Un brodino per Natale: l’Atalanta con le pile scariche viene fermata anche dal Genoa

SERIE A, DICIANNOVESIMA GIORNATA

GENOA-ATALANTA 0-0: ZERO IN TUTTO, DEA COL FIATONE

Genova: un Natale in chiaroscuro. Da sorriso a settecento denti guardando la classifica, il quarto posto ed il record di punti nel girone d’andata dall’inizio dell’era-Gasp, al mezzo broncio delle ultime due partite dove la Dea si deve accontentar di un misero punticino conquistato questa sera a Marassi al termine di una gara davvero bruttina: un pari che ridimensiona un po’ i sogni in grande di Gasperini, tradito anche dall’infortunio muscolare di Zapata sul finire del primo tempo. Tegola pesante: l’Atalanta ha perso l’unico attaccante che con la sua fisicità poteva scardinare il muro granitico del Genoa. E il sostituto di Duvan, Muriel, ha dimostrato ancora una volta di essere lontano anni luce dai livelli notevoli dell’anno scorso.

C’E’ SPORTIELLO IN PORTA: qualche novità da parte del Gasp rispetto al match di sabato con la Roma a cominciare dai pali dove gioca Sportiello e non Musso poi in difesa Demiral concede riposo a Toloi mentre in mezzo c’è Koopmeiners con Freuler e davanti Miranchuk e Malinovskyi a supporto di bomber Zapata. Nel Genoa di Shevchenko c’è Destro in attacco con Ekuban mentre in mezzo di affida all’esperienza di Badelj e Portanova.

POCHE EMOZIONI, ZAPATA VA K.O.: non c’è il pubblico delle grandi occasioni a Marassi ma sicuramente c’è una buona presenza di tifosi nerazzurri giunti da Bergamo per un match che inizia e al sesto la Dea è pericolosa, Sirigu respinge una conclusione di Zapata che era stato servito da Miranchuk; al tredici ancora Zapata che cerca di girarsi dal limite ma la palla va molto alta sopra la traversa. La squadra del Gasp comanda le operazioni ma non è precisa nelle sue azioni: Miranchuk al ventesimo è anticipato in angolo da un difensore mentre cercava di girarsi in area e alla mezz’ora ancora il russo apre per Koopmeiners ma il suo diagonale è un tiro cross che si spegne sul fondo. Nel finale ci sono problemi per Zapata, che accusa un dolorino all’inguine e chiede subito il cambio con Muriel pronto a prendere il suo posto a ridosso dell’inizio dei due minuti di recupero di un primo tempo piuttosto bruttino che va inevitabilmente in archivio con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, IL COPIONE NON CAMBIA: si riparte con un altro cambio nell’undici atalantino: dentro De Roon al posto di Freuler con la gara che riparte e al quarto Miranchuk scalda i guantoni a Sirigu con una conclusione da fuori che il portiere di casa respinge corto ma senza che Malinovskyi riesca a deviar poi a sua volta in rete. La partita continua però a non decollare e il Gasp si affida così a Pasalic ed Ilicic al ventesimo che prendono il posto di Miranchuk e Malinovskyi.

UN PUNTO E NIENTE PIU’: non si sblocca la gara, ma alla mezz’ora Demiral manda alto di testa da buona posizione un bel cross in area di Muriel; proprio il colombiano ci prova poi dalla distanza a dieci dalla fine. Si gioca il tutto per tutto il Gasp nel finale inserendo Piccoli in avanti al posto di Koopmeiners. Cambia davvero poco però da li alla fine di un match ormai segnato: quattro minuti di recupero dopo il novantesimo e il 2021 di Genoa ed Atalanta finisce con un pareggio. Per la Dea il girone di andata va in archivio con un quarto posto certo indipendentemente dai risultati delle gare di domani, trentotto punti (record dell’era Gasperini) ma anche con una frenata finale nelle ultime due partite che fa capire come i ragazzi del Gasp siano arrivati davvero con le pile scariche dopo essere andati a mille negli ultimi due mesi. Che le festività imminenti siano l’occasione per far il pieno di energie ed iniziare il nuovo anno con il piede giusto. A voi tutti, nel frattempo, tanti auguri (ovviamente nerazzurri)!

