Frenata imprevista: Atalanta, solo pari con la Cremonese. Resta prima, ma in compagnia.

SERIE A, SESTA GIORNATA

ATALANTA-CREMONESE 1-1: VALERI RISPONDE A DEMIRAL

Bergamo: primi si, ma in compagnia. Passo falso dell’Atalanta che non va oltre l’1-1 interno con la Cremonese ma rimane comunque in testa alla classifica anche se adesso insieme a Milan e Napoli. Partita complicata per i ragazzi del Gasp contro un avversario ben organizzato che nel primo tempo riesce a disinnescare l’attacco nerazzurro che nella ripresa cambia passo, spinge e segna prima con Koppmeiners ma con fallo di mano di Okoli che porta all’annullamento al Var del gol e poi con Demiral (stavolta in modo regolare); sembra fatta per la Dea che però viene invece ripresa pochi minuti dopo dopo una indecisione difensiva ed una incertezza di Musso che regala a Valeri il gol del definitivo 1-1.

IN DIFESA TORNA OKOLI: il Gasp torna a tre dietro recuperando Demiral e riproponendo Okoli insieme a Toloi mentre davanti torna Muriel dopo l’infortunio con Malinovskyi e Lookman a supporto del colombiano con le fasce affidate da Hateboer e Soppy. Nella Cremonese l’ex allenatore dell’AlbinoLeffe Alvini conferma davanti il duo Okereke-Dessers mentre dietro guida la difesa Chiriches e in porta c’è l’ex interista Radu.

BRIVIDI IN AVVIO: prossimo al tutto esaurito lo Stadium all’ingresso delle squadre in campo con il match che inizia su ritmi bassi ma con l’Atalanta che al quarto d’ora rischia di complicarsi da sola la vita quando Okoli perde un pallone sanguinoso, Dessers va alla conclusione dall’interno dell’area, tiro murato da Toloi ed Escalante calcia da fuori area e Musso che vola e devia in corner.

KOOP VICINO AL GOL: la Dea prova a ribattere al ventunesimo Malinovskyi tenta l’azione personale, alla fine tenta di smarcare in area sulla destra Muriel, ma il passaggio è errato; due minuti dopo punizione da sinistra di Muriel che serve al limite dell’area Koopmeiners, rasoterra dell’olandese e difficile respinta a terra del portiere Radu che si tuffa sulla sua destra. Partita vivace con la Cremonese che gioca a viso aperto ed i ragazzi del Gasp che vanno a ritmo alternato: alla mezz’ora ancora Muriel avanza sulla sinistra, si accentra un po’, prende la mira, ma il suo rasoterra di destro dal limite dell’area sfiora il palo alla destra di Radu. Poco altro per un primo tempo tutto sommato gradevole ma avaro di occasioni da gol che si chiude con l’inevitabile risultato di 0-0.

RIPRESA, KOOP SEGNA, IL VAR ANNULLA: si riparte dopo il riposo senza cambi con il tema tattico del match che non cambia, così dopo dieci minuti il Gasp prova a correre ai ripari inserendo Ederson ed Hojlund al posto di Malinovskyi e Muriel oggi decisamente poco in partita. Al diciottesimo proprio Hojlund si guadagna una punizione dal limite esterno dell’area di rigore su cui si presenta Koopmeiners che manda in porta il pallone che supera Radu e finisce dentro ma con la colpevole deviazione di mano di Okoli che non sfugge al Var ed il vantaggio nerazzurro sfuma così dopo la revisione al monitor da parte del direttore di gara.

DERMIRAL LA SBLOCCA, VALERI PAREGGIA: l’Atalanta prosegue nel suo forcing alla ricerca del gol che viene premiato otto minuti dopo quando, sugli sviluppi di un calcio di punizione di Koop, sbuca la testa di Demiral in area e buca la porta di Radu e porta in vantaggio la squadra del Gasp. Nemmeno il tempo di godersi il ritorno in vetta da sola, che la Dea subisce il pareggio ospite nato da una indicesione di Okoli al limite dell’area, conclusione da fuori e respinta corta di Musso sui piedi di Valeri che conclude in porta e segna il gol dell’1-1. Nel mentre Lookman aveva lasciato il campo per Pasalic.

