Mercato Atalanta, il recap settimanale

Non è ancora iniziato ufficialmente il calciomercato, ma come sappiamo non dorme mai e questa settimana anche in casa Atalanta si sono susseguite diverse voci di giocatori in entrata ed uscita. Al momento è certo il tesoretto di circa 20 milioni per la cessione di Del Prato, Colpani e Bettella.

Proviamo a fare un recap ordinato della situazione che ricordiamo essere soltanto parziale e del tutto in di venire.

PORTE GIREVOLI- Appurato che Musso non partirà per via del suo valore e della fiducia confermata da parte della società, sul tavolo rimangono molto calde le questioni Gollini e Carnesecchi.

Per il primo che non è stato riscattato dal Tottenham, sicuramente il futuro sarà altrove. Torino, Napoli e Fiorentina ci stanno pensando, ed è soprattutto qust’ultima ad aver avanzato uno scambio con Kouamè, ma resta da decidere il prezzo dei cartellini da parte di entrambe le società.

Il giovane e talentuso portiere della Cremonese piace molto alla Lazio e a Sarri che gli ha promesso la titolarità, ma l’Atalanta giustamente non vuole privarsi così facilmente del possibile erede di Musso e chiede minimo 15 milioni.

Al momento la Lazio però arriva fino a 10, ma non è da escludere che nei prossimo giorni si possa arrivare a un compromesso (12 più bonus o simili).

DIFESA WORK IN PROGRESS- Per il reparto difensivo, gli unici certi della permanenza sono Scalvini, Toloi e Palomino, autoore di una magistrale stagione. Lovato torna dal prestiti al Cagliari, sarà sicuramente valutato da Gasperini, ma anche in questo caso il mercato chiama: la Fiorentina, infatti avrebbe chiesto informazioni sul classe 2000 nel caso partissero Igor o Milenkovic.

Al momento però non è in atto nessuna trattativa. Per quanto riguarda Demiral, non è più così scontato il suo riscatto: la Juve infatti chiede 20 milioni che aggiunti ai 3 già versati per il prestito appaiono cospicui e quindi la società riflette.

Al momento sono due le opzioni: o rimane con il placet di Gasperini che potrebbe far di lui il perno della difesa la prossima stagione, oppure non appena si farà avanti qualche squadra pronta ad offrire 30 milioni, la Dea lo riscatterà subito, bissando così l’operazione Romero con un’altra plusvalenza.

Sul mercato si segue Lucumì, già entrato nei radar la scorsa stagione, difensore colombiano del Genk che chiede 5 milioni. Fattibile, ma al momento si aspettano ulteriori disposizioni.

ALI DA CAMBIARE- Sulle fasce quacosa potrebbe cambiare: Zappacosta al momento è l’unico certo di rimanere, mentre per gli altri la cessione non è esclusa.

Hateboer non sembra più convincere, ma al momento non è arrivata nessuna offerta, quindi probabilmente rimarrà un altro anno. Maehle non piace a Gasperini per via della sua poca duttilità e abnegazione tattica, ma sa che privarsene così non sarebbe saggio, quindi al momento è in fase di valutazione.

Pezzella farà ritorno dopo il prestito al Parma: al suo posto potrebbe tirnare di moda il nome di Lazzari dalla Lazio, ma non si esclude un richiamo dei vari Ruggeri e Zortea, protaginisti della salvezza della Salernitana.

ATTACCO IN STANDBY- In attacco è probabile che avvenga quella rivoluzione tanto chiamata da Gasperini. Zapata, Malinovsky, Pasalic e Boga sono certi della permanenza, ma per gli altri si prospetat un’estate calda.

Partiamo dall’uomo più spettegolato: Muriel. Rimane concreto l’interesse della Juve che dopo la partenza di Dybala, Bernardeschi e probabilmente il non riscatto di Morata, cerca una seconda punta di qualità o comunque un vice Vlahovic. Il costo di 15 miloni non spaventa i bianconeri, così come l’ingaggio sarebbe perfetto, ma prima di affondare il colpo, la Juve deve districare la sua matassa in attacco.