IL TABELLINO:

GENOA-ATALANTA 0-0

GENOA (3-5-2): Sirigu; Bani, Vasquez, Criscito (dal 23′ st Ghiglione); Biraschi, Sturaro (dal 42′ st Hernani), Badelj, Portanova (dal 42′ st Melegoni), Cambiaso; Destro (dal 26′ st), Ekuban – A disposizione: Serpe, Masiello, Sabelli, Galdames, Toure, Bianchi, Andrenacci, Semper – Allenatore: Shevchenko

ATALANTA (3-4-2-1): Sportiello; Djimsiti, Demiral, Palomino; Hateboer, Freuler, Koopmeiners (dal 39′ st Piccoli), Zappacosta; Malinovskyi (dal 20′ st Ilicic), Miranchuk (dal 20′ st Pasalic); Zapata – A disposizione: Lovato, Pezzella, Scalvini, De Roon, Pessina, Musso, Rossi – Allenatore: Gasperini

NOTE: spettatori: 7mila circa – Ammoniti: Sturaro, Freuler, Badelj – calci d’angolo: 8-3 per l’Atalanta – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




Serie A, i risultati dopo la 18a giornata

I RISULTATI:

Venerdì 17 dicembre

Lazio-Genoa 3-1: 36′ Pedro, 75′ Acerbi, 81′ Zaccagni, 86′ Melegoni
Salernitana-Inter 0-5:
11′ Perisic, 33′ Dumfries, 52′ Sanchez, 77′ Lautaro, 87′ Gagliardini

Sabato 18 dicembre 

Atalanta-Roma 1-4: 1′, 81′ Abraham, 27′ Zaniolo, 45’+1 aut. Cristante, 72′ Smalling
Bologna-Juventus 0-2:
6′ Morata, 69′ Cuadrado
Cagliari-Udinese 0-4:
4′ Makengo, 45′, 69′ Deulofeu, 50′ Molina

Domenica 12 dicembre

Fiorentina-Sassuolo 2-2: 32′ Scamacca, 37′ Frattesi, 51′ Vlahovic, 61′ Torreira
Spezia-Empoli 1-1:
50′ aut. Marchizza, 71′ aut. Nikolaou
Sampdoria-Venezia 1-1:
1′ Gabbiadini, 87′ Henry
Torino-Hellas Verona 1-0:
26′ Pobega
Milan-Napoli 0-1:
5′ Elmas

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 Inter 18 13 4 1 48 15 +33 43
2 SSC Napoli 18 12 3 3 35 13 +22 39
3 AC Milan 18 12 3 3 36 20 +16 39
4 Atalanta 18 11 4 3 38 24 +14 37
5 Roma 18 10 1 7 30 20 +10 31
6 Fiorentina 18 10 1 7 33 24 +9 31
7 Juventus 18 9 4 5 25 17 +8 31
8 Lazio 18 8 4 6 36 33 +3 28
9 Empoli 18 8 3 7 28 30 -2 27
10 Torino 18 7 4 7 23 18 +5 25
11 Sassuolo 18 6 6 6 30 28 +2 24
12 Bologna 18 7 3 8 24 31 -7 24
13 Verona 18 6 5 7 33 31 +2 23
14 Udinese 18 4 8 6 26 28 -2 20
15 Sampdoria 18 5 4 9 26 34 -8 19
16 Venezia 18 4 5 9 17 31 -14 17
17 Spezia 18 3 4 11 18 39 -21 13
18 Genoa 18 1 7 10 19 37 -18 10
19 Cagliari 18 1 7 10 17 38 -21 10
20 Salernitana 18 2 2 14 11 42 -31 8



Atalanta, pomeriggio da dimenticare: strapazzata dalla Roma, la Dea cade a Bergamo.