LA DEA RALLENTA MA RESTA PRIMA: nel finale spazio anche per Zortea e Maehle che danno il cambio sulle fasce a Hateboer e Soppy ma l’Atalanta non riesce più ad avere chance per rimettere il muso davanti alla Cremonese: solo un tentativo di Okoli (parato da Radu) su un bel passaggio di Maehle a un minuto dal novantesimo e poco altro, nemmeno durante i cinque di recupero concessi dal direttore di gara. Finisce 1-1, la Dea resta prima in classifica ma ora è in compagnia di Napoli e Milan. Una frenata magari imprevista ma che ci insegna come nulla nel calcio debba esser dato per scontato.




Salutate la capolista: grande Atalanta, vince a Monza ed è capolista solitaria!

SERIE A, QUINTA GIORNATA

MONZA-ATALANTA 0-2: HOJILUND E LOOKMAN LANCIANO LA DEA IN VETTA

Monza: primi, e pure da soli! L’Atalanta sbanca Monza e sfrutta la debacle della Roma ad Udine per prendersi il primato solitario in classifica di Serie A, evento che a Bergamo non si verificava da oltre cinquant’anni. E dire che questa Dea, partita a fari spenti e tra il mormorio generale di tifosi e addetti ai lavori è riuscita finora a stupire di nuovo tutti: quattro vittorie e un pari nelle prime cinque, l’ultima a Monza questa sera dove, dopo un primo tempo un po’ bruttino, cambia marcia nella ripresa e lascia a zero i brianzoli con le reti di Hojilund (prima gioia in nerazzurro per lui) e il raddoppio di Lookman che regalo il primo posto alla Dea e fanno partire la festa dei tifosi nerazzurri giunti in massa in Brianza questa sera.

GASP DIFENDE A QUATTRO: cambia qualche cosa il Gasp rispetto al match vittorioso con il Toro di giovedì sera, sopratutto dietro dove con l’arretramento di Hateboer e Zappacosta la Dea difende a quattro dietro mentre davanti ecco titolare Hojlund con Ederson, Lookman e Malinovskyi a suo sostegno. Nel Monza, stroppa non schiera l’ex Petagna ma Dani Mota davanti insieme a Caprari mentre in mezzo (e capitano) c’è l’ex Pessina con Sensi per dar fluidità alla manovra.

MUSSO SUBITO SUGLI SCUDI: bella cornice di pubblico al Brianteo nonostante l’inusuale orario di un giorno lavorativo con il match che inizia e Musso dopo nemmeno un minuto è già provvidenziale a salvare su Caprari che conclude a colpo praticamente sicuro dopo una indecisione di Toloi ma trova l’opposizione del portiere atalantino che si ripete pochi istanti dopo toccando in corner una conclusione da fuori di Dani Mota.

POCHE OCCASIONI: dopo il quarto d’ora si vede la Dea, prima al diciannove con una bella azione di Malinovskyi che tenta di sfondare a centro area, poi svirgola il tiro, poi a ridosso della mezz’ora quando Lookman trova spazio sulla fascia si accentra, la difesa del Monza è sorpresa, ma invece che tirare, mette un cross rasoterra in area e l’azione sfuma. All’inizio dell’unico minuto di recupero concesso c’è il cross al centro per Toloi che non prende la palla di testa ma trova la deviazione di Caldirola verso la sua porta, con la palla che esce di un soffio. Ultimo telegramma di un primo tempo tutt’altro che brillante e che va così in archivio con le due squadre inchiodate sullo 0-0.

