Vedi Napoli e poi… inizi a sognare davvero! Immensa Atalanta colpaccio in casa della capolista!

SERIE A, SEDICESIMA GIORNATA

NAPOLI-ATALANTA 2-3: E’ DI FREULER IL GOL CHE VALE L’IMPRESA

Napoli: scudetto? Ma no, è ancora troppo presto, però lasciateci almeno sognare. Perchè di fronte all’ennesima impresa di questa meravigliosa Atalanta è impossibile non fantasticare per noi tifosi. La squadra di Gasperini vince 3-2 con la personalità da big di vertice: i tre punti del Maradona non solo fortificano il quarto posto, ma puntano oltre le ambizioni dei nerazzurri, al nono risultato utile di fila e alla quinta vittoria esterna che eguaglia un record.

PESSINA TORNA TITOLARE: nel Napoli, alle assenze di Osimhen e Anguissa, si aggiungono quelle di Koulibaly, Fabian Ruiz e Insigne, che si sono infortunati contro il Sassuolo: in difesa entra Juan Jesus, a centrocampo trova spazio Malcuit, alla prima da titolare in questo campionato ed il tridente è composto da Lozano, Mertens ed Elmas. Nell’Atalanta, rispetto alla formazione opposta al Venezia, si rivede Toloi nel pacchetto arretrato, a metà campo vengono inseriti Freuler, De Roon, Zappacosta e Maehle mentre Pessina avanza nella trequarti. Davanti al fianco di Malinovskyi torna l’ex Zapata.

MALI LA SBLOCCA SUBITO: avvio aggressivo del Napoli ma è l’Atalanta a colpire al primo vero affondo: al settimo Zapata innesca Malinovskyi che di sinistro mira sotto l’incrocio e non dà scampo a Ospina. Il vantaggio carica la squadra di Gasperini nonostante il Napoli potrebbe però subito rimediare ma Lozano non arriva nel modo giusto sul pallone centrato da Mario Rui. La Dea fa valere la sua manovra rodata e Ospina è in guardia su Pessina e poi su un’incursione di Malinovskyi. Gli azzurri faticano e non riescono a dare profondità al gioco.

ZIELINSKI PAREGGIA PRIMA DEL RIPOSO: l’Atalanta è ancora pericolosa con Zappacosta al trentaseiesimo ma Ospina fa scudo. Quattro minuti dopo però il Napoli raggiunge il pareggio: incursione di Malcuit sula destra, pallone rifinito da una sponda di Mertens per Zielinski: prima conclusione ribattuta da Palomino, la seconda però va in porta e fissa l’1-1 che sarà anche il risultato con cui si chiude la prima frazione di match.

RIPRESA, MERTENS SCAPPA, DEMIRAL PAREGGIA: dopo l’intervallo subito un cambio nell’Atalanta con Zappacosta sostituito da Hateboer. Nemmeno due minuti e il Napoli la ribalta: gran lancio di Malcuit sulla destra, si invola Mertens che infila Musso. L’Atalanta prova subito a rispondere e va vicina al pari con un palo di Zapata. Gasp cambia ed in avanti Ilicic rileva Pessina. Al quarto d’ora abbaglio dell’arbitro Mariani che indica il rigore per un presunto mani di Mario Rui, poi sconfessato dal Var. Al ventesimo Ospina è pronto a deviare una capocciata di Demiral in corner ma il turco avrà modo di riscattarsi un minuto dopo superando il portiere del Napoli con un diagonale secco dalla destra e sigla il 2-2.

FREULER FIRMA IL RIBALTONE FINALE: ora l’Atalanta che insiste di più e al ventisei firma il controsorpasso con con Freuler, innescato da Ilicic la cui conclusione è imparabile nuovamente per Ospina. Pasalic subentra a Malinovskyi poi Muriel e Djimsiti per Zapata e Maehle e nel finale gli azzurri alla rincorsa pari che per poco non trova l’ex Petagna che non sfrutta l’ultima chance nel primo dei quattro di recupero. Sorride al triplice fischio l’Atalanta che si scopre sempre più forte e vola nella notte di Napoli: la vetta è li a quattro punti, Bergamo può addormentarsi e sognare anche più di un piazzamento nelle prime quattro.

