Atalanta, ricomincio da tre: non brilla ma sbanca Marassi con un gol per tempo.

SERIE A, PRIMA GIORNATA

SAMP-ATALANTA 0-2: DI TOLOI E LOOKMAN LE RETI DECISIVE

Va bene così: il cantiere-Atalanta vince a Genova in casa della Samp e si porta via i primi tre pesantissimi punti stagionali di questa stagione con una gara attenta, con qualche brivido ma colpendo l’avversario nel momento giusto con un gol per tempo grazie a Toloi e il neo arrivato Lookman che si presenta ai tifosi nerazzurri come meglio non poteva fare.

La banda di Gasperini torna a Bergamo con tre punti pesantissimi per l’Atalanta: il gol di Toloi (26’ del primo tempo, a chiusura di una combinazione Zapata-Pasalic), preceduto da un palo clamoroso di Maehle, dà il via a una partita completamente diversa, soprattutto per la Samp, che poi crolla definitivamente solo alla fine di un recupero infinito di sei minuti. Ma sul verdetto finale ha giocato un ruolo determinante il gol annullato al quindicesimo a Caputo, dopoché il Check Var, con il direttore di gara Dionisi richiamato al monitor da Pairetto, ha segnalato un tocco di Leris, autore dell’assist, su Maehle. Il gol prima concesso e poi tolto ai blucerchiati ha dato nuovo vigore all’Atalanta, sin li davvero poca cosa. E a quel punto fatalmente la maggiore qualità e organizzazione degli ospiti è riuscita ad avere il sopravvento.

Certo, nel primo tempo prima del gol annullato a Caputo c’erano stati due lampi, uno per parte, ma senza esito. Prima Léris murato al momento del tiro e poi Zapata sprecone al quinto da buona posizione. Lookman ha dato il cambio a Muriel nell’Atalanta, ma ai blucerchiati è mancata la giocata in velocità per creare la superiorità in avanti. E la sfida è proseguita così sino al termine, con la Samp ancora una volta masticare amaro per il destro senza fortuna su punizione di Sabiri che ha fatto tirare un sospiro di sollievo a Gasperini e alla sua Atalanta andando a sbattere sul palo. Giampaolo ha perso poi Léris per crampi e si è giocato la carta dell’esperienza con il capitano Quagliarella, il cui diagonale alla mezz’ora ha messo paura a Musso e che ha cercato il bis al trentottesimo con un tocco delizioso sopra la traversa dopo averla toccata.

C’è ancora strada da fare, però contro una Samp così in difficoltà i due hanno trovato una discreta intesa, con Zapata più utile quando partiva da dietro. Giampaolo ha dato fiducia a Djuricic, schierato largo a sinistra mentre Sabiri fa il suo (ma ha fatto vedere prestazioni migliori), Caputo punge, Leris e Augello spingono, ma non è abbastanza, anche perché dopo l’ora di gioco la spinta cala e una Samp su ritmi meno alti non aiuta certo a mettere pressione all’Atalanta. Che cambia strategia, contiene la Samp, evita i guai e cerca di limitare i guai dalle parti di Musso.

Il raddoppio della Dea arriva in pieno recupero così al 50’ ecco il due a zero definitivo di Lookman. Il campionato della Dea inizia così con un sorriso grande così dopo una partita tirata e sofferta con la consapevolezza che la strada da percorrere è ancora molto lunga con la speranza che dal mercato arrivino gli innesti giusti tanto tattesi da tecnico e tifosi.




Il cantiere-Atalanta prepara l’esordio: a Marassi tra incognite (tante) e certezze (poche)

LA DEA ALL’ESORDIO STAGIONALE CONTRO LA SAMP

Una estate relativamente tranquilla, con il mercato che entra nel vivo proprio a ridosso dell’inizio della nuova stagione che chiama l’Atalanta al riscatto dopo l’ottavo posto dell’ultimo anno che l’ha così tenuta fuori dalle coppe Europee per la prima volta dopo sei anni. La conferma di mister Gasperini è la base portante da cui ripartire di una squadra che domani a Marassi sarà molto simile come giocatori a quella che ha concluso la scorsa stagione ma che pare destinata a mutare notevolmente. La partenza freschissima di un baluardo come Freuler con destinazione Inghilterra, quella di Pessina ad inizio Luglio per la neo promossa Monza unita alle tante sirene più o meno veritiere che continuano a suonare dalle parti di Zingonia lasciano pensare ad una mezza rivoluzione alle porte. Con un campionato che però sta per cominciare, tra mille incognite e un gruppo che pare un cantiere aperto: è stato riscattato Demiral dalla Juventus, è arrivato Ederson (domani infortunato) dalla Salernitana e anche Lookman pochi giorni fa dal Lipsia: difficile vederlo in campo già domani a Marassi contro una Samp che ha perso qualche giocatore importante ma conta su un gruppo unito e compatto guidato da mister Giampaolo per garantirsi un’altra salvezza, magari meno al cardiopalma.