HOJLUND LA SBLOCCA (CON IL VAR): il Gasp cambia subito ad inizio ripresa con Soppy che entra in campo al posto di Zappacosta e con i nerazzurri subito pericolosissimi con Hojlund che calcia in porta e costringe Di Gregorio alla grande parata in corner con anche l’aiuto del palo a salvare il portiere del Monza. Al decimo bella ripartenza di Koopmeiners che però in area conclude troppo debolmente e la sfera è facile preda del portiere. L’Atalanta due minuti dopo passa in vantaggio: altra splendida azione di Soppy che lancia Lookman sul filo del fuorigioco, palla per Hojlund che la mette dentro ma l’arbitro inizialmente annulla il gol poi, richiamato dal Var convalida il punto che lancia la Dea sull’1-0.

LOOKMAN TIMBRA IL RADDOPPIO: il gol libera mentalmente l’Atalanta che ora gioca con più serenità e dopo sei minuti timbra ancora: Ederson fugge sulla fascia destra e mette un cross sul palo opposto dove c’è Lookman che in scivolata mette in rete il raddoppio nerazzurro con la deviazione di Marlon che appare decisiva. Con la partita che si incanala sui binari desiderati, il Gasp cambia inserendo Scalvin e Pasalic al posto di Malinovskyi e Hojlund e, una manciata di minuti dopo, anche Maehle per Ederson.

SALUTATE LA CAPOLISTA!: nel finale spazio anche per Boga negli ultimi minuti al posto di Lookman con minuti che scorrono inesorabili e anche nei quattro di recupero il Monza non ne ha davvero più per provare a cambiar il proprio destino di ultima in classifica a zero punti e nemmeno quello di una Dea che dopo tantissimi anni si ritrova prima, da sola, a guidare la classifica della serie A. Niente male davvero per una squadra partita a fari spenti e che si ritrova capolista solitaria: fin quando durerà poco importa, godiamocela amici, ce lo siamo meritato.




L’Atalanta si prende la vetta: tris al Torino e aggancio alla Roma capolista.

SERIE A, QUARTA GIORNATA

ATALANTA-TORINO 3-1: KOOP BUM-BUM-BUM AFFONDA IL TORO

Bergamo: e alla fine sorride anche Josip Ilicic, che questa sera ha ricevuto l’abbraccio di tutto lo Stadium nell’ultima sua apparizione a Bergamo da giocatore della Dea anche se tutti sappiamo che resterà sempre nei cuori di tutti noi tifosi. La Dea va, ne fa tre al Toro e raggiunge la Roma in vetta alla classifica di A: mattatore di serata è sicuramente Koopmeiners, autore di tre gol, due dei quali dal dischetto. Partita equilibrata anche se la Dea ha le occasioni migliori ma nel finale di primo tempo rischia con il gol annullato per fuorigioco ai granata che precede il rigore che Soppy si guadagna e Koop realizza sbloccando la gara. Nella ripresa raddoppia ancora l’olandese, i granata provano ad accorciare alla mezz’ora con Vlasic ma sempre Koop la chiude nel finale dal dischetto. 3-1, la Dea guarda tutti dall’alto.

TORNA ZAPPACOSTA: per la sfida che vale il primato, torna titolare dopo l’infortunio Zappacosta mentre dopo la buona prova di Verona ecco Ederson dal primo minuto; in difesa conferma per Okoli e in avanti Pasalic agirà a supporto di Zapata. Nel Toro, Juric perde Ricci nel riscaldamento e lo sostituisce con Seck mentre davanti c’è Sanabria con alle sue spalle Lukic e Vlasic.

GRAZIE JOSIP!: è notizia di ieri che la società e Josip Ilicic hanno optato per la risoluzione consensuale del contratto: si conclude l’avventura a Bergamo di un calciatore che ha scritto con il pallone ai piedi pagine di storia recente ed indelebile della Dea e che il pubblico ricambia con una autentica esplosione di affetto quanto, il numero settantadue, fa capolino dal tunnel dello Stadium per regalarsi l’ultimo giro di campo da giocatore dell’Atalanta. Cori, applausi, anche tante lacrime per un popolo che ha amerà sempre il talento sloveno.

