Arriva la Salernitana, per l’Atalanta (l’ennesima) occasione per risalire sul treno per l’Europa

BERGAMO, ORE 20.45

ZAPATA GUIDA L’ASSALTO AI CAMPANI DI NICOLA

La davanti il treno per l’Europa che continua a rilento la sua marcia verso il capolinea di fine campionato offre un’altra ghiotta opportunità all’Atalanta del Gasp di tornare a bordo dopo questo girone di ritorno da incubi per i nerazzurri che questa sera attendono allo Stadium la Salernitana di Nicola che arriva da tre vittorie consecutive e con l’entusiasmo alle stelle per esser incredibilmente rientrata in corsa per la salvezza dopo un campionato a dir poco travagliato. Una trappola molto pericolosa da non sottovalutare per Zapata e compagni che cercano tre punti che consentirebbe alla Dea il sorpasso alla Fiorentina al settimo posto. Ma per riuscirci la Dea dovrà tenere altissima la concentrazione dietro e concretizzare al massimo sotto porta.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: per un Koopmeiners che recupera ed è convocato, c’è un Toloi che non ce la fa nuovamente ed è out per la sfida ai campani. Il Gasp deve così far i conti con le solite assenze last-minute: spazio ancora a Scalvini quindi in difesa con Demiral e Palomino mentre davanti con Muriel e Zapata stavolta dovrebbe toccare a Pasalic e non Pessina.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Scalvini, Demiral, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta; Pasalic; Muriel, Zapata – All.: Gasperini

SALERNITANA (3-5-2): Sepe; Gyomber, Fazio, Ranieri; Mazzocchi, Ederson, Bohinen, Coulibaly, Ruggeri: Djuric, Bonazzoli – All.: Nicola




Vede il baratro e si rialza: ma questa Atalanta è più orgoglio che testa. Folle 4-4 con il Toro.

SERIE A, IL RECUPERO DELLA VENTESIMA GIORNATA

ATALANTA-TORINO 4-4: QUATTRO GOL PER TEMPO, EMOZIONI E UN PUNTO CHE SERVE A POCO

Bergamo: c’è stato da divertirsi, e pure tanto. Atalanta e Torino si sfidano a viso aperto nel recupero della ventesima giornata: finisce 4-4 in un festival di gol, emozioni e rigori. Ben quattro i rigori fischiati da Abisso e tutti realizzati: doppiette di Lukic e di Muriel dal dischetto. In gol anche Sanabria, De Roon, Pasalic e l’autogol di Freuler del momentaneo 2-4 per i granata. L’Atalanta, che sperava nella vittoria per piazzar il sorpasso a Fiorentina e Lazio in classifica, strappa invece un punticino nel finale che comunque la mantiene in corsa, pur tra mille rammarichi.

PESSINA TORNA TITOLARE: il Gasp conferma buona parte della squadra corsara a Venezia cambiando però l’incaricato ad ispirare i due colombiani davanti che è Pessina e non Pasalic mentre sulle fasce confermati Hateboer e Zappacosta con dietro Scalvini ancora titolare. Nel Toro, mister Juric recupera Bremer in extremis puntando in avanti su Sanabria.

TORO SUBITO AVANTI CON SANABRIA: non c’è il pienone, ma è un buon colpo d’occhio quello dello Stadium all’ingresso in campo delle squadre con il match che prende il via e per la Dea è subito in salita al terzo quando Praet si libera in maniera legale di Djimsiti ed offre a Sanabria il facile pallone che porta avanti la squadra di Juric.

MURIEL-DE ROON RIBATONE-DEA: l’Atalanta cerca subito la scossa ma sono ancora gli ospiti pericolosi al nono sempre con Praet che mette in movimento Singo ma Palomino chiude bene. Poi la Dea trova il pari alla prima fiammata con Zappacosta che viene atterrato da Rodriguez in area e l’arbitro indica senza dubbi il dischetto: Muriel dagli undici metri non sbaglia e fa 1-1. Buon momento per i nerazzurri che vanno in gol pochi minuti dopo con Hateboer che però è pizzicato in fuorigioco; ma il raddoppio è nell’area ed arriva al ventitre con De Roon che, sugli sviluppi di un corner, calcia al volo in porta e fulmina Milinkovic firmando il 2-1.

