell’1-1.

KOOP SU PUNIZIONE FIRMA IL 2-1: colpita a freddo, l’Atalanta in meno di cinque minuti reagisce, e alla grande trovando il nuovo vantaggio con un preciso calcio di punizione dal limite che Pasalic si conquista e Koop pennella in rete con una bellissima conclusione e riporta così la Dea in vantaggio a Marassi. Poi Gasp ne cambia subito tre al dodicesimo con Holm, Scamacca e CDK che escono per dar spazio a Zappacosta, Miranchuk e all’esordio in serie A con la maglia dell’Atalanta di El Bilal Tourè dopo il lungo infortunio.

SCALVINI SEGNA, IL VAR ANNULLA: l’Atalanta riprende pian piano le misure del match e rischia di segnare il terzo rispetto al Genoa di pareggiare: al tredicesimo ci prova Miranchuk con parata di Martinez, poi al quarto d’ora grande azione corale che porta Pasalic da solo davanti a Martinez, ma il portiere genoano lo ipnotizza e respinge il pallone. Poi alla mezz’ora succede di tutto: bella azione sotto porta dei nerazzurri, ci provano un po’ tutti ma alla fine spunta Scalvini che, senza una scarpa, riesce a battere in rete. 3-1, ma il Var ferma tutto per almeno sei/sette minuti e pesca un fuorigioco di mezza spalla di Pasalic sulla prima ribattuta e quindi annulla il tris della Dea.

ZAPPA-EL BILAL, LA DEA DILAGA NEL RECUPERO: a questo punto il Genoa ritrova speranza e tenta l’assalto al pareggio anche perchè i minuti di recupero saranno ben dieci! A due dal novantesimo Gudmusson calcia da due passi, Carnesecchi interviene d’istinto a salvare la sua porta e la squadra del Gasp. Poi il recupero gigante vede il Genoa caricare a testa bassa e la Dea diventare letale in contropiede: dopo che sono entrati Toloi e Hateboer per Scalvini e Ruggeri, la squadra nerazzurra dilaga al centesimo con Zappacosta, che mette in rete dopo la ribattuta sulla prima conclusione di Miranchuk e poi, addirittura El Bilal di testa firma al centodue il poker nerazzurro su assist del russo. Finisce 4-1, il Genoa esce comunque tra gli applausi dei suoi tifosi per la bella partita disputata, l’Atalanta si prende tre punti che danno un grande segnale nella lotta al quarto posto. Avanti tutta!




CDK incanta, l’Atalanta vola: tris alla Lazio, la Dea si tiene stretta il quarto posto

SERIE A, VENTITREESIMA GIORNATA

ATALANTA-LAZIO 3-1: CARLETTO, UNA DOPPIETTA DA URLO

Bergamo: vince nettamente l’Atalanta, anche oltre il 3-1 finale, che si posizione solitaria al quarto posto in classifica e manda al tappeto una Lazio clamorosamente inferiore in quello che era un vero e proprio scontro diretto con vista Champions. Non c’è mai stata partita, tale è stata la superiorità della Dea, superiore ai laziali in ogni angolo del campo. Apre la serata Pasalic con un gran gol (stop e destro al volo a centro area), poi seguono i due gol (uno su rigore e uno nella ripresa bellissimo) di uno scatenato De Ketelaere, migliore in campo. Nel finale, accorcia Immobile che realizza un rigore procuratosi per fallo di Dijmsiti ma poco conta: fa festa la Dea che prosegue il suo momento magico. 

GASP CON CDK-MIRA: con Koop ancora fuori causa, il Gasp rinuncia almeno inizialmente al tridente con davanti Pasalic che agirà alle spalle di CDK e Miranchuk mentre scelte obbligate dietro con Djimsiti in mezzo alla difesa e sulle fasce Holm e Ruggeri. Nella Lazio, Sarri tiene Immobile in panchina e lancia Castellanos (in gol all’andata) insieme ad Isaksen e Anderson con Lazzari e Marusic sugli esterni.