MATCH SUBITO VIVACE: bella cornice di pubblico allo Stadium questa sera, match che inizia con il primo squillo del Toro che conclude da fuori al secondo con Linetty, palla preda di Musso. L’Atalanta risponde al settimo con una iniziativa di Toloi che conclude dal limite, palla deviata che esce di pochissimo e finisce in corner; ancora Dea al quarto d’ora quando Koop ci riprova dalla distanza e Milinkovic vola a deviar in corner la conclusione del numero sette nerazzurro.

ZAPATA SPRECA POI SI FA MALE: occasionissima per la Dea al ventisei, quando Duvan si libera della marcatura di Buongiorno e si ritrova una autostrada verso la porta di Milinkovic che però ipnotizza il colombiano e gli nega il gol del vantaggio. Poi ancora il portiere del Toro si ripete alla mezz’ora quando Demiral centra prima il palo di testa e poi ritrova il portiere tra i piedi ma il portiere del Toro nega per l’ennesima volta il gol alla Dea che a nove dall’intervallo perde Zapata per un problemino muscolare con il baby Hojlund appena arrivato la scorsa settimana che fa così il suo esordio con la maglia della Dea.

RIGORE DI KOOP, DEA AVANTI ALL’INTERVALLO: nel finale succede un po’ di tutto ma è la Dea a sorridere: al quarantatre Vlasic segna con un preciso diagonale ma la posizione di partenza del giocatore granata è un filo oltre e il Var segnala il fuorigioco ai granata. Ribaltamento di fronte e, a pochi secondi dal termine dei due di recupero, Soppy viene steso in area di rigore: pochi dubbi per il direttore di gara con Koopmeiners che va dal dischetto e non lascia scampo stavolta a Milinkovic con i nerazzurri che chiudono così il primo tempo di un gol.

RIPRESA, SUBITO BIS PER KOOP: subito un cambio in avvio di ripresa per il Gasp che inserisce Zortea al posto di Zappacosta che non ha ancora una intera partita nelle gambe e con la Dea che al secondo minuto trova subito il raddoppio, ancora con Koopmeiners che scatena nuovamente il suo piedino caldo con una conclusione dalla distanza che risulta nuovamente imprendibile per Milinkovic tradito probabilmente anche dal tocco in area di un difensore granata.

VLASIC ACCORCIA PER GLI OSPITI: al dodicesimo Gasp cambia ancora togliendo Ederson (oggi non brillantissima la sua prova) ed inserendo Lookman in campo con i nerazzurri che contengono bene i tentativi del Toro di accorciare e, anzi, sfiorano anche il terzo con una clamorosa traversa di Toloi al ventesimo sugli sviluppi di un corner. Legno colpito anche dal Toro con Linetty, che approfitta di una dormita di Okoli per concludere in porta e centrare il legno. Segnale che i granata vogliono tornar in partita e ci riescono un minuto dopo con Vlasic che riceve l’assist di Pellegri e tira una sassata imprendibile per Musso: 2-1 alla mezz’ora.

ANCORA KOOP DAL DISCHETTO, TRIPLETTA!: fiuta il pericolo il Gasp che allora cambia a dieci dalla fine con Ruggeri e Malinovskyi che entrano al posto di Ruggeri e Pasalic con la Dea che però controlla abbastanza agevolmente il Toro e, anzi, va nuovamente a colpirlo quando Lookman viene fermato con le cattive in area e l’arbitro indica ancora il dischetto per la Dea: e così Koopmeiners va a regalarsi la tripletta che gli consente in primis di portarsi a casa il pallone e, non meno importante, lanciare la Dea verso un successo che porta la squadra del Gasp, zitta zitta, in cima alla classifica insieme alla Roma di Mourinho. E Ilicic, in cuor suo, sarà sicuramente contento anche lui. Bravi tutti!