Come possibile sostituto è spuntato il nome del Cholito Simeone, e visto l’approdo del nuovo d.s Tony D’Amico, la trattativa non pare più così ardua, ma l’Hellas non chiede sconti e per meno di 20 non si siede nemmeno a parlare al tavolo.

Miranchuk e Mihaila non hanno convinto e nel caso arrivassero offerte si valuterebbero, ma al momento almeno sul russo l’impressione è che si voglia renderlo più duttile al nuovo gioco del Gasp.

E Ilicic? Lo sloveno nei 10 minuti giocati contro l’Empoli nell’ultima giornata di campioato ha dimostrati di avere ancor ai colpi del campione, e per questo motivo la società sarebbe intenzionata a non privarsene.

C’è da dire che al momento non ci sono offerte per lui, quindi recuperarlo psicologicamente e poi atleticamente sarebbe forse ll vero colpo di mercato della Dea.

Il Profesor però sa che dovrà sgomitare per ottenere la titolarità e proprio su questo punto starebbero facendi leva Cremonese e Monza, neopromosse che vorrebbero affidare le chiavi del gioco e della creatività al genio sloveno per ben figuare in Serie A la prossima stagione.




Vincere (e sperare): l’Atalanta aspetta l’Empoli e prova a prendersi un posto in Conference League

BERGAMO, ORE 20.45

LA CONVOCAZIONE DI ILICIC E’ LA NOTIZIA PIU’ BELLA

Fare il proprio dovere, e potrebbe anche non bastare: l’Atalanta chiude una stagione di alti e bassi con l’ultimo appuntamento di campionato in casa contro l’Empoli di Andreazzoli. Per i ragazzi del Gasp, che sperano ancora in un piazzamento europeo (c’è ancora un posto in Conference League da assegnare) serve la vittoria contro i toscani o comunque un risultato migliore di quello della Fiorentina che attende al Franchi la Juventus. Solo in questo modo la Dea (in svantaggio negli scontri diretti con la Viola) può sperare di acciuffare il sesto pass europeo consecutivo che rappresenterebbe un vero e proprio record. Non sono molte le speranze, ma il popolo nerazzurro è pronto a salutare questa sera la squadra al termine di questa stagione e dedicare anche il giusto tributo a Josip Ilicic: convocato per la gara contro i toscani dopo mesi di assenza e che potrebbe anche essere impiegato nel corso del match. Prepariamoci quindi ad una serata che, comunque vada, ci regalerà emozioni.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: per l’ultima gara stagionale il Gasp deve far a meno di Muriel infortunato e Malinovskyi squalificato. Unica soluzione in attacco disponibile è quindi Duvan Zapata che sarà affiancato da Boga inversione centravanti con Pasalic a supporto dei due. Dietro probabile ritorno per Scalvini dal primo minuto con De Roon che torna in mezzo con Freuler. In panchina anche Ilicic, probabile uno spezzone di gara anche per lui (sopratutto se il risultato sarà già acquisito).

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Scalvini, Palomino, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta; Pasalic; Zapata, Boga – Allenatore: Gasperini

EMPOLI (4-3-1-2): Vicario; Stojanovic, Romagnoli, Luperto, Parisi; Zurkowski, Asllani, Bandinelli; Bajrami; Cutrone, La Mantia – Allenatore: Andreazzoli




L’Atalanta dura solo un tempo: il Milan vince 2-0 e allontana la Dea dall’Europa

SERIE A, TRENTASETTESIMA GIORNATA

MILAN-ATALANTA 2-0: LEAO E THEO PIEGANO LA DEA

Milano: il traguardo lo vede solo il Milan. I rossoneri piegano 2-0 una discreta Atalanta con le reti nella ripresa di Leao e Theo Hernandez ed ora vedono mai così vicina la conquista dello scudetto mentre i sogni europei della Dea ora sono appesi più che altro ai risultati di chi sta davanti, con la Roma che venerdì prossimo giocherà con il Toro e la Viola che affronterà la Samp domani sera e la Juve nell’ultima. Discreta comunque la prova dei nerazzurri che, dopo un buon primo tempo, cedono nella ripresa ai rossoneri il cui primo gol era probabilmente da annullare per un fallo subito da Pessina a inizio azione.