SERIE A, DICIOTTESIMA GIORNATA

ATALANTA-ROMA 1-4: POKER GIALLOROSSA, DEA NON PERVENUTA

Bergamo: il campionato ritrova la Roma che spezza il volo dell’Atalanta giocando forse la miglior partita stagionale e rivendica il pieno diritto di correre perlomeno per un posto Champions. La squadra del Gasp, che non perdeva dal 3 ottobre, si ferma a sei vittorie consecutive e ora vede il ritorno dei giallorossi a -6. Gli stessi punti che ora separano la Dea dalla vetta della classifica: forse per un po’ non si parlerà più di sogno scudetto per i nerazzurri in una settimana iniziata con le polemiche per la maglia con Skyline di Bergamo errata per il Christmas match ritirata poco prima dell’inizio della partita e culminata tra scossa di terremoto mattutina che ha colpito la Bergamasca (per fortuna senza danni) e l’uragano giallorosso che ha affondato la truppa del Gasp.

HATEBOER E PEZZELLA TITOLARI: Gasperini conferma quasi per intero la squadra che ha vinto Verona: uniche eccezioni Djimsiti (riposa Demiral), Freuler (per Koopmeiners) e Hateboer, che sulla fascia destra viene preferito a Zappacosta. Confermati Pezzella sulla sinistra e Ilicic e Pasalic a supporto di Zapata. Nessuna sorpresa da Mourinho: la linea a tre difensiva più affidabile con gli ex Mancini ed Ibanez in campo, Karsdorp e Vina sulle fasce, l’altro ex Cristante e Mkhitaryan con Veretout e davanti Zaniolo al fianco di Abraham.

DISASTRO IN AVVIO: il solito avvio choc dell’Atalanta, com’era già successo contro il Milan e più recentemente il Villarreal: sotto dopo meno di un minuto, con molti dubbi su come viene contrastata una combinazione fra Zaniolo e Abraham, ma anche il dubbio di un fallo su Djimsiti che interviene in modo troppo molle per spezzare il dialogo. De Roon e Toloi sono in ritardo per intervenire, ci prova Hateboer ma il suo tentativo di liberare crea solo un rimpallo che favorisce Abraham. La Dea prova a reagire e non va non lontana dal pareggio per due volte nel giro di un minuto tra il ventesimo e il ventunesimo con un gran tiro di Djimsiti e una girata di Zapata, su cui Rui Patricio, straordinario nel primo caso, difende bene la porta.

ZANIOLO RADDOPPIA, MURIEL (CON DEVIAZIONE) ACCORCIA: la Roma però ribatte colpo su colpo e poco prima della mezz’ora imbecca ancora la ripartenza vincente: Zaniolo detta la ripartenza con un colpo di tacco, Veretout la rifinisce restituendogli il pallone faccia alla porta e l’azzurro resiste al ritorno di Djimsiti, segnando il 2-0. Contro-reazione nerazzurra con Toloi, e Rui Patricio protegge benissimo il palo, ma Gasperini capisce che serve una scossa, anche tattica, e si gioca subito il tutto per tutto: fuori Djimsiti, dentro Muriel. Proprio il colombiano, a una manciata di secondi dall’intervallo, causa il 2-1, con la complicità di Cristante che spiazza Rui Patricio, deviando in porta la sua conclusione. La Dea rivede quindi la luce a ridosso del the caldo.

RIPRESA, PARI DI ZAPATA MA IL VAR DICE NO: in avvio di ripresa il Gas si gioca anche la carta Malinovskyi, al posto di Ilicic, e proprio l’ucraino sfiora il pareggio quasi subito, su punizione respinta da Rui Patricio. L’Atalanta continua ad avere il governo della partita in mano, schiaccia la Roma che però continua a difendersi con ordine e grande aggressività e si rende davvero pericolosa solo su calcio piazzato. Poi l’episodio che cambia la gara a metà del secondo tempo quando l’Atalanta su corner trova il pareggio, con colpo di testa di Zapata, ma Irrati annulla per fuorigioco di Palomino, che avrebbe ostacolato Cristante, trovandosi dunque in posizione attiva.