PROBABILI FORMAZIONI

SAMPDORIA (4-1-4-1): Audero; Bereszynski, Ferrari, Colley, Augello; Vieira; Leris, Rincon, Sabiri, Djuricic; Caputo – All.: Giampaolo

Squalificati: Leverbe

Indisponibili: Conti, Gabbiadini, Trimboli

ATALANTA (3-4-2-1): Musso; Toloi, Okoli, Djmsiti; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Maehle; Pasalic, Malinovskyi (Muriel); Zapata – All.: Gasperini

Squalificati: 

Indisponibili: Carnesecchi, Palomino, Zappacosta, Ederson.

NUMERI & STATISTICHE

La Sampdoria ha vinto 39 delle 100 sfide di Serie A contro l’Atalanta (31N, 30P), solo contro la Roma (40) i blucerchiati hanno ottenuto più successi nel torneo.

Con il successo per 4-0 nell’ultimo confronto di campionato lo scorso 28 febbraio, l’Atalanta ha vinto tre sfide consecutive contro la Sampdoria per la prima volta in Serie A. Più in generale la Dea è rimasta imbattuta in sei delle ultime sette gare contro i blucerchiati in campionato (5V, 1N).

Sampdoria e Atalanta si affronteranno per la quinta volta nella gara d’esordio in un campionato di Serie A: i blucerchiati sono imbattuti in queste sfide (2V, 2N), l’ultima delle quali è stata disputata il 14 settembre 1986 (1-0 per i liguri, sfida decisa da un autogol di Prandelli).

L’Atalanta ha vinto tutti gli ultimi quattro incontri nel primo match della stagione in Serie A, già record (prima di questa striscia non era mai andata oltre i due di fila) – in queste quattro gare più recenti la Dea ha realizzato 13 gol (3.3 di media).

Nel 2022 nessuna squadra ha perso più partite della Sampdoria in Serie A: 13 su 19, al pari del Venezia – quella blucerchiata è anche la formazione che ha pareggiato di meno nel periodo (solo una volta contro il Verona il 23 aprile).

L’Atalanta ha perso gli ultimi due match dello scorso campionato senza segnare alcun gol, con Gasperini alla guida solo una volta la Dea ha infilato una striscia di tre partite di fila senza reti all’attivo: tra settembre e ottobre 2018.




Mercato Atalanta, Bem-vindo Ederson, ciao Pessina. Questione di tempo (e soldi) per Pinamonti. Caccia alle fasce.

Anche l‘Atalanta finalmente ha chiuso il primo colpo, aprendo così il suo mercato, che promette al momento profili interessanti, ma non altisonanti, come richiesto da Gasp.

Proviamo a entrare nel merito delle dinamiche di mercato vissute questa settimana.

CIAO GOLLO, ‘NDO VAI CARNESECCHI?- Come intuibile, Gollini non è rimasto un secondo a Zingonia e ora si appresta a diventare un nuovo giocatore della Fiorentina (prestito da 500mila euro con diritto di riscatto fissato a 8 milioni).

Tolto uno, ecco rimanere Carnesecchi, che dopo il tira e molla con la Lazio, ora in stallo. La Lazio infatti ritiene alta la richiesta della Dea e sta virando su altri profili (Vicario, ad esempio), ma una cosa è certa: Carnesecchi non rimarrà a Bergamo e forse in prospettiva futura, alla fine potrebbe tornare in prestito in una squadra di basso-media classifica, o anche in B, per rifarsi le ossa dopo l’infortunio. Attendiamo sviluppi.

