In campionato ritorna la controfigura dell’Atalanta: sconfitta dal Sassuolo, la Dea scivola all’ottavo posto

SERIE A, TRENTADUESIMA GIORNATA

SASSUOLO-ATALANTA 2-1: LA DECIDE LA DOPPIETTA DI TRAORE’

Reggio Emilia: l’Atalanta di campionato si è squagliata: l’Europa le toglie uomini ed energie, fisiche e mentali, e il Sassuolo, che ritrova la qualità di Lopez e Berardi e ha una grande conferma da Traoré (ora a sette gol in campionato), cancella la sconfitta con la Lazio ritrovando il meglio del suo gioco: l’Europa per la squadra di Dionisi molto probabilmente ormai è troppo lontana, ma si allontana pericolosamente anche per la squadra di Gasperini, tanto più dopo le vittorie di oggi di Lazio e Fiorentina e in attesa della gara della Roma. Nel 2022 la Dea ha fatto 13 punti in 12 partite, la peggior striscia nell’era del tecnico nerazzurro.

TORNA TOLOI, DAVANTI C’E’ L’EX BOGA: con un inevitabile occhio alla sfida di ritorno di il Lipsia di giovedì, il Gasp opta per diverse rotazioni a cominciare dal portiere con Sportiello che manda ai box Musso per questo match e Toloi che torna dopo l’infortunio in difesa con Demiral e Scalvini. Senza De Roon e Freuler in mezzo ecco Pasalic e Pessina mentre davanti c’è Duvan Zapata insieme all’ex Boga e Miranchuk. Nel Sassuolo, mister Dionisi punta su Scamacca davanti con Raspadori alle sue spalle mentre Traorè e Berardi agiranno da esterni.

SPORTIELLO-CONSIGLI SUBUTO SUGLI SCUDI: cielo limpido e sole che splende al Mapei all’ingresso delle squadre in campo, c’è anche un nutrito gruppo di tifosi della Dea giunti in Emilia a sostener i ragazzi del Gasp in questo match che comincia e subito Sportiello è sugli con un bel colpo di reni a deviare la conclusione di Lopez in corner. Poi all’undicesimo tocca all’altro portiere, Consigli, volare sulla conclusione di Pasalic con la palla che poi tocca la traversa.

TRAORE’ PORTA AVANTI IL SASSUOLO: la partita è vivace, al diciassette Traoré ci prova di sinistro in area, il tiro viene deviato e rischia di beffare Sportiello, che respinge con i piedi, poi Zapata in profondità sulla sinistra fa partire un cross per Miranchuk, il cui piattone da pochi passi finisce fuori. Poi il Sassuolo spinge di più e al ventidue gol annullato a Berardi per fuorigioco dopo un contropiede dei neroverdi che salva la Dea; i nerazzurri però si arrendono due minuti dopo quando con un ontropiede micidiale su un calcio d’angolo battuto dai nerazzurri, Kyriakopoulos crossa per Traoré che controlla di petto e conclude in rete.

PASALIC SFIORA IL PARI: un paio di minuti dopo il gol subito rischia ancora grosso la squadra del Gasp quando Kyriakopoulos apre per Chiriches che colpisce di testa, Sportiello salva e devia sulla traversa la sfera. Poi si rivede anche l’Atalanta al trentotto con un cross di Hateboer, sponda di Pezzella, Pasalic calcia da ottima posizione ma manda alto. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude dopo un minuto di recupero e con il Sassuolo avanti di un gol.

RIPRESA, DENTRO ZAPPACOSTA E KOOP: la ripresa si apre subito con gli ingressi di Zappacosta e Koopmeiners al posto di Hateboer e Miranchuk con la gara che riparte con due grandi occasioni, una per parte: prima Sportiello è super in uscita all’ottavo su Traorè, poi Boga un minuto dopo prova la conclusione a giro ma trova la deviazione in corner di un avversario.