PASALIC STAPPA SUBITO IL MATCH: ennesimo sold-out stagionale allo Stadium per questo match importante per entrambe le squadre in chiave Europea che comincia con i nerazzurri intenzionati sin da subito a partire con la mentalità giusta: al quarto d’ora bella palla di Miranchuk per Kolasinac che prova il colpo di testa schiacciato a terra, ma è bravo Provedel a salvare la porta degli ospiti. Un minuto dopo però il portiere laziale non può nulla quando Pasalic, ben servito da Scalvini, con una mezza girata porta in vantaggio i ragazzi del Gasp.

CDK RADDOPPIA DAL DISCHETTO: l’Atalanta va mille anche dopo il gol del vantaggio e la Lazio fatica tantissimo a star dietro ai ragazzi del Gasp che spuntano un po’ ovunque. La squadra di Sarri si rende però pericolosa al ventisette quando Felipe Anderson su punizione dal limite manda la palla di poco alta. Poi è ancora e solo Atalanta: al trentasette bel colpo di testa di Miranchukn con Felipe Anderson che salva i suoi con un provvidenziale intervento. Al quarantatreesimo arriva l’episodio del raddoppio nerazzurro: fallo di mano in area nerazzurra di Marusic, pochi dubbi per il direttore di gara che indica il dischetto: va CDK dagli undici metri e non sbaglia il pallone che manda così la squadra del Gasp a riposo avanti meritatamente per 2-0 dopo aver anche sfiorato il tris con Holm, il cui colpo di testa scheggia la traversa.

RIPRESA, DEA IN CONTROLLO: inizia la ripresa e per l’Atalanta nulla cambia rispetto alla prima frazione di gioco: al quarto, bell’azione corale dei nerazzurri che manovrano pericolosamente in area, ma il cross di Holm per Pasalic è preda di Provedel in uscita bassa. Poi si vede la Lazio qualche minuto dopo, due volte pericolosa nella stessa azione, prima Felipe Anderson il cui tiro è respinto, poi Isaksen raccoglie la palla e al volo tira verso la porta sparando alto. Al quarto d’ora ancora i nerazzurri con De Ketelaere che apre per Pasalic che serve Miranchuk il suo tiro dal cuore dell’area è preda di Provedel al termine di una splendida azione.

CARLETTO-SHOW, DOPPIETTA E 3-0: poi ecco i primi cambi del Gasp con Miranchuk e Holm che lasciano il posto a Scamacca ed Hateboer. Alla mezz’ora l’Atalanta decide che è l’ora di chiudere i giochi: splendido gol di De Ketelaere che, servito sulla fascia sinistra, si accentra, doppio passo, lascia il difensore sul posto si accentra e tira secco e rasoterra sul primo palo segnando lo stupendo gol del 3-0. Con il match a questo punto ormai in tasca, il Gasp cambia ancora: escono Pasalic e De Ketelaere, dentro Muriel e Toloi per concedere così la meritatissima ovazione al belga.

IMMOBILE ACCORCIA, NEL FINALE: nel finale la Lazio trova l’occasione per accorciare a sette dalla fine quando Immobile viene fermato fallosamente in area da Djimsiti e l’arbitro indica il dischetto del rigore, stavolta per gli ospiti. Lo stesso Immobile dal dischetto non sbaglia il punto della bandiera per i biancocelesti andando a sfiorare (fortunatamente per noi senza precisione) il bis pochi minuti dopo di testa.

VITTORIA NETTA E ANCORA QUARTO POSTO: Nel primo dei quattro di recupero il Gasp trova modo di far esordire in A il baby Mendicino che ha così modo di godersi la festa con i compagni al triplice fischio. Una grande Atalanta stravince lo scontro diretto con la Lazio e si tiene stretta stretta il suo quarto posto. E’ ancora lunga, lo sappiamo, ma stare li è sempre un piacere. Avanti tutta!