ASPETTANDO LE ALI- Con l’infortunio di Zappacosta, ora torna in auge la questione delle fasce. Sicuramente Ruggeri e Zortea verranno valutati in ritiro, e non escludiamo che possano debuttare e cogliere l’occasione per crescere come fecero allora Conti e Spinazzola, ma la società comunque rimane cauta e sul mercato monitora la situazione. Parisi rimane in pole, mentre per Nuno Tavares rimane complicata, la pista rimane fredda ma non gelida.

Lazzari rimane sempre nei pensieri del Gasp, ma la Lazio non ha intenzione di regalarlo. Potrebbe rientrare nell’operazione Carnesecchi? Vedremo.

BEM-VINDO EDERSON, CIAO PESSINA- Dopo fastidi e incomprensioni, alla fine Ederson è arrivato: il classe 99 arriva per 15 milioni dalla Salernitana (15 + 10 milioni del cartellino di Lovato). Una bella spesa, ma subito livellata dalla cessione di Pessina al Monza, per un prestito con obbligo di riscatto a 15 milioni in caso di salvezza.

QUESTIONE DI TEMPO E SOLDI- In attacco continua il braccio di ferro tra Inter e Atalanta per Pinamonti, ma c’è la terza incomoda Monza che pare al momento in vantaggio.

Il giocatore avrebbe già l’accordo con la Dea, ma c’è ancora distanza con l’Inter e soprattutto ancora non c’è intesa sulle commissioni per l’agente. Il Monza, al contrario, avrebbe avanzato un’offerta più congrua e pare stia discutendo per le commissioni, offrendo al giovane ex Empoli di diventare fisso. Starà quindi innanzitutto al giocatore decidere.

Intanto però la Dea fa capire come prima di acquistare si debba vendere, e forse la cessione di uno tra Ilicic, Miranchuk e Lammers potrebbe accelerare vertiginosamente la trattativa.




Mercato Atalanta: Pinamonti molto vicino, Ederson una formalità. Piace Cambiaso, ma occhio alla Juventus

Sta prendendo forma il mercato dell’Atalanta, che a quanto pare sta cercando di rivoluzionare la squadra con colpi tutti all’italiana, senza però smettere di guardare all’estero.

Vediamo insieme le trattative di questa settimana appena trascorsa.

NE RIMANE SOLO UNO- Come già detto nel precedente recap, tra i pali Musso verrà riconfermato, mentre sicuramente uno tra Gollini e Carnesecchi cambierà aria (in realtà entrambi, ma stiamo cauti al momento).

Su Gollini torna forte la Fiorentina che però al momento non sembra voler offrire più di 10 milioni. L’Atalanta chiede almeno 12-13 milioni per chiudere, ma l’impressione è che alla fine si possa concludere con la formula intermedia dei bonus.

Stesso discorso per Carnesecchi: la Lazio rimane ferma a 10 per il portiere, contro i 15 chiesti dalla Dea. La trattativa potrebbe chiudersi a metà strada, data la volonta della Dea di incassare e della Lazio di acquisire il suo nuovo portiere titolare.

SULLA FASCIA SI CAMBIA(SO)- Ritorna a farsi forte l’interesse per Cambiaso. La Dea ofrre tra i 7-8 miloni ma ci sarà da battere la concorrenza della Juve, anch’essa sul giocatore.

CAMBI AL CENTRO- Dalla Salernitana dovrebbe arrivare il primo colpo dell’estate nerazzurra (usiamo sempre il condizionale, per sicurezza). Ederson verrà acquistato per 15 milioni più le contropartite di Lovato e Okoli, che però dovrebbe rimanere in prestito secco.

Il brasiliano prenderà il posto di Pessina, che al momento pare in uscita. Su di lui forti il Monza e il Torino: da una parte la voglia di riabbracciare un canterano, dall’altra la volontà di Juric di riabbracciare il suo pupillo ai tempi dell’Hellas. Si tratta ma al momento non risultano offerte concrete da entrambe.

QUESTIONE DI AMBIZIONI- Andrea Pinamonti è vicinissimo a vestire la maglia della Dea, c’è la volontà del giocatore, ma come sempre è il prezzo a frenare la trattativa, avanzata certo, ma non ancora con il pilota automatio.

L’Inter chiede 18 milioni, l’Atalanta al massimo 15, ma visti i buoni rapporti tra le due società, tra una contropartita, bonus o altri magheggi si dovrebbe arrivare un compromesso.