IL TABELLINO:

NAPOLI-ATALANTA 2-3 (primo tempo 1-1)

RETI: 7′ pt Malinovskiy (A), 40′ pt Zielinski (N), 2′ st Mertens (N), 21′ st Demiral (A), 26′ st Freuler (A)

NAPOLI (3-4-1-2): Ospina; Di Lorenzo, Rrahmani, Juan Jesus; Malcuit (40′ st Politano), Zielinski, Lobotka (11′ st Demme), Mario Rui; Elmas; Lozano (22′ st Petagna), Mertens (22′ st Ounas). A disposizione: Meret, Marfella, Ghoulam, Manè. Allenatore: Spalletti

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Palomino; Zappacosta (1′ st Hateboer), de Roon, Freuler, Maehle (38′ st Djimsiti); Malinovskiy (28′ st Pasalic), Pessina (11′ st Ilicic); Zapata (37′ st Muriel). A disposizione: Sportiello, Rossi, Pezzella, Scalvini, Koopmeiners, Miranchuk, Piccoli. Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Mariani di Aprilia

NOTE: spettatori 45mila circa – ammoniti: Rrahmani, Malcuit (N), Malinovskiy, Pasalic, Djimsiti (A) – espulsi: nessuno – recupero: 1′ p.t. e 4′ s.t.




L’Atalanta di scorta basta e avanza: poker al Venezia, la Dea continua a volare!

SERIE A, QUINDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-VENEZIA 4-0: LA TRIPLETTA DI SUPERMARIO STENDE I LAGUNARI

Bergamo: quarta vittoria di fila per l’Atalanta, sei nelle ultime otto (più due pareggi), una notte al terzo posto aspettando l’Inter. La marcia della squadra di Gasperini continua alla faccia del turnover: troppo tenero e inconsistente dal punto di vista offensivo il Venezia per preoccupare anche la versione bis della Dea che fa subito due gol con Pasalic (tripletta oggi per il croato) poi amministra con ordine e nella ripresa chiude il conto con Koopmeiners e ancora SuperMario. La Dea continua a tenere il passo delle prime tre che ora devono rispondere sul campo.

MEZZA RIVOLUZIONE-GASP: testa al Venezia si, ma un occhio anche al big match di sabato a Napoli; così mister Gasperini vara un’Atalanta diversa e con molti cambi rispetto all’undici titolare: si rivede Muriel davanti al posto di Zapata con Pasali e Ilicic a supporto del colombiano. Le vere novità però sono in mezzo dove con Koopmeiners e Pessina giocano Hateboer e Pezzella per un centrocampo davvero inedito in casa nerazzurra. Nel Venezia, Zanetti perde Maenpaa ed Ebuehi, mentre, torna tra i convocati Schnegg; in avanti Kiyine e Johnsen a sostegno di Henry mentre in regia c’è Tessmann con l’ex Caldara dietro.

SUPERMARIO BUM-BUM, DEA 2-0 IN 12′: nonostante l’orario piuttosto complicato per un martedì sera lavorativo è buono il colpo d’occhio allo Stadium all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia con subito un tentativo ospite di Busio dalla distanza con Musso che si allunga e mette in corner. Poi però l’Atalanta si accende e per il Venezia sono dolori: al sesto Ilicic si inventa qualcosa di illegale ai limiti dell’area e offre a Pasalic un vero cioccolatino che il croato deve solo spingere alle spalle di Romero per l’1-0. Altri sei minuti e il numero ottantotto nerazzurro concede il bis, ancora una volta messo in pratica davanti al portiere da un’altra grande giocata, stavolta di Muriel ai limiti dell’area lagunare.

MUSSO ATTENTO SU HENRY: nonostante il risultato il match è tutt’altro che chiuso con il Venezia che non si arrende e Musso che al ventesimo deve superarsi, stavolta sulla conclusione di Henry in area e deviare in calcio d’angolo. La partita resta su ritmi gradevoli ma senza però regalare ulteriori emozioni sino al termine del primo tempo che va in archivio senza recupero e con la Dea avanti 2-0.