TRAORE’ FA BIS E CHIUDE IL MATCH: al tredicesimo altri cambi per il Gasp che inserisce Muriel e Palomino per Boga e Toloi. Poi al sedicesimo il Sassuolo riparte e raddoppia: Traoré riceve sulla trequarti da Maxime Lopez, punta Demiral rientrando verso il destro e segna la doppietta personale che mette il sigillo sulla partita: 2-0, per la Dea c’è davvero poco da fare.

MURIEL SEGNA NEL FINALE MA NON BASTA: la Dea prova subito a reagire, al ventiquattro destro potente di Muriel, ma Consigli mette in angolo, poi però Sportiello si supera nuovamente su Scamacca lanciato a rete. Ad un quarto d’ora dalla fine dentro Malinovskyi al posto di Pasalic ma è il Sassuolo a sfiorar ancora il gol con un palo clamoroso colpito da Defrel al trentacinquesimo. Nel finale ci prova Zappacosta a due dal novantesimo poi, a pochi secondi dalla fine del recupero Muriel segna il gol della bandiera dopo un clamoroso pasticcio difensivo del Sassuolo. Ma non basta, vince con merito la squadra di Dionisi, l’Atalanta probabilmente più opaca della stagione si ferma ancora in campionato e vede allontanarsi ulteriormente il treno per una prossima avventura in Europa che giovedì proverà invece a proseguire con la sfida di ritorno al Lipsia: sperando in un atteggiamento ben diverso da quello visto oggi.

IL TABELLINO:

SASSUOLO-ATALANTA 2-1 (primo tempo 1-0)

RETI: 23’ p.t. Traorè (S), 15’ s.t. Traorè (S), 45′ + 3′ s.t. Muriel (A)   

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Chiriches, Ayhan, Kyriakopoulos (31’ s.t. Ferrari); Lopez, Henrique (1’ s.t. Magnanelli); Berardi (25’ s.t. Defrel), Raspadori, Traorè (25’ s.t. Rogerio); Scamacca (31’ s.t. Tressoldi) – All.: Dionisi

ATALANTA (3-4-1-2): Sportiello; Toloi (11’ s.t. Palomino), Demiral, Scalvini; Hateboer (1’ s.t. Zappacosta), Pessina, Pasalic (31’ s.t. Malinovskyi), Pezzella; Boga (11’ s.t. Muriel); Miranchuk (1’ s.t. Koopmeiners), Zapata – All.: Gasperini

ARBITRO: Sacchi di Macerata

NOTE: gara di andata: Atalanta-Sassuolo 2-1 – ammoniti: 38’ p.t. Henrique (S), 17’ s.t. Muldur (S), 45’ + 1’ s.t. Zappacosta (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 1′ p.t. e 3′ s.t.




L’aria del Mapei per rincorrere l’Europa: dai Atalanta, con lo spirito giusto anche in campionato!

REGGIO EMILIA, ORE 15

L’EX BOGA GUIDA L’ASSALTO AI NEROVERDI

Dopo la splendida serata di Europa League a Lipsia per l’Atalanta è già tempo di campionato questo pomeriggio dove i nerazzurri proveranno a riprendere la corsa anche in serie A nella difficile sfida al sorprendente Sassuolo che ha già fatto diverse vittime illustri in questa stagione. Partita delicata per la Dea che a centrocampo sarà orfana di De Roon e Freuler contro un avversario rognoso ma con i ragazzi del Gasp che dovranno esser determinati a cercare una vittoria che potrebbe rilanciarli nella corsa ad un posto in Europa, sperando che i bei ricordi delle partite disputate al Mapei Stadium possano essere uno stimolo in più.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: mister Gasperini recupera Toloi ma è molto difficile che lo faccia partire dal primo minuto. In difesa, considerando anche l’assenza di Djimsiti, ci saranno Scalvini, Demiral e Palomino. A centrocampo, Maehle e Pezzella si muoveranno sulle fasce, mentre nel mezzo ci saranno Pessina e Pasalic con l’ex Boga in attacco con Muriel e Malinovskyi.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

SASSUOLO (4-2-3-1): Consigli; Muldur, Ayhan, Ferrari, Kyriakopoulos; Maxime Lopez, Matheus Henrique; Berardi, Raspadori, Traorè; Scamacca – All.: Dionisi

ATALANTA (3-4-3): Musso; Scalvini, Demiral, Palomino; Maehle, Pessina, Pasalic, Pezzella; Malinovskyi, Muriel, Boga – All.: Gasperini




Lipsia- Atalanta, parola al fan tedesco: “Match equilibrato, ma la Dea ha più esperienza”

Altro giro, altra corsa europea in salsa tedesca: dopo il Leverkusen agli ottavi, ai quarti la Dea ha pescato il Lipsia, club molto simile sotto certi aspetti all’Atalanta e anch’essa in lotta per un posto in Champions in Bundesliga.