LUKIC FA 2-2 DAL DISCHETTO: i nerazzurri spingono ancora sulle ali dell’entusiasmo ed a tre dalla mezz’ora c’è il cross di Zappacosta per Hateboer, che da terra sfiora il tris. Poi al trentasei la Dea si complica la vita in uscita, Djimsiti perde palla e Freuler ferma Sanabria con le cattive e anche stavolta il direttore di gara indica il dischetto, stavolta per gli ospiti; dagli undici metri Lukic non sbaglia e firma il pari granata per un primo tempo che si chiuderà pochi minuti dopo senza ulteriori emozioni (ed un minuto di recupero) con le squadre sul 2-2.

RIPRESA, IL TORO SCAPPA SU RIGORE E AUTOGOL: dopo l’intervallo il Gasp inserisce subito Toloi in campo al posto di un non certo impeccabile Djimsiti con la ripresa che inizia così dopo tre minuti, con Bremer che salva alla disperata su Zapata. La serata scorre sul binario dell’equilibrio, si aspetta una giocata di livello superiore per sbloccarla. Arriva dopo diciassette minuti quando Praet firma la terza invenzione della serata, servendo una palla fantastica per Pobega che viene steso da Toloi con un colpo sulla caviglia sinistra. E’ il terzo rigore: dal dischetto ci va ancora Lukic e realizza la doppietta dal dischetto il sorpasso granata. Quattro minuti dopo il Toro cala il poker, favorito da un autogol di Freuler che devia nella propria porta il tiro-cross di Sanabria.

ORGOGLIO E CAMBI, LA DEA TROVA IL PARI: partita finita? Per nulla. Perché al tre dopo la mezz’ora e l’Atalanta accorcia con il neo entrato Pasalic, infilatosi in progressione tra Lukic e Zima. Subito dopo Abisso ricorre al Var per assegnare il quarto rigore della serata per fallo di mano di Zima su Malinovskyi: e al quaranta Muriel dal dischetto firma il 4-4 finale di una partita talmente folle quanto comunque divertente che però non fa sorridere la Dea come avrebbe voluto: missione-sorpasso a Lazio e Fiorentina fallita, per trovare un posto in Europa serve decisamente di più.

IL TABELLINO:

ATALANTA-TORINO 4-4 (primo tempo 2-2)

RETI: 4′ pt Sanabria (T), 17′ pt Muriel (A, su rig.), 23′ pt De Roon (A), 36′ pt Lukic (T, su rig.), 18′ st Lukic (T, su rig.), 22′ st aut. Freuler (T), 33′ st Pasalic (A), 39′ st Muriel (A, su rig.)

ATALANTA (3-4-1-2) Musso; Scalvini (23′ st Demiral), Palomino, Djmsiti (1′ st Toloi); Hateboer, De Roon, Freuler (23′ st Pasalic), Zappacosta; Pessina (23′ st Boga); Zapata (33′ st Malinovsky), Muriel – A disposizione: Sassi, Sportiello, Mihaila, Cittadini, Miranchuk – Allenatore: Gasperini

TORINO (3-4-2-1) Milinkovic; Zima (39′ st Djidji), Bremer Rodriguez; Singo, Ricci, Lukic, Aina; Praet (40′ st Seck), Pjaca (31′ pt Brekalo); Sanabria (40′ st Pellegri) – A disposizione: Berisha, Gemello, Pobega, Belotti, Ansaldi, Vojvoda, Linetty, Buongiorno – Allenatore: Juric

ARBITRO: Abisso di Palermo

NOTE: gara di andata: Torino-Atalanta 1-2 – spettatori: 11mila circa – ammoniti: Zima (T), Freuler e Pasalic (A) – recuperi: 1′ p.t., 5′ s.t.




Una corrida che vale una fetta di Europa: dai Atalanta, prendi il Toro per le corna!

BERGAMO, ORE 20.15

ZAPATA-MURIEL PER L’ASSALTO AI GRANATA

Vietato sbagliare: dopo aver rialzato la testa in quel di Venezia, l’Atalanta prova a dar seguito a quanto di buono fatto sabato in laguna per proseguire la rincorsa ad un posto in Europa. Si recupera oggi la sfida contro il Toro di Juric che fu rinviata per decisione della Asl per i numerosi casi-Covid tra i granata ad inizio gennaio e la Dea si trova di fronte ad un avversario complicato e rognoso reduce da un periodo decisamente positivo dove i granata hanno ottenuto punti e risultati importanti. Per questo sarà molto importante per la Dea cercar di giocare una partita intelligente e senza fretta per provare a strappar altri punti preziosi per la sua classifica.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: nonostante i recuperi di Toloi e Malinovskyi, il Gasp non sembra intenzionato ad impiegarli dall’inizio contro i granata mentre le conferme dovrebbero arrivar in attacco con Muriel e Zapata assistiti alle spalle da Pasalic. Dietro tocca ancora a Scalvini con Demiral che tornerebbe titolare al centro della difesa.