GASP RISPOLVERA PESSINA: con un paio di mosse abbastanza sorprendenti, mister Gasperini tiene in panchina il recuperato Zapata e lancia il solo Muriel unica punta con il colombiano supportato da Pasalic e (a sorpresa) da Pessina mentre dietro arretra De Roon in difesa con Djimsiti e Palomino (e non Demiral). Nel Milan mister Pioli punta davanti su Giroud e Leao con Krunic e Saelemaekers con Hernandez sulla fascia e Tomori a guidar la difesa.

AVVIO LENTO: c’è il pienone a San Siro per una sfida dove entrambe le squadre si giocano tantissimo con circa duemila supporter nerazzurri giunti a sostenere la Dea in questa difficilissima trasferta milanese che prende il via con i padroni di casa che gestiscono le operazioni e i nerazzurri attenti ed ordinati a non compiere errori fatali.

MURIEL CI PROVA: l’andamento resta davvero lento, il primo tiro in porta arriva alla mezz’ora con Muriel che conclude da fuori e impegna Maignan in presa plastica. Poi il Milan ci prova con un paio di palloni buttati in area nei minuti successivi ma con Musso attento e la retroguardia atalantina che se la cava senza problemi. Protesta nel finale la squadra di Piolo per un presunto contatto Djimsiti-Giraud in area ma a farne le spese è l’attaccante rossonero, ammonito per simulazione. Ultimo sussulto di un primo tempo che non può che chiudersi con il più giusto dei risultati dopo due di recupero: 0-0.

RIPRESA, LEAO LA SBLOCCA: la ripresa si apre con un tentativo di Zappacosta deviato in corner; poi il Gasp inserisce Zapata e Malinovskyi per Muriel e Pasalic. Ma a segnare è invece il Milan, che passa con Leao, il cui controllo di testa sull’attacco di Koopmainers è vincente e il tiro di destro dall’interno dell’area che passa sotto le gambe di Musso, ma l’Atalanta protesta per un probabile fallo di Kakuku su Pessina in avvio dell’azione, ma il Var decreta la regolarità dell’azione.

LA DEA CI PROVA, THEO LA CHIUDE: la squadra del Gasp prova subito a reagire con Malinovskyi che in area apre per Zapata che evita Theo Hernandez e calcia però alto. Al ventisei corner da sinistra di Malinovskyi, schiacciata di testa di Zapata e la palla si perde non lontano dal palo alla sinistra di Maignan. Alla mezz’ora però il Milan ha il break decisivo quando il neo entrato Boga perde un pallone letale con Theo Hernandez che si beve tutta l’Atalanta con irrisoria facilità, entra in area e con un preciso diagonale rasoterra di sinistro fulmina Musso sulla sinistra del portiere.

EUROPA IN SALITA: con il match ormai in ghiaccio per i rossoneri, la Dea prova a giocarsi le ultime chance con Gasp che inserisce Scalvini per Hateboer e Demiral per Palomino negli ultimi dieci di gara: al quarantuno lunga azione dell’Atalanta conclusa da un destro dall’interno dell’area di Zapata con deviazione in corner di Maignan. Ancora una manciata di minuti da giocare oltre ai quattro di recupero concessi dal direttore di gara e il match può finire in archivio. Il Milan avvicina l’obiettivo scudetto (ormai basta solo un punto ai rossoneri a meno che l’inter non vinca stasera) mentre per i ragazzi del Gasp l’Europa ora dipende più da altri (i risultati di Roma e Fiorentina) più che da se stessa.