L’Atalanta si accende nella ripresa, sbanca Verona e aggancia il gruppo di testa.

SERIE A, TERZA GIORNATA

VERONA H.-ATALANTA 0-1: LA DECIDE KOOP A INIZIO RIPRESA

Verona: grigia nel primo tempo, cinica e anche sprecona più del dovuto nella ripresa. L’Atalanta passa anche a Verona, trova la seconda vittoria su tre in questo avvio di stagione e, grazie ad un gran gol di Koopmeiners, resta attaccata al gruppo delle prime in classifica a quota sette, in attesa del match del Napoli di questa sera. Niente male per i nerazzurri che, dopo una prima parte di gara bruttina in cui ha subito l’iniziativa dell’Hellas, nella ripresa cambia marcia con gli innesti di Ederson e Boga giocando decisamente meglio e sprecando anche diversi palloni per chiuderla.

GASP LANCIA SOPPY E LOOKMAN: undici iniziale atalantino con qualche variazione rispetto al match con il Milan, mister Gasperini propone dal primo minuto i nuovi arrivati Soppy e Lookman al posto di Maehle sulla fascia e Pasalic al fianco di Zapata che sarà supportato anche da Malinovskyi mentre dietro c’è Okoli per l’infortunato Djimsiti. Nel Verona, mister Cioffi punta davanti su Henry e Lasagna c’è l’ex Tamaze in mezzo con Ilic e Gunter dietro sarà in mezzo alla difesa.

AVVIO LENTO: buona cornice di pubblico al Bentegodi dove spiccano gli oltre 1.700 tifosi nerazzurri giunti a sostenere i ragazzi del Gasp in questo match che comincia in sostanziale equilibrio e con le due squadre che non riescono a superarsi e le occasioni latitano.

PIU’ VERONA CHE DEA: passano i minuti ed i padroni di casa prendono l’iniziativa e l’Atalanta fa fatica ad uscire dal guscio e ripartire; tuttavia i tentativi dell’Hellas sono spesso telefonate facili preda di Musso con Lasagna che, in una circostanza, conclude in diagonale con la sfera che esce di pochissimo sul fondo. Poi la Dea si fa vedere sul finale della prima frazione con un tentativo di Lookman che Montipò respinge e manda in corner. Troppo poco per il Gasp che esce visibilmente scuro in campo alla fine di un primo che va in archivio senza recupero con le due squadre ferme sullo 0-0.

RIPRESA, GASP CAMBIA E KOOP SEGNA: ne cambia due durante la pausa il Gasp che inserisce Ederson e Muriel al posto di Soppy e Lookman con l’ex giocatore della Salernitana subito in evidenza al primo minuto con un diagonale dalla distanza che sibila vicino al palo. Segnale che la Dea sta cambiando passo e, al quinto, passa: Koopmeiners ci prova da trenta metri con un rasoterra imprendibile che non lascia spazio a Montipò e vale l’1-0 nerazzurro.

OCCASIONI PER LAZOVIC E MALI: con il Verona che ora deve provar a recuperare, la partita diventa più bella e vivace con le occasioni che non tardano ad arrivare: al quarto d’ora i padroni di casa centrano la traversa con Lazovic anche se i nerazzurri protestano per un palese fallo subito da un giocatore della Dea al momento dell’inizio dell’azione. Sul capovolgimento di fronte Montipò mura con i pugni la conclusione di Malinovskyi che, da li a poco, uscirà per far spazio a Boga con anche Hateboer che viene sostituito da Zortea.