LE PROBABILI FORMAZIONI

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Scalvini, Demiral, Palomino; Hateboer; De Roon, Freuler, Zappacosta; Pasalic; Zapata, Muriel – All.: Gasperini

TORINO (3-4-2-1): Milinkovic-Savic; Zima, Bremer, Rodriguez; Singo, Lukic, Ricci, Vojvoda; Seck, Pjaca; Sanabria – All.: Juric




Lampi di Atalanta dalla Laguna: la Dea cala il tris al Venezia e ritorna a sorridere

SERIE A, TRENTAQUATTRESIMA GIORNATA

VENEZIA-ATALANTA 1-3: PASALIC, DUVAN E MURIEL AFFONDANO I LAGUNARI

Venezia: l’Atalanta ritrova la vittoria dopo tre sconfitte di fila e sbanca il Penzo di Venezia grazie ai gol dei suoi tre attaccanti: Pasalic, Zapata e Muriel mentre per i Lagunari a nulla serve il gol nel finale di Crnigoj se non per la statistica. La squadra di Gasperini ritrova quindi la vittoria e può continuare a correre per un posto in Europa mentre per il Venezia, sempre più nei guai, e all’ottava sconfitta di fila, la salvezza si allontana.

MURIEL-ZAPATA IN AVANTI: mister Gasperini propone davanti il duo Muriel-Zapata con Pasalic alle spalle dei due mentre dietro riposa Demiral e gioca ancora Scalvini con Palomino e Djimsiti mentre in mezzo torna Freuler dopo l’infortunio; nei lagunari mister Zanetti punta su Henry davanti e tra i pali continua l’emergenza con ancora il finlandese Maempaa tra i pali mentre è solo panchina per l’ex Caldara.

HENRY SEGNA, IL VAR ANNULLA: c’è anche un folto gruppo di tifosi nerazzurri al Penzo a sostenere una Dea che vuol provare ad uscire dal periodo negativo tra campionato ed Europa in questo match che prende il via e con Djimsiti che al terzo va subito vicino al gol con un diagonale su assist di Muriel che finisce sul fondo, poi al quinti il Venezia segna con Henry ma in evidente posizione di fuorigioco ad inizio azione che non sfugge al Var e la panchina nerazzurra tira un sospiro di sollievo.

PALO E TRAVERSA PER LA DEA: al tredicesimo la Dea torna pericolosissima quando  Palomino riceve in area sugli sviluppi di una punizione ed il pallone carambola davanti alla porta del Venezia e finisce sul palo. Al ventidue altro legno per l’Atalanta che non è neppure fortunata ultimamente: Hateboer liberato da Freuler conclude ma il suo tiro è deviato da Ceccaroni sulla traversa e poi in angolo sui cui sviluppi un colpo di testa di Zapata finisce di poco fuori.

SUPERMARIO LA SBLOCCA PRIMA DELL’INTERVALLO: il Venezia si rivede a quattro minuti dalla mezz’ora con un tiro di Aramu da buona posizione, che però è debole e decentrato. Il match sembra perdere di intensità sul finale di prima frazione e, invece, a uno dall’inizio dei due di recupero Muriel scarta tre difensori del Venezia, poi il suo tiro è deviato da un difensore sulla traversa ma, sul rimbalzo in campo, il più lesto è Pasalic che mette in rete a porta praticamente vuota; 1-0 per i nerazzurri che sbloccano così il match proprio ad un soffio dall’intervallo.

RIPRESA, PRONTI, VIA E ZAPATA FA 2-0!: nessun cambio durante il riposo e il match riprende così con i medesimi ventidue della prima frazione ma con una Atalanta che è subito letale grazie ad un gran numero di Muriel, che salta il diretto marcatore al limite dell’area ed offre un pallone facile facile per Duvan Zapata che mette dentro il 2-0 per i ragazzi del Gasp dopo nemmeno un minuto e mezzo di questo secondo tempo.