All’Atalanta basta un tempo: 2-0 all’Udinese, la Dea è quarta (almeno per una notte)

SERIE A, VENTIDUESIMA GIORNATA

ATALANTA-UDINESE 2-0: MIRA-SCAMACCA FANNO CENTRO

Bergamo: l’Atalanta conferma la tendenza: al Gewiss Stadium non si passa. Con l’Udinese arriva un 2-0 costruito nel primo tempo con i gol di Miranchuk e Scamacca, tutti e due con assist di un De Ketelaere sempre più protagonista. Nella ripresa poi la Dea controlla e Gasperini può ruotare anche i suoi, mandando in campo anche Hateboer, fermo da un mese e mezzo per un problema a un polpaccio. L’Atalanta sale per ora al quarto posto con questa vittoria a quota trentasei punti e aspetta comodamente dal divano l’esito delle altre gare della giornata.

GASP CON MIRA-CDK E SCAMACCA: senza Koop il Gasp davanti schiera contemporaneamente CDK e Scamacca con Miranchuk alle loro spalle mentre dietro c’è Kolasinac e sulle fasce Holm e Ruggeri. Nell’Udinese, mister Cioffi davanti punta su Lucca e Thauvin mentre dietro gioca Perez nonostante le voci di mercato lo diano ormai promesso sposo del Napoli.

L’OMAGGIO A GIGI RIVA: pochi posti liberi anche per questo match allo Stadium che, prima del calcio d’inizio, si unisce nel rispettoso minuto di silenzio per la scomparsa durante la settimana di una leggenda del calcio italiano del calibro di Gigi Riva. La partita prende il via con i nerazzurri che spingono da subito per cercare di fare la partita e l’Udinese che aspetta con ordine l’occasione per provare a ripartire.

MIRANCHUK LA SBLOCCA: all’ottavo per gli ospiti è pericoloso Thauvin che, servito da Kristensen, cerca Lucca ma Carnesecchi blocca in due tempi. Poi l’Atalanta inizia a macinare gioco e occasioni: al dodicesimo Scamacca prova il colpo da biliardo in area, palla fuori di un soffio e al diciannovesimo Miranchuk apre per Scamacca che fa sponda per Scalvini che calcia di sinistro: tiro rasoterra parato da Okoye. Tre minuti dopo la mezz’ora finalmente i nerazzurri passano con un Miranchuk al termine di una bella azione avviata da De Ketelaere che riceve da Ruggeri e mette in mezzo, il russo calcia di prima e manda nell’angolino l’1-0 atalantino.

CARNESECCHI SALVA, SCAMACCA RADDOPPIA: tempo nemmeno due minuti e l’Udinese mette i brividi ai nerazzurri quando Ebosele riesce ad arrivare da solo in area contro Carnesecchi che è però bravissimo a respingere di piede salvando i suoi. Buon momento degli ospiti che al trentotto sono ancora pericolosi con Lovric, che riceve palla da Kamara e calcia dal limite con scarsa mira. L’Atalanta, che sembra tirare il fiato, ha però la forza di trovare ancora lo spunto vincente nel minuto di recupero concesso dal direttore di gara ed andar al raddoppio con Scamacca ben servito da De Ketelaere che fa da sponda per l’attaccante che incrocia e mette dentro il 2-0, risultato con cui si va al riposo pochi minuti dopo.

RIPRESA, CI PROVA HOLM: si riparte dopo il riposo senza cambi da parte del Gasp con gli ospiti che provano una ripartenza rapida e al quarto ci provano con una conclusione da fuori Ehizibue con la palla deviata in angolo. Poi al decimo si vede la Dea con un cross di De Ketelaere e mezza rovesciata di Holm a centro area con Okoye che para facilmente. Al ventidue triplo cambio nella Dea: dentro Hateboer (che rientra dopo l’infortunio, bentornato!), Zappacosta e Pasalic, fuori Ruggeri, Holm e Scamacca.

QUARTA, ALMENO PER UNA NOTTE: a poco più di dieci dalla fine tocca anche a Palomino entrar in campo al posto di Scalvini per questo finale di match dove succede davvero poco, con gli ospiti che ormai non forzano più, con Muriel che entra nel finale al posto di Miranchuk e con l’Atalanta che fa festa al fischio finale. La Dea vince e sale momentaneamente al quarto posto, almeno fino domani sera. Poi chissà…