IL TABELLINO:

MILAN-ATALANTA 2-0 (primo tempo 0-0)

RETI: 11′ s.t. Leao, 30′ s.t. Hernandez (M)

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria (35’st Florenzi), Kalulu, Tomori, Hernandez; Tonali (18’st Bennacer), Kessie; Saelemaekers (9’st Messias), Krunic (34’st Bakayoko), Leao; Giroud (9’st Rebic). A disposizione: Tatarusanu, Mirante, Ballo Toure, Diaz, Ibrahimovic, Romagnoli, Gabbia. Allenatore: Pioli

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Palomino (35’st Demiral), De Roon, Djimsiti, ; Zappacosta, Pessina (25’st Boga), Freuler, Hateboer (34’st Scalvini); Koopmeiners; Muriel (10’st Zapata), Pasalic (10’st Malinovskyi). A disposizione: Rossi, Sportiello, Pedersen, Mihaila, Miranchuk. Allenatore: Gasperini

NOTE: gara di andata: Atalanta-Milan 2-3 – spettatori: 70mila circa – ammoniti: Giroud, Kessie, Bennacer (M) Koopmeiners, Malinovskyi (A) – recuperi: 2′ p.t. e 4′ s.t.

ARBITRO: Orsato di Schio.




Il Milan prepara la festa, l’Atalanta prova a fargliela: la Dea cerca punti per l’Europa a San Siro.

MILANO, ORE 18

I COLOMBIANI GUIDANO L’ASSALTO AI ROSSONERI

Una stagione (o quasi) in novanta minuti: Milan ed Atalanta si ritrovano di fronte alle 18 a San Siro in un match che pesa tantissimi per i reciproci obiettivi stagionali. Da un lato i rossoneri sono vicinissimi alla conquista del titolo (servono quattro punti alla squadra di Pioli), dall’altro la truppa del Gasp prova a sfruttare al meglio l’incredibile passo falso della Roma ieri sera con il già retrocesso Venezia che lascia i giallorossi ad un solo punto dai nerazzurri in attesa della partita della Viola a Marassi domani sera contro la Samp. Obiettivi differenti, ma voglia di cercare la prestazione importante da parte di una Dea che proverà a regalare una grande impresa ai propri tifosi in questo campionato giunto ormai al penultimo atto stagionale.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: idea di difesa a quattro per mister Gasperini in questa grande sfida alla capolista Milan: arretrare Hateboer e Zappacosta potrebbe garantir maggior solidità dietro ai nerazzurri mentre davanti Muriel e Zapata agiranno supportati dietro da Malinovskyi e l’ex Pasalic.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, Theo Hernandez; Tonali, Kessie; Saelemaekers, Krunic, Leao; Giroud – Allenatore: Pioli

ATALANTA (4-2-3-1): Musso; Hateboer, Demiral, Palomino, Zappacosta; De Roon, Freuler; Malinovskyi, Pasalic, Muriel; Zapata – Allenatore: Gasperini




Fuori casa è un’Atalanta da record: tris allo Spezia, la Dea resta in corsa per l’Europa

SERIE A, TRENTASEIESIMA GIORNATA

SPEZIA-ATALANTA 1-3: LA DECIDONO DJIMSITI E PASALIC

La Spezia: missione compiuta per l’Atalanta, che conquista la dodicesima vittoria esterna in questa stagione e resta agganciata al treno dell’Europa prendendo la Roma in classifica e staccando la viola di tre punti in attesa dello scontro diretto tra le due di domani sera. Al Picco finisce 3-1 per i bergamaschi, passati in vantaggio con Muriel al quarto d’ora e poi raggiunti da Verde alla mezz’ora. Nella ripresa si gioca molto me no, ma i nerazzurri trovano i guizzi giusti per prendersi la posta in palio grazie alle reti di Djimsiti alla mezz’ora e con superMario Pasalic a tre dal novantesimo.

ZAPATA OUT, PALOMINO C’E’: con Zapata fermo ai box, il Gasp si affida a Muriel davanti con Pasalic e Malinovskyi ad agire a supporto del colombiano mentre dietro c’è Palomino (recuperato in extremis) e non Demiral con Djimsiti e De Roon che agisce più dietro mentre Koopmeiners in mezzo giocherà con Freuler. Nello Spezia mister Thiago Motta rinuncia inizialmente a Manaij e ripropone titolare Bastoni con Maggiore e Verde in mezzo.