LA ROMA DILAGA NEL FINALE: un duro colpo per la Dea, quasi una scossa di adrenalina per la Roma, che trova poco dopo il 3-1 che ristabilisce il doppio vantaggio e chiude di fatto il match con Smalling che sfrutta benissimo una punizione di Veretout, scappando al controllo di Toloi, con Musso che sceglie di non uscire. Dieci minuti dopo ecco anche il poker giallorosso, a far calare definitivamente il sipario sul match è ancora Abraham su assist ancora di Veretout, dopo iniziativa di Shomurodov. Notte fonda per un’Atalanta che, pur recriminando per alcune decisioni arbitrali ha disputato un match ben al di sotto delle attese che la allontanano così dalla vetta della classifica e chiude in maniera decisamente amara il suo 2021 casalingo con una sonora sconfitta.

IL TABELLINO:

ATALANTA-ROMA 1-4 (primo tempo 1-2)

RETI: 1′ pt Abraham (R), 27′ pt Zaniolo (R), 46′ pt aut. Cristante (R), 27′ st Smalling (R), 37′ st Abraham (R)

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti (34′ pt Muriel); Hateboer (35′ st Zappacosta), De Roon, Freuler, Pezzella (34′ st Maehle); Pasalic (19′ st Miranchuk); Ilicic (46′ pt Malinovskyi), Zapata – A disposizione: Rossi, Sportiello, Koopmeiners, Malinovskiy, Demiral, Pessina, Lovato, Piccoli – Allenatore: Gasperini

ROMA (3-5-2): Rui Patricio; Mancini, Smalling, Ibañez; Karsdorp, Mkhitaryan (44′ st Calafiori), Cristante, Veretout (47′ st Kumbulla), Viña; Zaniolo (25′ st Shomurodov), Abraham – A disposizione: Boer, Fuzato, Villar, Pérez, Mayoral, Diawara, Bove, Darboe, Zalewski – Allenatore: Mourinho

ARBITRO: Irrati di Pistoia

NOTE: spettatori 17mila circa – ammoniti: De Roon (A); Zaniolo, Ibanez, Mancini (R) – recuperi: 3′ p.t. e 3′ s.t.




Le pagelle di Atalanta-Roma

ALL.: GASPERINI 5: ci capisce poco anche lui di questa partita dove le scelte in avvio non sono proprio convincenti, ma nemmeno quelle in corso d’opera. Alla fine contesta (anche giustamente) il gol del 2-2 non concesso dal Var, ma una squadra che ambisce a posizioni altissime non può continuare a subire gol in avvio di gara (ed in quel modo).

MUSSO 5: male male in occasione del terzo gol che (di fatto) chiude il match: Smalling lo anticipa senza problemi per la mancata uscita. Colpevole.

TOLOI 5: non ci siamo anche nel suo caso. Qualche scorribanda in avanti, ma poi dietro soffre parecchio.

PALOMINO 5.5: un po’ meglio rispetto ai compagni di reparto ma comunque insufficiente.

DJIMSITI 5.5: prova una conclusione da fuori che Rui Patricio gli manda in corner, ma dietro non è nemmeno lui convincente e viene sostituito addirittura dopo poco più di mezz’ora (MURIEL 5.5: trova il gol, fortunoso, che riapre il match a fine primo tempo ma nella ripresa sono più gli errori che le cose buone viste).

HATEBOER 5: qualche galoppata interessante e poco altro. Fumoso. (ZAPPACOSTA s.v.: entra a partita ormai compromessa).

FREULER 5.5: anche per lui una giornata con più ombre che lui. Ha bisogno di rifiatare.

DE ROON 5: prima parte nel suo ruolo, poi viene arretrato ma con “licenza” di avanzare. Risultati scarsini.