Tra aneddoti e curiosità, scopriamo insieme pregi e difetti del Lipsia attraverso gli occhi e le parole della fanpage Rb.Leizpig.Region.

Lipsia-Atalanta, parola al fan tedesco

Come valuti il sorteggio? Sei triste, sollevato, preoccupato o motivato?

Guarda, non ho nessuna regione per essere triste o preoccupato perché Lipsia è una grande squadra, forte, e personalmente penso che in questa fase finale non ci siano squadre deboli, anzi.

Come dico sempre: “Nella vita se vuoi il meglio, devi vincere contro i migliori”, quindi sono soddisfatto dal sorteggio“.

Che cosa pensano imedia tedeschi dell’Atalanta?

Sinceramente pensano che non sia l’Atalanta delle passate stagioni, o come quella schiacchiasassi del 2019/2020. Pensano che a causa della vostra situazione in campionato, voi dobbiate vincere l’EL per qualificarvi la prossima stagione, quindi abbiate più pressione di noi. Un obbiettivo ambizioso, ma non impossibile, certamente“.

Negli ultimi anni Atalanta e Lipsia sono state considerate come “gemelle” per via del loro gioco, crescita e mentalità. Pensi che sia vero?

Senza dubbio Atalanta e Lipsia sono cresciute di pari passo. L’Atalanta l’anno scorso è stata la squadra più divertente da vedere in Champions, così coe lo era stato il Lipsia. Entrambe hanno molte cose in comune, come hai detto, perché sono cresciute esponenzialmente giorno dopo giorno, ma penso che ci siano delle differenze“.

Quindi quali pensano che siano le differenze? Quali sono i vostri punti di forza e vostre debolezze?

Sicuramente per quanto riguarda i nostri piunti di forza, troviamo il gioco, la mentalità portata da Tedesco, che sta funzionando! Nkunku al momento è il nostro vero crack, il più pericoloso davanti.

Non sottovaluterei la difesa però: 30 gol concessi, e siamo la terza miglior difesa in Bundesliga.

Per quanto riguarda le debolezze, sicuramente paghiamo gli errori individuali. Molti gol avversari sono arrivati a causa di errori dei singoli in mezzo al campo o in difesa“.

Cosa ti aspetti di vedere nei 180 minuti?

Mi aspetto molto da entrambe. Non sarà facile per entrambe e mi aspetto una bella lotta in ogni parte del campo. Penso che l’Atalanta abbia acquisito maggiore esperienza e potrebbe essere un vantaggio. Non vedo l’ora di assistere a questa lotta!“.

Un pronostico

Non sono bravo coi pronostici, ma ti posso dire cosa vorrei vedere. Spero che Tedesco e i ragazzi possano quantomeno dimostrare il loro valore, possano dimostrare quanto sono bravi, aldilà del risultato“.




Un film già visto: l’Atalanta gioca bene ma non punge, il Napoli si. Sconfitta 3-1, la Dea ora è settima.

SERIE A, TRENTUNESIMA GIORNATA

ATALANTA-NAPOLI 1-3: DEA SCIUPONA, DE ROON NON BASTA

Bergamo: esser belli non basta, nel calcio serve anche cinicità. E l’Atalanta lo sa bene: da macchina da gol negli ultimi anni la squadra del Gasp conferma anche contro il Napoli la tendenza inversa a non riuscir ad andare a segno. Così un Napoli ordinato e nemmeno troppo trascendentale si porta a casa la posta in palio e aggancia per ora il Milan in classifica mentre i nerazzurri del Gasp scivolano al settimo posto e rischiano seriamente di non staccare un pass per le prossime coppe Europee se l’andazzo non cambierà in questo finale di stagione.