MURIEL FIRMA IL TRIS NERAZZURRO: al settimo il Venezia si fa di nuovo vedere con Okereke il cui tiro teso dalla fascia chiama all’intervento coi guantoni Musso; poi al tredicesimo arriva il terzo legno della giornata per la Dea con Muriel servito bene al limite del fuorigioco, tira di prima, ed il suo diagonale è perfetto ma finisce sul palo. Il colombiano avrà però modo di rifarsi cinque minuti dopo quando Zappacosta dal fondo crossa perfettamente proprio per il numero nove nerazzurro che da solo davanti alla porta appoggia di testa in rete il 3-0 per l’Atalanta.

L’ORA DEI CAMBI: forte di tre gol di vantaggio, il Gasp a quel punto cambia con Scalvini e Freuler che lasciano il campo a Demiral e Koopmeiners mentre il Venezia non vuole comunque arrendersi ed al ventidue centra un palo clamoroso con Henry con Musso e Demiral che rischiano la frittata scontrandosi nell’andare alla ricerca del pallone da recuperare. Alla mezz’ora è anche il turno di Boga e Pessina con Zapata e Pasalic che lasciano il terreno di gioco.

CRNIGOJ ACCORCIA: il Venezia comunque non molla e a dieci dalla fine trova il gol che accorcia le distanze con Crnigoj complice anche una leggerezza della difesa nerazzurra ed il giocatore veneto ne approfitta e batte Musso per il punto dell’1-3. Il Gasp prova a rimettere ordine inserendo nel finale anche Cissè al posto di uno stanchissimo Muriel.

BENTORNATA VITTORIA!: nel finale i padroni di casa non hanno però più fiato sufficiente per poter impensierire i nerazzurri che portano cosi a compimento senza ulteriori pericoli la loro missione: dopo quattro di recupero il fischio finale sancisce il ritorno alla vittoria di un’Atalanta che ritrova i tre punti in campionato, ed anche una bella iniezione di fiducia dopo un periodo non certo facile. Per ora basta questo, alla classifica inizieremo a guardare se con il Toro nel recupero di mercoledì si proseguirà su questa strada.

IL TABELLINO:

VENEZIA-ATALANTA 1-3 (primo tempo 0-1)

RETI: 43’ pt Pasalic (A), 2’ st Zapata (A), 18’ st Muriel (A), 35’ st Crnigoj (V)

VENEZIA (4-3-3): Maenpaa; Mateju, Svoboda, Ceccaroni, Ullmann; Busio (dal 16’st Crnigoj), Ampadu, Cuiscance (dal 30’st Peretz); Aramu, Henry (dal 29’st Nsamé), Okereke (dal 16’st Johnsen) – All.: Zanetti

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Djimsiti, Scalvini (dal 18’st Demiral), Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler (dal 18’st Koopmeiners), Zappacosta; Pasalic (dal 31’st Pessina), Muriel (dal 45’st Cissé); Zapata (dal 31’st Boga) – All.: Gasperini

ARBITRO: Forneau 

AMMONITI: 3’st Scalvini (A), 12’st Zapata (A), 25’st Djimsiti (A)

NOTE: gara di andata: Atalanta-Venezia 4-0 – spettatori: 9mila circa – ammoniti: Scalvini (A), Zapata (A) e Djimsiti (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.




In Laguna, ma non per affondare: l’Atalanta cerca a Venezia la scossa per ripartire

VENEZIA, ORE 15

TORNA PASALIC CHE ALL’ANDATA FECE TRIS AI LAGUNARI

Delusione si, ma occorre anche saper ripartire: tre sconfitte di fila in campionato l’Atalanta non le vedeva da un pezzo, la zona Europa si è allontanata e il morale dei ragazzi del Gasp non è certamente dei migliori. Nel momento più difficile degli ultimi anni, la Dea prova a scrollarsi di dosso la paura cercando di ritornare alla vittoria nell’anticipo di questo pomeriggio a Venezia: anche i lagunari di Zanetti sono in un periodo davvero complicato della loro stagione dopo aver subito sette sconfitte consecutive e la squadra è ora ancorata con Salernitana e Genoa al gruppone delle ultime in classifica. Due squadre che attraversano un momento molto complicato della loro stagione ma in cerca entrambe della possibile svolta. Oggi però alla Dea servirà praticità e badar al sodo perchè tre punti oggi potrebbero dar un senso a questo finale di stagione davvero complicato.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: privo di Maehle, Malinovskyi, Pezzella e Toloi il Gasp ha scelte quasi obbligate: in difesa fiducia a Scalvini che sin qui ha fatto molto bene mentre davanti potrebbe toccare a Pasalic con Koopmeiners dare supporto a bomber Zapata con Hateboer e Zappacosta sulle fasce.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