PEZZELLA 5.5: è sicuramente il minore dei colpevoli, ma oggi qualche passo indietro rispetto a Verona lo ha mostrato anche lui. (MAEHLE s.v.: ingiudicabile).

ILICIC 5.5: qualche numero dei suoi lo fa anche vedere, ma vincono senza dubbio i maggiori palloni persi in maniera piuttosto banale. (MALINOVSKYI 5: Gasp gli affida il compito di spaccar la partita, lui invece delude un po’ tutti).

PASALIC 5.5: anche per lui oggi una giornata sicuramente non indimenticabile. Poco in palla, si nota davvero raramente (MIRANCHUK 5.5: stavolta non gli riesce di esser nuovamente decisivo).

ZAPATA 5.5: probabilmente se fosse stato convalidato il gol del 2-2 parleremmo di tutt’altra valutazione, ma nel complesso perde la sfida con il collega di reparto Abraham sull’altra sponda.




Atalanta, reazione da grande: ribalta il Verona e si gode il secondo posto almeno fino a stasera

SERIE A, DICIASSETTESIMA GIORNATA

VERONA H.-ATALANTA 1-2: DEA IN RIMONTA, KOOP FIRMA IL SUCCESSO AL BENTEGODI

Verona: sesta vittoria di fila in campionato, sesta vittoria consecutiva in trasferta (è record!), dove si è presa venticinque dei suoi trentasette punti in classifica: l’Atalanta metabolizza anche soffrendo l’eliminazione dalla Champions e riprende la sua corsa verso le zone più nobili della classifica e il sogno scudetto, aspettando i risultati di Inter e Napoli: stasera potrebbe essere a meno tre punti dalla vetta, se non ancora più in su. Ma onore al Verona, che l’ha messa in grande difficoltà per mezz’ora e l’ha costretta ad una partita di sacrificio e resistenza fino alla fine: due ottime squadra che si sono affrontate senza mezzi termini in un match spettacolare.

GASP RISPOLVERA LO ZAR: abbastanza sorprendente la formazione della Dea con il Gasp che ne cambia ben sette rispetto a giovedì: spicca sopratutto la presenza in avanti di Miranchuk con Pasalic a supporto di Muriel che da così riposo inizialmente a Zapata mentre in mezzo c’è Koopmeiners per Freuler e Pezzella sulla fascia per Maehle. Nell’Hellas mister Tudor si affida davanti a Simeone e Crapari mentre in mezzo c’è con Ilic l’ex Tameze.

AVVIO TUTTO DEL VERONA: sono oltre milletrecento i tifosi al seguito dei nerazzurri al Bentegodi, sintomo di grande attaccamento alla squadra dopo la delusione europea di una Atalanta che ora punta alla riscossa in campionato in questo match che prende il via con il Verona in avanti nei primi minuti di gara: pressione alta e scambi veloci, già due volte nei pressi della porta difesa da Musso per gli uomini di Tudor. Poi l’Hellas fa sul serio con Simeone che riceve in area e si gira veloce, il tiro è centrale e preda del portiere nerazzurro.

SIMEONE LA SBLOCCA: ancora padroni di casa in avanti al diciannovesimo con Caprari che manda alto da ottima posizione, ma il gol il Verona lo trova al minuto ventidue: Simeone porta in vantaggio da posizione defilata i padroni di casa superando Musso in uscita che è sembrato non troppo sicuro nell’occasione.

MIRANCHUK TROVA IL PARI: il portiere argentino della Dea si riscatterà però più tardi alla mezz’ora su una conclusione (sempre di Simeone) su cui riesce a respingere la sfera con un ottimo intervento. Poi si sveglia la Dea e nel finale, prima Toloi recupera a metà campo serve Miranchuk che di tacco apre a Pasalic con il tiro del croato che prende in pieno il palo. Al trentasette ecco il pari atalantino: Miranchuk, ben servito da Pezzella, recupera la palla in area, sbilancia i difensori con due finte e batte Montipò. Nel finale della prima frazione si rivede il Verona con Ceccherini anticipato da Zappacosta a pochi passi dalla porta al tramonto di un primo tempo che si chiude senza recupero con le squadre ferme sull’1-1.