RIPRESA, KOOP FIRMA IL 3-0: la ripresa si apre senza cambi da parte del Gasp e con una parata per parte dei due portieri, con Romero che al quarto nega la tripletta a Pasalic deviando in corner la conclusione del croato. Il tris nerazzurro però è nell’aria e all’undicesimo lo finalizza Koopmeiners con una conclusione rasoterra da limite dell’area che non lascia scampo stavolta a Romero: 3-0, partita in ghiaccio e primo gol con la maglia atalantina per l’olandese arrivato in estate.

PASALIC, TRIPLETTA E POKER: la squadra del Gasp non rallenta la sua pressione sull’avversario e cinque minuti dopo Muriel sfiora il poker con una conclusione diagonale in area che sbatte sul palo esterno e si spegne sul fondo; pochi istanti dopo spazio a De Roon che entra in campo al posto di Pessina. Il 4-0 per la Dea però arriva di li a poco al ventunesimo quando Muriel ubriaca mezza difesa del Venezia e mette un altro pallone di quelli difficili da non poter sfruttare per SupeMario che si gira e firma il poker nerazzurro oltre che la sua personale tripletta.

CAMBI FINALI: nell’ultimo quarto d’ora spazio anche per Scalvini, Miranchuk e Piccoli in campo per Demiral, Ilicic e Muriel in un finale di partita in cui succede poco o nulla e la gara va così in archivio anche stavolta senza recupero con la Dea che strapazza il Venezia con quattro gol, riprende l’Inter al terzo posto e si mette comoda sul divano in attesa che le altre scendano in campo.

IL TABELLINO:

ATALANTA-VENEZIA 4-0 (primo tempo 2-0)

RETI: 7′, 12′ e 67′ Pasalic, 57′ Koopmeiners (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Djimsiti (90′ Toloi), Demiral (77′ Scalvini), Palomino; Hateboer, Koopmeiners, Pessina (62′ De Roon), Pezzella; Pasalic; Ilicic (77′ Miranchuk), Muriel (77′ Piccoli) – All. Gasperini

VENEZIA (4-3-3): Romero; Mazzocchi (46′ Crnigoj), Ceccaroni, Caldara, Haps (71′ Schnegg); Tessmann, Ampadu, Busio (58′ Peretz); Johnsen (71′ Svoboda), Henry, Kiyine (58′ Aramu) – All.: Zanetti

ARBITRO: Santoro di Messina

NOTE: spettatori: 8mila circa – ammoniti:Ampadu (V) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 0′ s.t.




Dopo la grande impresa, ecco il Venezia: Atalanta, testa e determinazione per continuare a volare

BERGAMO, ORE 18.30

LA DEA CHIEDE STRADA AI LAGUNARI DELL’EX CALDARA

Con ancora negli occhi le immagini della storica impresa allo Stadium di Torino contro la Juve di sabato sera, per l’Atalanta è già tempo di voltar pagina e tornare a concentrarsi sul campionato: questa sera alle 18.30 arriva il Venezia, matricola terribile che sta sorprendendo tutti in questa prima parte di stagione e che tra i suoi vedrà quel Mattia Caldara che tanti ricordi lega a Bergamo ed al suo passato in nerazzurro. Ma i ragazzi del Gasp non devono cadere nei sentimentalismi, i punti in palio questa sera sono fondamentali per restare in scia alle prime tre la davanti e tenersi saldo il quarto posto in vista della sfida al Napoli di sabato prossimo. Testa giusta e qualità sono il mix necessario per continuare a sognare.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: con la testa al Venezia ma con un occhio anche al big match di sabato a Napoli, il Gasp pensa a qualche cambio rispetto a sabato sera specialmente in avanti dove Zapata dovrebbe riposare e lasciar posto a Muriel insieme a Ilicic e Pasalic davanti mentre dietro c’è Djimsiti e Toloi inizialmente parte dalla panchina.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Palomino; Zappacosta, Koopmeiners, Freuler, Maehle; Pasalic, Ilicic; Muriel – All.: Gasperini

VENEZIA (4-3-3): Romero; Mazzocchi, Caldara, Ceccaroni, Molinaro; Ampadu, Tessmann, Busio; Okereke, Henry, Johnsen – All.: Zanetti




Guarda Atalanta, è tutto vero: Zapata-gol, per la Dea a Torino una gioia attesa 32 anni!