VENEZIA (4-3-3): Maenpaa; Mateju, Caldara, Ceccaroni, Ullmann; Cuisance, Ampadu, Busio; Johnsen, Henry, Aramu – All.: Zanetti

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Scalvini, Demiral, Palomino; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta; Pasalic, Koopmeiners; Zapata – All.: Gasperini




Così è davvero triste: sconfitta anche dal Verona, l’Atalanta non riesce più a rialzarsi.

SERIE A, TRENTATREESIMA GIORNATA

ATALANTA-VERONA H. 1-2: LA DEA SCIVOLA SEMPRE PIU’ GIU’

Bergamo: poteva essere tanto, sarà con ogni probabilità niente. Parliamo della stagione dell’Atalanta, che dopo aver salutato l’Europa League perde anche 2-1 in casa contro il Verona, allontanandosi dalla zona Europa. La squadra di Gasperini, oltre che un po’ involuta sul piano tecnico, sembra anche un po’ scarica emotivamente dopo aver visto sfumare tutti gli obiettivi stagionali. Ottimo invece il Verona: poteva uscire con la testa dal campionato non avendo più grandi obiettivi, ma continua a giocare grandi match.

BOGA E MALI DAL 1′: il Gasp ripropone Scalvini dall’inizio in difesa insieme a Palomino e Demiral mentre in mezzo è Koopmeiners a sostituire l’infortunato Freuler con davanti Zapata assistito da Malinovskyi e Boga. Nel Verona, l’unica punta di Tudor è Simeone che però è assistito dietro dal rientrante Barak e Caprari.

PARTE LA DEA, POI DUE LEGNI HELLAS: discreta cornice di pubblico allo Stadium in questa serata di Pasquetta con il match che prende il via ed al quinto la Dea è subito insidiosa con una bella combinazione tra Zapata e Malinovskyi con l’ucraino che si ritrova davanti a Montipò che però si supera sulla sua conclusione e gli nega il gol. La Dea parte bene ed al quarto d’ora è ancora pericolosa: Zapata fa sponda ancora per Malinovskyi, ma il suo tiro al volo va fuori. Dal ventesimo però esce il Verona, che è pericolosissimo quando Lazovic serve Faraoni che al volo prende il palo a Musso battuto; un minuto dopo è la traversa a salvare l’Atalanta quando Caprari calcia la punizione dal limite che scheggia la traversa e esce sul fondo.

DUE LEGNI OSPITI POI CECCHERINI LA SBLOCCA: a ridosso della mezz’ora Gunter viene graziato dall’arbitro per una trattenuta su Zapata, era già ammonito, sarebbe stato cartellino rosso; qualche minuti più tardi e Malinovskyi si fa male durante un contrasto di gioco ed è costretto ad uscire con Miranchuk che gli da il cambio. Dea che si fa vedere nel finale di prima frazione, Koopmeiners appoggia di testa per Zapata, che di prima gira verso la porta, tiro fuori di poco. Poi, nel secondo dei tre di recupero concessi, ecco la doccia fredda: Ceccherini mette in rete di testa da solo un pallonetto di Simeone; gol inizialmente annullato per fuorigioco, poi assegnato dopo il controllo al Var. L’Atalanta avrebbe subito la chance del pari, prima Miranchuk da fuori e poi Zapata tirano verso la porta ma i difensori scaligeri mettono in calcio d’angolo prima del fischio del direttore di gara che manda tutti al riposo.

RIPRESA, KOOP SBAGLIA PORTA, 2-0 OSPITE: la ripresa si apre con una conclusione di Miranchuk in diagonale che si spegne ampiamente sul fondo, poi il Verona riprende a metter in difficoltà la Dea e al nono trova il raddoppio, con anche un po’ di fortuna quando Ilic entra in area con estrema facilità, conclude centrando Musso che ribatte addosso a Koopmeiners che butta la palla involontariamente nella propria rete. Notte fonda per la Dea, 2-0 per gli ospiti.