Per chi entra, c’è sempre uno che esce: Ilicic è stato richiesto espressamente dal Bologna del neo ds Sartori (ex Atalanta), e anche Mihajlovic pensa di poterlo rivitalizzare e farlo tornare El profesor di Valencia.




Mercato Atalanta, e alla fine torna Demiral (per restare?). Sirene francesi per Muriel. Duello su più fronti con la Lazio

Terzo appuntamento con il recap settimanale delle dinamiche di mercato dell’Atalanta. Ancora nessuna cessione a neanche acquisto, per un mercato che non decolla, ma almeno a livello societraio qualcosa si muove.

Prima di partire con il recap del parco giocatori, diciamo che la società presto ufficializzerà il nuovo medico Riccardo del Vescovo, direttamente dall’Hellas Verona e che quindi Tony D’Amico conosce bene, sperando che possa risolvere mettere la parola fine sui numerosi infortuni riscontrati la scorsa stagione.

MUSSO IN, GLI ALTRI..- Al 10% Musso sarà di nuovo il titolare la prossima stagione, e per gli altri il mercato a sto punto potrebbe essere un’opportunità per rilanciarsi.

Nonstante l’operazione che lo terrà fuori 4 mesi (più o meno), Carnesecchi rimane nelle idee della Lazio e di Sarri, ma chiedono uno sconto: 9 milioni anziché 14 milioni iniziali. L’Atalanta sarebbe pure disposto a venderlo con la formula del prestito con obbligo di riscatto a quella cifra, a patto che ci sia un 20% di ricavo sulla futura rivendita, dettaglio che al momento non piace alla Lazio.Al momento la forbice rimane ampia, ma la sensazione è che alla fine si arrivi a un compromesso.

Per Gollini nessuna offerta, ma molte idee: dal napoli alla Fiorentina, passando per il Monza che ormai viene inserito in ogni possibile voce di mercato, ma che in questo caso potrebbe non esser così impossibile da realizzare.

Sportiello dovrebbe rimanere il secondo portiere, ma usiamo il condizionale, perché anche il giocatore ha espresso un po’ di malumore e le avances del Napoli che cerca un possibile erede/ sosituto di Ospina in scadenza, potrebbe allettarlo non poco, ma ovviamente rimangono solo voci. Nulla più.

RIECCOTI DEMIRAL- Sul filo del rasoio ecco la notizia che tutti noi speravamo: la Dea ha riscattato per 20 milioni Demiral.

Ora la domanda sorge spontanea: Resta o verrà venduto? Al momento solo il Newcastle si piomberebbe su di lui nel caso Botman andasse al Milan, quindi nei prossimi giorni potremmo avere idee più chiare. Fatto sta che un riscatto così oneroso non può essere fine alla mera plusvalenza, e quindi speriamo possa essere emblema di una conferma, anche se alcune malelingue continuano a supportare la tesi degli screzi scoppiati nel finale di stagione tra il turco e Gasp che avrebbe quindi fatto ritardare il riscatto.

LA “SPARATA” DEI GUNNERS- Per le fasce rimane caldo il nome di Nuno Tavares, classe 2001 dell’Arsenal, ma nelle ultime ore i Gunners hanno decisamente esagerato con il costo del cartellino: 40 milioni per il talento.

Cifra esorbitante, ovviamente, ma che non sta spaventando Lee Congerton che è già stato a Londra per trattare il prestito. Filtra ottimismo per l’esito dell’operazione, ma ci vorrà tempo.

ILIC TRA DUE FUOCHI- Un giorno siamo favoriti, l’altro invece è la Lazio. Ilic, il centrocampista dell’Hellas è fortemente corteggiato dalla Dea e dalla Lazio, ma al momento nessuna delle due sembra aver convinto a pieno gli scaligeri.

Il giocatore secondo fonti laziali (te pareva) pare voler scegliere la Lazio per disputare l’Europa League, ma non è il solo fattore da tenere in considerazione al momento. Ogni giorno che passa quindi il borsino delle squadre continuerà a cambiare, quindi non sorprendiamoci.

ORECCHIE IN FRANCIA, OCCHI A LONDRA- Allontanata la Juve, ora dalla Francia arriva una nuova sirena per Muriel. Il Marsiglia vorrebbe il colombiano, e la Dea fissa il prezzo: 15 milioni minimo. Una cifra che secondo i media francesi non spaventerebbe il club marsigliese, ma che ritiene un po’ troppi al momento per un giocatore over 30. Ciononostante, presto arriverà la prima offerta del club che spera di trattare a oltranza per acquistare il giocatore ad un prezzo meno oneroso.