MURIEL LA SBLOCCA AL QUARTO D’ORA: il match inizia subito con la Dea che si posiziona nella metà campo dello Spezia per cercare di creare insidie ma sono però i padroni di casa i primi a rendersi seriamente pericolosi al tredicesimo quando Maggiore serve Bastoni che la mette sul palo esterno; poi Muriel al sedicesimo sblocca il match e porta i ragazzi del Gasp subito avanti con il colombiano che, servito da Malinovskyi, mette in rete per il vantaggio.

LA DIFESA DORME, VERDE PAREGGIA: la Dea mantiene il controllo delle operazioni e cerca la continuità per provare a metter un altro gol in cascina: al ventisei Pasalic viene servito in mezzo all’area ma controlla in leggero ritardo e viene anticipato dalla difesa di casa. All’improvviso però, lo Spezia trova il pari complice anche una classica amnesia difensiva nerazzurra con Verde che scatta dalla propria metà campo, Musso lo aspetta nell’area di rigore ma viene scartato dal giocatore di Motta che mette in rete. Sul finale di prima frazione Freuler viene servito bene da Koopmeiners ma spreca una buona occasione: ultimo sussulto di un primo tempo che si chiude dopo tre di recupero con le due squadre ferme sull’1-1.

RIPRESA, DENTRO SUBITO DEMIRAL: la ripresa si apre con l’ingresso in campo di Demiral al posto di Palomino che già non era al meglio alla vigilia della partita e con ritmi decisamente bassi. Al tredicesimo ecco in campo anche Boga e Hateboer al posto di Freuler e Malinovskyi; un minuto dopo bel pallone di Maehle per Muriel al limite dell’area con il colombiano che colpisce al volo e manda fuori di un nulla la sfera.

DEMIRAL-DJIMSITI CONFEZIONANO IL 2-1: serve un guizzo improvviso per accedere una ripresa che sin qui ha detto veramente poco da ambo le parti, e la Dea lo trova a due dalla mezz’ora: da un calcio di punizione per i nerazzurri la palla arriva in area dello Spezia sulla testa di Demiral che offre a Djimsiti il pallone che il difensore albanese (sempre di testa) mette dentro per il nuovo vantaggio della squadra del Gasp.

SUPERMARIO LA CHIUDE NEL FINALE: lo Spezia non riesce a reagire e ribattere come nel primo tempo, e quindi la Dea ha gli spazi giusti per andar a caccia del tris: prima lo sfiora con un bolide di Boga che si stampa preciso all’incrocio dei pali, poi lo trova a tre dal novantesimo grazie ad una bella azione corale dei nerazzurri, con Zappacosta che sulla fascia mette una bella palla dentro per Muriel che a sua volta serve Pasalic ed il croato di prima mette nell’angolo alle spalle di Provedel e chiude la gara: 3-1.

L’EUROPA E’ ANCORA LI…: all’inizio del recupero extra-large di sei minuti c’è spazio anche per Mihaila al posto di uno stremato Muriel in una gara che però non cambierà più. Ritrova la vittoria l’Atalanta centrando il dodicesimo successo stagionale lontano da Bergamo, un vero e proprio record per questa Dea dalle due facce in questa stagione che però può ancora regalare la soddisfazione di un posto nelle prossime coppe europee. Non dipende solo da noi, ma i ragazzi hanno il dovere di crederci e provarci fino alla fine di questo strano campionato atalantino.

IL TABELLINO:

SPEZIA-ATALANTA 1-3 (primo tempo 1-1)

RETI: 16’ Muriel (A), 30’ Verde (S), 29’ st Djimsiti (A), 43’ st Pasalic (A) 

SPEZIA (4-3-3): Provedel, Amian, Erlic, Hristov (1’ st Reca), Nikolaou, Maggiore (33’ st Antiste), Kiwior, Bastoni (10’ st Manaj), Gyasi, Verde, Agudelo (22’ st Kovalenko) – All.: Motta

ATALANTA (3-4-1-2): Musso, De Roon, Palomino (1’ st Demiral), Djimsiti, Mahele (42’ st Pessina), Freuler  (14’ st Hateboer), Koopmeiners, Zappacosta, Pasalic, Malinovskyi (14’ st Boga), Muriel (46’ st Mihaila) – All.: Gasperini
 
ARBITRO: Fabio Maresca di Napoli

NOTE: gara di andata: Atalanta-Spezia 5-2 – spettatori: 8mila circa – ammoniti: 40’ Bastoni (S), 44’ Maggiore (S), 8’ st Malinovskyi (A), 12’ st Freuler (A), 17’ st Muriel (A) – espulsi: nessuno – recuperi: 3′ p.t. e 6′ s.t.