PALO DI LASAGNA, POI SCALVINI LA RIAPRE: tre cambi a quel punto per il Gasp che inserisce Pezzella, Djimsiti e Muriel al posto di Hateboer, Demiral e Boga nel tentativo di scuotere la sua Atalanta che sembra davvero non esserci più. Al ventunesimo Palomino di testa mette nell’angolino ma c’è Montipò ancora che salva l’Hellas che potrebbe una decina di minuti dopo chiudere i conti quando Lasagna centra in pieno il palo dopo una veloce ripartenza. Invece è la squadra del Gasp a tornar un po’ a sorpresa in panchina sull’azione successiva: Scalvini mette di testa in rete un cross di Zappacosta siglando così il suo primo gol in serie A.

DEA IN CADUTA LIBERA: nel finale, proprio Scalvini lascia il posto a Pasalic a pochi minuti dalla fine con la Dea che prova il vano assedio finale che culmina con una conclusione di Zapata a pochi secondi dal triplice fischio del direttore di gara. Terza sconfitta consecutiva in campionato per una Atalanta sempre più lontana dalle posizioni che contano e sempre più lontana parente di quella bella squadra che ci ha fatto divertire in questi anni. Momento difficile per i nerazzurri, il più buio dell’era Gasperini apparso anche lui in evidente difficoltà come mai si era visto dal suo insediamento sulla panchina di una Dea con il morale sotto i tacchetti.

IL TABELLINO:

ATALANTA-VERONA H. 1-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 47′ p.t. Ceccherini (V), 10′ s.t. aut. Koopmeiners (A), 37′ s.t. Scalvini (A)

ATALANTA (3-4-2-1): Musso, Scalvini (41′ s.t. Pasalic), Demiral (11′ s.t. Djimsiti), Palomino, Hateboer (11′ s.t. Pezzella), de Roon, Koopmeiners, Zappacosta, Malinovskyi (34′ p.t. Miranchuk), Boga (11′ s.t. Muriel), Zapata – All.: Gasperini

VERONA (3-4-1-2): Montipò, Casale, Gunter (31′ p.t. Sutalo), Ceccherini (26′ s.t. Veloso), Faraoni, Tameze, Ilic, Lazovic (32′ s.t. Depaoli), Barak, Caprari (32′ s.t. Hongla), Simeone (32′ s.t. Lasagna) – All.: Tudor

ARBITRO: Piccinini di Forlì

NOTE: gara di andata: Verona H.-Atalanta 1-2 – ammoniti: 9′ p.t. Gunter (V), 21′ p.t. Casale (V), 25′ p.t. Palomino (A), 30′ p.t. Malinovskyi (A), 12′ s.t. Koopmeiners (A), 24′ s.t. Ceccherini (V) – recuperi: 3′ p.t. e 4′ s.t.




Niente impresa, ma grazie lo stesso Atalanta. Vince il Lipsia, la Dea saluta l’Europa.

EUROPA LEAGUE, RITORNO QUARTI DI FINALE

ATALANTA-LIPSIA 0-2: DOPPIETTA DI NKUKU PER I TEDESCHI

Bergamo: non c’è spazio per i sogni: l’Atalanta è fuori anche dall’Europa League, come dalla Coppa Italia, come dalla corsa per uno dei primi quattro posti in campionato. Dopo averla disputata per tre anni di seguito, l’anno prossimo non giocherà in Champions League, che poteva sperare ancora di agganciare solo vincendo questo trofeo. Ma in semifinale ci va il Lipsia con due gol di Nkunku e una vittoria assolutamente legittima. Sotto gli occhi del socio americano dei Percassi, Steve Pagliuca, e con gli applausi finali di uno stadio comunque meraviglioso, un’altra caduta al Gewiss, l’ennesima, qui dove la Dea ha compromesso buona parte della stagione.

MALI E BOGA A SUPPORTO DI DUVAN: il Gasp alla fine arretra De Roon in difesa e in mezzo ritrova Freuler e fa giocare Koopmeiners mentre davanti ecco bomber Zapata con Boga e Malinovskyi alle sue spalle mentre sulle fasce giocano Hateboer e Zappacosta. Nel Lipsia, mister Tedesco davanti si affida ancora a Andre Silva con Dani Olmo e Nkunku a sostegno mentre in mezzo c’è Angelino con Henrichs sulle fasce.