Nell’ottica di ringiovanimento della rosa (soprattutto in attacco), ecco spuntare come possibile vice Zapata Armando Broja, albanese classe 2001 alto 1.90 di proprietà del Chelsea e che si è messo in mostra con il Southampton segnando 8 reti gra campionato e coppe.

Si tratta per il prestito, ma su lui vige la concorrenza di altri club inglesi e soprattutto del Napoli, che al momento sarebbe in vantaggio, ma si sa che il mercato è cangiante, e tutto può cambiare da un secondo all’altro.




Atalantini nel mondo: quando la Dea arriva in India

Vogliamo continuare questo format particolare questa volta proponendo un’intervista fatta ad Atalanta Matches View, fanpage della Dea direttamente dall’India.

Come è nata la passione per l’Atalanta? Sei mai stato a Bergamo? Quale è stata la prima partita che hai visto?

No, non sono mai stato a Bergamo. La mia passione nasce nel 2015, ma si intensifica nel 2016 quando vidi la partita contro l’Inter, quando Pinilla segnò il rigore negli ultimi minuti.

Fui stregato dal sipporto dei tifosi, dal loro calore e così decisi di iniziare a tifare per una squadra meno quotata delle altre come la Dea, nella speranza che ben presto potesse crescere di ambizione lotatre ad alti livelli nel mondo.

Segui quindi la Serie A? Cosa ne pensi del calcio italiano ed europeo?

Sì, la seguo, e mi piacerebbe che il campionato italiano possa competere con le altre leghe europee. Mi piace il modo di giocare, la tattica italiana, ma penso che a livello economico e dal punto di vista dell’arbitraggio bisognerebbe crescere per colmare il gap con gli altri campionati.

Lo sport nazionale indiano è il cricket, ma a partire da un decennio il calcio ha preso sempre più piede. Come ti spieghi questa crescita e questo interessamento improvviso?

Si, la ISL (Indian Soccer League) spopola in India e sta portando un notevole cambiamento strutturale. Molti giovani vengono qui per giocare al fianco delle leggende. Abbiamo visto campioni del calibro di Roberto Carlos, Cahill e Trezeguet che hanno fatto fatto crescere i nostri giovani.

Purtroppo però la nostra nazionale è a pezzi e sfortunatamente il nostro allenatore Igor Stimac non sembra aver trovato una soluzione per cercare di riportare nel calcio che conta l’India.

Hai mai visto le partite della Dea? In India trasmettono le partite del campionato italiano?

Si, ho visto le partite dell’Atalanta in tv e cerco sempre di seguirla. Ora la seguo tramite un’app. In India il calcio è molto seguito, soprattutto squadre come Milan, Real, Barcellona, ma riesco comunque a stare al passo grazie ai contenuti che trovo sui social.

Che cosa pensi della stagione passata? Sei triste, deluso, ecc..?

Sono deluso, ma non preoccupato. Siamo stati sfortunati tra covid e infortuni, ma penso che dovremmo pensare a un colpo grosso, tipo Suarez, De Ketelaere o Senesi per poter continuare a competere ad alti livelli.




Mercato Atalanta: tante parole, pochi fatti

Il mercato deve ancora iniziare ufficialmente, quindi solo uno sprovveduto si aspetterebbe già adesso qualche colpo in canna, ma è pur sempre vero che mentre le altre sono già avanti e hanno le idee chiare, all’interno dell’Atalanta qualcosa non quadra.

Le dichiarazioni del Gasp sono inequivocabili “Serve chiarezza sulla strada da percorrere”. Tradotto, se al momento non sappiamo quali siano gli obiettivi, è inevitabile che anche il mercato ne risenta.

Le voci di possibili trattative quindi rimangono tali al momento, ma cerchiamo di rivedere insieme cosa è stato scritto/ detto nell’ultima settimana.

DIFESA PERDE I PEZZI- Entro il 15 giugno l’Atalanta dovrà riscattare Demiral, e più passa il tempo, più ormai è acclarato che il riscatto non avverrà. E voi direte “Ma come, i 50 milioni che il Newcastle prometteva dove sono?“. Cari amici, bella domanda. In realtà il sottoscritto non ci ha mai creduto, altrimenti a quest’ora Demiral sarebbe stato riscattato e subito spedito in Inghilterra come il suo predecessore Romero.