Fame di salvezza e (ultimi) sogni europei: Spezia e Atalanta si giocano tutto all’ora di pranzo

LA SPEZIA, ORE 12.30

C’è chi pareva tranquillo fino ad un paio di settimana e fa ed ora scopre di non esserlo più così tanto, e chi invece cerca l’ultimo sussulto di orgoglio per dare un senso ad una stagione a dir poco tribolata: Spezia e Atalanta si ritrovano faccia a faccia nell’anticipo dell’ora di pranzo della terz’ultima di serie A. I ragazzi del Gasp, dopo il pari strappato all’ultimo con la Salernitana lunedì sera, cercheranno di trovar quella vittoria che consentirebbe di poter staccar momentaneamente la Fiorentina all’ottavo posto in attesa del posticipo di domani ma la truppa nerazzurra dovrà star molto attenta ad uno Spezia che mai come ora deve cercar quei punti che lo mettano al riparo da brutte sorprese dopo un campionato sin qui molto buono. Insomma ci vorrà orgoglio e cuore per una Dea che sembra invece nelle ultime uscite lasciarsi troppo trascinare dal suo destino di un campionato piuttosto anonimo che, nonostante tutto, non è ancora segnato.

GLI ULTIMI DUBBI DEL GASP: tante incertezze per il Gasp che valuterà all’ultimo quanto e se potrà contare su Palomino e Zapata entrambi acciaccati. Davanti dovrebbe però tornare Pasalic a supporto dei due colombiani mentre in difesa pronto Djimsiti se non ce la fa Palomino con Scalvini e Demiral a completare il reparto arretrato.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

SPEZIA (4-3-3): Provedel; Amian, Erlic, Nikolaou, Reca; Maggiore, Kiwior; Verde, Agudelo, Gyasi; Manaj – All.: Motta

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Scalvini, Demiral, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Freuler, Zappacosta; Pasalic; Muriel, Zapata – All.: Gasperini




Pasalic evita la figuraccia: Atalanta lenta e svogliata, la Salernitana sfiora il colpaccio

SERIE A, TRENTACINQUESIMA GIORNATA

ATALANTA-SALERNITANA 1-1: DEA INGUARDABILE, LA SALVA SUPERMARIO

Bergamo: un altro passo verso la salvezza della Salernitana, un altro passo falso in casa dell’Atalanta, che vede allontanarsi ancora un pochino l’Europa: obiettivo ancora possibile, perlomeno con il settimo posto, perché le rivali frenano quasi quanto lei, ma continuare a perdere tutte queste possibilità potrebbe essere fatale. Oggi la squadra di Gasperini resta ottava (a pari punti con la Fiorentina, ma ha gli scontri diretti sfavorevoli) ma sfiora la figuraccia contro una Salernitana organizzata, attenta e che vede sfumare nel finale il colpaccio: SuperMario Pasalic salva i nerazzurri a due dal novantesimo rispondendo al gol di Ederson alla mezz’ora del primo tempo.

C’E’ BOGA CON I COLOMBIANI: nonostante nelle ultime ore si diffonde la notizia relativa a qualche problemino per Zapata, il bomber colombiano è regolarmente in campo in attacco insieme a Muriel con Boga alle spalle dei due mentre dietro torna tra i titolari Demiral insieme a Scalvini e Palomino. Nella Salernitana, mister Nicola recupera Verdi e Fazio che sono regolarmente in campo insieme anche agli ex Ruggeri, Mazzocchi e Zortea.