GRAN PUBBLICO A SPINGERE LA DEA: c’è il pienone allo Stadium questa sera ed è stupendo il colpo d’occhio all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia con tutto lo stadio ad incitare una Dea che al quinto si fa vedere con Zappacosta pericoloso sulla sinistra: riceve da Malinovskyi e calcia da buona posizione in area, ma Gulacsi blocca. Il Lispia si vede al quarto d’ora con André Silva, ma il suo tiro finisce in curva.

NKUNKU SBLOCCA IL MATCH: tre minuti dopo però i tedeschi passano:  Nkunku è ottimamente servito da Lainer e calcia di prima con il suo destro manda la palla a toccare il palo e finir dentro. L’Atalanta da quel momento ci prova ma senza molta convinzione sotto porta: alla mezz’ora conclusione di Koopmeiners dal limite ma fuori misura; poi l’olandese ci riprova un minuto dopo ma il suo sinistro a botta sicura in area viene respinto da Gulacsi. A due dall’intervallo Hateboer apre per Boga che mette in mezzo, ma non trova nessuno e la difesa del Lipsia chiude in corner senza problemi. Ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude così con gli ospiti avanti e con l’Atalanta che deve far di più nella ripresa se vuol provare a passar il turno.

RIPRESA, RIGORE PER LA DEA? IL VAR DICE NO: si riparte senza cambi dopo il riposo con l’Atalanta che al quinto reclama per un possibile fallo di mano in area di Dani Olmo in occasione di una punizione dal limite calciata da Malinovskyi, l’arbitro viene richiamato al Var e decide che il tocco di mano non è volontario tra le proteste dei nerazzurri. Poco dopo è il turno di Muriel che entra in campo al posto di Malinovskyi.

CI PROVANO HATE E ZAPATA: l’Atalanta ci prova, al diciassette Hateboer ha la palla buona su cross di Zappacosta ma manda alto da due passi. Al ventesimo dentro anche Miranchuk e Scalvini al posto di Boga e Demiral per provare a cambiar qualcosa sia dietro che in avanti dove i nerazzurri devono a tutti i costi trovar un gol per continuare rimettere tutto in gioco. Poi si rivede il Lipsia, ancora pericoloso con Nkunku in area sulla sinistra, Musso devia e la palla colpisce l’esterno della rete. Alla mezz’ora ancora Atalanta, Zapata di testa, ma colpisce debolmente, Gulacsi blocca.

PASSANO LORO, LA DEA FUORI TRA GLI APPLAUSI: nel finale a nove dalla fine Muriel batte un corner, Zapata ci prova ancora di testa, ma non trova la porta. Poi il Lipsia trova il break che chiude i giochi a quattro dalla fine quando Nkunku viene atterrato in area da Musso e l’arbitro indica il dischetto: lo stesso attaccante va sul dischetto e firma la personale doppietta. Il Gasp inserisce nel finale anche Pasalic per Freuler e per una Dea che non trova il gol della bandiera nemmeno nel recupero extra-large di sette minuti in cui i nerazzurri non hanno più le forze fisiche e mentali per provarci. Finisce quindi 2-0, in semifinale va il Lispia mentre la Dea saluta l’Europa ed ora proverà in campionato a far si che questo sia solo un arrivederci e non un addio in vista della prossima stagione.

IL TABELLINO:

ATALANTA-LIPSIA 0-2 (primo tempo 0-1)

RETI: 18′ p.t. e 42′ s.t. Nkunku

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; De Roon, Demiral (25’st Scalvini), Palomino; Hateboer, Koopmeiners, Freuler (43’st Pasalic), Zappacosta; Malinovskyi (13’st Muriel), Boga (25’st Miranchuk); Zapata – A disp: Sportiello, Rossi, Djimsiti, Cittadini, Pezzella, Mihaila, Pessina – All.: Gasperini

LIPSIA (3-4-1-2): Gulacsi; Simakan, Orban, Gvardiol (35’st Poulsen); Henrichs (28’st Klostermann), Laimer (28’st Adams), Kampl (35’st Halstenberg), Angelino; Dani Olmo; Nkunku, André Silva (18’st Szoboszlai) – A disp: : Tschauner, Martinez, Forsberg, Mukiele, Raebiger, Novoa – All.: Tedesco

ARBITRO: Mateu Lahoz (Spagna)

NOTE: gara di andata: Lipsia-Atalanta 1-1 – spettatori: 17mila circa – ammoniti: Zapata, Freuler, Demiral, Koopmeiners, Hateboer (A); Henrichs, Orban, Simakan (L) – recuperi: 0′ p.t., 7′ s.t.