L’ATALANTA NEL GRUPPO DELLE PRIME: nel finale Zortea prima e Toloi poi impegnano Montipò che evita il raddoppio della Dea, poi a ridosso del novantesimo è Musso a dire no al pari dell’Hellas con un colpo di reni su una conclusione di Lazovic; dentro anche Maehle negli ultimi minuti con Duvan che lascia il campo stremato. Cinque di recupero in cui è più la Dea a tener palla rispetto che gli avversari a provarci ed il match va in archivio con il successo dei ragazzi del Gasp, il secondo nelle prime tre di questo campionato che proietta Zapata e compagni nel gruppo delle prime a sette punti. Niente illusioni, ma questa Atalanta per ora va più che bene così: e ora testa al match col Toro di giovedì sera.




Cercasi conferme: l’Atalanta a Verona per proseguire sulla giusta strada

VERONA, ORE 18

LA SFIDA DEL GOL AL BENTEGODI TRA DUVAN E HENRY

Dopo quattro punti nelle prime due di campionato, l’Atalanta è in scena domani a Verona alle 18.30 per cercare di proseguire sulla giusta strada di questo inizio di stagione: con l’ultima settimana di mercato alle porte, l’ufficialità dell’arrivo di Hojlund in attacco e ancora qualche ultimo movimento in entrata e uscita da monitorare, la Dea cerca conferme dopo l’ottima prestazione contro il Milan di domenica contro un Verona che, nonostante le diverse cessioni pesanti questa estate, rimane una formazione piuttosto temibile, specialmente tra le mura amiche del Bentagodi anche se i nerazzurri vogliono continuare a dimostrare come a questa Atalanta piaccia molto viaggiare e vincere fuori casa…

LE PROBABILI FORMAZIONI

VERONA (3-5-2): Montipò; Dawidowicz, Günter, Retsos; Faraoni, Ilic, Veloso, Tameze, Lazovic; Henry, Lasagna – All.: Cioffi

Squalificati: nessuno – Indisponibili: Piccoli

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Okoli, de Roon; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Maehle; Pasalic; Zapata, Lookman – All.: Gasperini

Squalificati: nessuno – Indisponibili: Carnesecchi, Djimsiti, Palomino

NUMERI & STATISTICHE

Sfida numero 45 in Serie A tra Verona e Atalanta: sono 12 le vittorie dei gialloblù, 14 i pareggi e 18 le vittorie dei nerazzurri. Dopo il 2-1 di Bergamo dello scorso aprile (gol di Ceccherini e autorete di Koopmeiners), il Verona potrebbe vincere due gare di fila contro l’Atalanta per la prima volta dal 2014.

Verona e Atalanta si affrontano ad agosto solo per la terza volta nella propria storia in Serie A: il prossimo sarà il primo gol dei gialloblù in questo mese dell’anno contro i nerazzurri (in precedenza 0-0 nel 2014 e 1-0 per l’Atalanta nel 1989, sempre a Bergamo).

Il Verona ha pareggiato l’ultimo match di campionato contro il Bologna, in tutta la scorsa stagione di Serie A gli scaligeri solo una volta hanno registrato due pareggi consecutivi (settembre 2021 contro Salernitana e Genoa).

Il Verona ha perso le ultime tre partite casalinghe di Serie A e non arriva a quattro di fila dal periodo marzo-aprile 2021, quando una delle sconfitte fu proprio contro l’Atalanta.

In questo campionato l’Atalanta ha vinto contro la Sampdoria e pareggiato contro il Milan: considerando le precedenti 10 stagioni di Serie A, solo nel 2020/21 è rimasta imbattuta in tutte le prime tre gare stagionali nel torneo.

L’Atalanta ha vinto la prima trasferta di questo campionato e solo quattro volte nella sua storia in Serie A ha ottenuto due successi nelle prime due gare esterne: nel 2000/01 e in tutte le tre stagioni più recenti.