DEMIRAL OUT, C’E’ SCALVINI: mister Gasperini, che non ha Toloi, rinuncia per motivi precauzionali anche a Demiral dopo il provino del mattino: il turco aveva subito una contusione alla coscia nella rifinitura di ieri e il tecnico ha preferito non rischiarlo, anche in previsione della gara di giovedì a Lipsia. Dunque dentro Scalvini assieme a Palomino e Djimsiti. Nessuna sorpresa a centrocampo e sulle fasce, mentre davanti, assieme a Malinovskyi, c’è Muriel e non Boga. Nel Napoli è praticamente annunciato l’impiego di Zanoli sulla destra e di Juan Jesus accanto a Koulibaly, mentre non ha alternative in attacco Spalletti e dunque il tridente è quello previsto, con Politano, Insigne e Mertens.

BUON INIZIO MA IL NAPOLI SEGNA SU RIGORE: il match inizia e per dieci minuti il Napoli non esce dalla sua metà campo, ma la pressione anche furiosa dell’Atalanta, approfittando di un approccio un po’ morbido del Napoli, produce all’ottavo solo un colpo di testa di Malinovskyi, su cui Ospina è bravo a coprire il suo palo. Tre minuti dopo però, praticamente alla prima sortita, il Napoli trova il vantaggio: Zanoli ha massima libertà di inserimento per trovare in verticale Mertens, su cui Musso, che probabilmente parte con un attimo di ritardo, interviene precipitosamente in uscita. L’arbitro Di Bello viene richiamato al Var per concedere il rigore poi trasformato da Insigne per l’1-0.

FREULER SFIORA IL PARI, POLITANO RADDOPPIA: la reazione dell’Atalanta è immediata, ma purtroppo poco concreta: la ricerca dell’area con il fraseggio corto viene sempre spezzata in qualche modo dal Napoli e l’unico ad avere una chance pulita è Freuler, il cui radente è allargato troppo. Il Napoli dimostra ancora furbizia e pragmatismo nello sfruttare una punizione guadagnata da Lobotka, che fa mezzo campo in incursione centrale e viene fermato da Palomino a venti metri dalla porta. Nonostante tutto il tempo di organizzare le coperture, l’Atalanta si fa sorprendere da una furbata di Insigne, che pesca il taglio centrale di Politano che firma il 2-0 con una girata di sinistro. E nel finale, ancora un’indecisione di Palomino regala a Koulibaly un tiro su cui è bravo Musso a coprire la porta; si va all’intervallo dopo due di recupero con la Dea sotto di due gol.

RIPRESA, DE ROON RIAPRE LA GARA: la ripresa si apre con gli ingressi di Boga per Hateboer e Miranchuk per Malinovskyi e con la solita supremazia territoriale dell’Atalanta, ma soluzioni sempre faticose, anche perché il Napoli difende compatto, lascia pochi spazi e linee di passaggio sempre sporche. Dopo due mezze chance per il neo entrato Boga (un colpo di testa fuori su cross di Djimsiti e un sinistro altissimo), l’Atalanta trova il gol della speranza nell’unica occasione in cui i suoi uomini hanno abbastanza libertà per agire con lucidità: Miranchuk per un cross di sinistro morbido che scavalca Koulibaly, De Roon per saltare di testa e infilare all’incrocio.

OSPINA NEGA IL PARI A BOGA, ELMAS CHIUDE I CONTI: proprio nel momento in cui l’Atalanta dovrebbe prendere coraggio, è come se lo perdesse quando Djimsiti, cadendo a terra, si infortuna a una spalla e Gasperini è costretto a metter Maehle, che ha un impatto sulla partita molto negativo e gli ospiti rischiano solo in occasione di un nuovo tiro di De Roon da fuori che sfiora la doppietta. La mazzata sulle ultime speranze nerazzurre, arriva ad una decina di minuti dal termine quando Ospina che devia un destro potente, ma centrale, di Boga. Nel proseguio dell’azione, Koulibaly avvia la ripartenza di Lozano sulla destra, che è in vantaggio su Zappacosta in rincorsa e trova lo scarico giusto su Elmas, che arriva a sinistra per il 3-1 che di fatto chiude la gara.