SERIE A, QUATTORDICESIMA GIORNATA

JUVENTUS-ATALANTA 0-1: DUVAN FIRMA L’IMPRESA

Torino: ottobre 1989- novembre 2021. Un’infinità di tempo, anni ed anni passati a cercare una impresa che pareva non voler arrivare più: almeno sino a poco meno le ore 20 di questa sera quando il fischio finale del direttore di gara regala all’Atalanta una vittoria che, in casa della Juve mancava da oltre trent’anni: la firma sulla grande impresa è quella di Duvan Zapata (e chi sennò?). Il gol del colombiano alla mezz’ora del primo tempo regala all’Atalanta tre punti storici che, oltre che per la gloria, valgono anche per la classifica perchè la Dea consolida il suo quarto posto e spinge i bianconeri addirittura a -7: aggiungere alto sarebbe davvero superfluo. Questa è una grandissima impresa.

GASP RECUPERA ZAPPACOSTA: qualche cambio a sorpresa nell’undici iniziale di mister Gasperini che concede fiato a Palomino dietro confermando Demiral al centro della difesa con Toloi e Djimsiti mentre recupera in fascia Zappacosta in extremis mentre davanti c’è Malinovskyi e Pessina a supporto di bomber Zapata. Nella Juve Max Allegri recupera Dybala e lo propone subito insieme a Morata in avanti mentre c’è Alex Sandro e non Pellegrini dietro con a Chiesa e Locatelli titolari in mezzo.

AVVIO DI GARA SENZA SUSSULTI: in campo con la terza maglia di un colore che è una via di mezzo tra il rosso ed il rosa la squadra del Gasp è buono il colpo d’occhio allo Stadium di Torino con circa ottocento tifosi della Dea giunti da Bergamo a sostenere i nerazzurri in questo match che prende il via con molto equilibrio in campo tra le due squadre che si affrontano con grande rispetto ed il risultato è che pericoli seri nei primi venti minuti non se ne vedono.

ZAPATA LA SBLOCCA ALLA MEZZ’ORA: al ventuno pericolo per la Dea quando Chiesa lanciato in profondità da Mc Kennie arriva quasi davanti a Musso ma Toloi lo rimonta alle spalle e gli impedisce di tirare in modo pulito. Alla mezz’ora però è l’Atalanta a rompere gli indugi e sbloccare il match: contropiede dei nerazzurri, tocco in avanti di Djmsiti che trova Zapata sul filo del fuorigioco, il colombiano entra in area bianconera e colpisce con la palla che tocca la traversa interna e piomba in rete per l’1-0 ospite. Fa molta fatica la Juve a reagire, i nerazzurri tengono bene il campo e la squadra del Gasp arriva senza troppi problemi alla fine di un primo tempo che si chiude senza recupero e con la Dea avanti allo Juventus Stadium.

RIPRESA, MUSSO SUPER SU RABIOT: si riparte dopo il riposo con nessun cambio da parte del Gasp con l’Atalanta che continua a gestir bene la partita senza concedere molto nelle fasi iniziali alla squadra bianconera. Poco dopo il quarto d’ora entra Pasalic al posto di Pessina che non ha ancora i novanta minuti nelle gambe e Musso ha il suo da fare su una staffilata di Rabiot da fuori pochi minuti dopo che viene deviata in corner dal portiere atalantino.

DYBALA SULLA TRAVERSA, APOTEOSI DEA: prova a correre i ripari il Gasp che vede soffrire la sua Dea, spazio al ventiseiesimo per Palomino che entra in campo al posto di Zappacosta. La Juve prova a stringere i tempi, l’Atalanta deve invece tener la concentrazione altissima con l’avvicinarsi del traguardo e tentare di spezzar il più possibile l’assedio bianconero. Nel finale sale la tensione con il passare dei minuti, che diventa adrenalina pura quando l’arbitro indica in sei i minuti di extra time: un solo brivido per i tifosi nerazzurri al novantacinquesimo quando Dybala manda a sbattere sulla parte alta della traversa una punizione dal limite conquistata da Bernardeschi. E’ l’ultimo brivido, la storia a quel punto si scrive nel triplice fischio del direttore di gara. Vinciamo a Torino dopo trentadue anni, e mandiamo la Juve a -7 in classifica. Non svegliateci davvero da questa splendida giornata!