Il suo futuro quindi è lontano da Bergamo, a meno che la Juve non conceda degli sconti sul riscatto, ma al momento il turco fa gioco alla Vecchia Signora, dato che può inserirlo in qualche trattativa.

Questione Lovato: la Salernitana (ma non solo) punta forte su di lui, ci sarebbe già principio d’accordo, ma senza prima uno straccio di idea tattica e un sostituto ( l’irreprensibile Lucumì di turno), la trattativa non andrà in porto.

ALI FERME- Sulle ali la situazione non è cambiata di una virgola. Con Hateboer e Zappacosta sicuri di rimanere ( il primo perché non ha mercato, il secondo perché è stato il più convincente), rimangono da sciogliere alcuni nodi, come la permanenza di Mahele.

Il danese avrebbe colpito il West Ham che sarebbe disposto a sborsare sui 10 milioni contro i 15 richiesti dalla Dea. C’è ottimismo che l’affare vada in porto, anche perché a Gasp il danese non è mai piaciuto e il suo placet per la cessione conta molto.

Zortea e Ruggeri probabilmente verranno valutati nel ritiro, mentre Lazzari rimane solo un desiderio di inizio estate che potrebbe non concretizzarsi mai.

Idea dell’ultim’ora: Nuno Tavares, classe 2000 dell’Arsenal come sostituto di Gosens non dispiace, ma bisogna ancora capire la formula (prestito probabilmente).

POCHE CERTEZZE, MA BUONE- A centrocampo per fortuna tutto è solido e tutti sono confermati, o quasi: ora si cerca quel vice Freuler ( o De Roon) che possa far rifiatare i due titolari.

Circola il nome di Ilic dal Verona, che è più di un’idea, ma l’ex City starebbe preferendo le avances della Lazio, dato che può giocare la carta dell’Europa.

In uscita potrebbe esserci Pessina, tanto voluto dal Monza di Berlusconi che ha bisogno di un canterano da integrare in rosa, ma al momento la Dea chiede 15 milioni. Si tratterà ad oltranza.

ATTACCO AMBIZIOSO- In attacco si raffredda la pista del possibile passaggio di Muriel alla Juve, e di conseguenza cade anche l’inseguimento serrato al Cholito, anche se l’interesse rimane concreto, ma non si affonda il colpo ora.

Nella testa del Gasp però c’è ancora un briciolo di ambizione, e un colpo grosso potrebbe accontentarlo. In soldoni, i nomi di Politano ed El Shaarawy sono suggestioni che difficilmente potranno avere un seguito dato il loro ingaggio mostruoso.

Tuttavia, entrambi hanno voglia di mostrare il loro valore e di fronte alla possibilità di tornare protagonisti potrebbero rivedere pure i loro interessi. Il giocatore napoletano per 15 milioni potrebbe lasciare e venire a Bergamo, ma al momento sarebbe tentato di giocare in una piazza più ambiziosa o con le idee chiare.

Idem con patate per l’ex Milan: stando al puro gossip, la relazione in essere con la bergamasca Ludovica Pagani potrebbe agevolare il suo trasferimento, ma sappiamo che non è solo l’amore a muovere i giocatori.

Nel caso cambiasse aria, dovrebbe decurtarsi l’ingaggio, ma allo stesso tempo avrebbe la certezza di un posto da titolare. Vedremo se rimarrà la classica suggestione.

Chiudo il cerchio delle suggestioni di giugno con un nome da fantascienza: Luis Suarez. L’Atalanta avrebbe sondato il terreno, ma forse quando gli asini voleranno potremmo davvero sognare così in grande.

Dulcis in fundo, Ilicic. Resta, va, rescinde…. Come già nel precedente recap settimanale, lo sloveno potrebbe ( e vorrebbe cambiare aria), magari ripartendo da un Monza o una Cremonese che possano concedergli spazio e spensieratezza dopo il lungo anno complicato appena passato.

Non ci sono certezze né che resti né che se ne vada, ma se l’anno scorso l’Europa poteva avere un effetto calamita, svanito quello rimane ben poco a Josip per restare a Bergamo.