AVVIO EQUILIBRATO: discreta cornice di pubblico allo Stadium per questo match molto importante per ambo le squadre che prende il via su ritmi bassi e con poche occasioni: all’ottavo escono bene dal centrocampo in ripartenza Muriel e Boga che poi serve Scalvini, finta e tiro dal limite facile preda di Sepe. Gli ospiti rispondono subito dopo con Coulibaly, il cui tiro da fuori è parato da Musso.

EDERSON PORTA AVANTI GLI OSPITI: l’Atalanta non decolla, gli ospiti tengono bene e, a ridosso della mezz’ora, passano: Ederson appoggia in rete solitario dopo una sponda di testa di Djuric dopo una dormita collettiva della difesa nerazzurra. Problemi evidenti per i ragazzi del Gasp che rischiano addirittura il bis campano pochi minuti dopo quando Verdi apre bene per Koulibaly che però liscia il pallone e si vede sfuggire una grossa occasione per gli ospiti. La Dea reagisce nel finale di prima frazione con Boga che apre per Zappacosta che mette un cross insidioso, leggermente alto per Zapata che non riesce a concludere a pochi metri dalla porta. Ultimo sussulto di un primo tempo decisamente deludente dei nerazzurri che si chiude senza recupero con gli ospiti avanti di un gol.

RIPRESA, MUSSO EVITA IL PEGGIO DUE VOLTE: subito due cambi per il Gasp ad inizio ripresa con Djimsiti e Pasalic che entrano in campo al posto di Scalvini e Demiral ma è ancora la Salernitana a sfiorar il gol in avvio con Musso molto bravo a negar il gol a Bohinen prima e Koulibaly poi nel giro di una manciata di minuti. Altri due cambi in casa nerazzurra pochi minuti dopo con Maehle e Miranchuk in campo al posto di Hateboer e Zapata piuttosto spenti stasera.

SUPERMARIO SALVA LA FACCIA: al diciannovesimo della ripresa ecco il primo tiro nello specchio della porta dei nerazzurri con Sepe molto bravo a respingere la conclusione di Maehle molto potente. Alla mezz’ora ultimo cambio per il Gasp che sostituisce Muriel con Malinovskyi nel finale di questa partita dove la Dea attacca più con disperazione che con lucidità e, a due dal novantesimo, all’improvviso il lampo che evita ai nerazzurri una vera e propria figuraccia: Pasalic servito splendidamente sul filo del fuorigioco da Malinovskyi, di collo pieno incrocia e mette alle spalle di Sepe. Il pari arriva a ridosso dei cinque minuti di recupero concessi dal direttore di gara in cui Malinovskyi avrebbe pure il pallone del clamoroso ribaltone, ma la spedisce in curva. Giusto così, troppo poco per meritare di vincere, pochissimo per sperar ancora in un posto in Europa l’anno prossimo…

IL TABELLINO:

ATALANTA-SALERNITANA 1-1 (primo tempo 0-1)

RETI: 27′ p.t. Ederson (S), 43′ s.t. Pasalic (A)

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Demiral (1′ s.t. Djimsiti), Palomino, Scalvini (1′ s.t. Pasalic); Hateboer (9′ s.t. Maehle), De Roon, Freuler, Zappacosta; Boga; Zapata (9′ s.t. Miranchuk), Muriel (31′ s.t. Malinovskyi) – All.: Gasperini

SALERNITANA (3-5-2): Sepe; Gyomber, Fazio, Ruggeri (21′ s.t. Gagliolo); Mazzocchi (40′ s.t. Dragusin), Ederson (40′ s.t. Kastanos), Bohinen, L.Coulibaly, Zortea; Verdi (39′ s.t. Mousset), Djuric (33′ s.t. Bonazzoli) – All.: Nicola

ARBITRO: Marco Guida (sez. Torre Annunziata)

NOTE: gara di andata: Salernitana-Atalanta 0-1 – spettatori: 11mila circa – ammoniti: 38′ p.t. Demiral (A), 38′ p.t. Palomino (A), 38′ p.t. Djuric (S), 14′ s.t. Verdi (S) – espulsi: nessuno – recuperi: 0′ p.t. e 5′ s.t.