Toh, l’Atalanta sa ancora come si fa: una bella Dea frena il Milan sull’1-1

SERIE A, SECONDA GIORNATA

ATALANTA-MILAN 1-1: A MALINOVSKYI RISPONDE BENNACER

Bergamo: finisce in parità il big match della seconda di campionato dove l’Atalanta del Gasp riesce a fermare sull’1-1 i campioni d’Italia del Milan in una partita non certo spettacolare ma che ha messo in mostra la voglia di continuare a far bene di ambo le contendenti: i rossoneri escono alla distanza nella ripresa e con la maggior qualità ma i nerazzurri sono bravi, specie nel primo tempo a giocar a testa alta con i rossoneri e bucar la difesa con Malinovskyi. Nella ripresa crescono gli ospiti che trovano il pari con Bennacer poco prima della mezz’ora.

SORPRESA, C’E’ MALI DAL 1′: nonostante molte voci che lo danno con la valigia in mano, il Gasp lancia Malinovskyi dal primo minuto in avanti con Pasalic a supporto di Zapata in attacco mentre dietro torna Demiral e sulle fasce spazio ancora a Maehle e Hateboer; nel Milan, mister Pioli punta davanti su Rebic con Leao e Diaz dietro mentre in mezzo c’è Messias con Tonali; panchina iniziale per Giroud.

MATCH EQUILIBRATO: lo stadium è vicino al tutto esaurito e lo si nota chiaramente all’ingresso delle squadre in campo con il pubblico nerazzurro a spingere la Dea in questo match che prende il via con ritmi piuttosto alti ma con le due squadre che non riescono a superarsi e con l’equilibrio che regna sovrano in campo.

MESSIAS SCIUPA, RUSLAN LA SBLOCCA: le squadre provano a rompere gli indugi dopo la metà della prima frazione: prima gli ospiti vanno vicinissimi al vantaggio, complice anche la difesa nerazzurra che si fa sorprendere da un cross di Diaz e che Messias spreca mettendo sul fondo dopo essersi ritrovato a tu per tu con Musso. Poi, all’improvviso, ecco l’Atalanta che trova la carta giusta e pesca il jolly che vale il vantaggio proprio con Malinovskyi, servito in mezzo all’area da un perfetto assist di Maelhe con conclusione e deviazione di un difensore che mette fuori gioco l’intervento di Maignan e porta sull’1-0 la Dea al ventinove.

DEA AVANTI ALL’INTERVALLO: ora la partita diventa più bella, con Mali che ci prende gusto e sfiora il bis pochi minuti dopo con un tiro, ancora da fuori, ma stavolta il pallone è fuori, non di poco. Poi Rebic nel minuto di recupero concesso prima dell’intervallo, scatta in fuorigioco ma viene prontamente anticipato dall’intervento di Demiral. Si va al riposo quindi con i ragazzi del Gasp che sono avanti di un gol sui rossoneri.

RIPRESA, DUE OCCASIONI PER PARTE: nessun cambio in avvio di ripresa e si ricomincia con i rossoneri che provano subito a spingere e Kalulu al quarto di testa sfiora il gol mandando di poco sopra la traversa; un minuto dopo bella combinazione tra Malinovskyi per Pasalic che crossa per Hateboer che manda anche lui alto di testa. Ancora i rossoneri poi che spingono e con Leao provano la conclusione al settimo con pallone che esce di un nulla. Ma la Dea risponde ai campioni d’Italia pochi minuti dopo con un colpo di testa di Zapata su cross di Koopmeiners e Maignan che vola e devia in corner.

BENNACER TROVA IL PARI: al ventitre però il Milan prima sfiora, poi trova il gol del pari, praticamente nella medesima azione con Bennacer che prima impegna Musso da fuori, poi sul proseguire del gioco si libera al limite dell’area e con un tiro perfetto a rientrare che tocca il palo lontano e si infila alle spalle del portiere nerazzurro che un minuto prima era riuscito ad opporsi al tiro del giocatore del Milan: 1-1 a Bergamo.