RIPRESA, TOLOI SALVA, KOOP LA RIBALTA: il secondo tempo si apre con l’innesto sulla fascia di Hateboer al posto di Zappacosta e l’Hellas che prova a partir forte: al sesto Toloi è decisivo con un suo intervento di testa sulla conclusione dell’ex Tameze. Al decimo si gioca due pezzi da novanta il Gasp con Ilicic e Zapata in campo al posto di Pasalic e Muriel. Il peso offensivo aggiunto in avanti spinge la Dea con maggior insistenza in avanti e i ragazzi del Gasp riescono a ribaltarla al diciottesimo: Zapata cerca il numero, viene anticipato da un difensore che rinvia la palla sui piedi di Koopmeiners che tira dal limite, il pallone entra in rete dopo la deviazione decisiva dell’ex Tameze; 2-1 per l’Atalanta!

BRIVIDO SIMEONE, HATE SFIORA IL TRIS: scorrono i minuti, il Gasp aggiunge un ulteriore correttivo alla sua squadra due minuti dopo la mezz’ora sostituendo un bravissimo (ma stanco) Miranchuck con l’ex di turno Pessina; a nove dalla fine pericolosissimo il Verona con una conclusione a giro dalla distanza di Simeone che esce fuori di un nulla. L’Atalanta risponde con un bolide dalla distanza di De Roon che finisce alle stelle; poco prima era entrato Palomino al posto di Pezzella che accusava qualche problemino. Nel finale, chance anche per Hateboer, ben servito da Zapata che però trova la grande parata di Montipò a salvare l’Hellas.

VITTORIA PESANTISSIMA: tre minuti di recupero e poi arrivano i titoli di coda per un’Atalanta che rialza subito la testa dopo la serata buia di coppa ed infila la sesta vittoria consecutiva in campionato, sesta consecutiva in trasferta (è record) e si issa in compagnia dell’Inter al secondo posto in attesa che si giochino le gare di questa sera. Ma il segnale dato da questi ragazzi a Verona è quello di una squadra che ha già voltato pagina e che continuerà a farci sognare!

IL TABELLINO:

VERONA H.-ATALANTA 1-2 (primo tempo 1-1)

RETI: 22′ Simeone, 37′ Miranchuk, 62′ Koopmeiners

VERONA (3-4-2-1): Montipò; Casale, Magnani (70′ Sutalo), Ceccherini (81′ Cancellieri); Faraoni, Tameze, Ilic (60′ Veloso), Lazovic; Caprari, Lasagna (60′ Bessa); Simeone – A disposizione: Pandur, Berardi, Barak, Cetin, Ruegg, Ragusa, Coppola – All.: Tudor

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Demiral, Djimsiti; Zappacosta (46′ Hateboer), De Roon, Koopmeiners, Pezzella (85′ Palomino); Pasalic (56′ Ilicic), Miranchuk (78′ Pessina); Muriel (56′ Zapata) – A disposizione: Rossi, Sportiello, Maehle, Freuler, Lovato, Piccoli – All.: Gasperini

ARBITRO: Sacchi

NOTE: spettatori: 18mila circa – ammoniti: Ceccherini, Zapata, Caprari – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 3′ s.t.