IL TABELLINO:

RETI: al 28′ pt Zapata (A)

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Alex Sandro; Chiesa (1′ st Bernardeschi), McKennie (19′ st Kean), Locatelli, Rabiot; Dybala, Morata (40′ st Kaio Jorge) – A disp. Pinsoglio, Perin, Chiellini, Arthur, Pellegrini, Rugani, Bentancur, Kulusevski, De Winter – All.: Allegri.

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Demiral, Djmsiti; Maehle, De Roon, Freuler, Zappacosta (26′ st Palomino); Pessina (14′ st Pasalic); Zapata, Malinovskyi (42′ st Koopmeiners) – A disp. Rossi, Sportiello, Muriel, Pezzella, Hateboer, Scalvini, Miranchuk, Ilicic – All.: Gasperini

ARBITRO: Ayroldi di Molfetta.

NOTE: Ammoniti: Cuadrado, Rabiot, Bernardeschi, Locatelli (J), Freuler, Malinovskyi, Zappacosta, Demiral, Djimsiti (A). Recupero: 0′ pt, 6′ st




Aperitivo… con la Signora: Atalanta a Torino sfida con vista Europa alla Juventus

TORINO, ORE 18

DEA, CACCIA A UN SUCCESSO CHE MANCA A TORINO DA OLTRE TRENT’ANNI

Dopo un martedì di coppa certamente non per deboli di cuore, l’Atalanta si prepara ad una nuova sfida che si annuncia ricca di emozioni a Torino nella tana della Juventus questa sera alle 18. Gara con vista Europea per le due contendenti, con i bianconeri che sono dietro quattro lunghezze in classifica dai ragazzi del Gasp e che vorranno sicuramente provare ad accorciare contro una Dea che, al contrario, vuol provare a piazzare un allungo importante e centrare una vittoria che, in casa dei bianconeri, manca ai nerazzurri da oltre trent’anni. Motivazioni altissime da ambo le parti insomma per i ragazzi del Gasp che vogliono cercare l’ennesima impresa!

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: dopo il pari-spettacolo di Berna, il Gasp punta a qualche cambiamento nella sua formazione anti-bianconeri. Potrebbe infatti toccare a Pessina tornare titolare nel ruolo di rifinitore per le due punte che sono Zapata e Muriel (altra novità) mentre dietro torna Palomino in mezzo alla difesa e Djimsiti. Dovrebbe recuperare in extremis anche Zappacosta dopo il brutto pestone subito nel match di champions di martedì sera.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

JUVENTUS (4-4-2): Szczesny; Cuadrado, Bonucci, De Ligt, Lu. Pellegrini; McKennie, Locatelli, Rabiot, Chiesa; Dybala, Morata – All.: Allegri

ATALANTA (3-4-1-2): Musso, Toloi, Palomino, Djmsiti; Zappacosta, De Roon, Freuler, Maehle; Pessina; Zapata, Muriel – All.: Gasperini

ARBITRO: Ayroldi di Molfetta




Cinque gol per una notte al terzo posto: l’Atalanta rimonta e affonda lo Spezia

SERIE A, TREDICESIMA GIORNATA

ATALANTA-SPEZIA 5-2: PASALIC E ZAPATA MATTATORI, LIGURI TRAVOLTI

Bergamo: l’Atalanta va, pur con alcune sue solite distrazioni ormai croniche, regola lo Spezia al Gewiss Stadium per 5-2 e avanza a quota venticinque punti in classifica, raggiungendo momentaneamente l’Inter al terzo posto. Non è stata però tutta una passeggiata per la Dea, in sofferenza nella prima mezz’ora contro un buon Spezia che è passato in vantaggio con Nzola (oggi autore di una doppietta); alla fine però mattatore è stato Pasalic (doppietta e un assist), mentre Gasp può sorridere per il ritorno al gol anche di Muriel, oltre che del solito Zapata e di Malinovskyi.