DEA SETTIMA, EUROPA SEMPRE PIU’ A RISCHIO: le mosse della disperazione del Gasp sono gli ingressi di Pasalic e Cisse per Freuler e Muriel ma ormai la partita è chiusa e la Dea può solo che rammaricarsi per essersi ancora una volta dimostrata incapace di saper concretizzare al meglio la mole di gioco prodotta. E così, purtroppo non si va molto lontano: il settimo posto attuale in classifica parla chiaro; con questo andazzo il prossimo anno in Europa non ci si va più. Ora però pensiamo all’Europa che giovedì ci attende in quel di Lipsia: in terra tedesca servirà ben altra Atalanta per poter sperare di tener aperto il discorso-qualificazione.

IL TABELLINO:

RETI: 14′ p.t. Insigne (N), 37′ p.t. Politano (N), 13′ s.t. De Roon (A), 36′ s.t. Elmas (N)

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Djimsiti (19′ st Maehle), Scalvini, Palomino; Hateboer (1′ st Boga), De Roon, Freuler (38′ st Pasalic), Zappacosta; Koopmeiners, Malinovskyi (1′ st Miranchuk); Muriel (38′ st Cissè). A disposizione: Sportiello, Pezzella, Pessina, Demiral, Mihaila, De Nipoti. Allenatore: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Zanoli, Jesus, Koulibaly, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski (25′ st Fabian Ruiz); Politano (14′ st Elmas), Mertens (43′ st Malcuit), Insigne (25′ st Lozano). A disposizione: Marfella, Idasiak, Ghoulam, Tuanzebe, Demme, Ambrosino. Allenatore: Spalletti

ARBITRO: Di Bello di Brindisi

NOTE: gara di andata: Napoli-Atalanta 2-3 – ammoniti: Palomino, De Roon (A); Juan Jesus, Ospina, Lozano, Anguissa (N) – espulsi: nessuno – recuperi: 2′ p.t. e 5′ s.t.




Fame d’Europa e rincorsa scudetto: Atalanta-Napoli, novanta minuti per non perdere il passo

BERGAMO, ORE 15

SI RIVEDE ZAPATA, CONVOCATO E IN PANCHINA

Non un match per deboli di cuore: l’Atalanta che si tutta nel rush finale di questa stagione tra campionato ed impegni europei se la vede questo pomeriggio con il Napoli secondo in classifica allo stadium. La caccia a punti importanti per non perdere i rispettivi treni per Europa e scudetto è la base principale per garantire al match spettacolo ed emozioni tra due squadre che solitamente badano poco ai convenevoli e pensano ad attaccare e segnare il più possibile. Per la Dea un test importante alla vigilia dell’impegno in Germania di Europa League giovedì sera contro il Lipsia: prima però, testa al campionato per cercare punti importanti per potersi garantire una nuova stagione nelle coppe anche l’anno prossimo, indipendentemente da come finirà l’attuale cammino Europeo della Dea.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: la bella notizia della convocazione di Zapata non deve tuttavia far nascere grandi illusioni: nella gara odierna difficilmente il colombiano sarà impiegato dall’inizio ma è un segnale importante per un giocatore fondamentale nella squadra del Gasp. Il tecnico oggi dovrebbe optar per la miglior formazione possibile con davanti Boga e Malinovskyi con Koopmeiners alle loro spalle mentre dietro scelte obbligate con Djimsiti, Demiral e Palomino. Sulle fasce agiranno probabilmente Hateboer e Zappacosta.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Djimsiti, Demiral, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta; Koopmeiners; Malinovskyi, Boga – All.: Gasperini

NAPOLI (4-3-3): Ospina; Zanoli, Koulibaly, Juan Jesus, Mario Rui; Anguissa, Lobotka, Zielinski; Politano, Mertens, L. Insigne – Allenatore: Spalletti

ARBITRO: Di Bello di Brindisi




Da una squadra di rifugiati al primo gol in A all’esordio: la favola di Cissè, entra e fa vincere l’Atalanta a Bologna!