BUON PUNTO PER LA DEA: triplo cambio per il Gasp dopo il pari ospite con Duvan, Pasalic e Malinovskyi con Muriel, Scalvini e Lookman che entrano in campo; poco più tardi toccherà anche ad Okoli entrar in campo al posto di Djimsiti che non ce la fa a proseguire dopo un brutto contrasto subito in uno scontro con Origi. A due dal novantesimo spazio poi anche a Zortea al posto di uno sfinito Maehle ma le uniche note di questo finale di gara sono i cambi ed i cinque minuti di recupero concessi in cui la Dea non concede spazi al Milan e la partita scivola via per quello che, alla fine, è un giusto pareggio tra due squadre che proseguono così a braccetto in classifica in questo avvio di stagione.




Atalanta, ecco il primo big match: a Bergamo arriva il Milan campione d’Italia

SFIDA DI LUSSO PER LA DEA AL DIAVOLO SCUDETTATO

Ecco il primo terzo grado: domani sera il posticipo della seconda di Serie A vede la sfida di lusso per l’Atalanta del Gasp che attende il Milan campione d’Italia nella prima gara interna stagionale. Partita che si annuncia di quelle intense per i nerazzurri contro un avversario davvero molto forte e sulla carta favorito; dopo la vittoria di Genova servirà una prova di carattere e grande squadra per provare a sorprendere i rossoneri e regalare una gioia ai propri tifosi dopo il decisamente deludente rendimento interno della scorsa stagione.

LE PROBABILI FORMAZIONI:

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Okoli, Djimsiti; Hateboer, De Roon, Koopmeiners, Maehle; Pasalic; Muriel, Zapata – All.: Gasperini – A disposizione: Sportiello, F. Rossi, Scalvini, Zortea, Ruggeri, Zappacosta, Boga, Lookman, Soppy, Demiral – Indisponibili: Carnesecchi, Palomimo, Ederson, Ilicic – Squalificati: nessuno 

MILAN (4-2-3-1): Maignan; Calabria, Kalulu, Tomori, Hernandez; Tonali, Bennacer; Messias, Diaz, Leao; Rebic – All.: Pioli – A disposizione: Tatarusanu, Mirante, Ballo-Tourè, Florenzi, Gabbia, Kjaer, Bakayoko, Krunic, Adli, Pobega, Saelemaekers, Lazetic, De Ketelaere, Giroud, Origi – Indisponibili: Ibrahimovic Squalificati: nessuno

ARBITRO: Maresca di Napoli

NUMERI & STATISTICHE

L’Atalanta ha perso ognuna delle ultime tre gare di Serie A contro il Milan, dopo essere rimasta imbattuta in 10 delle precedenti 11 (4V, 6N). I bergamaschi potrebbero rimediare quattro ko di fila contro i rossoneri nel massimo campionato per la prima volta dal periodo 1993-1996.

L’Atalanta disputa l’esordio casalingo stagionale in Serie A ospitando il Milan per la prima volta dalla stagione 1955/56: in quell’occasione i nerazzurri si imposero 4-3 e tra le sfide giocate a Bergamo, solo il 24 dicembre 1950 sono stati realizzati più gol (11, 7-4 in favore del Milan).

Con Stefano Pioli in panchina, il Milan ha sempre vinto le prime due partite di un nuovo campionato di Serie A: 2020/21 contro Bologna e Crotone, 2021/22 contro Sampdoria e Cagliari.

L’Atalanta è la formazione che ha subito meno tiri nello specchio (uno su 11 concessi) nel primo turno di questa Serie A, mentre solo il Napoli (sei) ha fronteggiato in generale meno tiri totali rispetto al Milan (nove).

Duván Zapata dopo la buona prova contro la Samp ora cerca il ritorno al gol: ha segnato una sola rete nelle ultime 13 partite disputate in Serie A: si tratta del suo peggior rendimento realizzativo dall’inizio dell’avventura all’Atalanta nel massimo campionato (in quel caso un gol nelle prime 13 presenze del torneo 18/19, prima di andare a segno alla quattordicesima).