RIECCO TOLOI DIETRO: il tecnico nerazzurro recupera Toloi in difesa, lascia a riposo Freuler a centrocampo (c’è Koopmeiners) e davanti si affida al tridente Ilicic-Zapata-Pasalic. Negli ospiti Thiago Motta conferma la formazione che ha battuto il Torino prima della sosta, con la sola eccezione di Hristov al posto dello squalificato Nikolaou in difesa.

GLI OSPITI PASSANO CON NZOLA, PASALIC RISPONDE: la prima emozione al quarto, con Ilicic che aggancia il pallone messo in mezzo da Zappacosta e gira con il sinistro di poco a lato. Lo Spezia non resta però a guardare. Fraseggia, alza gli interni di centrocampo quando spinge e all’undicesimo passa a sorpresa in vantaggio: Verde si libera ai 20 metri e va al tiro, Musso devia in modo approssimativo sulla traversa e sulla respinta Nzola sentenzia con il sinistro. L’Atalanta sembra subire il colpo, fatica a reagire, ma al diciottesimo quasi dal nulla trova il pari: Zappacosta se ne va tra Bastoni e Sala sulla destra, cross, velo di Zapata e stoccata di prima intenzione di Pasalic a fulminare Provedel. Il pari stavolta galvanizza la Dea che comincia a spingere con convinzione prima con Maehle da limite: palla larga. Poi è la volta di Zappacosta: fuori. L’occasione buona l’avrebbe però ancora Nzola dall’altra parte, ma l’attaccante ospite si attarda troppo nella conclusione e Toloi lo mura a pochi passi da Musso.

RIGORE, VAR E RIPETIZIONE LANCIANO LA DEA: a due dalla mezz’ora squillo di Koopmeiners, in ombra nella prima parte di gara: il suo sinistro dal limite mette i brividi a Provedel, ma si spegne sul fondo. Cinque minuti dopo l’episodio che indirizza la partita: contropiede condotto da Zapata, assist per Maehle sul cui tiro Sala interviene con il braccio aperto. Abisso non fischia, ma poi si corregge dopo l’on field review e decreta il rigore. Sul dischetto va Zapata e Provedel respinge, ma il direttore di gara fa ripetere, sempre su suggerimento del Var, perché Erlic era entrato in area prima della battuta. Alla seconda chance, Duvan non sbaglia e firma il sorpasso che cambia la partita. Perché appena i liguri alzano la linea difensiva, l’Atalanta è letale in ripartenza. Così al quattro dall’intervallo Zapata si mangia Hristov nell’uno contro uno ed è freddo nel servire Pasalic per il 3-1 a tu per tu con Provedel. Ancora Duvan poco prima del gong dell’intervallo per poco lo scatenato non firma il quarto gol. Si va così al riposo con la Dea avanti di due gol.

RIPRESA, QUANTE CHANCE PER ARROTONDARE: l’Atalanta rientra da dopo il riposo con l’intenzione di gestire il vantaggio, gli ospiti provano a riaprire una gara che sembra ormai chiusa: il problema per i liguri nasce quando i padroni di casa recuperano palla e verticalizzano rapidamente, trovando sempre malmessa la retroguardia: al nono Maehle spreca una ghiotta occasione non servendo i compagni in superiorità numerica. Gasperini a quel punto inizia a cambiare, anche in vista dell’impegno di Champions di martedì in casa dello Young Boys: fuori Ilicic e Koopmeiners, dentro Malinovskyi e Pessina. L’Atalanta va ancora vicino al gol poco dopo il quarto d’ora quando Provedel respinge la botta in diagonale di Zappacosta. Sussulto ospite al ventuno: dormita della difesa nerazzurra, Nzola scappa sul lancio di Maggiore e conclude forte in diagonale, Musso respinge bene con i piedi.