SERIE A, TRENTESIMA GIORNATA

BOLOGNA-ATALANTA 0-1: TRE PUNTI PESANTISSIMI PER LA DEA

Bologna: giocava con una squadra di rifugiati: lì l’ha pescato l’Atalanta, poi gli è bastato meno di un mese dal suo debutto con la Primavera nerazzurra e solo tre partite di campionato giocate per convincere Gasperini. È del 18enne guineano Moustapha Cissé, oggi all’esordio assoluto in Serie A (in campo mezz’ora al posto di Muriel), la rete che permette all’Atalanta di sbancare Bologna nel finale (0-1) e agganciare la Roma al quinto posto in classifica e tornare alla vittoria lontano da Bergamo dopo due sconfitte consecutive.

SCALVINI TITOLARE: qualche cambio prevedibile da parte del Gasp rispetto a giovedì in coppa, considerando anche gli infortuni di Boga e Malinovskyi che hanno complicato tutto quanto: davanti Muriel sarà assistito da Koop e Pessina mentre sulle fasce tocca a Pezzella sostituire lo squalificato Zappacosta. In difesa riposa Palomino con Scalvini titolare con Demiral e Djimsiti. Nel Bologna, Sinisa Mihajlovic si affida davanti ad Arnautovic e l’ex Orsolini mentre Medel guida la difesa con De Silverstri in mezzo sulla fascia con Hickey.

LA DEA FA LA PARTITA: non c’è certo il pubblico delle grandi occasioni al Dall’Ara questa sera ma spicca il nutrito gruppo di sostenitori nerazzurri giunti da Bergamo in questo match che inizia con l’Atalanta subito in pressione sui padroni di casa per cercar di creare sin da subito azioni pericolose: al quarto d’ora Muriel apre per Pessina il cui tiro è murato da Theate. Ancora Dea al ventitre con Hateboer, il cui tiro è smorzato da un difensore che va alto di poco.

SCALVINI-PALO, POI MUSSO SALVA TUTTO: alla mezz’ora occasionissima per i nerazzurri con un palo clamoroso colpito da Scalvini sulla sponda di testa di Djimsiti in occasione di un corner con l’Atalanta che va ad un nulla dal vantaggio. Ma ad un minuto dall’intervallo è il Bologna ad andar ad un passo dall’1-0 dopo una brutta palla persa da Freuler che avvia la ripartenza ospite con Orsolini che riceve un passaggio smarcante in area, si accentra e poi tira a girare, ma Musso in tuffo è bravissimo e devia la palla in corner. Con questi due lampi nel finale va in archivio poco dopo con tre minuti di recupero un primo tempo che si chiude con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, ARNAUTOVIC SI DIVORA IL VANTAGGIO: subito due cambi da parte del Gasp in avvio di ripresa che butta nella mischia Palomino e Mihaila al posto di Scalvini e Pessina con la ripresa che prende il via con il Bologna che sciupa un’altra occasione enorme al quarto quando Arnautovic scappa via sul filo del fuorigioco e si ritrova a tu per tu con Musso ma manda clamorosamente fuori in diagonale. Al settimo problema muscolare per uno dei guardalinee, il gioco si ferma per un paio di minuti ma poi è costretto a darsi il cambio con il quarto uomo che lo deve sostituire.

KOOP VICINO AL GOL: al sedicesimo bella azione di Hateboer che conclude in diagonale in area con la sfera che esce sul fondo. Poi il Gasp cambia ancora facendo esordire il baby-Cisse della primavera che in attacco rileva un esausto Muriel. Al ventesimo Dea ad un passo dal vantaggio con una gran bordata di Koopmeiners da fuori che finisce fuori di un nulla; rovesciamento di fronte e Orsolini conclude al volo dal limite dell’area e Musso manda in corner con un bel colpo di reni. Al ventiquattro altro cambio offensivo per la Dea con Pasalic che entra in campo al posto di Freuler e una decina di minuti dopo anche Maehle entra nel finale al posto di Pezzella.