Dimenticare l’Europa e avvicinare la vetta: la doppia missione della Dea a Verona

VERONA, ORE 15

ZAPATA-SIMEONE, SFIDA A SUON DI GOL TRA BOMBER

Le scorie del nefasto giovedì europeo ancora nella testa, ma non c’è tempo per ripensare a ciò che è stato per l’Atalanta che oggi a Verona ha la grande chance di accorciare ulteriormente la classifica in vetta dopo il passo falso del Milan ad Udine ieri sera. La squadra del Gasp si trova di fronte un avversario di quelli tosti e determinati, sarà pertanto molto importante tener sempre la concentrazione al massimo evitando pericolosi cali di concentrazione contro un avversario che ha nel suo bomber Simeone il simbolo della rinascita dopo l’arrivo di Tudor sulla panchina scaligera al posto di Di Francesco. Dopo lo scivolone di Champions quindi, la grande occasione per ripartire e mettersi alle spalle il Villareal.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: qualche cambio in formazione è nella testa del mister Gasperini dopo la partita di giovedì, molto probabile Koopmeiners dal primo minuto in mezzo al posto di De Roon ed il ritorno sulla fascia di Zappacosta mentre davanti Ilicic e Zapata saranno supportati da Pasalic. Dietro probabile giochi Djimsiti e non Demiral.

LE PROBABILI FORMAZIONI

VERONA (3-4-2-1): Montipò; Ceccherini, Magnani, Casale; Faraoni, Tameze, Veloso, Lazovic; Barak, Caprari; Simeone – Allenatore: Tudor

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Palomino, Djimsiti; Zappacosta, Koopmeiners, Freuler, Maehle; Pasalic; Ilicic, Zapata – Allenatore: Gasperini




Serie A, i risultati dopo la 16a giornata

I RISULTATI:

Sabato 4 dicembre

Milan-Salernitana 2-0: 5′ Kessiè, 18′ Saelemaekers
Roma-Inter 0-3:
15′ Calhanoglu, 24′ Dzeko, 39′ Dumfries
Napoli-Atalanta 2-3:
7′ Malinovskyi, 40′ Zielinski, 48′ Mertens, 66′ Demiral, 71′ Freuler

Domenica 5 dicembre

Bologna-Fiorentina 2-3: 33′ Maleh, 42′ Barrow, 52′ Biraghi, 67′ rig. Vlahovic, 83′ Hickey
Spezia-Sassuolo 2-2:
35′ Manaj, 48′ Gyasi, 66′ 79′ Raspadori
Venezia-Hellas Verona 3-4:
12′ Ceccaroni, 19′ Crnigoj, 27′ Henry, 52′ aut. Henry, 65′ rig. Caprari, 67′, 85′ Simeone
Sampdoria-Lazio 1-3:
6′ Milinkovic-Savic, 17′, 37′ Immobile, 90′ Gabbiadini
Juventus-Genoa 2-0:
9′ Cuadrado, 82′ Dybala

Lunedì 6 dicembre

Empoli-Udinese 3-1: 22′ Deulofeu, 50′ Stojanovic, 59′ Bajrami, 78′ Pinamonti
Cagliari-Torino 1-1:
31′ aut. Carboni, 52′ Joao Pedro

LA CLASSIFICA:
# Squadra PG V P S GF GC DG Pts.
1 AC Milan 16 12 2 2 35 18 +17 38
2 Inter 16 11 4 1 39 15 +24 37
3 SSC Napoli 16 11 3 2 34 12 +22 36
4 Atalanta 16 10 4 2 35 19 +16 34
5 Juventus 16 8 3 5 22 16 +6 27
6 Fiorentina 16 9 0 7 27 22 +5 27
7 Roma 16 8 1 7 24 19 +5 25
8 Lazio 16 7 4 5 32 30 +2 25
9 Bologna 16 7 3 6 23 27 -4 24
10 Verona 16 6 5 5 32 28 +4 23
11 Empoli 16 7 2 7 26 29 -3 23
12 Sassuolo 16 5 5 6 26 25 +1 20
13 Torino 16 5 4 7 20 17 +3 19
14 Udinese 16 3 7 6 21 27 -6 16
15 Sampdoria 16 4 3 9 22 32 -10 15
16 Venezia 16 4 3 9 15 29 -14 15
17 Spezia 16 3 3 10 17 36 -19 12
18 Cagliari 16 1 7 8 17 30 -13 10
19 Genoa 16 1 7 8 17 31 -14 10
20 Salernitana 16 2 2 12 11 33 -22 8