MURIEL-MALI, LA DEA DILAGA COI CAMBI: la partita si mantiene godibile, anche se vive ormai di fiammate, come il destro dal limite di Djimsiti fuori di un soffio o il tiro di Zapata deviato in tuffo da Provedel. A nove dalla fine la partita del colombiano finisce ed entra il connazionale Muriel che torna al gol calando il poker al minuto trentotto, su assist di Pasalic, dopo che Maggiore aveva sfiorato il bersaglio grosso con un destro a giro uscito di centimetri alla sinistra di Musso qualche istante prima. Tutto finito? Nemmeno per sogno, il finale regala altri due gol, uno per parte: Malinovskyi con un sinistro potente fa 5-1 a ridosso del novantesimo e due minuti dopo Nzola nel primo dei quattro di recupero su azione d’angolo batte ancora Musso. Finisce 5-2, l’Atalanta si prende tre punti e aggancia l’Inter al terzo posto almeno sino a domani sera ed inizia come meglio non poteva la marcia di avvicinamento ad una settimana che si annuncia di quelle toste: sfida importantissima in Champions contro lo Young Boys martedì sera e trasferta in casa della Juve sabato prossimo. Ne vedremo delle belle…

IL TABELLINO:

ATALANTA-SPEZIA 5-2 (primo tempo 3-1)

RETI: 11′ Nzola (S), 18′ Pasalic, 38′ rig. Zapata, 41′ Pasalic, 83′ Muriel, 89′ Malinovskyi, 91′ Nzola (S)

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Djimsiti, Palomino; Zappacosta (87′ Scalvini), Koopmeiners (60′ Pessina), De Roon, Maehle; Pasalic (87′ Piccoli); Ilicic (60′ Malinovskyi), Zapata (79′ Muriel) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Freuler, Pezzella, Demiral, Miranchuk – Allenatore: Gasperini

SPEZIA (4-3-3): Provedel; Amian, Erlic, Hristov, Bastoni; Maggiore, Kovalenko (64′ Reca), Sala (64′ Colley); Verde (52′ Manaj), Nzola, Gyasi (80′ Podgoreanu). A disposizione: Zoet, Zovko, Kiwior, Ferrer, Antiste, Salcedo, Nguiamba, Strelec – Allenatore: Thiago Motta

ARBITRO: Abisso di Palermo

NOTE: spettatori: 11mila circa – ammoniti: Gyasi, Sala, Hristov (S), Pasalic, Koopmeiners (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 2′ p.t. e 3′ s.t.




Atalanta, inizia dallo Spezia il lungo sprint senza soste fino a Natale

BERGAMO, ORE 15

ZAPATA GUIDA L’ASSALTO AI LIGURI DELL’EX KOVALENKO

Adesso si va dritti fino a Natale: archiviata l’ultima sosta per gli impegni delle nazionali è tempo di campionato (e Europa) per l’Atalanta che da qui all’inizio delle festività sarà impegnata praticamente ogni tre giorni e metterà le basi per il suo cammino di campionato, ma anche di Champions. Si comincia oggi con l’impegno con lo Spezia allo Stadium, una prova da non sottovalutare contro un avversario che anche quest’anno sta riuscendo a stupire un po’ tutti quanti e che arriva a Bergamo dopo il successo sul Toro di due settimane fa. Contro gli uomini di Thiago Motta il tecnico Gasperini recupera ancora qualche pedina importante tra cui gli infortunati Toloi e Pessina che partiranno almeno dalla panchina. Prepariamoci a vivere un finale di anno 2021 emozionante e speriamo vincente con Zapata e compagni!

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: infermeria che finalmente pare svuotarsi per il tecnico Gasperini che può contare dietro anche sull’ormai recuperato Toloi ed in mezzo rientra anche Pessina. Tuttavia entrambi paiono destinati a partire dalla panchina. Al centro Freuler e De Roon tengono a riposo inizialmente Koopmeiners mentre davanti Malinovskyi e Pasalic dovrebbero agire alle spalle di Zapata.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, Freuler, De Roon, Maehle; Malinovskyi, Pasalic; Zapata – All.: Gasperini

SPEZIA (4-3-3): Provedel; Amian, Erlic, Kiwior, Bastoni; Sala, Kovalenko, Maggiore; Strelec, Nzola, Gyasi – All.: Thiago Motta

ARBITRO: Abisso di Palermo