FAVOLA CISSE’, SEGNA E FA VINCERE LA DEA: partita che serve perdere di ritmo col passare dei minuti ma, all’improvviso, al trentasei la Dea trova il break vincente: proprio il baby Cissè, sul primo pallone giocato al suo esordio in serie A segna il gol del vantaggio sul perfetto assist di Pasalic e fa 1-0 per l’Atalanta! Il Bologna prova subito a rispondere e al quarantaquattresimo Medel fa venir i brividi ai tifosi nerazzurri con una conclusione in area da ottima posizione che finisce sull’esterno della rete proprio a ridosso degli otto minuti di recupero concessi in cui è più la Dea a sfiorare il raddoppio, tant’è che a Pasalic viene annullato il 2-0 per fuorigioco di Cissè ad inizio azione, piuttosto che il Bologna che non riesce più a rendersi pericolo. Vince la squadra del Gasp, che ritrova i tre punti in classifica dopo due sconfitte consecutive e resta incollata alla Roma in classifica al quinto posto, pur con una partita in meno. Ora godiamoci questa sosta con i nerazzurri che ci arrivano con un sorriso grande così!

IL TABELLINO:

BOLOGNA-ATALANTA 0-1 (primo tempo 0-0)

RETI: 37’ s.t. Cisse (A)

BOLOGNA (3-4-2-1): Skorupski; Soumaoro, Medel (50’ st Dijks), Theate, De Silvestri (42’ st Kasius), Schouten, Hickey (42’ st Vignato); Orsolini, Soriano (50’ st Falcinelli); Arnautovic – A disposizione: Bardi, Molla, Binks, Viola, Aebischer – Allenatore: Mihajlovic

ATALANTA (3-5-2): Musso; Scalvini (1’ st Palomino), Demiral, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler (25’ st Pasalic), Koopmeiners, Pezzella (35’ st Maelhe); Pessina (1’ st Mihaila), Muriel (20’ st Cisse) – A disposizione: Sportiello, Rossi, De Nipoti – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Maresca di Napoli

NOTE: gara di andata: Atalanta-Bologna 0-0 – spettatori 10mila circa – ammoniti: Demiral (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 3′ p.t. – 9′ s.t.




Un’Atalanta spuntata (ma fiduciosa) sfida il Bologna questa sera al Dall’Ara

BOLOGNA, ORE 20.45

ANCORA EMERGENZA, C’E’ SOLO MURIEL LA DAVANTI

Ritmo e carattere da Europa anche in campionato: con questo imperativo l’Atalanta prova a darsi una scossa in campionato dopo il cammino decisamente sottotono di questo girone di ritorno, nonostante ancora una volta le tante assenze condizionino le scelte del mister. Al Dall’Ara contro il Bologna questa sera i nerazzurri proveranno a ritrovare la vittoria contro un avversario rognoso ed insidioso in una sfida che si preannuncia tutt’altro che semplice per Muriel e compagni che se vorranno restare nel gruppo delle squadre in lotta per un posto in Europa la prossima stagione dovranno cercare di portar a casa l’intera posta in palio, magari proprio con quel carattere e determinazione visti giovedì a Leverkusen.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: ancora una volta la Dea, quella bendata, volta le spalle in campionato ai nerazzurri con il Gasp che perde Boga e Malinovskyi e Toloi per infortunio oltre a Zappacosta per squalifica: così il vero rebus è davanti dove con Muriel dovrebbe giocare Pasalic e dietro ai due c’è Pessina mentre Maehle dovrebbe sostituire l’esterno squalificato.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

BOLOGNA (3-4-1-2): Skorupski; Soumaoro, Medel, Theate; De Silvestri, Schouten, Svanberg, Hickey; Soriano; Orsolini, Arnautovic – Allenatore: Mihajlovic

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Djimsiti, Demiral, Palomino; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Maehle; Pessina; Pasalic, Muriel – Allenatore: Gasperini

ARBITRO: Maresca di Napoli